Era il 1991, frequentavo le superiori, ed ero già allora un appassionato di aerei. Il mio primo simulatore di volo è stato Tornado IDS, fantastico gioco, ma allora era già datato (era disponibile anche per Amiga!). Comprai Falcon 3.0 della Microprose. Avendo sino ad allora studiato altre lingue non capivo nulla di inglese, o quasi; il manuale era come non averlo, eppure con la passione si fa tutto, e prova dopo prova riuscii ad imparare i comandi minimi per poter giocare. Quando nel 1998 è uscito Falcon 4.0 me lo sono completamente perso preso come ero da una intensa vita universitaria; e poi i pochi commenti che sentii non furono dei più incoraggianti. Il gioco era bello, gran grafica rispetto al predecessore, ottimo realismo, ma moltissimi “bug” e errori minavano gravemente la stabilità e la giocabilità del nuovo titolo.
Altra acqua è passata sotto i ponti eppure la passione per il volo è sempre rimasta nel fondo del mio cuore, e mi sono dedicato con passione ai simulatori di volo della seconda guerra mondiale, intrinsecamente più semplici e immediati, e quindi più compatibili col tempo a mia disposizione.
Come “cacciatore di news” per NWI mi sono imbattuto in una notizia che mi ha molto incuriosito: un gruppo di appassionati aveva realizzato nel tempo decine, centinaia di migliorie al vecchio Falcon 4.0, rilasciandole come add-on da installare “sul” gioco originale. Ma ormai le patch e gli add-on erano così numerosi, così radicali e così ben fatti da giustificare addirittura una nuova pubblicazione di Falcon 4.0, sotto l’egida della Lead Pursuit e col “sottotitolo” distintivo di “Allied Force”.
Quando a settembre mi è stata recapitata la review copy è stato un grande momento: il capitano Wasp ritorna in sella, ragazzi!
Ed ora eccomi qui col mio resoconto…
Falcon 4.0: Allied Force (AF) non è un gioco. E’ un autentico simulatore di volo. Per questa recensione mi sono dovuto preparare come un pilota di F-16! Forse non proprio come un pilota, ma vi assicuro che comunque non è stato uno scherzo.
Ero nelle migliori condizioni per farlo, in preda a quel giusto mix di esaltazione e senso del dovere (essere un recensore NWI è una responsabilità, che diamine!); se non fosse stato così penso che sarebbe stato un duro colpo la vista del numero di pagine del manuale, più di 700 !!
Nella scatola (bella ma purtroppo di cartone non rigido, mi è arrivata ridotta a una sottiletta) è contenuto un manuale cartaceo per gente meno motivata di me: ben fatto, ma succinto, permette a chi volesse fare qualche esperimento veloce di volare nel giro di qualche decina di minuti. Ma approcciare AF in questo modo è secondo me del tutto sbagliato. Il livello di realismo è tale che l’unico modo sensato di procedere per poter realmente trarre il massimo dal lavoro degli sviluppatori è quello di riporre nella scatola il manuale cartaceo e stamparsi quello vero, in formato pdf, incluso nel CD di installazione.
E’ evidente che se la Lead Pursuit non avesse investito sulla manualistica gli acquirenti sarebbero stati in pessime acque: se non siete dei veri piloti da caccia non pensate neppure per un attimo che siano sufficienti generiche nozioni di pilotaggio e la lista dei tasti da premere per poter volare sul Falcon!
Per fortuna il manuale (in inglese, ovviamente) è veramente ben realizzato, con circa 200 pagine dedicate alla spiegazione dettagliata di come affrontare le 30 missioni-tutorial presenti nel simulatore, ispirate addirittura ai corsi di addestramento dei veri piloti di F-16. Segue il manuale vero e proprio, con tanto di mappe dettagliate di tutti gli aereoporti.
Trovo l’approccio adottato dalla Lead Pursuit veramente professionale e all’altezza del prodotto, anche se ad essere onesti in alcuni punti ci sono parti che potevano essere approfondite o esemplificate meglio e ho trovato qualche piccolo errore, che peraltro è stato segnalato anche nel forum ufficiale. Il manuale, data la titanica quantità di informazioni contenute e il prezzo del gioco, circa 30$ al momento della pubblicazione, merita un 9 pieno.
Se non sapete assolutamente nulla di aerei avrete sicuramente più difficoltà, ma il manuale non è scritto in modo troppo criptico e sono spiegati anche concetti elementari (ad esempio come effettuare una virata livellata o altre semplici manovre di base).
La mia decisione, pur avendo già qualche conoscenza delle tecniche di volo e di combattimento, è stata quella di seguire in ordine tutti i tutorial, in modo da poterli giudicare nell’ottica di chi volesse cimentare nella sua prima simulazione di volo con questo titolo.
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