http://www.corriere.it/cronache/10_...li_8373ed92-6ae2-11df-9ae5-00144f02aabe.shtml Ma cosa c’è scritto nella delibera in questione (è la 851 del 31 marzo 2009)? Si parla di «controindicazioni assolute al trapianto d’organo» in caso di, tra l’altro, «danni cerebrali irreversibili» e «ritardo mentale con quoziente intellettivo inferiore a 50». Tra le «controindicazioni relative» figura invece il «ritardo mentale con quoziente intellettivo inferiore a 70». La convinzione del direttore del Centro Nazionale Trapianti Alessandro Nanni Costa è che «nessuno in Italia sia mai stato penalizzato a priori». In ogni caso, la polemica mette in risalto uno dei maggiori scogli della bioetica dei trapianti e della medicina in generale. Se è innegabile la limitatezza di organi disponibili, i cittadini sono tutti uguali? Oppure devono prevalere altri principi, ad esempio il rispetto di chi ha donato e dunque la necessità di dare il suo rene o il suo fegato ad una persona che potrà averne il massimo giovamento sul piano della qualità della vita? E ancora. Non potrebbe configurarsi come accanimento terapeutico il fatto di imporre un trapianto, e le pesanti conseguenze dei farmaci antirigetto, a un malato che non è capace di comprendere la cura?
ma fai un po tu. La giunta Lega Nord del Veneto, decide che esistono cittadini di serie A, con un QI superiore a 70. cittadini di serie B quelli tra il 50 e il 70 a cui si valuta di volta in volta se hanno il diritto al trapianto. e cittadini di serie C che per il loro bene non devono in nessun caso ricevere trapianti. e il Corriere cosa fa ? pubblica un articolo in cui si sostiene che ci potrebbero essere motivazioni valide per un discorso del genere http://bur.regione.veneto.it/BurvServices/pubblica/DettaglioDgr.aspx?id=214438 vedi in particolare la delibera, allegato A, pagina 4, par 2 e che differenze sostanziali trovi tra questa, la parte finale dell' articolo del Corriere e questa citazione da uno dei teorici della Aktion T4 “Che vantaggio trae l'umanità dalle migliaia di disgraziati che ogni anno vengono al mondo, dai sordi e dai muti, dagli idioti e dagli affetti da malattie ereditarie incurabili (…) quale perdita in termini di risorse private e costi per lo Stato a scapito dei sani! Quante sofferenze e quante di queste perdite potrebbero venire evitate se si decidesse finalmente di liberare i totalmente incurabili dalle loro indescrivibili sofferenze con una dose di morfina”
non avevo letto bene e avevo capito che il corriere riportava solo la notizia. beh cosa vuoi che ti dica. hanno cominciato con le persone dal colore della pelle diverso dal nostro. poi i gay. ora tocca ai malati. mi sembra coerente con il loro programma
Il corriere ha al suo interno molti giornalisti che la possono pensare in modo diverso uno dall'altro. Severgnini o Romano non sono certo di destra.
A mio avviso per quanto sbagliato nella forma il provvedimento non è così errato nella sostanza. Che il numero di organi disponibili è di gran lunga inferiore a che ha bisogno di un trapianto è un dato di fatto ed è perciò necessario discriminare i potenziali riceventi creando appunto una graduatoria. Se non vado errato questa graduatoria dovrebbe essere formulata tenendo conto dell'età del paziente e delle probabilità di sopravvivere all'intervento, facendo si che le risorse a disposizione vengano sfruttate al meglio. Leggendo bene l'articolo viene specificato che i casi affetti da gravi psicosi vengono a priori già esclusi dalla lista trapianti: la intenzione del decreto mi pare quella di porre maggiore attenzione ai casi di malattia mentale, valutando caso per caso se è opportuno procedere. Nulla di sconvolgente a mio avviso, si fa maggiore attenzione a non "sprecare" un organo. Sarà brutto da dire ma tutto il sistema delle liste trapianti a quanto ne so si basa su questo Trovo invece errati i criteri stabiliti come ad esempio il QI, che non è parametro completamente oggettivo.
Se allora è già deciso che quel paziente con scarse probabilità di salvezza è già morto, perchè non espiantargli gli organi sani per far vivere altre persone migliori di lui ??
e fino qui siamo d' accordo invece di leggere bene l' articolo vai a leggere bene la delibera, e in particolare l' allegato, in cui si dice: ...perchè possono incidere negativemente sull' adattamento alla condizione di trapiantato e sulla compliance post-operatoria...costituiscono cointroindicazioni assolute (cioè in nessun caso) 3. Ritardo mentale (Q.I.minore di 50) io lo traduco in: un ritardato mentale potrebbe trovare difficoltoso adattarsi al decorso post operatorio, quindi di sicuro è meglio destinare risorse ad altri. che è come dire, visto che non vorremmo provocargli problemi psicologici, meglio che lo lasciamo morire l' articolo diventa significativo quando l' autrice scrive:ragionamoci un attimo,..potrebbe non essere un' idea tanto sbagliata
Un conto è quello che scrivono e un altro quello che fanno. Lol Sker ho beccato un compaesano, pure io sono di Legnano
Questo lo penso anche io. Ma rientra in quella branca di cose del "si fa ma non si dice". Perchè a dirlo si autorizzano a fare cose ancora peggiori...
La differenza tra le due alternative è quella tra uccidere un uomo e negargli una opportunità aggiuntiva di curarsi perchè si è costretti a razionalizzare le risorse. Se fossimo in grado di produrre artificialmente una quantità di organi sufficiente per tutti sarei anche favorevole a fare il trapianto a chiunque. Non è discriminazione a prescindere di chi ha poche possibilità di sopravvivere o ha problemi mentali.
Rispondo a te e anche a Pandea: è vero si tratta di una di quelle cose che vanno regolamentate con estrema attenzione e devo dire che questa delibera mi pare fatta in modo abbastanza semplicistico e potrebbe essere sfruttata per legittimare comportamenti discriminatori. E' sempre bello incontrare un compaesano! Non essendo Legnano una metropoli le probabiltà erano abbastanza scarse