Il gioco riesce con efficacia a calarvi nei panni di un membro dello staff del quartier generale. Dovrete scegliere con attenzione, fin dall’inizio dello scenario, la vostra linea di comportamento. Cercando di mettere a punto una strategia quanto più lineare possibile, da realizzarsi attraverso pochi ordini alle vostre unità. Se siete abituati, come lo ero io prima di giocare a FG, ad una strategia incrementale (ad ogni turno apporto una piccola modifica allo schieramento in modo di adattarmi agli eventi) correte due pericoli.
In primis, se avrete optato per una scelta di estremo realismo con la possibilità di ordini limitati, il vostro staff non sarà in grado di dare direttive sufficienti a tutti i reparti, trovandovi così nel pieno di una crisi di comunicazione, con alcuni reparti che si muovono secondo i nuovi ordini e con altri che seguono la vecchia linea. Questa scelta che privilegia quanto più possibile l’aderenza con la realtà, si basa sul semplice presupposto che in 30 minuti nessuno sarebbe in grado di dare più di una manciata di ordini operazionali, quindi pochi ordini e semplici, altrimenti vi troverete nel caos.
Il secondo elemento problematico è forse un pochino più fastidioso: se date troppi ordini, semplicemente il nemico riesce a triangolare la posizione del comando ed inizia a bombardarvi, con tutte le spiacevoli conseguenze del caso. Per evitare la possibilità di una triangolazione da parte del nemico dovrete tenere sotto stretta osservazione la barra che vi segnala quanto “traffico di comunicazioni” producete, evitando di raggiungere un livello intercettabile e mutare la posizione del carro comando.
Questa attenzione alle comunicazioni è uno degli aspetti che trovo più interessanti del gioco poiché costringe a pianificare le operazioni con un orizzonte temporale medio-lungo. E’ qualcosa che mi ricorda una partita di scacchi, in cui si deve tenere a mente: quanto già fatto, avere ben presente che cosa si farà nel giro di una decina di mosse e immaginare che cosa potrà realizzare il vostro avversario.E’ uno sforzo che non molti giochi portano a fare e secondo me è un valore aggiunto del prodotto Matrix.
La meccanica di gioco è quindi, complessivamente buona, anche se un piccolo appunto da fare esiste. La fase di esecuzione automatica degli ordini corre il rischio di diventare tediosa se ci sono molteplici combattimenti e spostamenti da risolvere e calcolare. Il gioco, giustamente, intende simulare l’operatività di un comandante di brigata replicando anche lo stato di tensione durante l’effettuazione delle manovre con i lunghi tempi di attesa necessari per conoscere i risultati del piano. Il problema è che per simulare 30 minuti di un turno si arriva a dover rimanere completamente imbelli davanti allo schermo del computer per 10 minuti buoni, ammetterete che la giocabilità ne risente. In aggiunta, le animazioni dei combattimenti non rappresentano quel che si potrebbe definire un piacevole diversivo dal momento che gli sprite delle esplosioni e gli effetti sonori sono un po’ troppo ripetitivi. Uncommon Valor, tanto per citare un gioco della stessa Matrix che presenta una sequenza delle fasi identica a FG, risulta più veloce nella risoluzione e più godibile come effetti ed animazioni. Un problema di poco conto, che tramite mod grafici e patch verrà corretto, ma che potrebbe contribuire a ridurre la longevità di FG sul vostro pc, e ciò sarebbe un vero peccato. Il combattimento è dunque incentrato sull’incontro/scontro tra forze corazzate, con l’aggiunta di: fanteria motorizzata, ricognizione, artiglieria e appoggio aereo. Può apparire semplice, ma in realtà non è così visto che in questo tipo di guerra ciò che puoi individuare puoi distruggere. Sarà difficile sganciarsi da uno scontro senza perdite, anzi, molte volte uno scontro vorrà dire l’eliminazione totale di una delle due parti. Ancora una volta, la parte di pianificazione avrà un importanza cruciale; se siete al comando di truppe NATO, generalmente limitate di numero, dovrete far bene attenzione a dove posizionarvi, cercando di tendere imboscate alle avanzati truppe sovietiche. La fase di ricognizione avrà il compito di individuare la direzione principale dell’assalto nemico, permettendo alla vostra artiglieria di stendere campi minati sulla rotta d’avvicinamento prevista. Nel caso abbiate scelto le truppe dell’URSS (appoggiate occasionalmente dai tedeschi orientali, e mi domando perché non prevedere il coinvolgimento di altre truppe del Patto di Varsavia?) la vostra abbondanza di mezzi non sempre basterà per vincere; dovrete fare attenzione per coordinare gli attacchi e richiedere appoggio aereo, altrimenti le vostre truppe avanzanti verranno decimate. Un piccolo consiglio, prima di scendere sul campo, utilizzate il database del gioco per studiare i vostri mezzi, capirete come ottenere il massimo da ognuno dei sistemi d’arma. Se alla fine quei maledetti yankee non vogliono proprio cedere potrete pur sempre utilizzare una bomba nucleare tattica, tanto per aprire una breccia nel dispositivo difensivo e lanciarvi attraverso le loro linee! Peccato che non si possa utilizzare in tutti gli scenari.
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