Ora osserveremo le varie schede che appaiono: la prima, contrassegnata da una bandiera, mostra gli aspetti generali, tra cui religione, nome del monarca, relazioni con altri stati, alleanze e legami particolari. Lo stemma papale (se visibile) mostra che siamo controllori papali: ciò avviene quando abbiamo la maggioranza dei cardinali dalla nostra parte. Lo stemma del sacro romano impero serve a identificare chi è l’Imperatore, che viene eletto in base alle simpatie degli stati con diritto di voto.
La seconda scheda, identificata con una corona, ci da i dettagli sul nostro re e la composizione della corte. La corte è composta da un massimo di tre membri, che possono dare bonus nella ricerca, stabilità, numero di diplomatici, mercanti, spie e missionari.
La terza, contrassegnata dal denaro, ci permette di gestire le finanze. Ogni mese abbiamo un certo numero di entrate, che possiamo suddividere tra la ricerca e il tesoro: più soldi al tesoro significano più soldi disponibili ogni mese, ma questo farà aumentare sensibilmente l’inflazione, che determinerà un conseguente aumento di tutti i costi. Oltre alle entrate mensili ve ne sarà una annuale che è molto consistente, e sarà la nostra principale fonte di finanziamento per le grandi opere. Sempre in questa sezione possiamo osservare i costi di manutenzione dell’esercito e della marina.
Nella quarta sezione, contrassegnata da un elmo e una spada, si deciderà il tipo di unità che formeranno il nostro esercito, e le unità che di conseguenza saranno disponibili nella produzione. Le unità militari di terra possono essere di tre tipi: fanteria, cavalleria e artiglieria. Ognuna ha dei valori di difesa e attacco sia per l’impatto che per le armi da fuoco, e questo porta a dover saper dosare molto bene le varie tipologie di truppe. In particolare nelle prime partite sarà importante fare vari esperimenti per valutare il migliore mix offensivo/difensivo e regolarsi anche in conseguenza alle truppe che ci schiererà contro il nostro avversario.
La quinta parte, riconoscibile grazie ad una croce, serve a gestire i livelli di tolleranza rispetto alle varie fedi.
La penultima scheda ci permette di gestire le varie forme di governo, le idee nazionali e i parametri di politica interna. Tra le forme di governo si hanno sia varie tipologie di monarchia, sia vari tipi di repubbliche oltre ai regimi tribali più arcaici.
Le idee nazionali sono un ulteriore elemento di personalizzazione del proprio stato. Il numero di idee disponibili aumenta con il progredire delle forme di governo; esse permettono di ottenere dei bonus permanenti nei vari campi. Si hanno a disposizione un totale di 30 idee, anche se possono esserne attivate un massimo di 10. Le idee si dividono in 5 rami che sono: navale, terrestre, esplorazione, stato e cultura.
I parametri di politica interna possono essere spostati una volta all’anno ma portano a una riduzione della stabilità di un punto. Tali parametri sono: aristocrazia-plutocrazia, centralizzazione-decentralizzazione, innovazione-status quo, mercantilismo-commercio libero, offensiva-difensiva, terrestre-navale, qualità-quantità, controllo-libertà.
L’ultima scheda illustra le quantità di tradizione navale e terrestre. La tradizione aumenta in seguito al numero di combattimenti o dopo determinati eventi storici e si riduce di una certa quantità all’anno. Maggiore sarà il livello di tradizione e maggiori saranno le abilità dei comandanti che si potranno reclutare, ma ogni reclutamento provoca una riduzione della tradizione. I comandanti fortunatamente oltre a costare molto (in termini di mantenimento in oro e tradizione), forniscono molti bonus grazie al supporto morale e alle tattiche militari che offrono. E’ tuttavia fondamentale tenere sempre a mente che le guerre, anche se si hanno i migliori generali, possono dimostrarsi estremamente lunghe e logoranti, con conseguenti effetti negativi sulla popolazione.
Europa Universalis 3
– 03.04.2007
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