ah la Milestone... mi ricordo quando "godevo" con Screamer 2 sul mio Pentium 75 La Ubisoft è dietro casa mia... e credo che gli manderò un CV a breve dato che con il lavoro sono un po' alla frutta...
caruccia l'artematica tanti piccoli adventure sui personaggi dei nostri comics ( Druuna apparve pure su TGM e pure in tv ) e sembra curioso A.P.I.X comunque strategici o tattici a parte gli esempi sardi non trovano posto ( come prodotti interamente italiani ), forse l'utenza italiana sui prodotti locali predilige calcio e auto e adventure? ( non che sia brutto per carità ) comunque non è la prima volta che l'europa dell'est ci stupisce per i suoi prodotti...Tetris inventato in Russia fu uno dei videogiochi più acclamati,duplicati,copiati,piratati e venduti al mondo in vent'anni e più !!!
gia davvero un peccato infatti la Milestore è forse l'unica casa produttrice italiana di alto livello ad essere sbarcata sulle console fregiandosi di ottimi giochi di guida peccato avrei preferito giochi ambientati in Italia di qualunque altro genere
si intende dire prodotti del genere tattico o strategico fatti da italiani in italia con investimenti interamente italiani
Strategici? I wargame (o strategici non RTS) per PC rendono poco, l'intera industria del gioco per PC è in declino da anni. La Paradox (svezia) è una piacevole eccezione ma non cambia la sostanza. Il futuro sono le consolle. Noi italiani non dovremmo essere messi male sulle piattaforme mobili (cellulari ecc), ma non credo che gli strategici vadano alla grande su Nokia N96 e simili . Per il resto, non vedo grandi nomi e grandi titoli, anche su calcio e altri generi che hai citato. Ah, la Ubisoft io in questa discussione non la faccio rientrare, anche se ha una filiale in italia. La Ubi non è certamente una SH italiana... Un saluto
andando un pò off topic non sono d'accordo ( ma è parere mio cmq ) sul fatto che l'industria PC Games sia in declino visto che escono giochi di qualità anche grafica superiore ai titoli per console ( ditemi un RTS o uno strategico di spessore in una console game finora e graficamente parlando i pc dimostrano di essere più potenti dei consol ) e il fattore vincente dei pc games è il carattere modificabile stesso dei programmi che per alcuni titoli garantisce una lunga longevità dal punto di vista economico le console sono più convenienti tuttavia e questo è il suo maggiore fattore di successo. il pc lo puoi modificare e adattare a costi contenuti nel modo che preferisci a nuovi titoli ( i notebooks si stanno diffondendo per uso ludico ma sono meno upgradabili ) mentre la console lo prendi una volta e ci giochi per 5-6 anni a tutti i titoli poi arriva una nuova console e via ( anche se per le famiglie la console soddisfa le esigenze per chi si non può permettersi di spendere ogni 2-3 anni per un upgrade ) ho letto di civilization su cellulare comunque hai ragione l'utenza italiana poi è molto meno informatizzata di quanto si creda comunque ogni tanto gli svluppatori italiani cercano di resistere !!! http://www.ivdconf.it/ http://www.gameprog.it/associazione/ su TGM c'è Talent scout che illustra anche tentativi di programmazioni di sviluppatori italiani in erba
Sì ma all'investitore/sviluppatore frega poco se il PC ha la grafica più bella. All'investitore interessa che il prodotto su cui investe (software con finalità di intrattenimento) venda cosicché lui abbia un guadagno. Ora, le consolle a mio avviso hanno 3 vantaggi fondamentali sui PC: 1) Sono studiate esclusivamente per il gioco/intrattenimento. 2) Sono una piattaforma stabile di sviluppo 3) La pirateria è minore. Sul primo punto, c'é poco da dire, è un dato di fatto. Niente driver, testing su 40 sistemi diversi, upgrade, librerie ecc ecc. Il secondo punto è anche importante: non ho rogne per 5-6 anni, la piattaforma è quella e non si modifica, di solito inoltre le piattaforme di sviluppo le fornisce in maniera agevolata la casa produttrice. Per PC, se decido di sviluppare per DX10 taglio fuori quelli con DX9, magari il programma gira bene sul single core ed è un chiodo sul quad o vice versa. Siamo ben lontani dall'illusione che basta digitare del codice e gira perfettamente su tutti i sistemi, nonostante quello che ci dice microsoft o Sun. Sul terzo punto, se è vero che non è assente la pirateria (anzi), è anche vero che non siamo ai livelli del PC. E ti pare poco? Ma questo è un enorme vantaggio nei confronti del PC da parte delle consolle. Io ho una piattaforma che rimane immutata per 5-6 anni, ci posso sviluppare sopra e non ho sorprese. Per il PC ho 1000 piattaforme diverse, enormi problemi di compatibilità (guarda alla sezione troubleshooting di qualunque videogame di successo), driver, cazzi e mazzi ecc ecc. Cmq, non ho detto che il mercato dei PC sia alla frutta. Lentamente ma inesorabilmente il mercato si sta spostando sulle consolle. Poi il PC è più versatile, ci sono giochi che su consolle non vedremo mai, ma questa è la realtà. Quanti simulatori di volo sono stati sviluppati negli ultimi 2-3 anni per PC? Quanti simulatori di guida? Quanti ne trovavi in commercio 10 anni fa? Tanto per dirti che certi generi stanno ormai scomparendo, con buona pace dei nostalgici come me o te... Oggi un gioco viene prima acquisito come licenze per consolle e solo dopo per PC. 10 anni fa era il contrario... Gli investitori vanno dove ci sono i soldi, non dove i margini di guadagno sono risicati. Meno male, ma resta il fatto che di SH affermate e che abbiano messo in cantiere titoli di successo a livello mondiale non si trovano. E non me le ricordo neppure negli anni 90, poi spero di sbagliarmi...
Nonostante sia sostanzialmente d'accordo con te, vorrei fare qualche precisazione, se per te va bene. Ad esempio, secondo me ci sono generi, come wargames, strategici in tempo reale e sparatutto in cui la combinazione mouse + tastiera è la migliore, per cui il mercato per PC non verrà eroso oltre una certa quota. Simulazioni di volo non ce ne sono più da moltissimo tempo, l'ultima di qualità mi pare sia stata IL-2 1946, tuttavia simulazioni di guida ce ne sono ancora molte, escono molti mod e la comunità è viva e appassionata e competente, e i giochi si vendono, non tanti ma si vendono... Se mi passi il paragone, i giochi per console sono la Fiat Panda MY '80, un grande successo commerciale, le simulazioni in generale sono l'Autobianchi A112, una più che dignitosa presenza sul mercato. Infine, non è tanto facile per una SH italiana realizzare un successo su scala mondiale. Ad ogni modo, Superbike 2001, sviluppato da Milestone e uscito con licenza ufficiale tramite Electronics Arts, era allora la simulazione di guida più avanzata in commercio insieme a F1 2000 dei mitici ISI. La differenza semmai, è che da quel momento Milestone ha iniziato una progressiva ritirata, gli ISI hanno prodotto perle come F1 Challenge '99 - '02, Nascar Thunder ed rFactor. ps: fra la pirateria PC e la pirateria console, per quanto il mio punto di vista sia assai limitato, è una lotta avvincente; quando andavo al liceo, tutti i miei compagni di classe (e intendo dire tutti) che avevano la play si erano anche premurati di truccarla con diavolerie delle quali non mi intendo per niente, mentre tutti quelli che possedevano il PC non possedevano giochi originali in percentuale significativa, diciamo sopra il 50%.
scusate ma la Milestrom al momento è l'unica socetà italiana ad aver sfondato nel modo dei videogiochi creando la serie SBK e simili per le console la Ubisoft è vero è una socetà francese ma il modo in cui è strutturata è diverso dalle altre, in pratica ogni "sotto"socetà tipo ubi italia (uso un termine improprio) è piuttosto indipendente quindi se gli viene il pirlo giusto la ubi Italia ( che ovviamente potrebbre essere ubit spagna, ubi germania, ecc) possono creare un'idea per creare un videogioco, poi la spediscono nella sede centrale a Parigi e se il progetto viene accettato partono peccato comunque che la ubi italia si concentri su prodotti per cell o gameboy (sempre se ancora esistono i gameboy ).
Sostanzialmente d'accordo ma con qualche distinguo. I wargame sono ormai giochi di nicchia (aspettiamoci prezzi dai 40 agli 80$ per i titoli più importanti) e le consolle si stanno rapidamente adattando. Collegare una tastiera ad una PS3 è fattibilissimo, ormai le consolle sono sempre più "mini PC" in quello che fanno (ci giochi, ma ci guardi anche i film, le foto e ci ascolti la musica). Sono rimasto impressionato dal SO della PS3. Ok, il mio era solo un modo per dire che il mercato è cambiato e sta cambiando tutt'ora. Alcuni giochi non vengono dati in licenza per PC. Questo era sostanzialmente impossibile fino a 4-5 anni fa. La comunità di Flight Simulator era molto forte, però MS gli ha cancellato lo stesso il seguito di FS X. Non ho detto che il PC sia un mercato secondario. Come tu stesso dici, si è eroso e secondo me il processo di erosione continuerà, lentamente, anche negli anni a venire. Non vedo inversioni di tendenza all'orizzonte. Conviene molto di più sviluppare un gioco per la Wii che uno per PC. Il mercato per videogame per PC diventerà un mercato di nicchia, con sempre meno titoli presenti sugli scaffali ma disponibili via internet, magari con forme di acquisto innovative tipo il digital download e fatti sempre meno da professionisti del mainstream (grosse SH) ma da piccoli soggetti che con qualche titolo sbancano il botteghino ed acquistano per un po' visibilità. Meno male che qualche realtà importante c'é allora. Confesso la mia sostanziale avversione a quello che riguarda le simulazioni di auto. Datemi aerei, navi o sottomarini, ma le auto no... Cmq titoli di guida ce ne sono tanti anche per consolle o no? Sì, è una bella lotta, ma nelle consolle devi fare modifiche hardware (invalidano la garanzia), sul PC installi un crack e via. Un minimo di differenza c'é. Cmq la PS serie 1 è diventata la consolle più venduta anche grazie alla facilità con cui si riusciva a craccare. Ovvio che poi la pirateria è più diffusa fra i 15enni che fra i 30enni, il primo ha tanta voglia di smanettare e pochi soldi, per il secondo è (di solito) il contrario (oltre al fatto che ad una certa età realizzi che il programmatore ci ha probabilmente sputato sangue sul gioco ed è giusto dargli una remunerazione). Conosco 35enni che hanno comprato la consolle perché non ne potevano più dei casini con i PC, aggiornamenti, update, SO che fa le bizze ecc ecc. Gente che torna a casa alle 8 dopo casini vari al lavoro e vuole solo rilassarsi con un gioco e non vuole scaricarsi crack, aggiornamenti ecc ecc. My 2 cents. Un saluto EDIT: in tutta questa mia supercontorta teoria sul mercato dei videogame per PC ho completamente tralasciato il discorso dei MMORPG . Abbiate pietà
Mi ricordano quelli che vanno a meretrici perchè tanto si spende meno che a corteggiare una signorina e sopratutto c'è il 100% di probabilità di finalizzare Vuoi mettere la soddisfazione i occare un phenom II a 4000Mhz le DDRII a 1200Mhz, un HD4850 a 762Mhz e poi giocare a Crysis full ultra a 1920x1080 a 60fps sul 32"?? :sbav:
riguardo alle simulazioni militari di nicchia nel mercato PC "in crisi" secondo me è perchè l'utenza PC si è spostata sui 20-30 anni che poi è in parte derivata dalla generazione "amiga" ( ) e dunque meno disponibilità di tempo per dominare e giocare con profitto titoli dalla ripida curva di apprendimento ( sopratutto per chi non è avvezzo a titoli simili prima ). quindi negli ultimi anni il genere RTS ha avuto un "boom" proprio per il fatto di fornire divertimento fin dai primi passi e rispetto al PBEM consentiva e tuttora lo consente giocate andrenaliniche in mezz'ora tutti insieme anche se pure questo genere oggi risente di contraccolpi per le poche innovazioni e i pochi tentativi non hanno riscontrato in tempi utili il giusto riconoscimento commerciale ( Homeworld e Ground Control acclamatissimi dalla critica ma lanciati sul mercato molto lentamente ) e i titoli "westwood" ( che non c'è più come casa indipendente ) o "blizzard" si adagiano sui propri allori accontentando l'utenza che ne fa uso più per multi che per single... comunque sui tattici-strategici militari di nicchia il successo commerciale comunque è garantito dallo "zoccolo duro" di appassionati che costantemente li segue ( la fidealizzazione dell'utenza ) riguardo all'Italia la maggiore diffusione di giochi per console e telefonini ( meno adatti per strategici e tattici ) lo si può spiegare dal fatto che l'utenza italiana è piuttosto scarsa nel settore videoludico e la scarsa diffusione di internet e pc aumenta tale carenza e oltre la nicchia di appassionati pc gamers c'è un ampio bacino di ragazzini che preferiscono il calcio e picchiaduro e incontrano maggiore soddisfazione nelle play più che nei manageriali da pc... riguardo alla pirateria c'è un altro discorso... la pirateria dei titoli per console è molto diffusa nel belpaese tanto che è più facile trovare giochi piratati per strada e nei mercatini rispetto ai titoli PC che ultimamnte sono meno visibili pubblicamente ( resta incontrastata la pirateria cinematografica ...) e questo segnala quindi la maggiore diffusione delle console nelle case italiane ma secondo me più per assenza di pc che per altro ( la tv generalista purtroppo vive e vegeta ) poi è davvero disgustosa la diffusione di videopoker che da anni hanno tolto cabinati da gioco in quasi tutti i bar tutta opinione mia comunque
Credo di dover fare una precisazione in merito alla pirateria Anzitutto è una cosa diffusa perlopiù in Spagna,Italia,Portogallo e paesi dell'est europeo o Brasile. I USA o Inghilterra praticamente non esiste (la mia ragazza ha uno zio inglese e mi ha detto che in sostanza ti bloccano la linea in modo da non farti scaricare) Ma effettivamente la diffusione in Italia non è dovuta solo a quello: ci sono di mezzo l'iva e tutte le altre tasse tipicamente italiane che ti fanno pagare un cd demo anche 25 euro,come la canzone per l'abruzzo (tutti rispetto per chi soffre) sono stati comunque 5 euro per una canzone e senza aggiungerci il 20% dell'IVA! Altra precisazione. La pirateria (ovviamente non quella a scopo di lucro o di danno economico/morale a persone e/o cose) non è una cosa che ammazza il commercio ma anzi lo incentiva. Se io scarico un cd non è assolutamente detto che lo avrei comprato con i miei soldi,ma anzi scaricandolo mi ascolto le canzoni e magari se mi piacciono mi viene voglia di comprarmi il cd con la sua bella copertina e il manualetto (conosco almeno una decina di persone che fanno così) altra questione è anche il multiplayer,io stesso ho scaricato warcraft e poi,volendo giocare in mult mi sono comprato il cd originale con tutto il pacchetto,cosa che senza averlo provato prima non avrei mai fatto. Già molte case hanno intuito questa cosa e ti lasciano scaricare gratuitamente una cosa a titolo di prova e se ti piace te la compri (win rar è un esempio lampante,Heroes of nervermore pure,poi abbiamo The Suffering e Nero) Chiusa parentesi piratesca,che inciderà l'uno per cento sui profitti dei videogiochi,quindi perchè in Italia non si producono viedogames? Primo: in Italia non esiste una grande azienda informatica che promuova i videogiochi come traino per la vendita di software e hardware. In altre parole l'esistenza di una compagnia come FIAT ha promosso e incentivato la costruzione di autostrade e di grandi infrastrutture per le autovetture. Mancando in Italia una Microsoft, una Intel o una IBM non c'è interesse a promuovere questo tipo di prodotti. Secondo: da sempre la produzione culturale in Italia è assistita, dato che da sola non si regge. I mass media (televisione , cinema, stampa, radio, etc.) italiano sono da sempre cassa di risonanza e manifestazione del potere politico, servono a costruire il consenso, non a fare cultura. Il cinema italiano dopo una breve parentesi pionieristica decade e rinasce nasce sotto il fascismo che promuove Cinecittà. La televisione nasce sotto l'indirizzo democristiano come forma di intrattenimento educativo e pedagogico per una italietta paesana come era quella degli anni '50 (ad esempio gli sceneggiati che rappresentano i grandi classici della letteratura, i quiz tipo Lascia o Raddoppia che rappresentano una forma di intrattenimento pseudo-colto che premia il liceale secchione, lo studioso di provincia, l'insegnante erudito, lo scrittore mancato). Il potere politico sostiene la cultura di massa e la cultura è asservita al potere politico. Quindi in Italia non esiste una produzione culturale per la vendita, per il mercato, qualcosa che possa competere ad armi pari in un mercato internazionale, ossia come merce, ma esiste una produzione culturale per un consumo locale funzionale alla propagazione e alla formazione del consenso dei valori promossi dalla linea politica in quel momento al potere. Terzo: sotto il profilo economico, il comparto dei videogiochi non esiste. È un segmento industriale di nicchia, che interessa forse un migliaio di persone in tutta Italia (mi riferisco agli operatori del settore, ovvero da chi sviluppa software a chi lo recensisce, dai distributori ai rivenditori etc). Ergo, su una popolazione di 60 milioni di persone, rappresenta qualcosa di assolutamente irrilevante. Ergo, da un punto di vista sociale e politico è praticamente marginale, a differenza della moda, del design, della televisione, etc. Quelle che ho appena esposto sono le cazzate che leggiamo quotidianamente. Quanto segue è ciò che penso davvero. Quarto - e questa è la ragione che preferisco. Gli italiani non sono capaci di fare i videogiochi. Punto e basta. Gli inglesi non sono capaci di creare una cultura gastronomica, i tedeschi non hanno raffinatezza e gusto nel lusso, i belgi non sanno fare il gioco del calcio, gli americani non hanno il senso della misura, gli italiani non sanno fare i videogiochi.Gli italiani non sono competitivi. Cercano di non gareggiare mai alla pari, cercano sempre di mettersi d'accordo prima, di arrivare alla gara, al concorso, al giudizio, sapendo gia chi vince e questa cosa che li fa sentire molto furbi. In realtà è solo un segno della nostra debolezza. Se ti fai raccomandare sai che da solo non ce la puoi fare. Il fallimento dello sviluppo dell'industria dei videogiochi in Italia sintetizza i difetti atavici della società italiana che possono riassumersi in una parola sola: incapacità di darsi da soli una organizzazione, delle regole, un governo. Scusate il post chilometrico e scusate se ho parlato di pirateria ma era già insito nel discorso,pregherei i moderatori di non darmi la violazione solo perchè non ho detto "la pirateria è cattiva",so benissimo che è ILLEGALE,VIETATA ecc ma ho solo esposto quello che penso e w la libertà di pensiero enjoy
stereotipi in realtà alcune aziende italiane si danno da fare in campi competitivi..tantè che stiamo partecipando in una certa misura sul progetto satellitare Galileo europeo che si stà rilevando più tecnologicamente ambizioso degli USA ( ho visto una loro industria di satelliti, ho visto PEZZI di oggetti spaziali a pochi km da Roma ) più che altro è vero che il più grande limite per l'Italia è la pesante e deleteria interferenza politica in troppi settori del belpaese e dubito che si trovi una soluzione visto che fà comodo a tutti ( è più bello lavorare di meno se lo stato ti corrompe ) e si sa che ogni popolo ha il suo governo che merita ergo ci siamo già dati un governo e delle regole che più ci piace comunque non vedo fallimento ma piuttosto si investe poco e si rischia poco e tutto sommato fanno bene visto che l'utenza è MOLTO esigente e insegue il mercato anglosassone o esteuropeo che per un motivo o nell'altro hanno risorse e sistemi consolidati...come puoi invitare un uente italiano a rinunciare a starcraft 2 per un screamers nuovo? rischieresti di andare in rovina con un progetto da centinaia mi milioni di dollari e impiccarsi poi sarebbe meglio aspettare che l'utenza italiana cresca di numero e che internet ( il più importante veicolo di passaparola e pubblicità oltre che eccellente mezzo di acquisto online...mi piace assai questo tipo di shopping ) diventi il medium principale sulla tv ache se dovessero passare anni :humm: comunque penso che bisognerebbe imporre una certa pausa allo sviluppo tecnologio dei computers in modo tale che anche le case più piccole possano farsi vedere meglio nel mercato e quindi dare possibilità di introdurre idee nuove e tali da rinnovare al meglio così anche il resto del settore dunque spazio pure a case italiane che potrebbero avere qualche idea magari
C'é ovunque la pirateria. In Svezia come negli USA. In alcuni paesi un po' meno diffusa che in altri, ma c'é dappertutto. Guarda che l'IVA c'é anche in UK e simili. E poi ormai siamo un mercato comune, puoi benissimo comprarti i CD in UK o Francia, non ci sono più i dazi... Ma tanto la domanda è sempre quella: se posso pagare ZERO un CD/videogame, perché devo sbattermi ad andare a comprarmelo in negozio anche solo per 5 euro? Vero solo in parte. Vero che non è che tutti i giochi piratati sarebbero automaticamente vendite se la pirateria non esistesse. Ma che la pirateria incentivi il commercio, vabbé... C'é la coda ai negozi di musica di gente che ha "provato" il CD via P2P. E poi scusa, perché le grandi compagnie cinematografiche e discografiche spenderebbero miliardi per tentare di bloccare il fenomeno se "incentiva il commericio"? Di fatto la pirateria fa danni per miliardi a case cinematografiche e discografiche, per il semplice motivo che pagare zero senza ripercussioni una cosa (e senza neppure un grosso senso di "condanna morale" da parte del resto della società, anzi, sei ritenuto coglione se spendi per i giochi o i CD dalla massa) è meglio che pagare anche solo 1 euro. Che poi qualcuno preso dallo scrupolo morale si compri il CD originale ok, ma non è certo la maggioranza. Per 1 che lo fa, ce ne sono 100 che non lo fanno. E se quei 101 non trovassero il CD per vie alternative, magari (e dico magari) 4 o 5 il CD originale se lo comprerebbero. Fai tu i conti. E' un dato di fatto che i CD in questo paese li comprano i 35-45enni. Gente magari poco informatizzata che compra pochi CD l'anno e non vuole sbattersi a settare server, cercare su internet ecc ecc. Il 15enne (quello che in teoria è il principale di consumatore di "musica") il CD mediamente se lo scarica. Si fanno tante "apologie" della pirateria, ma l'unico dato di fatto è che il mercato dei CD/musica è in contrazione da anni e la tendenza non si inverte... Altro che pirateria che incentiva il commercio. I demo esistono da quando c'é il software. Non ha mai fermato la pirateria. Sul multi non ha senso quello che dici, per forza devi prenderti il pacchetto originale (o cmq pagare l'abbonamento), sennò sei limitato sui server non ufficiali, che hanno qualità non paragonabile, in genere, ai contenuti ufficiali. Infatti (ma tu guarda) WOW o Lineage sono galline dalle uova d'oro per le SH che ne posseggono i diritti... E lì la gente paga 10-20 euro al mese per giocare, senza tante storie, se vuole i contenuti. Zero pirateria = un mucchio di soldini. Non c'é una compagnia di software di successo perché non ci sono stati investimenti. In capitale umano soprattutto, poi in tecnologie. Siamo una realtà ai margini, come nel cinema. Beh, questo è palesemente falso. Nel campo delle consolle l'Italia non è assolutamente insignificante. Certo, non è ai livelli di USA e Giappone (e Cina ultimamente) ma non siamo da buttare. Per la PS 1, se non erro, eravamo il 2° mercato europeo. Tieni conto che siamo 60.000.000, non puoi fare paragoni in termini assoluti con mercati di 300 o 200 milioni di consumatori con redditi mediamente più alti. Idem cellulari (secondo paese in termini assoluti di cellulari pro-capite dopo la Svezia). Sviluppare per queste piattaforme potrebbe essere redditizio. Ma come non ti improvvisi costruttore di macchine in 1 mese, non fondi una SH in un paio di mesi. Beh, realtà a livello industriale che competono su scala globale le abbiamo. FIAT, ENI ecc ecc. Quindi quando vogliamo sappiamo competere e alla grande... CIAO!!!
Secondo me non di certo per colpa della pirateria... ultimamente hai mai comprato un cd di musica e apprezzato almeno metà delle canzoni presenti?? Io zero Ti rincoglioniscono per radio con un tormentone o due, riempiono il resto dell'album con merda e te lo mettono sugli scaffali a 20 € (QUARANTAMILALIRE) Se abbassassero i prezzi vedi come cambierebbe il trend, ma i nostri "boss" della musica italiana per esempio continuano a marciarci su, mantentedo SEMPRE lo stesso stile e sempre gli stessi prezzi da infarto. Poi lasciamo perdere la musica italiana.. che più che canzoni melodrammatiche fatte per far piangere (alla studio aperto) non fanno... Non c'è innovazione, non c'è ricambio, sono sempre gli stessi papponi che dominano da anni e riempiono gli stadi.
Ciao, per quanto possa essere in linea di massima d'accordo con te sulla qualità dei CD musicali, non può essere una giustificazione per la pirateria. Ho ascoltato musicassette degli anni 70, l'andazzo non era tanto diverso da quello di oggi. C'era l'album cult e quello così così, ovviamente tutti con le due o tre canzoni più orecchiabili. Oggi a differenza di allora ti puoi anche scaricare singole canzoni (legalmente) a prezzo basso e in alcuni siti hai la possibilità di ascoltare demo di singoli brani. Insomma, se vai cercando le soluzioni - legali - per non ricorrere alla pirateria e alimentare l'industria discografica le trovi. Infine, non stiamo parlando di pane, ma di CD musicali: se non ti piacciono puoi pure lasciarli nel negozio. Non sei obbligato ad ascoltare musica acquistando CD. E cmq il problema non è solo italiano, ma mondiale. Io sono fermamente convinto che o introduci delle forme di sanzione (sospensione linea, multe ecc ecc) e le applichi sistematicamente (non prendi il primo bimbominkia che si è scaricato l'intera discografia del Tokyo Hotel in una nottata in preda ad un raptus e lo usi come capro espiatorio) oppure l'utente medio di internet preferirà sempre pagare ZERO piuttosto che sborsare cifre anche ridicole rispettare il copyright. Perché scaricando hai a costo zero un prodotto di qualità assolutamente paragonabile a quella che ti compri nel negozio. Poi c'é il feticista della copertina, del CD originale ecc ecc, ma sono una esigua minoranza. Attenzione perché il mio non è un discorso moralista sulla pirateria: tutti abbiamo avuto il CD (io sono abbastanza vecchio per ricordare le cassette) masterizzato dall'amico o il gioco piratato con il crack da provare. Il probema è che con internet il fenomeno si è diffuso (e si sta ancora diffondendo) in maniera esponenziale. Bisognerebbe trovare una soluzione che consenta da un lato di non punire chi fa un utilizzo saltuario e sostanzialmente "innocuo" della pirateria e punire invece chi ne fa un uso "smodato". Ma chi decide il limite fra pirateria "innocua" e quella che danneggia il sistema? E soprattutto, tale limite ha senso (il 15enne che scarica l'impossibile va graziato, il 30enne no oppure se scarico 3 film al mese va bene, se ne scarico 4 scattano le manette)? Infine, una cosa che a me da molto fastidio della pirateria e che tutti usano M$ office o Photoshop quando esistono soluzioni gratuite e libere che prospererebbero se il mercato fosse meglio regolamentato. E' pieno di gente che usa programmi come Photoshop (1000$ di licenza?) per fare crop o resize delle immagini oppure, udite udite, trasformare una foto da colori in bianco e nero. Esiste The Gimp, free, che per un utilizzo non professionale fa le stesse identiche cose... Un saluto