da un concetto nato in un thread dove non c'entra nulla vorrei che si parlasse qui senza timore di punizioni divine :contratto: io non conosco bene la situazione italiana nel mercato videoludico, da quanto ne so abbiamo prodotto molto poco tipo qualche adventure su Dylan dog ( e anche uno grafico pressochè inutile su un lavoro di milo manara ! ) su TGM ogni tanto si notano coraggiosi programmatori italiani che si sforzano di creare giochi in ambito universitario e pare che non esistano aziende paragonabili a quello che si vede altrove :humm: chiedo se è magari diversa la situazione
Secondo me si potrebbe fare di più, gli altri paesi europei sono molto superiori a noi per quanto riguarda i videogiochi, forse qua non si sviluppa bene questo settore o perchè non ci sono persone che sanno programmare bene o perchè non c'è la necessita per svilupparlo, sarebbe anche difficile far decollare qualche casa videoludica Italiana quando ci sono dei colossi come la Ubisoft, Activision, Atari, Rockstar Games, Eletronic Arts, Microsoft Games e molti altri che controllano l'intero mercato Internazionale Per esempio anche per la Svezia la Paradox e in Spagna abbiamo la FX Interactive che collabora con una sede anche in Italia e tutte e due le case fanno ottimi videogiochi.
Archita, oggi produrre un gioco (di quelli mainstream che vanno su consolle o PC) ha dei budget paragonabili a quelli di un film di Hollywood, e un modello di mercato molto simile. In sostanza, su 100 giochi prodotti, quelli che raggiungono la profittabilità sono pochissimi, ma guadagnano talmente tanto da finanziare tutta l'industria. L'anno scorso, se non ricordo male, il mercato dei videogame ha sorpassato, in termini di fatturato, quello cinematrografico. Tutta questa premessa per dire che non è che dall'oggi al domani entri in un mercato del genere. Ci vogliono capitali ( e molti), voglia di rischiare, anni di investimenti, conoscenza del mercato e know how. L'Italia è sempre stata fuori dal settore dei videogame, non c'era neppure negli anni 80 quando i giochi li facevano in un garage due giovani studentelli appassionati. I motivi non li so, ma se non c'eri allora difficilmente ci riesci ad entrare adesso. Soprattutto se non hai voglia di rischiare i capitali (e il rischio è molto grosso in questo settore, perché in primo luogo i concorrenti sono molti ed agguerriti e in secondo luogo perché la pirateria imperversa e non è detto che il gioco piaccia al pubblico). Nei mercati di nicchia, tipo wargame - strategici ovviamente il discorso è diverso, ma anche qui non esistiamo anche perché i margini sono ancora più risicati... Infine, se avessi 10 milioni di euro e avessi il sogno di aprire una Software House, tu dove la apriresti? In Italia dove alla figura di "sviluppatore di videogame" non abbiamo manco un corso di laurea/specializzazione decente o in India o Europa dell'est (dove la manodopera costa 1/4 ed è più produttiva) o in UK (manodopera forse costa pure di più ma è qualificata, sono sicuro ci sono specializzazioni universitarie apposite). Leggevo qualche tempo fa che il consiglio più ricorrente che davano ad un giovane informatico italiano che volesse fare di mestiere lo sviluppatore di videogames era in sostanza: "molla l'università qui e prendi il primo volo per Londra..." Fa riflettere, non trovi? Un saluto
La FX si potrebbe considerare metà italiana secondo me in fondo ha due sedi: una di queste è a Milano
Milestone (simulazioni di guida), Artematica (avventure grafiche). La Artematica (Jonathan Danter, Martin Mystère, Diabolik, Druuna, RIS) ha la sua sede a Chiavari, se c'è qualche programmatore di videogiochi genovese come me, non resta che fare una trentina di chilometri...
Perché non hai letto del loro ultimo progetto di gioco strategico: "Fortress Italy", l'invasione dell'Italia dalla Sardegna attuata mediante Maus anfibi che sbarcano a Livorno e Anzio... :sbav::sbav::sbav:
Buona idea per un evento di Hearts of Iron 3!!!! Mai visto quel sito di giochi sardi! Ci sono anche Is Fassoisi!!! Però a quanto pare c'è ne abbastanza di case di videogame anche qua, non saranno colossi ma già qualcosa!