Prima e durante la seconda guerra mondiale i Tedeschi idearono molte armi assolutamente innovative: alcune di esse raggiunsero lo stadio di sviluppo finale grazie agli ingenti sforzi tecnologici e finanziari profusi dal III° Reich, ma la maggior parte rimase allo stadio progettuale o divenne solamente un modello in scala. Alcune di queste realizzazioni in scala che vorrei citare sono: un sistema che cercava di generare un ciclone artificiale con l’obbiettivo di distruggere i bombardieri nemici, e un enorme amplificatore in grado di generare onde sonore a bassissima frequenza che potevano essere indirizzate verso il nemico uccidendolo o danneggiando il suo senso dell’equilibrio, e mettendolo quindi fuori combattimento. Queste armi non furono mai utilizzate sul campo, ma furono costruiti e testati dei prototipi che non vennero mai prodotti in serie solo perché la guerra era ormai prossima alla fine.
Ma uno dei progetti in cui la Germania Nazista impiegò molte risorse, e riponeva grandi aspettative, era V-3, il Hochdruckpumpe (pompa ad alta pressione). Questo cannone, situato vicino a Mimoyecques sul litorale francese, fu costruito per lanciare su Londra granate da 60 Kg ognuna. La peculiarità di questa arma era data dalla polvere da sparo, che collocata in vari tubi doveva fornire la spinta necessaria. Quando la granata veniva sparata dal suo alloggiamento, innescava la granata a fianco, facendo aumentare sostanzialmente la velocità di uscita del proiettile. Ciò era non soltanto una soluzione economica in termini di polvere da sparo utilizzata, ma diminuiva sensibilmente l’usura a cui la struttura era sottoposta.
Secondo il programma originale circa 25 di questi cannoni dovevano essere posizionati lungo il litorale francese, e avrebbero dovuto lanciare una granata ogni 12 secondi con obbiettivo la capitale inglese. A Mimoyecques si concentrarono la maggioranza degli sforzi tedeschi. A trenta metri di profondità, scavato nella roccia si trovava un labirinto di gallerie interamente collegate e percorse da binari: era il sito iniziale dove fu costruito il V-3. Durante le prime prove i tedeschi scoprirono che il meccanismo tendeva a cedere in determinati punti. In seguito si notò che le granate divenivano instabili quando superavano una velocità di 1100 chilometri all’ora. Il Ministro degli Armamenti Albert Speer era convinto che con un miglior design e ulteriori prove nella “galleria del vento”, si sarebbe potuto trovare facilmente una nuova forma per la granata rendendola adatta allo scopo. Secondo altri esperti d’artiglieria dell’esercito tedesco questa arma sarebbe risultata completamente inutile.
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