Panzer Command: Operation Winter Storm è l’ultima fatica della Koios Works e della Matrix Games. Il gioco, nella campagna principale, ci permette di comandare le forze impegnate nell’operazione “Winter Storm” (Tempesta d’inverno), la disperata offensiva lanciata nel dicembre del ’42 dell’esercito tedesco per spezzare l’accerchiamento della Sesta Armata di Von Paulus intrappolata a Stalingrado. Panzer Command è un gioco di strategia a livello tattico: il giocatore comanda infatti dei singoli plotoni (un raggruppamento di squadre di fanteria o un gruppo di carri) su un campo di battaglia in tre dimensioni.
La Koios Works non è nuova nel campo degli strategici. Si è infatti “fatta le ossa” con la serie “Tin Soldiers”, una trasposizione su PC di un gioco da tavolo di miniature ambientato nella Grecia e Roma antica.
Con Panzer Command la Koios tenta un vero e proprio “salto di qualità”. C’è un deciso cambio di ambientazione: niente più falangi e legioni ma Panzer III contro T34, combattimenti casa per casa e fanterie che marciano nella desolata steppa ghiacciata. Il 2D viene abbandonato ed al suo posto troviamo un moderno motore 3D con ottime potenzialità che sarà probabilmente alla base dei futuri prodotti della software house. La meccanica di gioco si fa più complessa e si passa da un sistema a turni tradizionale ad un sistema a turni in simultanea.
Inevitabile per Panzer Command il confronto con un grande classico dei giochi di strategia su scala tattica: Combat Mission della Battlefront, specialmente nella sua versione sul fronte orientale, Barbarossa to Berlin. Anche se i due giochi presentano un’impostazione molto simile fra loro, il grado di complessità e conseguentemente il pubblico a cui si rivolgono è diverso: PzC, a detta dei suoi sviluppatori, si pone a metà fra un CM e un Close Combat, e vuole essere divertente senza diventare però eccessivamente complesso. Un gioco che possa piacere agli amanti degli strategici senza però spaventare con un eccessivo micromanagement chi non è avvezzo al genere.
Alla Koios con Panzer Command sono riusciti in questo intento? Vi anticipo che purtroppo la cosa a mio avviso è riuscita solo in parte. Passiamo ad analizzare i vari aspetti del gioco.
All’avvio ci troviamo di fronte una schermata introduttiva molto semplice e spartana, nella quale possiamo selezionare se giocare una campagna o delle missioni singole. Le campagne disponibili sono due: una per i tedeschi, che permette di guidare il 57° Panzer Corps nell’operazione Tempesta d’Inverno nel periodo dal 12 al 19 dicembre del 1942, ed una per i sovietici, che ci pone invece alla guida del 7° Tank Corps impegnato nella controffensiva sovietica dal 20 al 29 dicembre 1942.
C’è anche la possibilità di giocare due missioni di skirmish, con unità selezionabili liberamente, una ambientata verso la fine del 42 e l’altra all’inizio del 43, in cui è possibile impiegare i mezzi non disponibili nella campagna, quali il Tigre per i tedeschi o il Su-76 per i sovietici.
Il numero delle missioni disponibili non è certo un punto di forza del gioco: le campagne sono formate da 5 missioni ciascuna e ci sono solo due missioni singole. 12 missioni totali non giovano certo alla longevità del gioco, tenuto anche conto che non esiste un generatore di missione “casuale” e che solo con l’ultima patch è stato rilasciato un editor di missioni (con funzionalità peraltro limitate: non esiste un editor di terreni e si è costretti a giocare con mappe preesistenti).
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