Il più grande condottiero di tutti i tempi...

Discussione in 'Altre Discussioni' iniziata da Markenos, 30 Luglio 2009.

  1. Armilio

    Armilio

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    Ma scesero in campo praticamente assieme, e vennero battute: prima con la terza coalizione scesero in campo Austria, Russia, Regno unito e regno di Napoli, coalizione che fu battuta ad Austerlitz, e poi praticamente pochi mesi dopo scese in campo la quarta coalizione formata da Russia, Prussia e Svezia, coalizione battuta a Jena.
     
  2. Ammiraglio Yamamoto

    Ammiraglio Yamamoto

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    Scusate se faccio un passo indietro.
    Per valutare la possibilità di un effettivo sbarco (operazione anfibia) in Inghilterra agli inizi dell'800 bisognerebbe conoscere alcuni dati oggettivi:
    - La flotta napoleonica (consistenza e capacità)
    - La Royal Navy operativa nella zona delle isole britanniche
    - I luoghi adatti ad uno sbarco, non essendoci mezzi anfibi posso supporre che gli sbarchi o avvenivano direttamente nei porti nemici oppure con l'ausilio nell'ultimo tratto di piccole imbarcazioni in grado di giungere alle spiagge (diciamo tipo scialuppe).
    - Spiagge idonee allo sbarco nel sud della Gran Bretagna (anche qui non sono un grande esperto di geografia ma mi pare che ve ne siano ben poche).
    - Presenza di forti e fortificazioni.
    - Dislocazione delle principali truppe inglesi sul patrio suolo.

    Ottenute queste informazioni si può dare un giudizio corretto sulle erali possibilità.
    Gyjex tu che sei il faro illuminante potresti essere in grado di reperire simili dati?
    Giusto per non fare parole inutili sull'argomento.
     
  3. GyJeX

    GyJeX

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    non ho niente di quel periodo, non me n'è mai interessato granchè... Chiedi ad archita ;) Che poi missà è ancora lì In Inghilterra :asd::asd:
     
  4. Armilio

    Armilio

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    GyJex comprende solo le guerre con le cose che fanno brum brum e bang bang, di quelle prima capisce poco. :D

    In ogni caso, per forza di cose bisogna partire dal fatto che la flotta francese sconfigga la flotta inglese, o comunque che riesca a tenerla lontana con il tranello delle Antille progettato dal Napo a cui Nelson non è cascato e che ha portato alla sconfitta di Trafalgar. Sugli altri punti non sò risponderti con precisione quindi per ora mi astengo, aspettando che qualche ultra-appassionato del periodo di questo forum (e ce ne sono un pò) si faccia vivo.
     
  5. panzerJager

    panzerJager

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    Sulle reali possibilità della marina francese il discorso è complesso.

    Va detto subito che i francesi costruivano vascelli più grandi e potenti di quelli britannici: sui ponti di batteria inferiori dei 74 i francesi imbarcavano pezzi da 36 contro i 32 britannici; analogo discorso per i ponti superiori, 24 libbre contro 18. La potenza di fuoco era quindi maggiore, benché poi in realtà la penuria di marinai vanificava il vantaggio sulla carta dato che gli inglesi potevano sparare molto più rapidamente e precisamente dei mangiarane. La vera forza della Royal Navy stava infatti negli equipaggi infinitamente più abili e competenti di quelli francesi nei combattimenti sulle lunghe e medie distanze: i francesi potevano solo ovviare al gravissimo deficit adottando tattiche nuove e radicali, un po’ come fece Lucas prima della battaglia di Trafalgar quando addestrò l’equipaggio del Redoutable esclusivamente al combattimento corpo a corpo, arrivando infatti molto vicino ad abbordare la Victory dopo averne ripulito ponte di coperta, cassero e castello (salvata in quel momento dall’intervento provvidenziale del Temeraire che prese d’infilata il 74 francese).
    L’esempio del Redoutable è importante perché permette di indicare una via che i francesi avrebbero potuto seguire per scontrarsi con qualche buona possibilità di successo contro gli inglesi, ma che implicava una totale rivoluzione nelle tattiche di battaglia navali, guidate in quegli anni da comandanti di squadra e di flotta piuttosto timorosi ed insicuri, piuttosto che da individui che di cose nautiche capivano quasi nulla (Napoleone). Lucas infatti si ritrovò da solo nel combattimento contro i 100 cannoni di Harvey e Nelson: la Flotta Combinata era infatti dominata da un ufficiale troppo poco aggressivo come Villeneuve (non dimentichiamo il suo atteggiamento durante il disastro di Aboukir) che, benché capace di predire esattamente il piano di battaglia britannico, non seppe escogitare alcuna contromossa (il pensiero va ad un utilizzo più aggressivo della Squadra di Osservazione spagnola di Gravina contro il fianco della colonna di Collingwood).
    Naturalmente su questo esito pesano più di ogni altra cosa lo stato di preparazione degli equipaggi. Un esempio: Nelson nel 1798, dopo aver perso la velatura del proprio Vanguard davanti al Golfo di Hyeres, impiegò solo 4 giorni per sostituirla con una di fortuna ancorandosi all’isola di San Pietro mentre tutti gli ufficiali della sua squadra reputavano necessario un ritorno immediato agli arsenali di Gibilterra. Questo per mostrare quanta differenza ci fosse sul piano nautico fra britannici e francesi, costretti questi ultimi da troppi mesi in porto per sperare di sconfiggere con metodi “tradizionali” le flotte di Sua Maestà.

    Eppure nonostante tutto i francesi sempre nel 1798 riuscirono ad arrivare sani e salvi in Egitto senza che gli inglesi riuscissero mai ad agganciarli: bisogna quindi ammettere che qualche margine di successo in mare, con le navi a vela così fortemente soggette ai capricci del caso e delle condizioni metereologi che, esisteva sempre..
     
  6. andy

    andy

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    Beh senza campagna di Russia l'Impero Napoleonico sarebbe durato di più.
    Napo mantenne fino alla fine un margine di genialità e abilità strategica notevole.Basti pensare a Lipsia nel 1813, colà se avesse avuto la cavalleria necessaria, avrebbe potuto davvero annientare i coalizzati(guidati dallo zar che di cose militari capiva quanto Marco Carta di musica, basti pensare asd Austerlitz).
    Nella campagna del 1814 Napo tenne in scacco con 200.000 uomini, per di più reclute, quasi 800.000 alleati , e forse gli avrebbe battuti se suo fratello Giuseppe non si fosse arreso a Parigi senza motivo.
    Quindi se sul mare Napo era molto debole, sulla terra era fortissimo.
     

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