AAR Ungheria "La spada di Santo Stefano"

Discussione in 'Le vostre esperienze' iniziata da Ciresola, 3 Gennaio 2012.

  1. Ciresola

    Ciresola

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    LA SPADA DI SANTO STEFANO

    Nell'anno domini 1399 il Reame transdanubiano dell'Ungheria sotto la guida di Sigismondo I del Lussemburgo, abile guerriero, marchiato da anni di esperienza nella lotta alle orde orientali insieme agli eserciti della Polonia-Lituania si apprestava ad abbandonare la sua secolare immobilità, causata sia dalle Signorie Italiane, che di fatto dominano il mondo economico, sia dal Sacro Romano Impero che vede nell'Ungheria una terra destinata allo sfruttamento e a fare da barriera tra Tedeschi e le minacce tartare da sud e mongoliche da est.

    Il sovrano Sigismondo una volta consolidato il proprio potere inizia un periodo di conquiste strategiche, che mirano a indebolire l'influenza Veneziana sui Balcani e sulla Grecia, la breve guerra, contro il principato di Ragusa, indesiderata protuberanza dell'influenza veneziana al capo meridionale della Dalmazia viene occupato e inglobato nel regno d'Ungheria, che ora ha garantito uno sbocco sull'adriatico in grado di contrastare l'egemonia del doge.

    In questa direzione il Re e il consiglio nobiliare stanziano numerosi fondi per la creazione di una flotta di accettabili dimensioni, che nel 1410 arriverà a 7 navi, perlopiù piccole galee, ma anche l'orgoglio dei cantieri dalmati, la Caracca a vele quadre "Kalman".

    Nel quinquennio 1402-1407 l'Ungheria affronta d'apprima vittoriosamente le armate dell'Orda d'Oro, riuscendo a giungere ad un compromesso tributario per assicurarsi i confini orientali, soggetti da troppi anni alle incursioni della popoli della steppa, e in secondo luogo riesce a sedare la rivolta indipendentista Epirica ai danni di Napoli che perde l'unico capisaldo balcanico. La presa di Ioannina da il via al progetto di Sigismondo della creazione di una lega di stati greci sotto l'egida Ungherese, questo progetto raggiungerà il compimento con la vassallizzazione dell'Achea ai danni di Venezia che però mantiene nel 1410 la costa Montenegrina e Albanese oltre all'influenza fortissima sulla Bosnia, che di fatto è un suo stato tributario.

    L'Esercito Ungherese raggiunge nel 1412 le 20.000 unità tutte riunite nell'Armata di Sopron. Nel 1413 la Boemia, alleata di fatto, dichiara guerra e invade il principato di Aquileia per ristabilire l'egemonia Sacro Romano Imperiale nella zona, soggetta alla forte influenza veneziana. Gli interessi coincidenti spingono il Regno d'Ungheria anch'esso in guerra, e dopo un'assedio di 4 mesi Laibach cade e l'Ungheria ottiene le regioni delle miniere d'oro di Krain.

    I grandi successi Diplomatici, tra cui l'alleanza con la Borgogna, con il Ducato di Milano e con la Boemia, oltre al patto di reciproco aiuto stretto con la Polonia-Lituania contro l'Orda d'Oro lustrano il prestigio internazionale dell'ungheria.

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  2. Giank56

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    buon inizio, pensi di espanderti solo nei balcani oppure una spedizione punitiva in Italia la vuoi fare?
     
  3. Pinky

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    attenzione alla Polonia che andrà dalla Germania alla Kamchatka (cit. AAR settimanale)
     
  4. Ciresola

    Ciresola

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    Sinceramente devo ancora capire come potermi muovere, la Gloria va ricercata in ogni direzione in fondo :D

    Mi stupisco che qualcuno lo abbia letto ... :asd:
     
  5. Pinky

    Pinky

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    Allora fai attenzione anche ai Mammelucchi liguri
     
  6. Ciresola

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    IL PROSPERO ESPANSIONISMO

    Dopo la fondazione nel Dicembre del 1414 della Lega di Ioannina, che riunisce gli stati greci sotto l'egida della Corona Ungherese, Sigismundo I inizia un decennio di meticolosa riorganizzazione statale, viene incentivata la costruzione di chiese e cattedrali, oltre a quella di contabili e mercati, i primi per un maggior controllo in ambito delle micro entità del territorio, i secondi per incentivare il dinamismo economico e l'esplodere della Borghesia commerciale, già affermatasi nelle Fiandre e in Italia.

    Gli anni '30 del XV secolo sono per l'Ungheria un'epoca di prosperità, ma anche di conflitto sociale, le ribellioni di Ragusa del 1421, 1423 e 1426 hanno costretto il sovrano a reagire duramente, l'epurazione di ortodossi del 1428 ha fatto 12.000 morti solo a Ragusa, che è poi stata razziata e rasa al suolo dalle truppe reali.

    L'espansionismo adriatico subisce in questi anni un'arresto, infatti le 2 guerre Franco-Borgognone e quella Boemo-Italiana costringono Sigismundo a onorare impegni presi in precedenza, e nel 1425 riesce addirittura ad espugnare con l'armata di Sopron la città di Marburgo nell'Hessen, impresa che permetterà di ottenere un feudo presso Kassel nel cuore della Germania.

    Ma è il 1428 l'anno più importante del suo reame, la Boemia scende in guerra con Venezia e il suo seguito di stati satellite, permettendo all'Ungheria in poco più di 10 mesi di occupare e annettere l'intero Regno di Bosnia, e favorendo nelle trattative di pace l'indipendenza di Montenegro e Albania relegando Venezia al ruolo di comprimaria (grazie anche all'indipendenza armata di Creta e alle imposizioni economiche del Sacro Romano Impero boemo).

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  7. Pandrea

    Pandrea Guest

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    Complimenti :) l'Ungheria mi ha sempre interessato, una media potenza circondata da grandi potenze... una vera sfida ;)

    Come sono messe Austria, Orda d'Oro, Ottomani e Polonia?
     
  8. Ciresola

    Ciresola

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    L'Austria è ferma, non ha combattuto una guerra che sia una, però rimane temibile, se mi invadnon sono in grado di poter far qualcosa attualmente, l'Orda è messa benino però come vedi nello screen Moscovia, Lituania e Polonia gli danno filo da torcere, la Polonia ce l'ho amica, appena posso mi alleo, voglio buttare giù l'Orda. I turchi non si vedono neppure quelli, si barcamenano in anatolia.

    Queste prime battute sono veloci e poco dettagliate, più vado avanti e più dettaglierò e aggiungerò screen al racconto ;)
     
  9. Giank56

    Giank56

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    almeno ora ti sei levato Venezia dai balcani, bisogna sperare che non si conquisti la Grecia intera, inutile dirti di stare attento agli ottomani ora.
     
  10. Pandrea

    Pandrea Guest

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    L'Orda prima o poi crolla e comunque rimane indietro, pertanto il tuo primo obiettivo sono gli ottomani! Se riunificano l'Anatolia e la Grecia saranno un nemico potente. L'alleanza con Venezia credo sia impossibile, no? Allora attaccali quando sono in guerra con qualche coalizione musulmana.
     
  11. Ciresola

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    L'AVVENTO DI USLAZO I

    Sigismundo I dopo la campagna militare tedesca, cominciò a preoccuparsi di consolidare internamente le nuove conquiste, in Bosnia, per circa 10 anni avvenne una conversione forzata degli ortodossi al cattolicesimo con non poche resistenze. Presso le regioni di Kassel la costruzione di una caserma permanente e di un'armata di 5000 miliziani per riuscire a tenere lo strategico feudo tedesco furono inutili, la grande ribellione del 1437 formentata dal Ducato dell'Hesse sfociò con l'indipendenza e la riannessione con il Regno facente capo a Marburgo.

    Nel gennaio del 1438 uno degli ultimi atti ufficiali del sovrano fu il trattato di Turda che sanciva dopo 100 anni di fedele servizio l'annessione del Regno di Transilvania alla grande Ungheria.

    Sigismundo morì nel castello di Fiume il 1 Giugno del 1438 dopo quasi 40 anni di regno, il suo successore Uslazo I del Lussemburgo, dal carattere conservatore e fortemente religioso portò nel Regno un'estremismo cattolico, l'emanazione della Bolla sulla Blasfemia, la scarsa tolleranza nei confronti degli ortodossi e la vicinanza col papa crearono attorno a questa figura un'alone di misterioso terrore.

    Ma gli anni '50 del XV secolo venne combattuta dall'Ungheria la seconda guerra contro la coalizione Veneziana, che durò 1 anno e portò questa volta alla conquista dell'Istria da Aquileia. L'amicizia con il Sacro Romano Imperatore tuttavia cessò di esistere, sopratutto per gli acuti contrasti sui territori imperiali occupati, secondo il Re di Boemia, illegittimamente dal Regno d'Ungheria.

    In politica estera, i legami con le casate Bavaresi, Svizzere e Borgognone continuarono a garantire una posizione di primo piano del regno transdanubiano nello scacchiere europeo.

    Nelle terre dei Franchi il reame del giglio venne disfato durante 4 spartizioni, che riportarono le terre francesi nell'incubo della frammentazione politica e ad una generale rifeudalizzazione dei costumi.

    Il sovrano Uslazo per il futuro vuole scoprire la carta mercantile, non ancora utilizzata dal suo predecessore, dopo l'annientamento politico di Venezia serve una disfatta economica per il doge.

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  12. Giank56

    Giank56

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    vedo che è bisanzio ad unificare la grecia :) bene, ormai Venezia è al tramonto, ti consiglio di distruggerla appena ne trovi l'occasione, niente di meglio del suo CoT come base di partenza per l'impero economico Ungherese :approved:
     
  13. Vestinus

    Vestinus

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    Come ti piace il CoT di Venezia! :asd:
     
  14. Ciresola

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    LE GUERRE TEDESCHE

    Nel 1446 il sovrano Uslazo e i nobili feudatari delle terre ungheresi iniziarono a finanziare la costruzione di sedi commerciali permanenti nei rioni veneziani e nel quartiere occidentale di Costantinopoli, in 3 anni la fetta del commercio Ungherese divenne, sopratutto a Venezia molto importante, un buon 18-19% degli scambi avveniva tramite o verso mediatori ungheresi.

    L'avvento del microcommercio e del sistema fieristico sul territorio nazionale favorì poi lo sviluppo economico del regno sostenuto anche da ingenti sovvenzioni direttamente da sua maestà.

    Mentre l'Ungheria si avviava a divenire un'economia dinamica e moderna, però i popoli tedeschi confinanti, sopratutto Boemia e ducato d'Austria guardavano con sospetto il sorgere di questa nuova potenza. Tant'è che nel Novembre del 1446 la Boemia, seguita dalla Borgogna e dal Barbante dichiararono guerra al Regno transdanubiano, Uslazo aveva così l'occasione di mettere in mostra una sorta di guerra lampo, per costringere la Boemia a evitare nuove iniziative del genere in futuro.
    La guerra Magiaro-Boema durò 1 anno e 10 mesi fino al Settembre 1448 e vide opporre alla soverchiante forza Boema, circa 30.000 ungheresi, la tattica utilizzata dai magiari fu semplice ma alquanto efficace, mentre le forze Boeme sfondavano il confine facilmente in direzione Buda, l'intero esercito Ungherese di fatto, circa 26.000 uomini aggirava la Boemia passando per l'alleato Brandeburgo, non ancora sceso in guerra, in un'anno l'Ungheria occupo tutta la Boemia e la Moravia, lasciando all'inizio del 1448 entrare in guerra il Brandeburgo che conquistò le regioni della bassa Slesia, mentre la Boemia rimaneva annaquata a Sopron e Pressburg.

    Ungheria3.jpg Ungheria4.jpg

    I trattati di pace del Novembre 1448 presso Buda sancirono la vittoria Ungherese, la prima di fatto su un popolo tedesco, e la regione della Moravia veniva inglobata nella grande Ungheria.

    Uslazo I forte dei successi ottenuti si impegnò a ingrandire la flotta portata a 15 unità e l'esercito di ulteriori 5000 unità, senza nemmeno il tempo di riorganizzare la nuova conquista il Baden fantoccio austriaco e controllore papale scomunicò Uslazo e diede l'opportunità subito sfruttata all'Austria di entrare in guerra con il regno Magiaro.
    La guerra fu più breve, circa 1 anno durò, la stessa tattica utilizzata con la Boemia venne ripresa passando però da sud attraverso Aquileia e Treviso e prendendo Vienna in pochi mesi.

    Ungheria5.jpg

    Il trattato di pace successivo, firmato sullo stesso scranno di 2 anni prima, portò solamente una riparazione economica nelle casse Ungheresi equivalenti a circa 250 ducati.

    Uslazo I al rientro in patria venne riaccolto come un'eroe, capace di portare con onore la spada di Santo Stefano e di difendere la cultura Magiara dalle influenze Italiane prima e tedesche poi.
    Purtroppo Uslazo visse solo per altri 4 anni, morì annegato in una palude dalmata il 26 Novembre 1454, molti lo paragonarono al Barbarossa, capace di grandi gesta ma morto di una morte quasi stupida.

    Salì così al trono della grande Ungheria un giovanotto, Andras IV del Lussemburgo, Nipote di 2° grado di Uslazo, dagli stessi grandi ideali ma definito da molti oratori dell'epoca "incapace di prendersi grandi responsabilità".

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  15. Ciresola

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    LE GUERRE BALCANICHE

    Andras IV sale al trono d'Ungheria in un periodo delicato, nonostante la duplice vittoria sui colossi tedeschi (Austria e Boemia) questi non si arrendono e preparano una nuova guerra.

    Andras IV nei 5 anni del suo Regno favorisce l'ampliamento dell'esercito e una generale priorità agli investimenti tecnologici militari, rispetto a quelli economico-commerciali. Dopo la scadenza della tregua il ducato d'Austria riscende subito in guerra con l'Ungheria, guerra molto difficile, durante 2 anni, vede l'Austria dilagare nelle zone centrali del regno Magiaro, riesce addirittura a prendere Buda (12 Agosto 1458) ma la tattica lampo ripresa dalle 2 guerre precedenti portano alla cattura di Vienna, grazie anche all'aiuto di Brandeburgo e di alcuni contingenti della Lega di Ioannina, in poco più di un'anno e mezzo, Andras riesce poi a evitare scontri frontali con le 2 armate austriache più grandi, favorendo la cattura rapida dei territori del regno Alpino.

    Ungheria6.jpg

    Come ricompensa l'Ungheria ottiene Zeta e l'intero Montenegro togliendo lo sbocco sul mare che l'Austria aveva trovato tramite un colpo di stato pacifico 10 anni prima.

    Nel Luglio del 1459 tornando da Graz, sede del trattato di pace, il Re Andras IV muore per complicazioni dovute al vaiolo contratto 3 mesi prima durante la battaglia del Tirolo. L'Aristocrazia istituisce una reggenza di appena 4 mesi, a cui subentra il nuovo sovrano Matyas I del Lussemburgo, abile commerciante, capace imprenditore, tipico mercante delle città Fiandrine, di vocazione però estremamente sanguinaria, convinto che l'Ungheria debba dominare i balcani progetta grandi guerre contro gli stati ortodossi del sud e contro la crescente potenza ottomana.

    Nel 1462 dopo 2 anni di preparativi il regno transdanubiano forte di 40.000 uomini invade i paesi della cintura anti-Ungherese (Moldavia, Valacchia e Serbia alleate), la Moldavia è vassallizzata, la Serbia e la Valacchia soccombono agli eventi e alla grande potenza dell'esercito magiaro. Entrambi i Regni vengono inglobati nell'Ungheria.

    EU3_9.jpg

    Nel 1465 a Varsavia è firmata la santa alleanza tra Polonia e Ungheria che ora compongono il formidabile blocco orientale, difensore dell'Europa dalle orde delle steppe, ma al contempo garante delle culture dell'oriente del vecchio continente.
    Alla fine dello stesso anno viene firmata l'alleanza con l'Albania che garantisce la continuità territoriale con la lega di Ioannina.

     
  16. Ciresola

    Ciresola

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    LA PRIMA PACE E LE GUERRE GRECHE

    Matyas I dopo il successo sulla cintura anti-ungherese e l'ottenimento dell'egemonia sulla penisola balcanica inaugurò nel 1465 il primo periodo di consolidamento interno, e di espansione commerciale, che sarebbe durato sino al 1479. Mentre nel Regno Magiaro il sovrano finanziava la costruzione di nuove grandiose cattedrali, di ambasciate culturali presso le città di Zeta e di Belgrado, il continuo avanzare dei mercanti ungheresi sui mercati Italiani, in Europa una serie di sconvolgimenti vedono il protrarsi di 5 anni di guerre in Italia, che di fatto portano la penisola sotto l'egida Austriaca che però in Germania si vede sottomettere dal Sacro Romano Imperatore Boemo che sconfigge ben 2 volte il regno asburgico che si vede strappare nel 1476 il braccio di terra tirolese che fungeva da raccordo diretto tra la Lombardia e il reame di Vienna.

    Ungheria7.jpg

    Nel Marzo del 1479 dopo aver trovato il Casus Belli tra vecchi oscuri documenti monastici, l'Ungheria autorizza la lega di Ioannina a invadere la Morea, conquistata in 2 mesi e ammessa in qualità di stato greco alla Lega stessa il 15 Luglio.
    Nel 1482 Matyas fece falsificare alcune carte che attestavano il futile casus belli per l'invasione degli ultimi possedimenti bizantini in Grecia (Atene e Larissa), che vennero conquistati in 6 mesi dalle truppe Magiare e nella pace di Corfù assegnate direttamente al controllo del Regno Ungherese.
    L'Ungheria completava così la sua opera di soffocamento del nascente astro ottomano, che da lì a poco da predatore sarebbe divenuto preda della potenza Magiara.

    EU3_11.jpg Ungheria8.jpg

     
  17. Giank56

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    ottimo, col controllo della Grecia il potere ottomano è messo seriamente in discussione, da quel che vedo l'unica potenza rimasta tale è la castiglia, ma non dovrebbe rappresentare un pericolo nell'immediato, per il resto continua ad ingrandirti e spacca tutto! :D
     
  18. Ciresola

    Ciresola

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    LA GUERRA DI MACEDONIA E IL PROTESTANTESIMO

    Nel 1485 Matyas vecchio e malandato perde l'erede primo al trono di santo Stefano, così l'eredità Magiara va nelle mani del meno favorito Stefano.
    Il 28 Aprile del 1487 Matyas muore nel suo grande letto presso la residenza reale di Ragusa dove stazionava da 5 anni col fine di demolire la resistenza strenua che i contadini delle rive adriatiche opponevano ai funzionari reali.
    Il giorno immediatamente successivo Stefano viene incoronato presso la cattedrale di Santa Caterina a Buda. Sostenitore della laicità dello stato, e perciò non ben visto dalle elitè cattoliche di importanza rilevante nel Reame transdanubiano, da subito si dimostra un capace generale ma un meno pratico amministratore, e nonostante ciò sotto il suo regno la deriva dispotica che la monarchia subisce diviene irreversibile.
    Dal punto di vista economico gran parte degli sforzi per l'ammodernamento del sistema dei sovrani precedenti si sono rivelati un mezzo fallimento, infatti nonostante le compagnie commerciali ungheresi siano presenti in massiccia quantità in tutto il Mediterraneo e non solo (vedi Anversa e Lubecca), nello stato nazionale stesso l'arretratezza dei metodi di produzione è evidentissima. Sui Carpazi l'allevamento è destinato alle sole fiere Transilvane e Polacche, l'agricoltura delle pianure occidentali è tutta dedicata ad una sussitenza fatta di aratri a mano e sistemi di raccolto antiquati, le piccole manifatture (sopratutto la microcommercializzazione di pesce delle coste adriatiche) sono competitive solo su piccole scale. Lo sviluppo economico, il dinamismo della società non può però essere misurato unicamente dall'intraprendenza dei suoi mercanti ma bensì dal complessivo sistema di produzione che si completa alla perfezione con un solido sistema commerciale. L'Ungheria si ritrova così a inizio del XI° secolo a inseguire da lontano i galoppanti motori Spagnoli, Svedesi e Borgognoni.
    Stefano IV però durante il suo regno farà poco per la ricchezza economica dei Magiari, ma la deriva militarista tipica degli anni '90 del 1400 porterà grandi risultati.

    [​IMG]

    Nell'autunno del 1495 infatti in seguito alla questione della macedonia, contesa tra Ottomani e Lega di Ioannina scoppia il conflitto tra Ungheria e Devleti Turco. La 4a guerra in un secolo tra le 2 potenze balcaniche si svolge questa volta molto più a sud, nel cuore dell'Impero di Osman, le principali battaglie si svolgono in Bulgaria e presso la Tracia. La battaglia di Peplos (Tracia) è una grandiosa vittoria da parte di 28.000 Ungheresi e 10.000 Polacchi contro 37.000 ottomani, che in seguito alla disfatta di Sarti operata per mezzo dell'utilizzo dei primi cannoni dell'esercito Magiaro sancisce il crollo definitivo del celeste Impero. Il sultano si rifugia a Istanbul e intavola la pace. L'Ungheria ottiene le regioni di Silistra, Bulgaria centro settentrionale, Macedonia e Kozani e ottiene l'unità di confini con la Grecia ungherese e la Lega di Ioannina.
    Il genio militare di Stefano è ben visibile anche nella repressione dei moti contadini in Valacchia e nella breve guerra contro l'Orda d'Oro ormai annientata.

    EU3_14.jpg

    Il 16 Dicembre 1498 dopo lo sfaldamento dell'Ordine Teutonico nasce la dottrina protestante, predicata da Lutero, e rivoluzionaria quanto pericolosa.
    Tra 1499 e 1502 un predicatore ungherese, Mark Lotiano, porta la dottrina di Lutero nel cuore del Regno d'Ungheria, dalla Dalmazia fino a Solnok alle porte di Buda intere regioni vengono indottrinate e spinte contro il secolare potere della chiesa, definita corrotta e disprezzante dai protestanti. Stefano, laico ed estremamente irritabile quando la chiesa si immette negli affari di stato è ora costretto ad una scelta, da una parte la corrente nuova, reazionaria alla "deriva potenziale del cattolicesimo" e dall'altra le spinte alla repressione operata dal Pontefice e dai cardinali di Buda e Atene.

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  19. Giank56

    Giank56

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    Non so quanto ti convenga diventare protestante, o meglio dipende quali sono i tuoi piani futuri, rimanere cattolico non ti alienerebbe il fronte ovest per una possibile espansione ad est, se diventi protestante i cattolici potrebbero vederti come una possibile preda, anche se in effetti da quel che vedo le vere minacce sono Polonia e Ottomani.
     
  20. Ciresola

    Ciresola

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    LA CONVERSIONE AL PROTESTANTESIMO E L'INSTABILITA' RELIGIOSA

    Il proveddimento "Panaszt a katolikus" è emanato il 19 Luglio 1513 dopo le sanguinose conversioni dell regioni del nord quali Krain, Istria, Moravia e la stessa Buda; Stefano IV conscio delle enormi difficoltà sul piano economico del proprio Regno in Europa decide di accettare il cambiamento, con una svolta tanto radicale quanto necessaria : La conversione in "protesta ai cattolici".
    Questo documento riconosce il protestantesimo come nuova religione di stato e allontana dal Papa e dall'Europa il reame Magiaro.
    Nel 1513 la metà delle regioni dell'Ungheria si erano convertite alla nuova dotrrina protestante, e negli anni successivi praticamente l'intero Regno entrerà a far parte della dottrina di Lutero, ad esclusione delle derive riformate greche e dei baluardi Bulgari dell'Islamismo.

    [​IMG]

    Questa svolta progressista e sopratutto non più laica di Stefano si traduce però in un'intuzione vincente in quanto i conservatori cattolici quali Spagna, Inghilterra e Austria ora dovranno affrontare per lungo tempo le divisioni religiose all'interno delle loro nazioni, mentre l'Ungheria può definitvamente concentrarsi sull'esplosione economica, necessaria per entrare nel novero delle grandi potenze.

    Nel decennio 1512-1522 l'Ungheria affronterà una sola guerra, infatti nel 1514 gli Ottomani invadono le regioni del meridione magiaro per riconquistarle, non consci dell'enorme sviluppo che l'esercito Ungherese ha avuto nei precedenti 4 anni (ogni armata 3 unità di artiglieri e un'armata da 15.000 ulteriore). Dopo qualche mese di iniziativa ottomana, nella battaglia di Rubano in Macedonia, 28.000 Ungheresi (niente coalizioni, in quanto la conversione ha portato alla rottura di gran parte delle alleanze) vincono di misura su 17.000 ottomani che però si ritirano oltre il bosforo. Nella primavera del 1515 Stefano IV e il suo generale Andreas Patikone di Ragusa entrano a Costantinopoli, e qualche settimana dopo attraversano il bosforo grazie all'ingaggio di alcune singole navi da raid della flotta ottomana in ritorno dall'adriatico. Attraversato il bosforo, anche grazie all'invasione dei Mamelucchi nell'oriente turco, gli Ungheresi occupano tutta l'anatolia Occidentale. Burgas si unisce all'Ungheria ancor prima della fine della guerra, mentre Cosntantinopoli e Nasso saranno ottenute nei trattati di Pace. Nasso (ricostituita Bisanzio) diviene parte della Lega di Ioannina (le ribellioni le porteranno anche Rodi).

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