Eccoci qua a provare questa terza incarnazione di uno dei più famosi gestionali ferroviari, Railroad Tycoon 3 programmato per la seconda volta da PopTop Software. Una delle novità principali di questa versione è l’uso di un discreto motore grafico tridimensionale che ricrea un mondo abbastanza dettagliato. Ovviamente non è tutto qui, proseguiamo.
Una volta lanciato il gioco, dopo un simpatica animazione, ci ritroviamo nel menu principale del gioco, suddiviso in : giocatore singolo, multiplayer, tutorial, high score ed extra, quest’ultima opzione porta all’editor del gioco dove potrete inventarvi le vostre mappe. Partiamo col descrivere la modalità giocatore singolo. Una volta cliccato sul pulsante giocatore singolo, ci ritroveremo davanti un ulteriore menu composto dai seguenti pulsanti: nuova campagna, nuovo scenario, nuova mappa (e relativi pulsanti di caricamento). La prima opzione porta al cuore del gioco, la seconda scelta invece permette di scegliere un singolo scenario sia tra quelli che compongono la campagna che altri “inediti” (tra i quali la nostra Italia), la modalità mappa sostanzialmente è un editor dove potete sbizzarrirvi nella creazione dei vostri scenari.
Analizziamo la modalità campagna, dopo aver premuto sull’opzione apposita si dovrà scegliere la difficoltà, tra: facile, normale, difficile. Dopo di che ci troveremo catapultati in una stanza virtuale dove si potrà scegliere tra i primi 5 scenari; volendo si possono giocare le altre mappe che compongo la campagna senza aver completato quelle precedenti. I primi scenari in particolare riguardano l’America del Nord, i seguenti 5 l’Europa (di cui uno dedicato al collegamento dell’Italia del nord con l’europa settentrionale), poi altri 3, uno per l’Argentina un altro per l’Africa e infine uno per il Giappone moderno; tutti gli scenari sono ambientati in un arco temporale che va dal primo periodo dell’epoca del vapore fino a alla seconda guerra mondiale, come in Railroad Tycoon 2. A fine partita potrete conseguire tre livelli di vittoria rappresentati da tre medaglie (bronzo, argento, oro). L’obiettivo di base è di solito raggiungere un determinato valore in dollari del libro della società; se volete prendere un argento o oro dovrete invece raggiungere un ulteriore limite di questo valore e inoltre, per esempio, portare un determinato numero carrozze merci da una città ad una altra o anche accumulare qualche milione di dollari di valore personale.
Scelto lo scenario, una simpatica voce di un vecchietto alla spaghetti western, assieme ad un breve filmato, illustrerà la missione da intraprendere, dopodichè finalmente saremo davanti alla nostra mappa, dove vedremo rappresentati fiumi, laghi, città, boschi e quant’altro serva per creare un mondo 3d. Come già accennato il motore grafico non è esattamente una bomba tecnologica, non vengono usati molti poligoni, la vegetazione è costituita da sprite bitmap ( tecnica ormai obsoleta ), ma se non altro è abbastanza leggero e qualche chicca l’hanno messa come l’avvicendarsi tra il giorno e la notte e l’utilizzo delle lens flare. L’interfaccia del gioco è come al solito nella parte bassa dello schermo ed è molto intuitiva da usare, la parte alta, invece, è ovviamente dedicata alla visuale sulla mappa. Per iniziare un qualsiasi scenario si deve creare la nostra società ferroviaria, darle un nome e un simbolo, poi si deve analizzare le risorse sfruttabili: per creare un rete ferroviaria in attivo, sarà bene iniziare col collegare due o tre città di una certa dimensione, se possibile con un certo numero di industrie nei loro dintorni.
Ma vediamo gli elementi base per creare la nostra strada ferrata. Potrete scegliere se posare a binario singolo o a doppia massicciata, in caso dobbiate superare un fiume avrete la possibilità di farlo con dei ponti in legno o di muratura oppure in acciaio, il primo più economico e disponibile negli scenari ambientati a inizio 800, l’ultimo più costoso e disponibile negli scenari un po’ più avanzati. Per superare montagne sarà possibile scavare dei tunnel ma anche questo non sarà possibile nei primi anni dei primi scenari. Le stazioni, centro nevralgico della vostra tentacolare rete, sono disponibili in tre dimensioni: più la stazione è grande più ampia sarà la zona di copertura della stessa, e maggiore sarà la raccolta delle merci, non possono mancare in una rete ferroviaria gli indispensabili depositi d’acqua e le officine di manutenzione.
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