7:48, Mar Giallo, 30 Km a ovest di Assan Basin, cielo sereno, visibilità 26 Km
…A circa 20 Km dalla nostra flotta si alzano enormi colonne di fumo nero, sono navi russe: tre navi da guerra e tre incrociatori corazzati. La mia flotta è composta da due task force: una di 4 navi da guerra e due incrociatori corazzati, l’altra di 6 cacciatorpediniere. Per noi è un occasione d’oro per assestare un duro colpo alla flotta ormeggiata a Port Arthur che da mesi colpisce le nostre navi cargo rallentando l’avanzata delle nostre truppe di terra in Corea.
La distanza va via via riducendosi, siamo a 15 Km, la Mikasa, la nostra nave ammiraglia, inizia a sparare con l’enorme 305 mm, ma siamo ancora troppo distanti e i colpi sono imprecisi. Anche loro ci sparano, ma i colpi cadono in mare alzando enormi spruzzi. Alziamo la velocità della prima task force a 18 nodi, allo stesso tempo lancio le cacciatorpediniere a 30 nodi verso le navi nemiche cercando di allineare la linea di navigazione con la loro prua, così da evitare il fuoco dei loro devastanti cannoni laterali. Il piano è semplice: cerco di concentrare il fuoco del nemico sulle mie navi meglio corazzate mentre la piccola task force di cacciatorpediniere cerca di assestare qualche torpedo nello scafo delle loro navi. 8 Km, i cannoni ruggiscono, iniziano ad arrivare i primi colpi seri, un colpo da 203mm colpisce lo scafo della Asahi, per fortuna non è niente di grave. Un colpo da 305 mm sparato dalla Fuji colpisce una ciminiera della Ryurik inclinandola, bel colpo! La Ryurik cala la velocità a 15 nodi. Siamo a 4 Km, le due formazioni iniziano a disporsi parallelamente per darsele di santa ragione, ormai i colpi dati e ricevuti non si contano più. Sulla Fuji scoppia un incendio, nulla di grave, le fiamme sono ancora sotto controllo ma iniziano a fare vittime tra l’equipaggio. Anche la Tsesarevitch se la sta vedendo brutta con evidenti problemi di propulsione e lo scavo visibilmente danneggiato. La task force di cacciatorpediniere è in posizione proprio di fronte all’ammiraglia russa, imposto la rotta per farle sfilare alla loro sinistra così da poter sganciare i torpedo, ma appena la prima cerca di affiancare la Tsesarevitch viene devastata dai cannoni laterali. Affonderà in pochi minuti, ma riesce comunque a lanciare due torpedo: il primo sbaglia, ma il secondo penetra la pesante corazza aprendo una falla nello scafo. Le altre torpediniere fanno il possibile e poi si allontanano dalle navi russe a tutta velocità. Nel frattempo infuria la battaglia tra esplosioni, incendi e brandelli di navi che saltano in aria, loro ci sparano qualche torpedo, uno colpisce la Asama aprendo una falla a prua, fortunatamente le capacità di pompaggio dell’acqua imbarcata è sufficiente per non far affondare la nave. Lo scambio diventa violentissimo, fino a che le due formazioni iniziano ad allontanarsi con un tacito “accordo” di tregua, probabilmente un altro affiancamento porterebbe essere letale per entrambe le parti. Le due formazione continuano a sparasi mentre si dirigono rispettivamente verso i rispettivi porti per le riparazioni. Bilancio: i russi perdono due incrociatori corazzati e riportano gravi danni sulla Tsesarevitch che sarà costretta a rimanere in porto almeno due mesi, noi abbiamo perso solo tre torpediniere ma abbiamo la Fuji fuori uso per qualche settimana.
Norm Koger occupa un posto di rilievo nel pantheon degli sviluppatori di wargames. Lavora sui wargames dal lontano 1987, raggiunge il maggior successo nel 1998 con “The Operational Art of War, A Century of Warfare”, gioco da molti considerato il miglior operazionale mai visto.
Oggi, dopo quattro anni di lavoro, ci presenta la sua ultima opera sviluppata insieme al sua amico Jim Rose sotto l’etichetta degli Storm Eagle Studios: Distant Guns: The Russo-Japanese War, 1904-1905.
Distant guns tratta il conflitto russo-giapponese combattuto tra il 1904-1905 dal solo punto di vista navale. Il gioco si articola su due piani paralleli: uno che riguarda le singole battaglie navali trattate a livello tattico in tempo reale e uno che riguarda l’intera campagna trattata al livello strategico.
L’obiettivo è quanto mai ambizioso: realizzare la perfetta fusione tra componente tattica e componente strategica, così da trattare l’evento bellico sotto tutte le sue sfaccettature. Con Distant guns dunque ci ritroveremo a giocare la campagna di guerra sul piano strategico, comandando intere task force di navi a cui assegniamo missioni e rotte sulla carta geografica, ma nel momento in cui due forze ostili entrano in contatto il gioco scende a livello tattico, dove un ottimo motore grafico tridimensionale riproduce lo scontro.
Il gioco è acquistabile solo via digital download dal sito degli Storm Eagle Studios (http://www.stormeaglestudios.com). All’inizio potete scaricare gratuitamente la demo, che permette di provare il gioco per un massimo di 30 giorni (o 30 avvii). La demo consiste nella solo battaglia di Ulsan: una schermaglia tra tre incrociatori corazzati russi contro tre incrociatori corazzati giapponesi. Se decidiamo di comprare il gioco seguiamo il procedimento di pagamento con carta di credito che ci restituisce un numero di licenza protetto da password, con il quale possiamo sbloccare la demo alla versione completa. Dunque, almeno per il momento, non troveremo il gioco in alcun negozio, ma dovremo disporre di una connessione internet per scaricare ed autorizzare il gioco. Nel momento in cui scrivo è in corso una promozione per il lancio del gioco, che permette di comprare in coppia gioco principale più campagna al solo prezzo del gioco principale (64.95 dollari, 50.73 euro).
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