Voi siete liberi di non credere alle mie parole, però questa estate ho ritrovato il diario di bordo di un certo comandante Aloisius di incerta origine italiana che nel sedicesimo secolo ha servito la corona d’Inghilterra arruolandosi nella marina di sua maestà. Mi sembra doveroso riportarvi alcuni brevi tratti del suo diario:
[…] Sono passati dieci anni dalla conclusione dei corsi all’Accademia Navale, da allora ho avuto l’onore di servire su varie navi da guerra della Marina Reale di Sua Maestà, prima come terz’ufficiale poi come Secondo, ma solo ora ho ottenuto il comando di una nave tutta mia. Da circa quindici giorni sono in navigazione come capitano della Intrepid, una fregata da guerra. Abbiamo l’ordine di pattugliare la zona di mare al largo della Florida in cerca di un vascello corsaro francese che ha depredato, abbordato e dato alle fiamme vari mercantili inglesi. Il prestigio e l’autorità della Corona sono minacciati e a me spetta la responsabilità di ristabilire l’ordine e proteggere i commerci della madre patria.
[…] Da due giorni abbiamo avvistato il vascello nemico, ora dopo ora abbiamo visto diminuire la distanza che ci separa dalla battaglia. Gli uomini sono pronti ai pezzi e preparati per l’eventuale abbordaggio… quella nave deve essere mia!
[…] Dopo un furioso cannoneggiamento, la maggior precisione dei miei cannonieri ha avuto la meglio e la fregata francese ha disalberato, i fanti di marina hanno aperto il fuoco per decimare quanto possibile l’equipaggio nemico prima del corpo a corpo.
[…] Abbiamo conquistato la Incroyable! I superstiti francesi si sono arresi, si torna a casa con un bel bottino e la gloria ad attenderci.
Ok vi svelerò l’arcano, non ho trovato nessun diario di bordo del sedicesimo secolo, molto più semplicemente questa recensione nasce a quattro mani: il comandante Aloisius ha svolto gran parte del lavoro ed io in qualità di secondo ufficiale ho avuto il compito di portarla al varo.
Tutto questo per introdurvi alla recensione di Salvo!, un gioco strategico a turni di ambientazione navale prodotto da Shrapnel Games e sviluppato da Andrew Lonon. Il gioco è ambientato in piena epoca dei velieri (quel periodo storico che intercorre tra la battaglia di Lepanto 1573 e la battaglia di Hampton Roads 1862, in cui per la prima volta fece la sua comparsa una nave da guerra a propulsione meccanica) e vi permette di comandare numerosi vascelli delle principali potenze marinare dell’epoca. Potremo quindi, impersonare comandanti Inglesi, come ha fatto il comandante Aloisius, Francesi, Spagnoli, Olandesi e Americani; oppure legarvi alla fratellanza della costa diventando condottieri pirati.
Un punto di forza del gioco, da sottolineare fin da subito, è il gran numero di campagne e missioni disponibili: sono davvero numerose e varie, tanto che percorrerete i sette mari, dai carabi fino al mediterraneo. Tale varietà di scenari si riflette direttamente sul numero e sulla tipologia di navi di cui potrà essere composta la nostra flotta; partendo delle potenti “ship of line”, fino ad arrivare agli agili e veloci “schooner” poco armati ma estremamente maneggevoli. Alcuni hanno criticato l’assenza di battaglie storiche o di un editor, ma con l’ultima patch è stata aggiunta la possibilità di organizzare partite via e-mail (PBEM) e un generatore di battaglie in grado di allungare la longevità del gioco… ma come vedrete sono ben altri i problemi che hanno pregiudicato la presenza a lungo termine di Salvo! sul mio pc.
Naturalmente prima di poter guidare in battaglia una poderosa flotta occorre far gavetta, un po’ di Accademia navale non ha mai fatto male a nessuno. Troverete il manuale del gioco breve ma ben fatto, chiaro e con le giuste indicazioni. Di ottimo livello sono anche i tutorials che vi accompagnano passo dopo passo nella gestione della nave, via via più complessi fino all’ultimo, nel quale dovrete padroneggiare le tecniche di comando di un’intera squadra navale. La spiegazione dei tutorials è in html e potrete costantemente richiamarla durante il gioco, è veramente utile ed immediata.
Forse durante i tutorials vi sarete accorti di qualche problemino di gestione dell’interfaccia e penserete che sarà stato causato dalla vostra inesperienza…
Iniziando a giocare capirete purtroppo che l’estrema bizzarria del sistema di interfaccia non dipende assolutamente da voi. Questo gioco è assolutamente illogico, i punti di vista delle “telecamere” le sceglierà il gioco, posizionandovi sempre nella peggior posizione possibile per capirci qualcosa. Voi potrete provare a muovere le “telecamere” e a salvare la posizione delle stesse, ma in realtà la vostra sarà una partita persa in partenza, vi posso assicurare che raramente ho visto un sistema di gestione della visuale peggio implementato e naturalmente questo impatta fortemente sulla giocabilità di Salvo!
Riuscire a vedere, e quindi a controllare, tutte le vostre unità, sarà sempre molto difficile. In aggiunta quando utilizzerete il tasto “/”, che serve per la selezione di una nave che può muovere, la visuale selezionata non inquadrerà la zona degli scontri e dovrete smanettare come pazzi con i comandi per riuscire a capire dove indirizzare la nave per riportarla nel vivo degli scontri!
Per terminare le critiche più roventi sarà difficile capire come e quando fare fuoco con il vostro vascello: quando una nave può sparare i potenziali bersagli sono illuminati da un cursore che ne indica la distanza, ma il problema di fondo è che non sempre si attiverà il cursore “bersaglio”. Alle volte capirete di poter sparare e farete fuoco, altre volte pur essendo in condizioni di fare fuoco non riuscirete ad attivare il comando poiché, per motivi a me ignoti, non si attiva il cursore preposto, e solo modificando la visuale troverete l’inquadratura giusta e magicamente la vostra unità potrà sparare.
Il sistema di gestione è talmente frustrante da appannare anche quello che c’è di buono in Salvo!. Infatti, questo è un titolo che per gli appassionati di giochi navali può avere appeal. Il sistema di gioco a turni di cinque minuti permette di seguire con attenzione tutte le fasi della battaglia, e potendo scegliere i movimenti da far fare alla nave, attraverso un sistema di frecce sull’acqua molto intuitivo che tiene conto della rotta e della direzione del vento, si avrà sempre qualcosa da fare. Gli sviluppatori hanno scelto un sistema a turni perché l’hanno ritenuto più adatto per un gioco tattico in cui il giocatore dove aver il tempo di pensare alle mosse da farsi, mentre il real time di alcuni illustri predecessori, Age of Sails in primis, rischiava di rendere tutto troppo convulso, senza dimenticare i lunghissimi ed inconcludenti inseguimenti cui si era costretti in AoS.
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