Una mia curiosità, quando Hitler inviò in Libia l'Africa Korps, un esercito che era minoritario rispetto alle unità italiane stanziate in Africa, dato che secondo me l'Africa Korps non poteva giungere fino a El Alamein senza il supporto delle divisioni italiane, l'arrivo dell'Africa Korps ha cambiato qualcosa anche nell'esecito italiano in Libia ? ( riguardo a armamento, tattica, organizzazione, competenza dei generali, ecc.)
riguardo gli armamenti e la competenza dei generali credo che la situazione restò praticamente immutata.Ciò che forse cambiò davvero è l'uso che fu fatto delle nostre divisioni, le quali a mio parere diedero il meglio proprio in questo teatro.Ciò fu dovuto probabilmente al fatto che gli ufficiali tedeschi, consci delle carenze dei nostri reparti, ne fecero un uso minore o usandoli per operazioni di second'ordine, sicuramente più adatte alle nostre capacità
ma per assurdo, probabilmente, avendo meno unità italiane combattenti da rifornire il dak sarebbe stato più snello e meno ancorato alla lentezza delle seconde linee, ma sopratutto si sarebbe fatto bastare quello che arrivava invece di avere la costante penuria di tutto in tutte le unità... L'innovazione più importante che ha portato il dak sono stati i pantaloncini corti, in 30 anni di Libia ci si ostinava a pretendere i mollettoni...
Da quello che ho capito quindi gli italiani furono solo un innutile peso, ma ai tedeschi non sarebbe giovato modernizzare l'esercito italiano? Io credo che uno dei motivi per cui la Germani abbia perso sia l'arretratezza del " ventre molle dell'Europa ".
Gli Italiani rifiutarono più volte i progetti di carri armati tedeschi... In più la "strategia" continentale di Adolfo considerava il fronte Africano secondario rispetto a quello russo a dispetto delle idee portate avanti da Reader
se non ricordo male fra esercito italiano e tedesco ci furono sempre molti pessimi rapporti riguardo al problema di un comando unico visto che entrambe le parti si rifiutavano di avere un comandante supremo per dirigere congiuntamente le operazioni :humm: infatti mancò quella coordinazione operativa resa possibile invece dagli angloamericani
Dubito che da solo il DAK sarebbe arrivato così lontano, Gy. Il rapporto numerico sarebbe stato decisamente troppo a sfavore. @Archita: i comandi alleati erano ancora più incasinati e le lotte di potere e le simpatie creavano spesso il caos. Ogni tanto veniva messo ordine, ma non è che fossero così coesi, anzi...
NUmericamente le forze italiane sono sempre state superiori a quelle tedesche. IL che significa che una parte consistente del peso di guerra fu sostenuto dagli italiani. Occorre considerare che, in generale, la gran parte delle divisioni tedesche erano appiedate e simili alle nostre, per quanto ovviamente molto meglio strutturate e rpeparate. Accanto a queste divisioni vi erano quelle (e in Russia anche a livello di corpo) corazzate che agivano da punta (o da perno di resistenza in difesa). Così lo sfondamento, la manovra brillante spettava ai corazzati e l'avanzata, la pulizia delle sacche e la tenuta dei fianchi alla fanteria normale. In parte anche in Africa le cose andarano in modo simile. Qui, seguendo l'esempio tedesco, gli italiani impararono bene l'azione coordinata di carri e fanteria mobile nelle divisioni corazzate. UNa delle poche cose che ormai vengono riconosciute alle nosotre unità corazzate (e che invece gli inglesi non imparano mai). Chiaramente le unità poco motorizzate erano di scarsa utilità in una guerra di movimento come quella in N. Africa e quindi pur essendo presenti ebbero un ruolo minore. Detto questo, la guerra d'Africa risentì, come tutte quelle italiane, del dilettantismo, dell'improvvisazione, dell'incapacità di gestione politica, amministrativa e militare di Mussolini. E' chiaro che se non fosse stato per le necessità greche, gli inglesi ci avrebbero sbattuto fuori nel '41 senza troppi problemi. D'altra parte, senza nulla voler togliere a Rommel (ma alla fine avrà pure commesso qualche errore no? evitiamo di restare vittime del mito da lui creato) resta che a fare la differenza è stato soprattutto il Pkz.III.
senza gli italiani i tedeschi non sarebbetro riusciti a fare niente, i tedeschi erano relativamente molto pochi, al dak (e sopratutto ai suoi carri) venivano affidati lo operazioni principali, poi supportati dagli italiani. è da ricordare però che le nostre divisioni celeri (ariete, littorio, trieste) ebbero ruoli d'azione spesso al pari delle forze tedesche nonostante l'inadeguatezza dei mezzi
vero, ad El Alamein la Folgore ad esempio ha retto con coraggio inaudito un massiccio di carri armati britannici http://www.folgore.it/el_alamein/el_alamein.htm
Dipende da quando esamini la situazione... Per esempio il rapporto numerico non è stato un problema in Africa, anzi, fino a novembre del 1942 il vantaggio numerico è stato un peso più che un vantaggio... E' comunque innegabile che ci fosse troppa gente inutile in Libia, troppi diversi tipi di mezzi, troppe linee logistiche che passavano per due strade e troppe unità da sfamare. Un grosso aiuto alla motorizzazione dell'esercito italiano poteva venire dalla Tunisia, i francesi avevano migliaia di veicoli e centinaia di carri armati con tanto di depositi e officine per il mantenimento dell'efficienza... In una guerra veloce basata sulla capacità di rifornire le unità, meno gente hai più liberamente ti muovi. @Archita: i comandi alleati erano ancora più incasinati e le lotte di potere e le simpatie creavano spesso il caos. Ogni tanto veniva messo ordine, ma non è che fossero così coesi, anzi...[/QUOTE]
il ruolo delle forze italiane in ASI è stato molto sottostimato ,senza i tedeschi, le cui capacità sono state sicuramente di traino alle migliori divisioni italiane,saremmo stati sbattuti fuori probabilmente già a metà del 41, ma molte volte ,batoste subite dagli alleati sono state attribuite ai tedeschi per motivi propagandistici,(perdere contro i superTeutonici è meno scandaloso che pigliarle dai mangia spaghetti)mentre ad approfondire si scopre che diverse volte Rommel è stato salvato dagli Italiani,a partire da Bir el Gobi,dove l'Ariete salvò il DAK basandosi solo sulle propie forze,anche molti dei famosi 88 di Rommel erano Italiani
la capacità delle fanterie (e artiglierie) italiane in fase difensiva non è in dubbio, il loro limite era la mobilità. (erano infatti divisioni autotrasportabili - notare il geniale uso del condizionale, mentre la Spezia era aviotrasportabile) La divisione Bologna si fece 600 km a piedi per andare a farsi schiacciare a El Alamein.
questa è una discussione assolutamente inutile, che deraglia nella fantasia più assoluta, infatti io, e ripeto io, ritengo che senza gli italiani i tedeschi in Africa non ci sarebbero mai andati, non avevano interessi in Africa e quindi non avevano alcun motivo per andare a combattere una guerra che a loro non avrebbe portato alcun giovamento. ritengo quindi superfluo discutere di cosa avrebbe combinato il DAK senza gli italiani, senza gli italiani probabilmente il DAK non sarebbe esistito... PS: questo mio post è in qualità di utente che non ne capisce niente
il piano non era per caso di Rommel? addirittura si fantasticava di congiungersi con i giappo in India comunque nel '42 le cose nel mediterraneo stavano per essere sotto controllo..Malta per mesi fu posta sotto isolamento con un azione aerea molto intensa,peccato che poi si decise di andare prima al Cairo che all'isola compromettendo così i risultati acquisiti
già, l'ostinazione di rommel di voler avanzare a tutti i costi, lo pose in seria difficoltà ad El-Alemein dove si trovò senza rifornimenti, rifornimenti che sarebbero potuti affluire molto più facilmente in africa senza malta...
a Bir el Gobi furono gli italiani del battaglione Giovani Fascisti a essere "salvati", anse se riuscirono a respingere un'intera brigata inglese che attacco ben 7 volte, poi intervennero i tedeschi di Cruwell per evitare il peggio, infine supportati dall'ariete
a me sembra fosse un piano ispirato da Reader e ripreso da Ribbentrop e a cascata da tanti altri... Con o senza Malta cambiava ben poco, semplicemente non c'erano abbastanza rifornimenti per soddisfare le richieste oltremare, ne tantomeno abbastanza motori e pneumatici e officine da campo per consentire un reintegro veloce lungo le camionabili, di conseguenza già non arrivava abbastanza e quel che arrivava ci metteva troppo tempo, quando arrivava... La Riconquista di Tobruk nel '42 permise di raccorciare le linee di rifornimento grazie al piccolo cabotaggio ma a che prezzo ??