Le battaglie.
Quando ci si sposta in un territorio straniero si ha inevitabilmente una battaglia: infatti, anche se la provincia non fa già parte di qualche regno avversario, sarà comunque occupata e difesa dai ‘barbari’, che per lo più non saranno un problema, ma talvolta invece possono riservare brutte sorprese ai nostri comandanti non adeguatamente preparati. Dominions 2 non prevede alcun tipo di rapporto diplomatico con gli avversari: semplicemente, una dichiarazione di guerra ‘pro-forma’ è notificata nello stesso turno in cui avviene il primo attacco. Non esiste neppure il trattato di pace: quando due nazioni non hanno più combattimenti per un certo periodo, il computer assume che siano tornati ‘in pace’. Questa totale assenza di sistema diplomatico potrebbe far storcere il naso ai più, e in effetti anch’io credo che sarebbe opportuno implementare almeno qualche concetto-base nelle prossime versioni del gioco. Tuttavia bisogna ricordare che Dominions 2 è stato progettato principalmente per il multiplayer, e in questa modalità i giocatori hanno ovviamente libertà di accordarsi fra loro come meglio credono. Per quanto riguarda il gioco in modalità singola, Dominions 2 è comunque abbastanza complesso così com’è, e non si sente troppo spesso la mancanza di un rapporto più sofisticato con gli avversari controllati dall’AI.
Il particolare sistema di gioco simultaneo previsto per Dominions 2 non consente di governare l’esercito nel momento stesso della battaglia: tutti i giocatori devono assegnare gli ordini alle loro unità, e poi l’host calcolerà automaticamente il risultato dei combattimenti di quel turno, e regolerà di conseguenza le nuove conquiste. L’aspetto tattico del gioco è quindi forzatamente limitato: è possibile solo disporre lo schieramento iniziale della battaglia, organizzando le truppe in squadre, e dare alcuni ordini ‘di massima’ a ciascuna squadra (avanzare, colpire da lontano, usare magie specifiche, etc.). Nel turno successivo l’host comunicherà il risultato della battaglia: sarà possibile a questo punto vedere un replay del combattimento, per esaminare il comportamento delle truppe sul campo, ed eventualmente migliorare gli ordini per le occasioni future. Bisogna dire che questi replay fanno sfoggio di una grafica 3d assai suggestiva, ma anche di notevole impegno per il computer: la scena mostrata è sempre molto ampia, e il motore grafico riesce a girare con fluidità solo sulle macchine più veloci.
L’aspetto amministrativo.
La parte amministrativa di Dominions 2 è ridotta, ma tutto sommato funzionale all’atmosfera del gioco. Potete costruire solo tre tipi di edifici: le fortezze, i templi e i laboratori. Delle fortezze abbiamo già detto molto: assicurano un bonus difensivo e aumentano le risorse della provincia. Bisogna aggiungere inoltre che hanno anche un’influenza positiva sulle tasse riscosse, e che permettono di arruolare tutte le unità specifiche della nazione, anche al di fuori della capitale. Si tratta quindi di un edificio molto importante anche se in genere costoso, la cui costruzione deve essere pianificata con cura. I templi, invece, hanno la funzione di diffondere il vostro dominio: costi permettendo, vale la pena di costruirne tanti, dal momento che influenzano anche le province fuori dal vostro territorio. I laboratori, infine, permettono ai vostri maghi di eseguire ricerche magiche: in genere non vale la pena di costruirne più di due o tre.
Oltre agli edifici che potete costruire voi, nelle province talvolta sono presenti siti magici, fonte di grande potere. Questi luoghi sono nascosti, e pertanto occorre ricercarli attivamente. Incaricate della ricerca il vostro semi-dio, o uno dei vostri maghi: avranno successo a seconda del loro livello di specializzazione nei vari sentieri della magia, tenendo anche conto che alcuni siti sono più difficili da scovare di altri. Una volta scoperti, i siti garantiscono una produzione costante di gemme magiche, utilissime per lanciare gli incantesimi più potenti. Conviene dedicarsi con cura alla ricerca di siti nelle province appena conquistate, in modo da assicurarsi la fornitura di diversi tipi di gemme in grande quantità. All’inizio del gioco si accumuleranno inutilizzate nei vostri forzieri, ma non appena avrete ricercato le magie giuste, comincerete a farne uso.
Non ci sono molti altri compiti amministrativi che vi attendono. Potete alzare e abbassare le tasse in ciascuna provincia, e potete spendere dei soldi per mantenere una guarnigione abbastanza solida da rallentare i nemici in caso di attacco, e dare tempo al vostro esercito di intervenire. Nelle province appena conquistate, e in quelle dove le tasse sono troppo alte, dovrete fronteggiare un certo grado di ribellione interna. Potete semplicemente abbassare le tasse per qualche turno, oppure distaccare una forza militare per combattere i ribelli: in ogni caso vi conviene intervenire, perché man mano che il disordine cresce la provincia pagherà sempre meno tasse, e alla fine si rifiuterà perfino di offrire uomini per il reclutamento.
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