Questa non è certo la prima recensione presente sul web di Operation Flashpoint : il titolo della Bohemia è già stato ampliamente valutato e passato al setaccio da numerosi “reviewer”, e molti probabilmente si chiederanno perchè la sua recensione appaia su un sito dedicato principalmente ai wargames strategici.
In realtà OPF (per gli amici) non rientra assolutamente nella categoria dei “First Person Shooter”, come un amante degli esagoni a prima vista potrebbe classificarlo. Per intenderci, non è assolutamente un semplice “spara spara” alla Quake 3, ma nemmeno è paragonabile a conversioni più “specifiche” come CounterStrike (mod di Half-Life) o Strike-Force (mod di Unreal Tournament).
In questo gioco non è possibile agire “alla Rambo”, o meglio non si può gettarsi allo sbaraglio senza aver pianificato ogni dettaglio ed aver studiato ogni possibile mossa dell´avversario, pena la morte pressochè immediata. OPF vuole invece ricreare un ambiente di guerra il più realistico possibile, e per quanto mi riguarda lo riesce a fare in modo più che spettacolare. Sin dalle prime partite infatti il coinvolgimento è estremo e si ha la sensazione di trovarsi realmente in un ambiente bellico. Ma andiamo con ordine…
Ambientazione ed aspetti grafici
Anno 1985, Guerra Fredda. In un immaginario arcipelago composto da 4 isole (Everon, Malden, Kolgujev più una misteriosa isola deserta) la situazione pare tranquilla: americani e russi restano nei loro avamposti, addestrandosi per una guerra che pare loro remota. Tuttavia un giorno forze ostili russe invadono la pacifica isola di Everon … nessuno sa chi le comanda, mentre Mosca dichiara di essere estranea ai fatti. La situazione ovviamente si riscalda, e gli americani decidono di intervenire sull´isola occupata prima che l´escalation precipiti il mondo nella III Guerra Mondiale… ovviamente il resto lo scoprirete da voi!
Vi ho appena raccontato l´incipit della storia alla base della Campagna militare che potete giocare nel gioco, oltre a numerose missioni singole (ufficiali, oppure quelle “amatoriali” che trovate sul web)… Ma com´è stata realizzata nei fatti questa avvincente trama? Parlando degli aspetti grafici e realizzativi, non si può che restare stupefatti : le quattro isole sono state ricreate nei minimi particolari, e sono esplorabili in ogni loro angolo remoto dal giocatore. Esse ovviamente riproducono i tipici ambienti nei quali normalmente si svolge una campagna militare : pianure, colline, alture, villaggi e cittadine, foreste, montagne … Graficamente tutto ciò è stato realizzato in maniera ineccepibile (come noterete anche dagli screenshots): il livello di dettaglio è molto elevato e l´ambiente è riprodotto con estrema cura; avrete sempre l´impressione di trovarvi realmente in quei luoghi, e ciò contribuisce non poco al coinvolgimento di cui parlavo prima.
Ma parliamo ora degli aspetti più “tattici”: infatti, l´ambiente oltre ad essere visivamente molto attraente, svolge un ruolo fondamentale nelle nostre battaglie. Innanzitutto le missioni possono svolgersi a qualsiasi ora del giorno, e questo ovviamente influenzerà la visibilità e la possibilità di muoversi senza essere scoperti. Secondo, il motore del gioco gestisce anche l´aspetto metereologico, che varia dinamicamente con il procedere della missione. Ad esempio potrebbe alzarsi la foschia durante un attacco, con le ovvie conseguenze; al contrario, in una missione di sabotaggio notturna, potrebbe cessare di piovere e rischiararsi la luna (e vi lascio immaginare il risultato). Terzo, il giocatore dovrà conoscere con precisione la morfologia del terreno della propria missione (consultando la mappa divisa in settori che c´è nel briefing), e dovrà pianificare le proprie mosse di conseguenza.
Come si può notare quindi, l´ambiente di OPF non è uno sfondo bello ma inutile, bensì condizionerà pesantemente lo svolgimento delle vostre missioni.
Forze in campo e sistema di gioco.
Passiamo ora a valutare “quello che dobbiamo fare” in OPF. Anche se è principalmente un “simultatore di fanteria” (ed è qui che ottiene i migliori risultati), il gioco vi permette di salire e di utilizzare qualsiasi mezzo che riusciate a procurarvi o che abbiate in forza all´inizio della missione. L´armamento e l´equipaggiamento dei soldati è diverso a seconda del ruolo che avete nella missione, ma nulla vieta di cambiarlo ad inizio partita (quando possibile), oppure di “procurarselo” dai caduti sul campo.
Gli armamenti personali finora presenti (eh si, perchè ad ogni patch la Bohemia aggiunge mezzi ed armi – attualmente il gioco è alla versione 1.20) vanno dai classici fucili M-16 ed AK-74 (con selettore di fuoco e, quando disponibile, con lanciagranate), alle mitragliatrici di supporto (M-60, PK), ai fucili di precisione (M-21 e Dragunov), alle armi speciali (HK silenziato, AK-74 SU, XM-177E2). Sono disponibili anche armi anticarro (LAW, Carl Gustav, RPG Nh-75 e AT-4) e lanciatori spalleggiabili terra-aria (Stinger e Strela). Non mancano anche armi più “rustiche” come l´AK-47 e il Kozlice (un fucile da caccia), utilizzate principalmente dalle forze della resistenza.
Non dimentichiamo una gran varietà di equipaggiamento: vi sono bombe a mano, satchel, mine anticarro, bengala, fumogeni, binocolo e visore notturno.
Vi sono poi i mezzi terrestri: per gli americani abbiamo la classica Jeep (anche con mitragliatrice brandeggabile M2 sul posteriore), lo Humvee, l´autocarro da 5t, l´M-113, l´M-163 “Vulcan”, l´M-60 e l´M1A1 “Abrams” . Per i russi abbiamo la jeep UAZ, il camion “Ural”, il BMP, lo ZSU “Shilka”, il T-72 ed il T-80. Sono presenti anche mezzi civili (automobili, camion, trattori) ed il T-55 che è il carro usato dalla resistenza.
Vi sono anche mezzi aerei : per gli americani sono disponibili l´UH-60 “BlackHawk da trasporto (anche armato di mitragliatrice sul portellone), l´AH-1 “Cobra”, l´ AH-64 “Apache”, il “Chinhook” e l´A-10 . I russi schierano il Mi-17 da trasporto, il temibile Mi-24 “Hind” e il SU-25 “Frogfoot”. E´ disponibile anche un aereo da turismo.
Il combattimento navale è poco implementato, e qui la scelta si limita al trasporto truppe PBR per gli USA e ad una non precisata “imbarcazione” russa. E´disponibile anche un LST, ma per il momento sembra più “di bellezza” che di reale utilità.
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