Sembra che la tendenza attuale per quanto concerne i nostri amati strategici e wargame a turni sia quella di rendere l’esperienza di gioco più coinvolgente ed emozionante caricando il gioco con sempre più dettagli e opzioni su cui intervenire e con sempre più variabili da tenere in considerazione. Guardiamoci indietro e scopriremo che un Clash of Steel è una bazzeccola se confrontato con il mostruoso War in the Pacific, e che il primo Europa Universalis è ben lontano dalla complessità di Victoria.
Scopro le carte confessandovi la mia preferenza per questa ultima generazione di giochi, per quelli articolati a complessi; aggiungo anche che le ambientazioni che meno sopporto sono quelle futuristiche ed in genere sci-fi, specie se di mezzo ci sono pesanti “robottoni” !
Ebbene Massive Assault Network ( MAN d’ora in poi ) è un wargame tattico orientato al multiplayer con ambientazione futuristica e un set di regole davvero risicato, confrontabile con un gioco da tavolo come gli scacchi. Mi trovo quindi nella situazione del gourmet che non ama affatto la cucina orientale ed è stato spedito a recensire un noto ristorante cinese della città: il finale di questa storia però sarà sorprendente.
L’ area di gioco è rappresentata in una grafica tridimensionale che ricorda per certi versi quella della serie Combat Mission, specie per la possibilità di cambiare le angolazioni della visuale.
Non siamo certo ai livelli dei migliori sparatutto tridimensionali ma per essere un wargame, MAN ha una veste grafica di tutto rispetto e per nulla datata; tanto per citarne una, per le superfici d’acqua si utilizza la tecnica del Pixel Shader supportata dalle DirectX 9. Il campo di battaglia è esagonato ma non vedrete veri e propri esagoni disegnati sul terreno; in ogni momento sarà possibile però visualizzare tali “caselle” in modo da valutare più facilmente gittate e movimenti.
A seconda del tipo di sfida accettata potrete di volta in volta prendere il controllo di una delle due fazioni: la Lega Fantasma o l’Unione delle Nazioni Libere.
La mappa è divisa in diverse regioni e ad ogni partita il computer decide in maniera random quali fra queste regioni saranno gli alleati di una o dell’altra fazione o saranno le regioni neutrali. Nel primo turno i due contendenti dovranno “rivelare” due dei loro alleati ed iniziare tramite questi le ostilità. Gli altri alleati resteranno segreti agli occhi dell’avversario e alla fine di ogni turno si potrà decidere se rivelarli ( non più di uno a turno ) e quindi farli entrare in guerra al proprio fianco o aspettare un momento più propizio. Il sistema delle alleanze segrete è stato uno dei principali fattori del successo di Massive Assault ( prima edizione del gioco, orientata questa al single player ) e lo è anche in MAN, dal momento che rende l’intero match decisamente eccitante introducendo a livello tattico delle incognite non di poco conto.
Il controllo di ogni regione, nemica o neutrale che sia, si ottiene liberandola dalla presenza nemica o dei ribelli e catturandone la capitale. Ogni regione produce per 10 turni un certo quantitativo di un’unica risorsa ( indicata col simbolo del dollaro ) tramite la quale “acquistare” nuove unità.
L’unica differenza fra le unità delle due fazioni è solo nell’estetica ma i parametri che le caratterizzano sono identici, un po’ come quando si sceglie i neri o i bianchi giocando a scacchi.
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