GUADALCANAL Clemenza vs Qwetry

Discussione in 'Le vostre esperienze: AAR' iniziata da Clemenza, 31 Gennaio 2010.

  1. Clemenza

    Clemenza

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    38° TURNO 12 settembre 1942

    Noumea è zeppa di navi importanti e il porto è in frenetica animazione. Poche ore or sono ha gettato le ancore anche la Hornet. Presto bisogna riprendere il mare perché ci sono segnali di grossa attività nemica. Lo dice l’intenso traffico RT giapponese, la scoperta di un grosso convoglio a 320 mg. Est-Nord-Est di Rabaul, la presenza di portaerei segnalate in uscita dalla grande base della Nuova Britannia; tutto questo basta e avanza per intuire che la Marina Imperiale sta per intraprendere qualcosa di grosso.
    La cronaca è scarna se si eccettuano le solite incursioni alleate su Milne Bay.
    Attacco 1) 15 A-20 Havoc attaccano il porto: Port 1 hit, Port supply 1 hit, 19 cas. 4 bombardieri danneggiati
    Attacco 2) 6 Havoc Port 2 hit
    Attacco 3) 11 B-17 dall’Australia attaccano l’aeroporto Airbase 1 hit, Airbase supply 1 hit, Piste 14 hit, 16 cas.
    Al sommergibile Albacore, al largo di Buka viene ordinato di portarsi 200 mg. ad Est per pattugliare le acque che il convoglio ad Est di Rabaul potrebbe attraversare nelle prossime ore.
    A Port Moresby stanno sbarcando regolarmente la 7^ Brig. Australiana.
    Nelle prossime 48 ore è atteso un convoglio di 3 trasporti ben scortato con circa 15.000 ton. di rifornimenti. E’ ufficiale l’affondamento del SS I-162 al largo dell’isola Russel. E’ il settimo sommergibile affondato dal 6 agosto.
     
  2. Clemenza

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    39° TURNO 13 settembre 1942

    Non molliamo la pressione su Milne ma nei prossimi giorni la molleremo per forza dato che tutto fa prevedere l’arrivo di un convoglio ben scortato, anche da portaerei. Ma veniamo alla cronaca.
    Mattina con consueto mitragliamento a bassa quota sulle piste da parte di 14 Wirraway, nonostante il temporale, i cacciabombardieri australiani portano a compimento la missione con 2 hit su Airbase, 2 su Airbase supply, 6 hit sulle piste, 7 nostri velivoli sono danneggiati.
    Passano poi 9 A-20 scortati ma non c’è traccia di Zero, 2 hit su Airbase, 9 sulle piste, 1 veicolo distrutto e 2 Havoc danneggiati.
    Altri 6 Havoc giungono poco dopo e colpiscono l’Airbase 1 hit, piste 4 hit.
    Attacchiamo anche l’aeroporto di Buna con 11 Havoc. Incontriamo 1 Zero che abbatte un bombardiere e 5 restano danneggiati. La base subisce 6 cas., l’Airbase 4 hit e le piste 4 hit.
    Lo spostamento dell’Albacore a Est di Buka è stata una mossa indovinata. In pieno giorno il sommergibile in navigazione di superficie ha rilevato sul radar l’avvicinarsi del convoglio da Nord. Il cielo è sereno e la visibilità ottima. C’è tutto il tempo per disporsi in agguato sulla rotta del convoglio e attendere a quota periscopica. Sono 8 navi disposte a losanga con 4 trasporti al centro e 4 caccia ai bordi.
    Il sommergibile lancia un ventaglio di 6 siluri nel mucchio. Esplosione! E’ incredibile ma questa volta la spoletta ha funzionato. E’ colpito il caccia Makinami da 1 siluro a poppavia dei fumaioli, proprio in sala macchine. Si tratta di una moderna nave, classe Yugumo, entrata in servizio a fine 1941 e di oltre 2000 ton. L’Albacore non è rintracciato e riesce a sganciarsi. Nel frattempo il caccia cola a picco.
    A Tassafaronga i Marines riprendono gli attacchi alle postazioni nemiche, molto ben trincerate, in un terreno impervio, favorevole al difensore. La battaglia è aspra e cruenta, al termine i giapponesi subiscono 483 cas. ma anche i Marines lamentano 227 cas.
    120 mg. a Ovest di Shortland sono segnalati 2 gruppi navali. Uno è sicuramente costituito da 2 portaerei, lo affianca un gruppo di unità di scorta con trasporti e caccia da trasporto veloce.
    La convinzione americana è che quest’ultimo gruppo punterà su Milne Bay per rifornirla o peggio sarebbe se il nemico assumesse iniziative su Port Moresby.
    Il convoglio segnalato ed intercettato dall’Albacore, molto probabilmente è diretto alle Salomone per rifornire le forze terrestri o altro. Ovviamente l’Ammiragliato a Noumea intende seguire con massima cura le CV. Queste potrebbero anche disporsi nei pressi dei banchi dell’isola Rossel e da li fornire copertura sia su Guadalcanal che su Milne.
    Resta il fatto che l’ammiraglio Ghormley ha subito ordinato l’uscita della Wasp e della Hornet a poche ore di distanza l’una dall’altra. Wasp si porterà a Est di Malaita. Hornet subito a Sud del Triangolo della Morte tra isola Rennel e Kirakira. Staremo a vedere gli sviluppi nelle prossime ore, prima di decidere se far ripartire i rifornimenti per Guadalcanal e Tulagi. Enterprise tra circa 24 ore dovrebbe essere pronta per riprendere il mare.
    La Curtiss, dopo aver lasciato nei giorni scorsi Tulagi, ha creato da un paio di giorni una base per 12 Catalina a Ndeni che saranno l’occhio più avanzato per il mar delle Salomone.
    In Nuova Guinea è stato annullato un bombardamento navale su Milne ad opera degli incrociatori australiani di Getting. Molta ansia per il convoglio di trasporti e navi da guerra che dirige su Port Moresby e che si è deciso di non allontanare. E’ stata però assicurata una buona copertura caccia ma sarà sufficiente se i giapponesi attaccassero con bombardieri navali scortati?
    A PM la 7^ brigata australiana ha completato lo sbarco e le navi stanno per lasciare le banchine per far posto ai sospirati rifornimenti.
    Da Luganville notizie confortanti sulla Saratoga che ha ridotto l’allagamento a “47”. Nei prossimi giorni riprenderà il mare per Efate o Noumea all’andatura di 16 nodi.
     

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  3. Clemenza

    Clemenza

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    40° TURNO 14 settembre 1942

    L’orologio sulla parete della Decision Room dell’ammiragliato a Noumea è sulle 19,17, quando perviene il rapporto conclusivo della giornata sulla situazione a Milne Bay. Tutti i dispacci delle ricognizioni aeree e degli osservatori terrestri corrispondono e confermano la presenza nella baia di Gili-Gili di un’imponente flotta nemica. Le previsioni dello Stato Maggiore Us Navy sono confermate. Il nemico schiera in quel tratto di mare 4 grandi gruppi navali; due costituiti da TF di portaerei, uno di navi da battaglia ed uno di unità logistiche, trasporti e unità minori, comunque fortemente scortati. Come accaduto in precedenza la Marina Imperiale si muove con molta circospezione ma sempre in modo massiccio per non avere sorprese, dopo qualche amara lezione subita all’inizio della Campagna nel Mar delle Salomone.
    Il dubbio era semmai sapere se il nemico avrebbe diviso le portaerei tra la Nuova Guinea e le Salomone o le avrebbe messe a metà strada. Tutta la ciccia sta a Milne.
    Invece il convoglio di trasporti, intercettato ed attaccato ieri dall’Albacore, non è sceso nell’Iron Button Sound, come pensato, ma ora staziona a Shortlands.
    Esaminando la situazione nel suo complesso l’ammiraglio Ghormley vede le cose in modo favorevole per la Us Navy. L’attuale disposizione del nemico consente di riprendere i rifornimenti su Guadalcanal e Tulagi con un tasso di rischio accettabile.
    A Luganville riparte il convoglio di rifornimenti per Tulagi e Lunga. Da Efate leva le ancore il gruppo “Squirrel” con il piroscafo Cambria che dovrà portare a Lunga 13 obici da 105mm. per completare nell’isola lo schieramento del 72nd Usa Field Art.Reg.
    Intanto Wasp ed Hornet sono ad Ovest di Lakatoro e dirigono a Nord per disporsi in copertura dei convogli. A Lunga l’aeroporto è ripristinato e sono stati rischierati 12 Wildcat del VMF-212 ed 11 Dauntless del VMSB-231. I Marines che fronteggiano i giapponesi a Tassafaronga restano quieti per lasciar tranquillo can che dorme.
    Enterprise sta per lasciare la Nuova Caledonia e incrocerà nei pressi delle altre due portaerei.
    A differenza dei giapponesi le portaerei americane non si uniranno ma resteranno distinte nelle rispettive TF.
    Passiamo alla cronaca della giornata e purtroppo è la cronaca delle occasioni perdute.
    Notte con cielo stellato e luna crescente al terzo quarto, visibilità ottima. Tra le isole Woodlark e Normandy sta pattugliando in emersione il SS Pickerel della classe “P” 3rd gruppo. Dopo le ricognizioni di ieri è stato portato in questo quadratino per cercare di intercettare la flotta avvistata ad Ovest di Bouganville. Anche in questa circostanza il Radar SJ SS con portata 18.000 yard si rivela prezioso.
    L’occhio elettronico indica navi nemiche in avvicinamento da NE e puntuale il battello americano si dispone in agguato in quota periscopica a 15 mt. sotto la superficie. Il comandante Bacon freme al passaggio di un convoglio di trasporti e caccia, poi a meno di 2 miglia fa partire un ventaglio di 4 siluri dai tubi di prora. Le scie dirigono sul grosso cargo Tokusima Maru, certamente pieno come un uovo. Due siluri colpiscono a metà scafo ma non esplodono! Alla caccia successiva una carica di profondità danneggia lo scafo con 1 hit ma senza gravi danni, poi il silenzio rassicura i marinai.
    Bacon ed il suo equipaggio si trovano ad oltre 100 mt. di profondità a riparare i guasti più evidenti, dopo circa un’ora il comandante decide di emergere per accertare meglio i danni. L’idrofono è in avaria e nessuno può dire se sopra ci siano ancora i giapponesi. Quando il periscopio sbuca dalle onde Bacon resta gelato; è in mezzo ad una sfilata di navi da guerra giapponesi come ad una parata navale. Poi non crede ai propri occhi perché a meno di un miglio si staglia l’enorme sagoma della Zuikaku, 3 incrociatori le sono intorno e 4 caccia più all’esterno. Non si perde un secondo, la prua accosta a dritta di pochi gradi e subito dopo grida: siluri 5 e 6 fuori!! Sono i 2 siluri prodieri ancora disponibili. Il caso vuole che questo battello disponga a prua di 2 tubi supplementari, posti esternamente allo scafo. E’ una fortuna perché manovrare per 180° e usare quelli poppieri avrebbe richiesto troppo tempo prezioso, vista la grande velocità del bersaglio e la sua vicinanza.
    Il lancio è perfetto e le scie solcano ad oltre 50 nodi il breve tratto d’acqua che le separa dalla grande portaerei. Tutte e due colpiscono lo scafo ma non esplodono. Nella immensa sciagura di avere colpito due volte senza esplodere, c’è la buona sorte del battello e del suo equipaggio che fatti segno ancora una volta all’attacco della scorta hanno riportato 2 hit, ma solo con colpi di striscio e danneggiamento “7” al Sys.
    Ora si torna a casa con la pelle salva ma con rabbia viola.
    A Port Moresby sta per incominciare lo scarico dei rifornimenti. Tutti i cacciatori saranno in volo di Cap per proteggerli, compresi gli Wirraway ma se arriveranno gli aerei imbarcati con forte scorta di Zero, domani sarà stradura.
     
  4. Blind Sniper

    Blind Sniper

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    Che rogna con i siluri :(

    Magari adesso qualche raid notturno potrebbe dare i suoi frutti...quante navi ha?
     
  5. Clemenza

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    Per i siluri è fare un terno al lotto se ne salta uno.:wall: Meglio i sommergibili con i numeri che sono vecchi ma hanno siluri che non toppano in quel modo.
    Per gli attacchi notturni mi hai letto nel pensiero. Già con il prossimo AAR ho attaccato con i B-17 ma hanno mancato il colpo naturalmente su una grossa CV:mad::mad::mad:
    Ora si prosegue. Bisogna metterli in attacco navale NON in port attack perchè questo modo attacca solo le navi all'ancora e non quelle in banchina a scaricare. Francamente mi sembra una regola strana la cui motivazione non conosco.
    Per darti un'idea il mio nemico ha in volo di CAP circa 110 Zero. Mi è andata bene con 4 B-17 ad alta quota perdendone solo 1 e gli altri hanno bombardato le navi senza risultato.
    Con tutte le navi che ha portato a Milne penso che sia difficile con una bomba lanciata a caso non beccare qualcosa che galleggi.
    Francamente per un obbiettivo marginale io non avrei mobilitato quasi tutta la Marina Imperiale (ho visto pure la Yamato!!!!). Non vorrei che avesse qualche brutta intenzione su PM e non saprei come fermarlo. Se resta lì mi fa un piacere perchè mi da respiro alle Salomone. Temo però qualcosa di brutto.
     
  6. Clemenza

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    41° TURNO 15 settembre 1942

    Ormai la storia dei siluri che fanno “DUD” è diventata una beffa continuata. Le probabilità che funzionino sono irrisorie. Questa notte il bidone è toccato al SS Greenling nella baia di Milne. L’americano lancia 6 siluri sul caccia Oyashio con il solito esito. Almeno viene identificata la squadra navale a cui appartiene: BB Yamato, incrociatore pesante Kumano, la CS Chitose ed altri 4 caccia. Il conseguente attacco della scorta porta 3 hits al Greenling ma per fortuna con danni trascurabili e senza allagamenti. A questo punto il battello americano è costretto ancora a restare in quelle acque in attesa di essere rilevato da altre unità in arrivo dall’Australia.
    Primo attacco aereo notturno della campagna. Si è deciso di portare attacchi notturni alla “Grande Armada” del Sol Levante perché di giorno attaccare con la Cap di almeno 4 portaerei sarebbe un suicidio. Notte scura per il cielo coperto, aprono le danze 7 A-20 Havoc che scendono a soli 1000 feet sul porto. Esito: 11 cas. al personale ed 1 hit al porto, 3 incursori danneggiati dalla flak.
    Da 3000 feet 3 B-17 mancano la Shokaku e tornano a casa danneggiati.
    Al levar del sole fanno meglio i Dauntless di Lunga ora lì rischierati. Alla loro prima missione attaccano un convoglio di trasporti davanti a Shortlands. I ragazzi del Maj. Chappell sono poco più che novellini ma dimostrano di apprendere in fretta l’arte del bombardamento a tuffo.
    La squadriglia ha solo 8 macchine operative su un organico di 18. Purtroppo le perdite non sono state rimpiazzate per la priorità che viene data agli squadroni navali.
    I nostri attaccano decisi picchiando da 15000 feet e rilasciando a soli 2000. Il cargo Peking Maru è colpito da 3 bombe che lo incendiano e danneggiano gravemente. Sono distrutti 6 veicoli imbarcati e la nave non è ancora affondata solo perché le bombe sono da 500 lb per la distanza della missione. Nel pomeriggio 3 B-17 attaccano senza esito il cargo Tokusima Maru nella baia di Milne.
    I malcapitati bombardieri contano 107 Zero in cap ma solo 1 fortezza volante è perduta ed 1 danneggiata.
    La ricognizione su Milne ci dice che i giappi hanno quasi ripristinato le piste dell’aeroporto nel giro di poco più di 24 ore dagli ultimi attacchi americani. Il porto è invece ancora a “60” di danni e questa è una buona notizia perché le operazioni di scarico diventano per loro più lunghe.
    Intanto a Port Moresby procede lo scarico dei rifornimenti. C’è il grande timore che il nemico faccia un bombardamento navale in questa fase critica ed è anche per questo che nei prossimi giorni verranno intensificate le missioni aeree notturne di attacco navale.
     
  7. Invernomuto

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    Neppure io comprendo questo schieramento per difendere Milne.
    Solo un avvertimento sui bombardieri: solo gli attack bomber se li metti a bassa quota usano il pieno carico di bombe, gli altri usano un carico dimezzato. Sono sicuro contro le navi, non so contro porti/aeroporti. In ogni caso, utilizzano le skill di low bombing, occhio che potresti averle basse e avere risultati molto scarsi finché non salgono a livelli decenti.

    CIAO!!!

    Ciao.
     
  8. Clemenza

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    Di notte attacco le navi max da 4000 feet, ma come vedi non riesco mai a beccarle. Ho notato leggendo le regole che il Port Attack serve solo su navi con ancora, non quelle in banchina! Mi sembra una regola assurda. Così per attaccare le navi che scaricano a Milne devo dare Naval Attack e riduco il raggio di azione alla distanza fino a Milne per aumentare le probabilità e far lavorare meno gli aerei ma ovviamente è il PC che si deve scegliere la baia di Milne per attaccare. Giusto?
    Ciao e grazie dell'attenzione
     
  9. Clemenza

    Clemenza

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    42° TURNO 16 settembre 1942

    I Musi Gialli hanno subito appreso la lezione sugli attacchi notturni ed ora fanno levare in volo alcuni Zero per parare i colpi. Di notte però tutto è più difficile; è difficile per i nostri bombardieri ma per fortuna lo è anche per i cacciatori giapponesi.
    Sopra Milne a 3000 feet attaccano 4 A-20 e 1000 feet sopra ci sono 3 B-26. Gli incursori trovano 5 Zero ma solo 1 Havoc rimane danneggiato. Lo sgancio è sul caccia Yayoi che non subisce danni.
    Anche i B-17 attaccano lo Yayoi ma ancora senza esito.
    Nel pomeriggio altre 3 Fortezze Volanti inquadrano la Yamato con uno sciame di 105 caccia in cap.
    Alte colonne d’acqua dicono che il bersaglio è mancato.
    Al termine della giornata il bilancio delle perdite aeree è il seguente:
    ALLEATI: 4 B-17 di cui 2 A-A 1 Flak 1Ops
    GIAPPONE: 2 Zero di cui 1 A-A 1Ops
    3 Jake A-A
    1 Alf A-A
    2 Dave A-A
    Tutti i ricognitori nemici sopra Port Moresby sono stati abbattuti e lo scarico dei rifornimenti procede, sebbene a rilento.
    A Milne i giapponesi, che sono veramente tanti, hanno rimesso al 100% le piste ed anche il porto ha solo “4” di danni.
    A Luganville Saratoga sta preparandosi a riprendere il mare per Noumea. Tra poche ore è atteso un gruppo navale di scorta costituito da 2 incrociatori e 5 caccia. Tutti gli squadroni di volo decolleranno davanti ad Efate per atterrare su questo aeroporto. Ora la grande portaerei ha uno stato danni: 65-45-7-0 che le possono consentire 17 nodi.
    La corazzata Washington è al largo di Sydney ed entrerà in bacino per lavori di refit, tra cui il potenziamento dell’armamento A-A. Questa nave è stata prescelta per i lavori dato che a Noumea, per la scarsità di rifornimenti, non ci sono più colpi da 16 inch per il suo armamento principale!!
    Per i rifornimenti peggio non potrebbe essere.
    Oggi, strategicamente parlando, due sono gli obiettivi americani.
    1) Portare a compimento il rifornimento di Port Moresby
    2) Rifornire nelle prossime ore Guadalcanal e Tulagi
     
  10. Clemenza

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    43° TURNO 17 settembre 1942

    Gli occhi del comandante Chappel sono incollati agli oculari del periscopio che seguono il cacciatorpediniere nemico. Rapidamente Chappel da al sottufficiale i dati della nave per l’identificazione.
    “Caccia di scorta, due fumaioli distanti, torretta prodiera binata DP(dual purpose), al centro due torri lanciasiluri a 4 canne, due torrette poppiere con una singola”.
    Un rapido esame dell’almanacco riferisce che si tratta di un moderno caccia da 1.600 ton. classe Shiratsuyu, varo anno 1935. A Milne Bay è notte fonda e la luna a tratti appare tra le nuvole pesanti. Le acque hanno il chiarore lunare e la visibilità è ottima. Il caccia pattuglia in circolo un gruppo di trasporti ancorato in rada. Siamo a bordo del sommergibile US Navy S-38, vecchio ma buon arnese del 1919 ma più affidabile dei moderni battelli che hanno i siluri tarocchi MK14.
    Ad un tratto il caccia mostra la fiancata a non più di 1500 yard, la velocità è 11 nodi. “Fuori 1-2-3-4”, lo scossone dice che i siluri sono partiti ed ora il conto alla rovescia inizia. Sono circa 45” all’impatto ma dopo 15” il caccia si impenna, accosta a sinistra mostrandoci la poppa abbassata e spumeggiante; hanno visto i siluri ed ora li schivano con perizia.
    Chappel ritira il periscopio e fa puntare il battello verso il fondo, ma il fondale manca, non ci sono più di 30 mt. ed il nemico questo lo sa. Subito piovono bombe spolettate tremendamente precise, le lamiere cedono quasi subito e l’acqua invade l’angusto scafo . Non c’è scelta, il cacciatore che ha mancato il colpo, ora è una preda ferita a morte. Bisogna emergere, aria alle casse. L’S-38, risale veloce in superficie per affrontare l’ultima battaglia. Il caccia ed i sei trasporti lo attendono per finirlo ma i cannonieri americani sono già dietro al pezzo da 4 inch,. Mettono a segno 2 colpi sul cargo Tangyang Maru che si incendia e poi colpiscono l’incrociatore ausiliario Nosiro Maru.
    La reazione nemica non da scampo alla nave, al comandante ed a gran parte del valoroso equipaggio.
    Sempre in questa baia 3 A-20 attaccano la portaerei di scorta Unyo, 4 Zero si frappongono ma anche se riescono a sganciare da soli 3000 feet non ci prendono, gli Havoc tornano a casa tutti con qualche danno.
    Ancora da 3000 feet attaccano 6 B-17 contrastati da 2 Zero; sganciano sulla Shokaku e sull’incrociatore Chikuma ma mancano il bersaglio, 1 Zero è abbattuto. Gli aerei dell’esercito non hanno ancora imparato ad attaccare in mare, purtroppo.
    Più tardi altri 3 B-17 bombardano l’aeroporto con 2 hit sulle piste.
    Anche la corazzata Mutsu la fa franca da un altro attacco di 3 B-17.
    In mattinata al largo di Kirakira l’AVD Ballard sta dirigendo su Tulagi per creare una base di appoggio per i Catalina ma alla meta non arriverà mai. Lo aspetta l’I-15 che gli piazza 2 siluri e lo manda a posarsi sul fondo.
    Sia in aria che in mare, quando sparano i giapponesi è raro che sbaglino, gli americani, più che altro, sprecano munizioni.
    120 miglia ad Ovest dell’isola Rennel incrocia Enterprise. I rapporti della ricognizione mattutina segnalano naviglio sottile con caccia da trasporto veloce ad Ovest di Vella Lavella. Sono molto probabilmente rifornimenti per Tassafaronga.
    Si levano 30 Dauntless e 12 Avenger e dirigono a Nord.
    La formazione intercetta 5 APD ed il caccia Hamakaze. APD-2, APD-34 e APD-39 vengono in breve affondati. APD-1 prende 3 bombe da 1000 lb e APD-35 1 bomba.
    Nel pomeriggio il raid è replicato da 28 Dauntless e 12 Avenger, come sempre si rivelano più efficaci i bombardieri in picchiata e due siluri degli aerosiluranti non esplodono. Viene affondato l’APD-35 ma il caccia Hamakaze, tempestato da uno sciame di incursori, ne esce indenne.
    Al largo di Kirakira si assiste all’ennesimo scontro antisom. Il caccia Helm localizza il sommergibile I-15 e lo attacca colpendolo con 3 hit, fino all’esaurimento delle munizioni.
    In serata il gruppo Enterprise dirige a Est per allontanarsi dalla zona navigata durante il giorno e far perdere le proprie tracce al nemico. Il comandante Murray, vuole raggiungere il giorno seguente una zona a oriente dell’isola Stewart e da li dare protezione aerea ai rifornimenti di Gaudalcanal.
    E’ molto combattuto se far rotta direttamente a Est lambendo la punta meridionale di Guadalcanal o invece puntare a Sud-Est aggirando da Sud i banchi corallini dell’isola Rennel. Tutte e due le rotte impongono l’attraversamento del “Triangolo della Morte” ma la rotta a Nord è preferibile perché più breve e forse meno pericolosa dato che passa per il vertice del triangolo e non lungo la sua base.
    Murray trae il dado e decide per la rotta nord; attraversare il canale tra Lunga e Rennel, poi percorrere lo stretto tra Malaita tenendosi Sant Cristobal (Kirakira) a sud, fino ad uscire a nord dell’isola Stewart nel mar delle Salomone orientali. Gli aerei d’attacco domani avranno modo di rifiatare mentre i cacciatori che oggi hanno fatto comoda routine domani dovranno fare ombrello ai trasporti oltre che la normale CAP.
    Hornet dirige a bassa velocità ben a Sud di Kirakira e fa rifiatare i suoi cacciatori.
    Wasp ora a Nord-Est di Malaita (Auki) dirigerà per Nord-Ovest fino a portarsi tra Rekata e Ontong Java e da li, appena farà giorno, cercherà di attaccare i convogli giapponesi che gironzolano tra Shortlands e Vella Lavella, anche lei farà riposare i cacciatori che hanno protetto i trasporti per far lavorare gli squadroni d’attacco.
     
  11. Invernomuto

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    Sì in effetti la regola del port attack è controversa. Il "motore" del gioco considera le navi "disbanded" come dentro il porto. Sono navi con equipaggio minimo, sostanzialmente immobili. Le navi che stanno scaricando invece sono sempre facenti parte di una Task Force e, almeno in teoria, possono prendere il mare in caso di attacco aereo. Secondo la logica del gioco, sono normali TF, non "fanno parte" del porto.
    Concordo con te che l'attaccante dovrebbe poter colpire una TF docked se attacca il porto. Speriamo in WITP2, magari con un bel replay in 3D :)
    La tua mossa per attaccare le navi a Milne è corretta, massimizzi la possibilità che si concentrino su quelle navi.
     
  12. abc

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    Aar di seguire il vostro interesse, ho anche preso il alleati contro un rivale e siamo sulla turno 60, io non sono bravo a raccontare come lei, così sto imparando molto.

    Go for it, mandare al diavolo tutti questi giapponesi!:approved:

    Pd. Come sempre i maggiori problemi sono per me la "Betty" e "SS" ,navi di superficie nemiche sono più controllate da cronica penuria di carburante.:D



    Un saluto (come sempre, le mie scuse per la "googleitaliano" Io uso).:shy:
     
  13. Clemenza

    Clemenza

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    44° TURNO 18 settembre 1942

    A Milne Bay si ripete il solito copione dei siluri che non esplodono (emerge qualche dubbio su un programma forse un po’ esagerato con questo random). Questa volta tocca all’SS Sturgeon che tira 4 siluri al trasporto pesante Josho Maru e naturalmente non esplodono.
    A parti rovesciate invece i giapponesi fanno il colpo grosso. A Sud di Lunga, vertice del triangolo della Morte, si compie il destino della Enterprise. Nel quadratino 114,139 è puntuale all’appuntamento il sommergibile I-175 che aggira la scorta di 5 caccia e 3 incrociatori, punta diritto alla portaerei americana e le piazza 2 siluri. La nave ferita mortalmente è in fiamme. Qualcosa di peggio non poteva avvenire! Se in zona ci sono sommergibili giapponesi è matematico l’agguato con stoccata mortale. Magra consolazione è la reazione tardiva della scorta che con 12 hit affonda il battello nemico.
    Ad Ovest di Kirakira altro attacco subacqueo nemico, questa volta a spese del caccia Patterson che prende un siluro dal I-15. Insieme ai caccia Craven e Mugford scortava in rientro verso Noumea il piroscafo Cambria. Il Patterson affonda e l’I-15 se la cava con 2 hit.
    Anche il caccia Helm, con armamento antisom esaurito, è fatto segno al lancio di 4 siluri. Stava attraversando a tutta forza lo stretto a NordOvest dei banchi corallini di Belep Islands; forse la sua elevata velocità lo ha salvato.
    Povero SS Sturgeon, lui ancora ci crede che qualche siluro possa esplodere. Replica l’attacco con 4 siluri sul caccia Asanagi ma non esplodono ed il sommergibile si prende 5 hit che lo obbligano al rientro a Brisbane.
    Fatto giorno al largo dell’isola Rennel 7 Dauntless imbarcati attaccano la corazzata Hiei ma la mancano, loro perdono 1 aereo e 5 restano danneggiati.
    Già dal giorno precedente era apparso chiaro che le portaerei giapponesi stavano portandosi verso le Salomone. Per questo Enterprise doveva allontanarsi ad oriente imitata dai trasporti di Tulagi.
    L’attacco notturno alla portaerei americana non poteva avere un tempismo migliore. Alla luce del mattino la portaerei è ferma ed in grave difficoltà a Sud di Lunga ed ora gli aerei imbarcati del Sol Levante possono attaccarla e finirla senza rischi.
    Questo avviene puntualmente con 27 Kate e 37 Zero di scorta. Solo 8 Wildcat della Hornet sono la velleitaria Cap. Al termine la Enterprise è colpita da 2 siluti ed affonda. Gli americani perdono tutti gli 86 velivoli a bordo oltre a 5 Wildcat della Cap. I giapponesi perdono 1 Zero, 1 Kate e 5 danneggiati. Anche questa volta un risultato più disastroso non poteva essere immaginato.
    L’aspetto disarmante della debacle americana è realizzare che tutta una serie di circostanze malaugurate per gli americani si sono puntualmente verificate come dirette da una regia diabolica.
    Nel rapporto dell’attacco noto che gli Zero erano in sweeping a 12000 e 5000 feet; mi sembra strano perché questo tipo di missione come fa ad essere portata in mare? Possibile che nessuno Zero fosse in scorta?
    Al largo di Shortland 9 Wildcat e 24 Dauntless della Wasp attaccano un gruppo di trasporti.
    Al termine dell’attacco i giapponesi hanno: Boston Maru e Nittai Maru 1 hit in fiamme, Heito Maru 3 hits in fiamme gravemente danneggiata, Shinsoku Maru 2 hits grande incendio e danneggiamento.
    Tornano a casa 8 Dauntless danneggiati.
    Nello stesso momento 10 Avenger attaccano senza esito il Cl Oi, Apd38 ed il piccolo cargo Penang Maru.
    Sopra Tulagi nel pomeriggio giungono 38 Betty che trovano 6 Wildcat in Cap. Cadono 4 aerosiluranti ed 1 è danneggiato.
    Intorno all’isola Rennel altro attacco di 6 Betty sui convogli che si allontanano da Lunga. Questa volta sono in Cap11 Wildcat che abbattono 4 Betty ed 1 resta danneggiato.
    Sempre nella stessa zona 3 Dauntless attaccano senza esito la corazzata Kirishima.
    Sopra Tulagi si scontrano 8 Betty con 5 Wildcat, 2 Betty cadono, 1 è danneggiato.
    Nuovo attacco nel pomeriggio ai trasporti di Shortlands. Sono 8 Wildcat, 23 Dauntless e 8 Avenger. Il piccolo cargo Penang Maru prende 1 hit e si incendia gravemente.
    L’incrociatore leggero Oi è centrato da 2 hits e si incendia. Più tardi è segnalato l’affondamento.
    Il piccolo cargo Hachirogata Maru è colpito da 3 hits ed affonda subito.
    Il caccia da trasporto veloce APD-38 è centrato da 1 hit ed affonda.
    Il piccolo cargo Heiwa Maru è colpito da 2 hits ed è incendiato con gravissimi danni.
    Al largo di Kirakira la Cap della Hornet intercetta ancora 6 Betty e solo 2 trovano scampo.
     
  14. Clemenza

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    Grazie per l'attenzione:D Sto vedendo che ci sono molte cose che devono essere affinate dai programmatori, comunque bravissimi:ador:per esempio i sommergibili jap non possono essere dovunque e così letali. Sarei curioso di conoscere statistiche su quanto avvenuto in realtà. Dud siluri USA; mi sembra esagerato:mad:
    Ciaooooooooooooo:approved:
     
  15. kaiser85

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    Lo Sturgeon proprio non và mai a segno, quelli più prolifici sono gli ss con i numeri Romani.
     
  16. Blind Sniper

    Blind Sniper

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    Su su...quando torniamo dalle vacanze?!? :D
     
  17. Clemenza

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    45° TURNO 19 settembre 1942

    Questo turno è ancora più segnato da una serie di comportamenti, fuori controllo, del motore di gioco. Si realizzano situazioni talmente paradossali e prive di realismo che per lo scrivente non ha più senso scrivere un AAR con un minimo di credibilità. Pertanto mi limiterò a riportare l’esito dei combattimenti, normali. Per le situazioni assurde allego degli screen delle perdite con un breve cenno riassuntivo. Comunque ho già postato sulle carenze riguardanti in particolare i bombardamenti navali notturni.

    Si inizia, come nel giorno precedente, con un attacco sottomarino al trasporto giapponese Josho Maru, questa volta ad opera del S-40 con i vecchi siluri MK10 che non hanno i problemi di “dud” degli MK14 ma i 4 siluri mancano il facile bersaglio!
    A Port Moresby, all’approssimarsi di una squadra giapponese da battaglia, destinata al bombardamento notturno della base, si assiste all’uscita dal porto di 1 CL e 3 DD che affrontano stoicamente la Marina Imperiale. Questa squadra leggera era parte di un convoglio di 2 AK che scaricavano in rada, dato che le banchine erano già occupate da altri cargo. Allego lo screen n.1.
    Subito dopo escono dal porto i 2 trasporti come vitelli al mattatoio. Screen n.2.
    Attacco notturno su Milne con 6 B-17, danneggiati 5, Airbase 2 hit, piste 1 hit.
    Attacco notturno su Milne con 5 B-26, nessun risultato.
    Davanti a Lunga 1 BB, 1 CA, 1CS e 5 DD si stanno preparando a bombardare ma scoprono il sommergibile Amberjack e lo colpiscono con 18 hit, miracolosamente riesce a non affondare e a prendere una rotta di rientro a 11 nodi!
    Dopo due scontri di superficie a Port Moresby i giappi trovano lo stesso il tempo per bombardare. Screen n.3.
    A Lunga bombardamento notturno con 3 BB e 2 CA. Danni Airbase 20 hits, piste 91 hits, Airbase supply 8 hits, Porto 17 hits, Port fuel 5 hits, Port supply 5 hits, 1 Dauntless distrutto, truppe a terra 235 hits; quasi una bomba atomica!
    Nello stretto di Nuova Caledonia il sommergibile giapponese SSI-2 lancia 4 siluri verso i caccia americani Phelps e Clark che non riescono a contrattaccare.
    La squadra che ha bombardato Lunga passa anche davanti a Tulagi e distrugge tutte le navi che si trovano nel porto. Si tratta di 2 trasporti che scaricavano, 1 caccia e 5 cacciasommergibili. Anche in questo caso questi inermi navigli hanno preso il mare per incontrare la squadra da battaglia ed immolarsi. Screnn n.4.
    A Milne SS Sailfish lancia 4 siluri al caccia Oite, senza esito.
    Nella giornata a Milne si susseguono molti attacchi aerei sulle navi ma non un solo colpo va a segno. Kongo, Myoko, Tenryu, Nagara, Tatsuta e trasporti non vengono mai colpiti. Risulta evidente che le squadriglie alleate di aerei terrestri hanno un addestramento scadentissimo per l’attacco navale e gli organici molto bassi. La lotta quotidiana è scoraggiante.
    Il Sailfish si ripete lanciando 4 siluri sul caccia Tokitsukaze, niente.
    La ciliegina la trovo a Tassafaronga dove l’attacco dei marines si risolve con pesanti perdite.
    Gli americani contano 302 cas. e i giapponesi solo 142.
    Come giornata non è niente male!
     

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  18. Clemenza

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    46° TURNO 20 settembre 1942

    Nello stretto di Noumea bordeggiano 3 caccia in perenne caccia ASW. Nella notte le apparecchiature di ascolto del Clark segnalano il sommergibile I-2 che viene attaccato e subito colpito con 1 hit in modo serio, poco dopo nafta e rottami dicono che il nemico è sul fondo.
    Siamo al nono sommergibile affondato dall’inizio della campagna; mi domando quanti altri ce ne sono.
    Nello stesso canale, pochi minuti dopo, il piccolo sub RO-34 lancia 2 siluri contro il caccia Conyngham che viene mancato, il cacciasommergibili SC-704 lo attacca senza esito.
    Sono sempre protagonisti i sommergibili in questa campagna. Quasi alla stessa ora, 1200 miglia a NNW, a Milne Bay, in una notte offuscata da nuvole basse, il LCDR Holley del S-41 inquadra nel periscopio il grosso cargo Ryoka Maru ormeggiato in rada; i 4 siluri prodieri MK10 partono con uno scossone e dopo 28 interminabili secondi, 2 esplosioni colpiscono la nave verso prora e a poppavia. Holley manovra subito per allontanarsi ma rimanendo ancora a quota periscopica a 15 metri, riesce a segnalare la corazzata Haruna, l’incrociatore Haguro e 3 caccia. Uno di questi dirige veloce verso l’americano ma per fortuna l’S-41 prende il largo.
    Sempre a Milne, alle prime luci 18 P-39D di Port Moresby ingaggiano la caccia locale forte di 18 Zero A6M2 e 7 Zero A6M3. Come al solito i piloti samurai vincono a mani basse; 7 P-39 caduti contro 1 Zero A6M2. E’ evidente che gli americani cercano d’indebolire la caccia di Milne per avere mano libera con i bombardieri terrestri (che non prendono nemmeno un’isola!) ma in zona la Hornet freme per attaccare le navi gialle con i suoi aerei imbarcati; la condizione indispensabile è avere poca CAP nemica, ma se questi sono i risultati……
    Poco dopo altri 13 P-39 ci riprovano contro 21 Zero; 2 americani cadono contro 1 Zero A6M2.
    Ai piloti Usa il coraggio non manca ma il manico scarseggia.
    Altri 5 caccia Usa arrivano spaiati dalla loro squadriglia e perdono 2 altri P-39.
     
  19. Clemenza

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    47° TURNO 21 settembre 1942

    Gli aerei terrestri americani attaccano l’aeroporto di Milne Bay di notte per evitare la superiorità dei cacciatori giapponesi. Un forte temporale accoglie gli attaccanti sopra le piste ma questa volta qualche danno riescono a farlo: sono 9 Beaufort V, 3 A-20 Havoc e 6 B-17; tutti scendono bassi a 3000 feet con contraerea inesistente. Sono distrutti 2 Zero al suolo, 5 hits sulle piste ed 1 hits su un deposito che nell’esplosione danneggia 1 Havoc sceso troppo basso.
    Subito dopo 3 B-26 sganciano invano da 4000 feet sulle piste.
    A Milne si confida anche in qualche colpo fortunoso dei sommergibili.
    Oggi tocca al SS Sailfish con 4 siluri contro il caccia Akigumo, in scorta alla corazzata Haruna. Gli ordigni sono evitati e la caccia successiva porta 7 Hits al battello americano. I danni non sono gravi con 20 Sys e una piccola falla da 7 Flt; così il comandante Voge può dirigere su Noumea.
    Attacco fotocopia del SS-41, sempre su Akigumo con 4 siluri e ancora bersaglio mancato.
    Nel corso della giornata la caccia terrestre americana fa il solletico agli Zero che abbattono 9 P-39 senza subire danni. Si tratta di 32 Zero montati certamente da gente molto scafata che con gli “american boy” si esercita col tiro al piccione. Purtroppo non si può fare nulla al momento per cambiare le cose; il materiale umano non ce lo consente.
    Hornet sta per entrare a Townsville per far rifiatare i cacciatori imbarcati. Al largo di Cooktown incrocia la TF 3 con 4 incrociatori pesanti e 2 leggeri. Da Noumea è uscita la North Carolina con 6 caccia di scorta. La nave da battaglia ha dovuto attendere l’arrivo del munizionamento da 16” che era esaurito nella base; questa è la tragica situazione dei rifornimenti americani!
    Ora la corazzata dirigerà verso il Mar dei Coralli per unirsi alla TF 3 e al gruppo Hornet; poi tentare qualcosa per far sloggiare le navi nemiche da Milne, portaerei giapponesi permettendo!
    In base alle informazioni pervenute, a Milne stazionerebbero navi nemiche con 20 pezzi da 8” ed 8 da 14”. La TF 3 ora dispone di 34 pezzi da 8” e 23 da 6”. Come si vede nonostante gli americani dispongano di un maggior numero di pezzi non hanno i calibri maggiori. Ecco che il problema logistico della carenza del munizionamento maggiore, sta provocando un grave ritardo nello sviluppo delle operazioni navali.
     
  20. Clemenza

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    48° TURNO 25 settembre 1942

    “Per uno sfalsamento dei rapporti con le date, da questo turno ci si adegua alla data effettiva dello scenario, sperando di non commettere altri errori. Mi scuso con tutti voi”

    La debolezza dei piloti terrestri americani obbliga ad operare su Milne di notte per evitare il confronto con gli Zero.
    Nel primo attacco notturno, sotto un fitto acquazzone, 9 Beaufort V attaccano da 3000 feet assieme a 3 Havoc da 8000. Li contrastano 3 Zero ma 1 solo Beaufort resta danneggiato, le piste prendono 1 hits.
    Nel secondo 3 B-26 non trovano il bersaglio.
    In mattinata cessa la pioggia ma grandi nuvole coprono la base. Si portano sulla verticale dell’aeroporto 6 B-17 scortati da 7 P-39D, trovano contro, i veterani giapponesi con 27 Zero, 2 B-17 danneggiati e 2 Aircobra abbattuti, 2 hits sui depositi dell’aeroporto, 5 hits sulle piste.
    Saratoga ha raggiunto Noumea per proseguire i lavori con maggiori mezzi. I danni sono 64-45-7-0. Si ripareranno gli impianti (Sys) poi la nave verrà trasferita a Sidney per entrare in bacino per le opere alla carena.
     

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