[what if] 9 settembre 1943 umberto torna a difendere Roma

Chiesa ed USA non avrebbero avuto alcun problema se fossimo rimasti una monarchia costituzionale.
Gli unici ad essere contrari sarebbero stati i Comunisti, ma dubito che avrebbero avuto la forza per impedirlo senza l'appoggio di altre formazioni politiche più moderate.

 

Il problema non era la monarchia, semmai lo Statuto albertino, almeno credo.

 

I partiti contrari alla monarchia erano PCI, PSI, PRI (lo dice anche il nome), Partito d'Azione, la maggioranza congressuale dei delegati DC (la quasi totalità della DC nel Centro-Nord e una minoranza della DC nel Sud) anche se non così i suoi elettori, prevalentemente monarchici. Favorevoli solo i liberali del PLI, ma con la loro voce più ascoltata e autorevole, Benedetto Croce, che tuonava ogni giorno contro i ventennali misfatti e l'indegnità sabauda. Il Vaticano anche era diviso (i riformisti come Montini, futuro Paolo VI, erano repubblicani, i vecchi trafficoni di curia erano monarchici ma non intendevano certo giocarsi il futuro su questo punto, la priorità della Chiesa era che la nuova Costituzione, monarchica o repubblicana che fosse, tutelasse il favorevole Concordato del '29, come avvenne).
Se si fosse andati alla scelta Repubblica-Monarchia per voto dell'Assemblea Costituente come a lungo si era pensato di fare la monarchia sarebbe stata sepolta da un voto schiacciante e non con il 48% contro 52% del voto popolare.

Riguardo al What if in sé, un martire/prigioniero/eroe poteva fare comodo alla causa sabauda per il futuro. Ma la vera questione per i Savoia l'8 settembre era se resistere seriamente o lasciare perdere. Venne fuori il mezzo e mezzo che sappiamo, inevitabile non tanto per lo strapotere militare nazista quanto perché dopo vent'anni di dicotomia del potere statuale e doppia fedeltà richiesta, al Re e al Duce, è chiaro che difficilmente tutti si sarebbero d'incanto posti dalla stessa parte.