Non è questione di senso civico (anzi, la buona volontà non manca), ma di ignoranza. Ti ricordo che il 56% degli italiani maggiorenni hanno solo la terza media.
Nessuno ti arresta se scegli di non votare. Come già detto, l'interpretazione dell'attuale giurisprudenza sul voto è che si tratta di un "diritto-dovere". In passato dovevi giustificarti per il tuo non esercizio del voto ed erano previste delle sanzioni per chi non andava a votare. Già dagli anni '70 tali sanzioni non vennero più applicate. Sono state definitivamente abolite negli anni '90. Oggi il dovere è rimasto come "obbligo" morale di buon cittadino. Ma è un constrosenso adempiere ad un dovere civico se non si ha il senso civico di informarsi preventivamente su chi votare... Ciao.
Il suffragio universale è sempre stato un problema. Nella civilissima Inghilterra del 1900, tra suffragio solo maschile, limiti di censo e di istruzione, gli iscritti alle liste elettorali erano solo il 18% della popolazione ... (Russia 15% ) Bei tempi ... Per questo l'unica soluzione è Feudalesimo e Libertà (che per codardia non avete messo nel sondaggio )
Informarsi preventivamente in che senso? Se non hai una cultura generale, puoi anche leggere il CorSera e il Sole24Ore tutti i giorni, ma non ci capirai nulla. Se vado da mia madre, casalinga tutta la vita, e gli parlo di "spending review" o di revisione della spesa, mi prende per pazzo. Non ha nemmeno idea di quale governo si è insediato in Francia l'anno scorso e cosa la globalizzazione rappresenta per le nostre imprese. Però il suo dovere morale lo farà e il 25 febbraio voterà per il politico più smagliante in campagna elettorale.
Mia madre (70) e mia suocera (72) fanno ancora prima : mi chiedono, la mattina delle elezioni, "dove mettere la croce" ... Ma la spiegazione de ve esseere molto chiara, con tutti quei simboli e quella scheda enorme. Ho il fondato dubbio che a volte abbiano sbagliato
Ora il discorso si complica e di molto. Se levi il suffragio universale in base a cosa decidi chi può votare? La questione dell'informazione è complessa sopprattuto perchè chi se ne occupa non fa molto per semplificarla. I politici sparano frasi ad effetto che non significano nulla ed i giornalisti non gli cheidono conto di queste sparate insulse, se lo facerssero i primi dovrebbero cominciare a parlare chiaro spiegando cosa intendono fare e come. Che poi ci sa molta gente che non è interessata a comprendere è un dato di fatto, ciò in parte è dovuto alla contrapposizione ideologica che piace molto a noi italiani. Se si ha la certezza che la propria fazione è il meglio, ha sempre ragione e farà tutto bene, a che serve sapere cosa si propone di fare, tanto sarà sicuramente cosa buona e giusta, e cosa si propongo di fare gli avversari, tanto faranno solo danni enormi.
Il problema grosso di questo paese è che non c'è cultura "giuridica" . Nessuno normale cittadino si legge le leggi licenziate dal parlamento e non conosce l'effettivo operato delle forze di governo. Pochi tecnici per lavoro, come me, si cimentano nella lettura dei testi e vedono direttamente i cambi di governo "di indirizzo legislativo" e imparano la differenza tra le forze politiche, ma solo nel settore tecnico in cui operano. Nel mio settore ad esempio Maroni e Sacconi hanno fatto ottimi lavori, Damiano e Fornero disastri. Quindi io so chi votare per il mio campo. Ma su tutto il resto è nebbia, nessun media parla delle leggi con metodo scientifico , non veniamo mai informati perchè o siamo ritenuti capre che non capiscono o lo fanno apposta a essere "fumosi"... Che poi uno sia di destra o sinistra poco importa se fa una buona legge, magari di parte, ma buona nel suo complesso. Sarebbe importante poter valutare l'operato in primis, come dicevo anche se di parte.
Secondo me è sufficiente togliere l'obbligo morale di votare. Anzi, farei una bella pubblicità progresso del genere: "Non ti sei mai interessato di politica ed economia? Non conosci la differenza che passa tra un partito e l'altro? Voti in base al tuo istinto e al carisma del leader di turno? Fai del bene al tuo paese: il 24 e 25 febbraio stai a casa".
Io invece avevo pensato a una soluzione diversa, ho mandato anche un messaggio a FEL (Feudalesimo e Libertà) . Perchè non facciamo Piero Angela Re d'Italia ? e poi si arrangia lui a fare quello che gli pare?
Infatti è proprio a quello che mi riferivo nel mio precedente intervento e sono pienamente d'accordo con quello che scrivi. Se uno se ne frega dei fatti politici che lo circondano, non ha senso parlare di "senso civico" nell'andare a votare il 24 febbraio. E' abitudine o il retaggio di un passato in cui il voto era un diritto il cui esercizio era "imposto" dallo Stato stesso. Non sono tanto d'accordo nell'associare il senso civico al grado di istruzione, come se un elevato senso civico fosse appannaggio dei laureati. Il senso civico è interessarsi della vita politica a partire da quello che ci sta intorno, magari interessandosi ai fatti politici del proprio Comune di residenza, partecipando agli incontri o ai dibattiti e così via. La televisione poi offre programmi che trattano temi di politica in maniera accessibile (quasi) a tutti. Non parliamo di internet, che offre nuove opportunità... Molti, come dici tu, non hanno un'idea e non hanno nessun interesse a farsela. Per questi sono d'accordissimo con te che sarebbe moralmente molto più giusto che si astenessero alle prossime elezioni. E non si tratta solo di anziani 80enni che chiedono dove mettere la crocetta al figlio, ma anche tanti giovani... Ciao.
Quanti credi che siano gli italiani che sanno che il voto è un'obbligo morale? La massa vota con un contetto anti-ideologico, ossia per non far vincer un'ideologia avversa. Per non far vincere i comunisti, Berlusconi, Monti ecc. Questo è ciò a cui ci hanno portato 20 anni di politica urlata e comiunicazione prostrata.
My 2 cents: l'Italia non è pronta (se mai lo sarà) per il bipolarismo all'americana, non abbiamo abbastanza senso civico. Mi spiego: in Italia all'interno del Pd-Pdl si tende a fare i loro porci comodi, perchè tanto si punta sul fatto che il cosi detto senso civico porterà la maggior parte degli italiani a dividere il loro voto a questi due partiti, così loro si siedono sugli allori e tirano a campare. Negli USA per esempio questo non è possibile in quanto lì gli scandali si pagano, quindi i 2 partiti devono stare cmq all'erta. Per questo penso sia ora di rompere questo schema, proviamo a fargli prendere un po' di paura ai soliti noti. E chi dice che si rischierebbe l'ingovernabilità basta guardare quanto sono durati i governi precedenti anche con ampie maggioranze.
Mi rendo conto che non è una posizione molto democratica né tantomeno politicamente sostenibile oggigiorno. A mio avviso non ha nessun senso che uno abbia il diritto di votare al compimento del 18° anno di età. Le mie tesi coincidono essenzialmente con quelle di Robert Heinlein, l'autore di Fanteria dello Spazio. Il diritto di votare te lo devi guadagnare, impegnandoti per un certo periodo per lo Stato. Ovviamente le forme di impegno devono essere adatte a tutti (non solo il servizio militare). Se non vuoi farlo è un tuo diritto, ma non hai diritto al voto. Ciao.
Ma la politica urlata l'abbiamo importata direttamente dagli USA. Non è che negli USA, che sono comunemente considerati la Democrazia per antonomasia, tutti si leggono il programma e sanno perfettamente qual è l'agenda di governo dei candidati che stanno votando. La maggioranza delle persone vota repubblicano o democratico per non far vincere l'altro... CIAO...
Quindi torniamo alla vecchia cara democrazia vittoriana, quando votavano i nobili ed i borghese ricchi (si erano guadagnato il diritto per nascita o per 'merito economico'), le persone con un dato titolo di studio (diritto 'per cultura') e i militari / funzionari dello stato (diritto per 'servizio al paese') ... totale 18% ... la mia era una boutade ... - - - PS http://www.netwargamingitalia.net/f...ia-del-nuovo-redditometro&p=314339#post314339 ditemi cosa pensate del nuovo redditometro ! E' un potenziale elemento della discussione elettorale !
Che votino solo coloro che contribuiscono alla finanza pubblica e solo in misura proporzionale a quanto contribuiscono non è un idea campata per aria e nemmeno nuova. Anzi sarebbe un motivo per non evadere le tasse. Basterebbe fosse compensata da una camera in cui votano anche le persone in base al loro potere "fisico" "militare" (è un pò difficile da definire come principio) , comunque intendo a suffragio universale. Magari due camere con diverse competenze.