Gli scenari di NCP, pur non numerosissimi, consentono di ripercorrere tutti i momenti centrali della ascesa e della caduta di Napoleone, ad eccezione però della campagna d’Italia. Non esiste una grande campagna comprensiva di tutto il periodo napoleonico, ma questa scelta di AACW, ampiamente discussa e criticata nel forum, è in realtà del tutto logica. Una grande campagna avrebbe reso indispensabile implementare nel gioco un motore di gestione dei rapporti diplomatici, che allo stato AGEOD non ha ancora sviluppato. NCP si concentra quindi sugli aspetti militari, ma qui sconta le caratteristiche di conflitti concentrati in poche battaglie ed in tempi relativamente ridotti. Molti scenari di NCP sono quindi troppo corti per dare al giocatore la possibilità di sfruttare le potenzialità del gioco: e non gli danno né tempo né ragione ad esempio di riorganizzare la catena di comando o di costruire depositi. Le scelte strategiche sono quindi spesso limitate ed abbastanza intuitive. Ho giocato lo scenario di Waterloo da parte francese, ed ho vinto semplicemente conquistando Bruxelles ed Anversa, senza dovermi preoccupare di difendere Parigi, pur assediata dal nemico. Questa strategia “prendi la Grande Armée e punta sugli obiettivi” ha funzionato con problemi ancora minori negli scenari di Jena e Austerlitz. Maggior respiro ha lo scenario della campagna di Russia, che ha una durata di trenta turni, il minimo per lasciare spazio ad una certa pianificazione strategica. Anche qui tuttavia la vittoria come Russo è abbastanza semplice, mentre i passi da percorrere come Francese sembrano sostanzialmente obbligati: conquistare subito Vilnius, procedere rapidamente verso Minsk ed avanzare verso Mosca sulla direttrice Vitebsk-Smolensk, avendo cura di presidiare queste città con forze sufficienti a mantenere una linea di rifornimenti. Ho poi trovato frustrante conquistare Mosca a metà settembre, mantenerla saldamente fino alla fine dello scenario, ed ugualmente perdere ai punti, con il mio svantaggio dal Russo che progressivamente aumentava anche quando l’esercito di Kutuzov deperiva nel freddo delle steppe. Giocatori più abili di me potranno certamente trovare il modo di ottenere ulteriori conquiste (San Pietroburgo mi è parsa assolutamente fuori portata), certo comunque le dinamiche dello scenario e delle condizioni di vittoria non mi sembrano sufficientemente “trasparenti”, e rendono il gioco più simile ad un puzzle che ad un vero e proprio wargame. [N.B.: la patch 1.03 ha modificato le condizioni di vittoria, ma non l’ho testata su questo scenario] Gli scenari più lunghi di NCP sono poi ambientati nella guerra Russo-Svedese e nella campagna napoleonica di Spagna. La prima non è una guerra napoleonica; la seconda, con tutto il rispetto per gli amici spagnoli, non è forse al centro degli interessi del giocatore medio, cui non credo dia grande soddisfazione combattere per Toledo negli anni in cui la Grande Armée è impegnata sul fronte russo. La ricerca di ambientazioni “collaterali” agli eventi centrali dell’epoca napoleonica è un indice significativo della consapevolezza che il motore AGEOD non potesse dare il meglio di sé negli scenari più tradizionali.
Non aiuta NCP l’intelligenza artificiale, che mi è sembrata deludente. Ai livelli normali ho riscontrato una tendenza ad attaccare le città obiettivo senza preoccuparsi di difendere i territori conquistati, e così pure una estrema timidezza ad assaltare città anche debolmente difese. E’ comunque possibile aumentare i livelli di difficoltà dando all’IA un “bonus” nei combattimenti, o diminuendo a suo vantaggio la nebbia di guerra. NCP è inoltre giocabile contro avversari umani in PBEM o mediante connessione al server ARES predisposto da AGEOD, che consente di scambiare files mediante un apposito protocollo in grado di impedire eventuali “imbrogli”.
In conclusione NCP dà una sensazione analoga alla guida di una vettura di F1 nel traffico cittadino: enorme potenza, ben poche occasioni per utilizzarla. Troppi gli scenari di corto respiro; condizioni di vittoria a volte “misteriose”; intelligenza artificiale modesta; scarse possibilità di organizzare e valorizzare catene di comando e logistica. Lo scenario di maggiore lunghezza (quasi trecento turni), ambientato nella penisola iberica, modella scontri di guerriglia simili a quelli di BoA, ma su un fronte molto più ridotto, con corrispondenti minori alternative di pianificazione strategica. Non credo che questi inconvenienti possano essere superati da future patch. Secondo gli stessi sviluppatori i meccanismi di gioco di NCP non sono adattabili ad una grande campagna, che fra l’altro con turni settimanali raggiungerebbe dimensioni mostruose. Una grande campagna sarà forse immaginabile a seguito dello sviluppo del modello diplomatico progettato da AGEOD in funzione dell’ambizioso Vainglory of Nations, che però ha tempi di attesa dell’ordine di un anno, e che certo non verrà implementato in NCP con una semplice patch. C’è dunque al massimo spazio per accorpare alcuni scenari di NCP in un quadro più ampio: penso ad esempio alla possibile unificazione della campagna di Russia con la seguente invasione della Francia; o ad uno scenario di invasione dell’Inghilterra unito ad un alternativo spostamento della Grande Armée verso le nebbie di Austerlitz. Dubito comunque che questi eventuali sviluppi possano ribaltare completamente la valutazione di NCP. [N.B.: la patch 1.03 è andata in questa direzione integrando lo scenario di Jena con una successiva invasione della Polonia. Ho testato questo scenario, ma il mio giudizio complessivo non è sostanzialmente mutato] Unico vantaggio di NCP rispetto ad AACW è la maggiore giocabilità: NCP consente di pianificare un turno in meno di dieci minuti, di terminare gli scenari più brevi in una o due serate, e di finire in tempi ragionevoli persino il più lungo scenario spagnolo.
NCP offre quindi validi motivi di interesse soprattutto per chi non ha precedentemente acquistato altri titoli AGEOD, è specificamente interessato al periodo napoleonico, e non ama invece le ambientazioni della guerra di indipendenza e della guerra civile americane. Chi non rientra in questa categoria di giocatori, può tranquillamente orientarsi verso BoA e soprattutto AACW, che con NCP condividono il motore ed una rigorosa ricerca storica, ma che ad un tempo sono molto più divertenti.
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