Pacific Fighters (nel seguito PF) è più un add-on che un gioco a sè stante, benchè sia possibile anche installarlo in versione stand-alone. Dico questo perchè il giocatore che possiede i precedenti titoli della serie ( IL-2 Sturmovik: Forgotten Battles e l’espansione Ace Expansion Pack) si accorge immediatamente che il gioco è fondamentalmente lo stesso, anche se ovviamente migliorato e arricchito.
Se poi non avete ancora comprato IL-2 FB il mio consiglio è: comprate prima IL-2 FB, che ormai si trova in giro a prezzi davvero irrisori, inferiori ai 20 euro; se vi piace comprate l’espansione Ace Expansion Pack e POI, se non siete ancora stufi (è improbabile a meno che non soffriate di mal d’aria :D ) acquistate PF.
In questo modo potrete godervi appieno la ricchezza di questi capolavori della Maddox Games.
Veniamo ora al gioco. L’ormai mitico Oleg Maddox e i suoi sviluppatori spostano il teatro dell’azione in estremo oriente, dove si sono combattute alcune delle battaglie aeree più importanti della seconda guerra mondiale. La guerra contro i Giapponesi ha avuto connotati profondamente differenti rispetto a quella in occidente: è stata combattuta in un teatro vastissimo, ricoperto quasi interamente dalle acque dell’Oceano Pacifico ed è stata una guerra in gran parte aerea e navale, con scontri di grandi formazioni di navi da battaglia e un massiccio uso di portaerei da parte sia degli Americani che dei Giapponesi.
Di questa “guerra nella guerra” i più conoscono solo le pagine più celebri: Pearl Harbor, la battaglia di Midway, i feroci combattimenti sull’isola di Guadalcanal, i kamikaze. Ma non bisogna dimenticare che in realtà si è trattato di un conflitto di proporzioni incredibili, e che ha causato la morte di molti, moltissimi aviatori.
Dal punto di vista aereo la guerra nel pacifico ha diverse caratteristiche peculiari rispetto a quella in occidente: innanzi tutto per la forte presenza di aerei della marina, capaci di decollare dalle portaerei; per la grande importanza degli aereosiluranti, decisivi in molte battaglie aereonavali; infine per l’enorme superficie su cui si sono svolte le operazioni, che richiedeva aerei con un raggio d’azione grandissimo per poter colpire il nemico senza esporre le proprie formazioni navali.
Nel gioco avrete la possibilità di pilotare caccia non solo americani e giapponesi, ma anche di altre nazioni che hanno partecipato al conflitto, come Australia e Inghilterra, e questo per tutta la durata della guerra. Attacchi a formazioni navali, scontri ad alta quota contro i bombardieri, pattuglie difensive e offensive sulle isole insanguinate dai combattimenti terrestri, attacchi kamikaze. Vale la pena di precisare che PF è l’unico gioco recente sul mercato ambientato in questo teatro di guerra, i pochi predecessori sono scomparsi dagli scaffali dei negozi da ormai un bel po’di tempo.
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