Avete per caso dei dati sulle capacità produttive dei vari paesi che parteciparono alla WWI. Anche numero di n° prodotti ecc... In particolare mi interessa della Germania. Grazie, ciao
Posso darti dei numeri generali, che prenderai con le pinze perchè provengono in gran parte da una serie di saggi pubblicati come supplemento da Repubblica... produzione di aerei(The Rand McNally Encyclopedia of Military Aircraft)/propulsori: Regno Unito 55.000(58.144)/41.000 Francia 52.140(67.987)/92.400 Germania 48.400(48.537)/43.700 Italia 20.000/14.800+ Austria-Ungheria 5.200(5.431)/4.900 Stati Uniti 15.000/? Russia 4.700/?
La produzione di navi da guerra. Ma mi sembra che si sia già trattato l'argomento in un precedente thread qui in SM sul riarmo navale. se aspetti (qualche giorno) sto raccogliendo della roba ecc ecc...
Ecco qui del materiale, che prenderai ancora più con le pinze perchè proviene da un mio vecchio gruppo di lavoro, che in origine sarebbe stato bello se fosse servito per un nostro triplo tentativo abortito di mod scolasticoper SHII (classe 2001). Sono contento che questi dati servano almeno a qualcosa (ma a che cosa?!? ). Ti ho un po' semplificato i dati perchè in origine c'eranoanche le schede tecniche delle unità e l'ordinamento era per classe e per cantiere navale e il post sarebbe venuto fuori di un paio di miglia . Tieni conto che: 1) primo numero - vascello impostato e/o varato dopol'01/01/1914 in un cantiere navale nazionale e completato entro il 31/12/1918 2) secondo numero - vascello impostato e/o varato dopo l'01/01/1914 in un cantiere navale nazionale ma non completato entro il31/12/1918, oppure costruzione impostata e/o varo prima dell' 01/01/1914 e sospesa dopo l'01/01/1914 3) non è detto che un vascello non completato entro il 31/12/1918 lo sia stato nel dopoguerra, anzi è più probabile il contrario 4) unità convertite una o più volte nel dopoguerra contano nella categoria a cui appartenevano durante la WW1, se entrate in servizio durante la WW1, o nella categoria a cui appartenevano al momento della radiazione, se non entrate in servizio entro la WW1 (questo ripensandoci ad un lustro di distanza non aveva molto senso... :humm 5) unità convertite una o più volte durante la guerra sono escluse se il varo dell'originale è precedente all' 01/01/1914, almeno mi sembra di capire perchè non me lo ricordo più (ciò spiega la scarsità di CV e AV) 6) sono esclusi i sommergibili (all'epoca non era la mia parte di lavoro, e non ho la benchè minima intenzione... ) 7) non mi ricordo più le fonti (a parte il sito ufficiale della MM per la RM e il Grӧner per la KM), quindi sarà sicuramente pieno di errori. Comunque poco fa ho controllato un paio di valori incredibili (tipo i 3 DD della Francia e i contemporanei 209 degli USA) e stranamente sembrano giusti. Come ordine di grandezza credo che sia sufficientemente affidabile. Regno Unito CV2+2 AV4+0 BB8+0 BC4+4 CA0+4 CL36+13 DD25+5(destroyer flotilla leaders) 277+62(fleet destroyers) TB0 Francia CV0+1 AV0 BB0+5 BC/CA/CL0 DD3+1 TB0 Germania CV0+1 AV0 BB3+2 BC1+7 CA0 CL13+8 DD98+68 TB92+22 Italia CV/AV0 BB0+4 BC/CA0 CL2+0 DD20+8 TB33+6 Austria-Ungheria CV/AV0 BB1+0 BC/CA/CL0 DD4+0 TB24+0 Stati Uniti CV0+0 AV0+2 BB6+4 BC/CA/CL0 DD72+137 TB0 Russia CV/AV0 BB2+1 BC0+4 CA0 CL0+8 DD26+19 TB0 Giappone CV/AV0 BB4+2 BC/CA/CL0 DD37+5 TB0
Grazie Somebody Told Me L'ho visto solo ora... Oltre alle varie marine hai qualcos'altro? Grazie ancora, ciao
si dice che la produzione bellica italiana sia stata aumentata di molto con lo slancio morale dovuto alla disfatta di Caporetto, fino a che punto?
No, non sono mica una biblioteca ambulante. Ci sono dei libri che ne parlano ma quelli che conosco sono quasi tutti fuori commercio. ps: se continui a chiamarmi così, qualcun altro finirà per scoprire la verità
Qualcosa ho trovato in "l'artiglieria italiana nella grande guerra": Produzione media RE giornaliera, il primo dato è riferito al 1915, il secondo al 1918 Fucili : 600/3300 Moschetti: 380/600 Mitragliatrici: 0.5/40 Artiglierie: 2.3/ 18 munizioni armi leggere: 1.400.000/ 3.400.000 munizioni per artiglierie:10.400/88.400 Bombe a mano: 5.000/45.000 Per la produzione di artiglierie in Italia i dati sono incerti, comunque siamo fra i 12000 e i 16000 pezzi dal 65 in su
Buon compleanno Vickers Terni (1914-1919) Produzione di 3.776 bocche da fuoco (3.569 per il periodo 1914-1918) 10 x cannone da 381/40 mod. 1914 18 x cannone da 305/46 32 x obice da 305/17 146 x bombarda da 240 Batignolles 310 x mortaio da 210A 2 x cannone da 152/50 275 x cannone da 149A 527 x obice da 149A mod. 1914 44 x cannone da 120/50 300 x cannone contraerei da 76/40(-50) Armstrong A1897-1916 1.865 x cannone da 75/27 mod. 1911 Déport 183 x cannoncino da 37/20,6(-40) 64 x cannoncino da 25,4 Magari prima o poi troverò anche qualcos'altro.
Dai Quaderni sim 1999 si può integrare con i dati dell'Ansaldo Una tabella di fonte Ansaldo datata 27 ottobre 1939 Riepilogo della produzione totale fatta dalla Gio. Ansaldo r: 710 cannoni da montagna da 70A, 2.477 cannoni da campagna da 75/906, 66 cannoni da sbarco da 76/17 e 64 affusti, 312 cannoni contraerei da 76/45 e 287 affusti, 535 cannoni da 102/35 (contraerei, da marina e per autocannone) e 306 affusti, 100 cannoni da marina da 102/45 con relativi affusti, 410 obici da campagna da 105/14 con 206 affusti, 1.736 cannoni pesanti campali da 105/28 (alcuni montati anche su autocannone) e 1.331 affusti; 962 obici pesanti campali da 149A e 724 affusti, 262 cannoni d'assedio da 149 A, 102 cannoni da marina da 152/45 e 94 affusti, 66 mortai da 210 e 20 affusti ruotati tipo Schneider, 138 mortai da 260 e 128 affusti ruotati e da posizione, 9 cannoni da 381/40 con relativi affusti (Vennero prodotte anche installazioni contraerei da 75 AV). Sul libro " La Marina nella grande guerra" è riportata una produzione complessiva di circa 1500 pezzi da 76AA( penso comprenda 76/40, 76/45 e forse 76/30) i 381/40 dovrebbero essere quelli previsti per le Caracciolo Ciao!
Sul numero di marzo di SM c'era un abbastanza interessante articolo sulla produzione industriale Fiat (nonostante l'annesso fardello di errori di calcolo, che nel caso in cui sia necessario arricchire la propria esposizione con statistiche non manca mai), a firma di Filippo Cappellano e Paolo Formiconi. Qualche dato (i nomi dei modelli in alcuni casi li ho aggiunti io, ad ogni modo non credo sia una lista completa): produzione di automezzi Fiat: 1914: 4.644 (totale) 1915: 4.209 autocarri + 575 autovetture 1916: 12.272 autocarri + 119 autovetture 1917: 16.451 autocarri + 1.445 autovetture 1918: 15.678 autocarri + 2.178 autovetture 1919: 7.863 (totale) totale generale 1914-1918 = 57.571 automezzi, 53.254 autocarri e 4.317 autovetture autocarri: Fiat 2F Fiat 15bis/15ter Fiat 17A Fiat 18A/18M/18P/18BC/18BL/18BLR autovetture: Fiat Zero/Fiat Tipo 1A (1912-1915) Fiat Tipo 2B (1912-1920) Fiat Tipo 3A/3ter (1912-1921) Fiat Tipo 4 (1910-1918) Fiat Tipo 5 (1910-1916) Fiat Tipo 6 (1910-1914) Fiat 70 (Fiat 501) (1915-1920, Fiat 501 nel dopoguerra) mezzi blindati e corazzati: autocannone Armstrong-Terni da 76/30 (aa) su telaio Fiat 18P (almeno 12 esemplari) autoblindomitragliatrice Armstrong-Terni tipo Libia su telaio Fiat 15ter (almeno 12 esemplari) carro armato Fiat 2000 (2 prototipi) carro armato Fiat 3000 (progetto, in produzione nel dopoguerra) produzione di trattrici Fiat: 1915: 170 1916: 268 1917: 235 1918: 45 totale generale 1915-1918 = 718 trattrici trattrici: Fiat 20A/20B Fiat 30B produzione di motori avio Fiat: 1915: 419 1916: 1.426 1917: 3.450 1918: 8.340 totale generale 1915-1918 = 13.635 motori avio motori avio: Fiat S.54A (80hp) (dirigibile militare F3 e altri) Fiat S.76A (350hp) (dirigibile militare F5 e altri) Fiat A.10 (100hp) Fiat A.12 (250hp) Fiat A.12 bis (250-300hp) Fiat A.14 (650-700hp) produzione di aeroplani Fiat propulsi da motori Fiat: 1915: 20 1916: 240 1917: 590 1918: 618 totale generale 1915-1918 = 1.460 aeroplani aeroplani: Savoia Pomilio S.P.1/S.P.2/S.P.3/S.P.4 (produzione SIA su licenza Pomilio) SIA Tipo F.5B (produzione SIA su licenza Maurice Farman) SIA 7B.1/7B.2 SIA 9B Fiat B.R. (progetto, in produzione nel dopoguerra) Fiat R.2 La SIA (Società Italiana Aviazione) era un'azienda aeronautica fondata e controllata dalla Fiat. Seconda parte a seguire...
x MrBrightside quello che spaventa è il paragone con quanto non producemmo nella II GM; mentre avversari e alleati decuplicarono la loro capacità produttiva, noi (malgrado il ventennio di strombazzamenti sui mirabolanti risultati raggiunti dall'economia dell'Italia fascista) non raggiungemmo mai quei valori. Lievemente O.T.: evidentemente lo strombazzatore dell'attuale ventennio ha imparato a raccontare "bufale" da sua eccellenza il Cavalier Benito Mussolini
Secondo me può essere azzardato fare paragoni del genere, perchè se è vero che abbiamo prodotto, ad esempio, più aerei e motori avio durante la Grande Guerra lo è anche il fatto che quelli più arcaici erano tendenzialmente più semplici e quindi più veloci da produrre in una produzione in serie. A me comunque hanno colpito molto tre cose: la Fiat, invece di ricattare lo Stato come durante il ventennio, produceva a ritmi forzati seguendo sì le commesse ma cercando di evaderle in anticipo sui tempi e accettando di farsi pagare dopo (moltissimo dopo) la consegna; gli operai della Fiat si sottoponevano volontariamente a turni di lavoro massacranti e straordinari non pagati, ricorrendo anche al lavoro notturno, pur di aumentare al massimo la produzione; il picco massimo di produzione (176 autoveicoli) fu raggiunto il 31 dicembre 1917, un giorno in cui di solito non si pensa esattamente alla bellezza del lavoro non pagato. Per un popolo che non sapeva neanche dove fossero Trento e Trieste e pieno di renitenti e disertori, il che è peraltro vero, non c'è male.
Non sarei sicuro sul "volontariamente" del lavoro non pagato o festivo.... Quei lavoratori erano militarizzati e quindi non potevano protestare, inoltre un eventuale licenziamento avrebbe avuto come possibile conseguenza il finire in trincea.