Il numero NON conta

Discussione in 'Altre Discussioni' iniziata da Pandrea, 13 Dicembre 2009.

  1. Mappo

    Mappo

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    Beda Fomm: poche centinaia di inglesi contro decine di migliaia di nostri soldati :piango:
     
  2. andy

    andy

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    La battaglia dell'ospedale di Rorke's Drift, nella guerra zulù del 1879-1881.
    1000 inglesi, tra i quali molti feriti, dopo la sconfitta di Isandlwana, ritiratisi in una vecchia costruzione abbandonata, sono attaccati per ore da oltre 5.000 zulu, ma riuscendo a sfruttare le macerie dell'edificio e i fucili Martini-Henry(nei quali si riporrà,dopo questa vittoria, assoluta fiducia tant'è che vennero impiegati nella seconda guerra anglo-afghana del 1882,anche se stavolta gli albioni le presero di santa ragione), poterono respingere la marea zulu.
    Non mi ricordo con esattezza quanti morti e feriti vi furono per i due schieramenti però.
     
  3. archita

    archita

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    il numero conta se si ha campo per manovrare di solito e non conta quando non ci sono i modi per imporre la sua volontà.

    in questo dunque resta un classico le Termopili appunto mentre il contrario dell'asserto vale invece per le battaglie napoleoniche dove Napoleone combattè contro eserciti superiori numericamente giocando su spazi più possibilmente aperti per manovrare e il classico in questo asserto è Austerlitz...

    invece il numero ha pesato dove le moderne tecnologie belliche ha permesso di prevalere sia in ambiti ristretti che in spazi per manovrare e resta un classico tutte le battaglie del fronte russo ;)
     
  4. Marder II

    Marder II

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    E' un'altra storia quella...gli indiani credevano che si trattasse di un dio e opposero scarsa resistenza...
     
  5. Armilio

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    Più che altro Cortez e Pizarro o riuscirono ad ottenere l'appoggio dei popoli locali che erano contro il potere centrale, ottenendo un gran numero di carne da macello, e inoltre portarono malatie che decimarono l'avversario, oltre al discorso di essere inizialmente considerati dei.
     
  6. Pandrea

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    Pizarro mi pare non lo era considerato, ma ingannò l'imperatore Inca catturandolo a tradimento e accoppando i suoi più alti ufficiali e le sue guardie scelte. Cortèz riuscì a portare dalla sua parte qualche decina di migliaia di indigeni ribelli, mica briciole.
     
  7. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

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  8. Gabriele

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    Orcomeno: 15.000 Italici contro 60.000 (forse di più) asiatici, perdite minime e vittoria schiacciante.

    Ma l'elenco è lungo di questo genere quando a scontrarsi sono truppe occidentali ed orientali, almeno per quanto riguarda l'antichità.
     
  9. Mappo

    Mappo

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    Veramente di superstiti di Isandlwana a Rorke's Drift c'era solo il tenente Adendorff degli NNC. La guarnigione inglese era forte (si fa per dire) di poco più di 100 uomini oltre ad una trentina di ammalati e di personale ospedaliero. Il grosso era formato dai 95 uomini della compagnia B del II/24° e il resto da un'accozzaglia di genieri, artiglieri, furieri e quant'altro. Compresi gli ammalati in grado di stare in piedi non si arrivava ai 150 effettivi. Gli zulù erano calcolati in circa 3000/4000 uomini. Al termine della battaglia gli inglesi ebbero 15 morti e dieci feriti gravi, le perdite zulù furono stimate in circa 1000 fra morti e feriti. Alla guarnigione di Rorke's Drift furono concesse 11 Victoria Cross (record assoluto per un singolo combattimento)
    Ad occhio e croce Rorke's Drift assieme alle battaglie dei Conquistadores spagnoli nel Nuovo Mondo meriterebbe la palma della vittoria conseguita con il rapporto di forze più sfavorevole.
     
  10. Mappo

    Mappo

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    Cortez per ottenere l'appoggio dei popoli nemici degli Atzechi dovette prima sconfiggerli in durissime battaglie. Ad esempio nelle battaglie contro la Repubblica di Tlaxcala il rapporto era di almeno 20 a 1 contro gli spagnoli. Solo dopo averli sconfitti Cortez potè avere nei Tlaxcalani i suoi migliori alleati.
    Solo Montezuma si fece trarre in inganno dalla leggenda del ritorno del serpente piumato. Atzechi e altri popoli quando affrontarono sul campo di battaglia gli spagnoli non avevano timori reverenziali nei loro confronti, anche lo schock iniziale dovuto alla presenza di cavalli ed armi da fuoco non durò più di tanto e comunque non impedì loro di combattere gli spagnoli. Tanto e vero che gli spagnoli furono perfino sconfitti nella "notte triste" del 1521. Quanto alle malattie esse vennero ben dopo la fine della campagna per la conquista del Messico.
     
  11. Megalomane

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    si infatti non erano fiduciosi nella vittoria alle termopili e come hai detto preferivano attacar battaglia sull'istmo di corinto..oltre ai famosi 300 gli altri uomini della spedione spartana erano in buona parte perieci
     
  12. Lister

    Lister

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    non che ad Austeliz ci fosse questa incredibile differenza di forze... che poi sia una dei capolavori delle battaglie manovrate è un'altra storia:love:
     
  13. Megalomane

    Megalomane

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  14. Megalomane

    Megalomane

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    volevo dire quoto :D
     
  15. TFT

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    Assedio di Costantinopoli del 626. Il patriarca Sergio e 12mila cavalieri appiedati fecero fare dietro front ad un esercito di avari e persiani non inferiore a 120mila unità ( gli avari erano 80mila, per i persiani il dato è incerto, stimato da 50 a 100 mila)
     
  16. Maglor

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    infatti il concetto base della strategia napoleonica prevedeva il raggiungimento della posizione centrale per poter dividere gli eserciti nemici e batterli separatamente... in parole povere napò combatteva quasi sempre in superiorità numerica, anche se le cifre degli scontri sembrano dire il contrario... ;)
     
  17. MrBrightside

    MrBrightside

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    Ne ho trovato una notevole, che mi era sfuggita in un primo momento: 6 ottobre 1973, ore 14, inizia la guerra del Kippur.
    A nord, sulle alture del Golan, il generale Hofi ha 2 battaglioni di fanteria, 4 batterie di artiglieria semovente, la 188^ brigata corazzata ma molto sotto organico e la 7^ brigata corazzata, con in tutto 177 carri armati; di fronte a lui, il generale Tlas schiera la 5^, la 7^ e la 9^ divisione meccanizzate, la 1^ e la 3^ divisione corazzate, con in tutto 1400 carri armati e 800 cannoni.
    A nord l'ottima 7^ divisione meccanizzata conquista subito il monte Hermon sconfiggendo un reparto di carri israeliano, poi però entra in linea la 7^ brigata corazzata che lavorando di concerto con l'altra riesce a ritardare per circa sei ore il superamento della Linea Viola; nella Valle delle Lacrime, i suoi Centurion impongono l'alt a tre divisioni siriane (la 7^, la 9^ e la 3^ corazzata), e dopo una notte di feroci scontri distrugge 250 carri siriani difendendo un rettangolo di 15x3 Km, in una continua, lenta ritirata; entro la sera del 7 ottobre, i siriani hanno perso per mano sua e per attacchi aerei circa 400 carri. Il 10, dopo che il fronte si è stabilizzato ed entrambe le parti hanno gettato nella mischia altre unità, i siriani si ritirano: hanno perso circa 870 carri e 200+ cannoni, contro 150 carri israeliani distrutti e un centinaio danneggiati.
     
  18. Wotan Masseblut

    Wotan Masseblut

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    Alessandro a Gaugamela vinse pur trovandosi in netta inferiorità numerica, ma Egli era superiore a qualunque altro uomo mai visto fino ad allora e vinse lo stesso (e per dirla tutta, non perse mai una battaglia seppur poco significativa).
    :ador:
     
  19. ange2222

    ange2222

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    Affondamento della S. Stefano:

    i MAS 15 e 21 contro due corazzate e altre 7 navi (3.000 marinai circa)
     
  20. bjb

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    "battaglia" di Sora,25 cavalieri normanni opposti a 250 cavalieri e 2500 fanti longobardi.


    Muore solo il portabandiera Normanno.
     

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