Jasmin revolution

Discussione in 'Off Topic' iniziata da archita, 21 Febbraio 2011.

  1. archita

    archita

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    Comunque non mi pare che davvero Israele per ora sia seriamente allarmata per l'Egitto che ha fra tutti i paesi arabi i migliori rapporti, di certo meglio rispetto alla Turchia che da un pò di tempo è sempre più vicina ad Iran e Brasile ( ! ) per azioni politiche a danno di Israele...
     
  2. Enok

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    Crisi militare certamente no.

    Comunque su questo articolo de La Stampa del 19 febbraio, si legge:
    Ad appena una settimana dalle dimissioni di Hosni Mubarak, il capo del consiglio militare che ora guida l’Egitto, generale Mohammed Hossein Tantawi, ha dato l’avallo al primo attraversamento del Canale di Suez da parte di navi militari iraniane dal 1979, l’anno della rivoluzione khomeinista. Le autorità del Canale avevano ricevuto la richiesta giovedì (17 febbraio, ndr), precisando che l’ultima parola spettava al «ministero della Difesa» e ieri (18 febbraio, ndr) è venuta la conferma con una nota diffusa dall’agenzia Mena citando «fonti di sicurezza».
    http://www.lastampa.it/_web/cmstp/t...rica/grubrica.asp?ID_blog=43&ID_articolo=1958
     
  3. LT. Daniel McGand

    LT. Daniel McGand

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    Volevo scrivere un post su questo argomento ma sono felice che mi abbiate preceduto, ora mi leggo per bene tutte le altre pagine, anche se vedo la mossa iraniana più "psicologica" che strategica. Sono convinto però che questo "avventimento storico" debba essere trattato anche sul lungo termine, soprattutto per capire verso quale sponda politica si insedieranno i nuovi governi. Inoltre non penso sia finita qui, ora che anche in Marocco si sono avvicendate manifestazioni simili, questo fenomeno potrebbe propagarsi ancora. Per il momento però non vedo alle porte nessuna crisi militare
     
  4. Pandrea

    Pandrea Guest

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    Abbi pazienza, nel 33 ci sono voluti 6 anni
     
  5. archita

    archita

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    la conferma del 18 febbraio è stata smentita dall'Ufficio Operazioni del canale il 20 febbraio successivo che ha affermato che le navi, prive di carico di armi e materiali NBC secondo l'accordo, sarebbero transitate secondo il servizio Fars solo il giorno successivo ancora. Di certo il governo egiziano nella sua fase di transizione dimostra prudenza e non è detto che ci sia una prevalenza di falchi antiisraeliani al Cairo per il momento.

    p:s: la marina iraniana ha già annunciato il transito delle sopradette navi il 28 gennaio ( prima della caduta finale di Mubarak ) il che fa pensare che ci sia già un accordo fra i militari e Teheran anche prima che i militari prendessero il potere e temo che stiamo per assistere ad un "effetto domino" ai danni della NATO e USA se anche la Libia e Marocco passano in mano a governi militari affini a quello del Cairo :cautious:
     
  6. archita

    archita

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    nelle ultime ore comunque si registra una certa tensione nell'area all'apparire delle navi iraniane poichè la marina israeliana è in stato di allerta e l'Italia annuncia di inviare nella zona l'incrociatore "Francesco Mimbelli", per ora sembra che la VI flotta statunitense non si sia mossa ma è evidente che la Casa Bianca non intende per ora dare un pretesto a Teheran per rinfocolare le tensioni e guadagnare ulteriore credito presso il Cairo e Damasco.
     
  7. Ciresola

    Ciresola

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    Io considero questi avvenimenti molto più vicini ideologicamente ad un 89 che ad un 68, anche perchè nel maghreb la caduta dei regimi di Tunisia e dell'Egitto (e presto di Libia e Algeria) provocherà uno squilibrio politico-diplomatico e in secondo piano strategico che può essere paragonato a quello avvenuto con l'Iran durante la rivoluzione islamica (ovviamente non si può prevedere se sarà negativo per l'occidente come lo è stato in Iran o magari favorevole).
    In questi mesi, nel maghreb stà emergendo la consapevolezza, ma sopratutto stà nascendo una concezione filo-democratica molto simile alla "primavera dei popoli" del 1848.
     
  8. archita

    archita

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    bisognerà capire che svolta prenderanno Libia ed Egitto perchè può darsi che questo "89" potrebbe anche essere premessa di un consolidamento di sistemi non democratici ( e comunque anche se dovessero essere democratici emergerebbe una forma di nazionalismo ).
     
  9. Enok

    Enok

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  10. LT. Daniel McGand

    LT. Daniel McGand

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    Non sono convinto sul fatto che l'Enterprise passasse di li per puro caso. Comunque l'italia ha fatto bene a muovere una sua nave nella zona
     
  11. deveraux

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    Non capisco su quali dati di fatto si basa questa affermazione ...

    Scusate se sono un po' tranchant, ma non dimenticate che la testa della maggioranza degli arabi musulmani è diversa dalla nostra, è un dato di fatto! La loro aspirazione alla libertà è diversa dalla nostra!

    E se mai arriveranno auotnomamente a qualcosa di simile alla democrazia sarà comunque qualcosa di completamente diverso dalla democrazia che conosciamo noi!

    In Egitto, i Fratelli Mussulmani, hanno già dichiarato che nella nuova costituzione, che secondo loro dovrebbe avere un'impronta islamica più netta rispetto a quella attuale giudicata troppo laica, dovrà essere previsto che il Presidente della Repubblica non possa essere ne cristiano ne donna ... ciò detto, vi sembra che anche in presenza di una Costituzione ed di "libere" elezioni, un sistema di governo con regole di discriminazione religiosa e sessuale simili possa definirsi democratico secondo la concezione occidentale?

    Io rimango dell'avviso che questa è una situazione molto delicata, in cui bisogna evitare di peccare di ottimismo utopico.

    Il processo che si è innescato potrà portare ad esiti non disastrosi solo se saggiamente e discretamente eterodiretto dall'Occidente, IMHO
     
  12. maie

    maie

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    Più che di Fratelli Musulmani, che non hanno certo il sostegno della maggior parte della popolazione in Egitto, sorelle libiche e nipoti egiziane, io mi soffermerei sulle mutate relazioni tra Egitto e Iran, sicuramente due potenze regionali.

    L'egitto è ostile da decenni all'Iran. Tuttavia, i militari, che mi pare siano quelli che hanno attualmente il controllo, hanno recentemente concesso il transito attraverso il canale a navi iraniane, facendo irritare Israele (le cui relazioni con la Turchia sono peggiorate nell'ultimo anno, tra l'altro...).

    Boh... non sono un esperto di geopolitica ma mi pare che qualcosa sia cambiato e stia cambiando.

    Ciao
     
  13. deveraux

    deveraux

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    Vero, ma sono l'unica forza politica con un minimo di struttura, organizzazione e radicamento sulterritorio, quindi partono con un vantaggio competitivo su tutti gli altri eventuali "partiti", che al momento di fatto non esistono ancora

    Diciamo che l'Iran ha approfittato di un vuoto di potere. E' troppo presto per dire che sia cambiato l'atteggiamento dell'Egitto.
    In ogni caso è la cosa veramente preoccupante

    Effettivamente, a mio giudizio, potremo inziare ad essere un minimo ottimisti, solo se e quando, il vento di rivolta riuscirà a soffiare forte anche in Iran rovesciando il regime degli Ayatollah e quel fantoccio di Ahmaninejad che aspira ad essere l'Hitler del ventunesimo secolo
     
  14. archita

    archita

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    l'iniziativa iraniana sembra un pò una risposta all'ingresso di un unità israeliana nel Golfo Persico insieme alla marina statunitense il giugno scorso...

    in pratica stiamo assistendo ad una replica della solita politica delle cannoniere dell'800...

    un elemento i più da considerare è che Bahrein è coinvolta in manifestazioni anti-USA e la cosa non è casuale essendo un area strategica importante per la flotta USA nell'area...

    per il resto penso che l'Egitto non concederà comunque all'Iran il ruolo di leadership di una lega araba contro Israele, nel prossimo futuro vedremo Iran ed Egitto competere per avere nella propria rispettiva sfera di influenza la Siria e il Libano per una possibile futura coalizione...
     
  15. deveraux

    deveraux

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    Sarà ... ma da 30 anni in qua l'Iran non si è mai trovato nelle condizioni di poter dare risposte simili ...

    E' un'ipotesi che rientra nella sfera del possibile, come tante altre, nulla più ...
     
  16. LT. Daniel McGand

    LT. Daniel McGand

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    Una coalizione tra Egitto, Iran, Siria e Libano è una cosa non da poco, soprattutto perchè bisognerebbe capire chi tra loro "avrebbe" la leadership. Di sicuro attualmente i militari non hanno intenzione di scontrarsi con l'Iran anche perchè hanno già problemi a tenere il paese che ancora non ha voltato pagina, ci vorrà del tempo

    Sono anche daccordo con deveraux sul tipo di democrazia , se così vogliamo chiamarla, che vorranno adottare, perchè in ogni caso sarà molto diversa da quella a cui siamo abituati noi. Anche perchè secondo me molte tradizioni e modi di essere sono più radicati nelle società islamiche che nelle nostre, quindi già questo è un fattore che differenzia molto anche le possibili scelte politiche.

    L'Iran comunque, tende a rispondere con mosse "psicologiche" e provocatorie
     
  17. deveraux

    deveraux

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    Mica sono come il PD o il fantomatico terzo polo ... ed al limite possiamo sempre prestargli Rosy Bindi oppure Fini ;)

    E comunque mi sembra pura fantapolitica immaginare ad oggi una simile coalizione, se no altro perchè non bisogna dimenticare la lotta interna all'islam tra sciiti (mmagiornaza in Iran) e sunniti (maggioranza negli altri paesi citati

    Ripeto: finora non avevano mai avuto l'opportunità di farlo. La situazione è cambiata

    Speriamo solo che si sveglino anche gli iraniani decidendosi a rovesciare il regime che ad oggi IMHO rappresenta il maggior pericolo per la pace nel mondo
     
  18. LT. Daniel McGand

    LT. Daniel McGand

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    qualcosa si è mosso, molto secondo me hanno impedito di trasmetterlo. Anche li ci sono delle manifestazioni, ma credo che SE qualcosa accadrà, non sarà tra breve.
    Comunque sul discorso coalizione, certo è anche fantapolitica, ma non è così impossibile, considerando anche che per "coalizione" non intendevo certo un qualcosa di tangibile ed ufficiale a livello politico, ma parlavo più che altro a livello di alleanze
     
  19. huirttps

    huirttps

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    Dopo le notizie di aerei italiani che bombardano i rivoltosi , spunta fuori che l' Italia e' il maggiore partner commerciale europeo della Libia nel settore degli armamenti.

    http://www.net1news.org/crisi-libia-italia-fornisce-armi-a-gheddafi.html

    Queste notizie di certo non aiutano la reputazione dell'Italia , mettiamoci anche Silvio che bacia le mani di gheddafi e la figura di m**** internazionale è servita:wall:
     
  20. deveraux

    deveraux

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    Non mi sembra sia una sorpresa, come si sa che aziende italiane riforniscono l'Iran di materiale e componenti per costruire centrali nucleari ...


    Cerchiamo di essere intelletualmente onesti ... lo hanno fatto tutti i Presidenti del Consiglio italiani, almeno negli ultimi 15/20 anni ;)

    http://www.ilfoglio.it/soloqui/7873

    [​IMG]

    Perchè questi complessi d'inferiorità? Non siamo ne meglio ne peggio della maggior parte degli altri paesi occidentali
     

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