In qualità di osservatore esterno, il Barone de' Lombardi di Casa Hirta, nobile della corona di Sicilia Citeriore, si permette di ricordare a sua maestà il Re di Francia che la dinastia degli Angioini è detta tale per i diritti e il potere sulla Contea di Anjou, ma nondimeno è e resta un ramo cadetto della Dinastia Reale dei De Valois.
Si ricorda alla Francia quanto sopra, anche perchè se una dinastia non conosce nemmeno i suoi parenti, come può pretendere di conoscere ciò che è meglio per la sua nazione? Prima di dare a noi degli analfabeti, studiate la vostra storia, che fa bene. Inoltre, dare a noi degli aggressori quando facciamo il nostro dovere di Pii e Devoti Cristiani, cacciando i Berberi dall'iberia, e poi attacchiamo una nazione confinante e tutti i suoi alleati, mi sembra molto ipocrita da parte di uno stato che ha annesso la corona del Regno di Napoli, che col regno di Francia, a parte le parentele, aveva ben poco da spartire. Aveste attaccato la Savoia, vi avremmo appoggiato pienamente. Ah, ricordo anche che basta 1/4 della marina della nostra alleanza per distruggere la vostra, quindi fossi in voi chiederei qualche accesso militare... Il consigliere di sua Maestà, Enrique I de Tràstamara
DOC, seriamente.. Con la dinastia dei Valois non ha nulla a che vedere se non come cognato di Carlo VII ( che tra l'altro deve ancora venire a sposarsi con questa busta, visto che è ancora un adolescente con gli ormoni agitati ^^) . Comunque, direi che non è interessante far assistere chi segue la partita ad inutili e noiosi dibattiti sulle dinastie che devono ancora venire, tra l'altro non è nemmeno nato Nostradamus. Le truppe Porto-Castigliane e Inglesi sono attese nei campi francesi, dove troveranno una fossa comune.
Veramente, la linea De Valois-Angiò ha inizio quando le Contee di Anjou e Maine passano a Luigi De Valois, secondo figlio di Re Giovanni II De Valois. Nella fattispecie, Il trono di Napoli era contestato da Luigi II de Valois-Angiò, e Ladislao Angiò-Durazzo, con la dinastia Angiò-Durazzo in qualità di linea cadetta degli angioini e pertanto, secondo le leggi di successione, sempre facente parte della dinastia di Valois. Quindi (non sapendo se nell'AAR era al potere Luigi II o Ladislao) si tratterebbe, per il diritto dell'epoca, sempre di una guerra "illegittima". Comunque, da osservatore, dico che queste contese dinastiche, sebbene non abbiano effettivi riscontri in termini di penalità-vantaggi nel gioco, mettono pepe all'AAR, rendendolo anche storicamente più accurato. E, in fin dei conti, questa conquista può benissimo essere presa da altri regni (anche se ne, gioco non è un casus belli riconosciuto) come casus belli, come guerra di liberazione di Napoli e Provenza, specie se si considera che (certo, non di fatto, ma era così) formalmente il Regno di Napoli era vassallo del Papa, che aveva chiamato gli angioini come suoi vassalli per togliere il potere a Manfredi di Hohenstaufen, ghibellino, su quelle terre. In questo senso, chiunque sia attualmente difensore della fede o controllore della curia, potrebbe arrogarsi questo diritto alla guerra, intesa sempre come di liberazione, sebbene non riconosciuto nel gioco, comunque casus belli perfettamente storico.
Considera comunque che nel gioco la Francia ha superato il limite d'infamia, quindi di riflesso nell'aar dovrebbe essere odiata un po' da tutti
Sua maesta re Enrico IV Lancaster dopo molti dubbi e perplessita e disposto ad accettare il trattato offerto. il consigliere
L'ambasciatore Nikelaos di sua Maestà Joao I di Portogallo è raggiante date le notizie riguardanti l'accettazione del trattato da parte di sua maestà Enrico IV. Ora si attendono con impazienza le risposte di Borgogna, Castiglia, Francia, Austria, Papato e Ordine Teutonico.
Una fotocopia, strano ritrovato tecnologico, viene affissa nottetempo, da mano ignota, alle porte del palazzo reale Portoghese...
Il Re di Castiglia, Enrique I de Tràstamara è disposto ad accettare il trattato, a condizione che: 1) La Santa Sede, gli Asburgo e l'Hochmeister dell'Ordine dei Cavalieri Teutonici facciano da Garanti del trattato, e lo firmino a loro volta. 2) Il regno di Francia restituisca le terre del Regno di Napoli alla dinastia d'Anjou, che faranno atto di sottomissione al Re di Francia come vassalli. 3) Si integrino nelle terre considerate sfera di influenza castigliana tutte le terre su cui il Regno di Aragona ha dei diritti, ovvero Sardegna e Sicilia, oltre che l'Aragona stessa. Si escludono le terre che furono della corona di Trinacria oltre il mar Ionio. Il consigliere di sua maestà, Enrique I de Tràstamara
Per giungere alla firma, il consiglio di reggenza francese ritiene indispensabile che la radice di tutti i problemi venga estirpata. L'Inghilterra deve cedere le terre francesi revendicate dalla dinastia reale e dal popolo francese, altresì riconosciamo qualsiasi zona d'espansione che sia Irlanda o la Sicilia legata dalla dinastia degli Aragonesi solo se Napoli manterrà la corona dei Re di Francia. Il popolo napoletano ha posto la sua opinione in merito alla nostra liberazione da una dinastia tanto inutile quanto incapace, gli Anjou. La questione è: Se Napoli viene liberata, la futura Sicilia castigliana deve essere vassalla, idem per l'Irlanda.
Il Duca di Borgogna, Filippo II l'Ardito, avendo letto tutto quanto è stato reso pubblico dalle signorie vostre, e dopo aver attentamente riflettuto, è giunto ad una conclusione. La guerra metterebbe in ginocchio le nazioni di chiunque vi partecipi, lasciandole inevitabilmente a dover affrontare un periodo di recessione che li manterrebbe a lungo, forse per sempre, arretrati rispetto a quella parte d'Europa che decida di non entrar nella disputa. Ma una soluzione c'è, per metter serenità tra le tre parti che più paiono ora ai ferri corti: alla Francia sia riconosciuta la sovranità su Napoli, alla Spagna i diritti su aragona e isole d'italia, all'Inghilterra sia riconosciuta l'influenza sulle terre di Scozia e d'Irlanda. Nulla di più semplice. Nulla di più vantaggioso per tutti. Folle sarebbe procurar guerra soltanto per far la voce grossa, uscendone tutti indeboliti, quando in pace ognuno ha la possibilità di veder riconosciuto il proprio interesse. Folle è far guerra, mettere a repentaglio le nostre genti, per null'altro che una dimostrazione di forza fine a se stessa. Riflettano su questo le Signorie loro. Filippo II di Borgogna Eroe di Poitiers
Ovviamente l'ha espresso accogliendovi con un bel po' di picchieri e cavalleria, che erano ben contenti di uccidere quanti più francesi possibili. Fermo restando che dare degli incapaci a un ramo cadetto della propria dinastia lascia dei dubbi... Tuttavia, il Re dopo attente riflessioni ha deciso di accettare la proposta della Borgogna. L'unica condizione che poniamo in questo momento è che, nella guerra in corso con la Bretagna, la Francia non annetta più del 50% del territorio, sia attraverso vassallaggio, sia che le terre vengano annesse ai domini del Re di Francia. Data la reputazione Francese dopo l'annessione di Napoli, mi sembra una condizione ragionevole. In caso la Francia accettasse, Napoli verrà riconosciuta come sfera di influenza francese, e la Sicilia, insieme alla Sardegna, sfera di influenza spagnola.
La Bretagna è già annessa. Quanto ai parenti vassalli o non, spetta a noi giudicarli e non alla carona castigliana.
Chiarimento OFFgame: La Bretagna non è ancora annessa, perché purtroppo siamo costretti a ripartire con un save un po' precedente alla fine della partita scorsa: quello del 1/1/1406 (questo a meno che non si riesca a far funzionare bene un save successivo, scelta comunque preferibile se attuabile). Fino a soluzione migliore fanno quindi fede i dati e statistiche postati da rajAs
Spero vivamente che il trattato venga firmato da tutti entro la giornata di domani, e sono alquanto contento di vedere come ci si stia avvicinando ad un accordo riuscendo a trattare pacificamente. Ribadisco la mia idea, sottoscritta da Filippo II Durata: 20 anni - La Francia può tenere come propria la corona di Napoli ma concede a Castiglia l'espansione sulla Sicilia e all'Inghilterra quella sull'Irlanda. - La Francia, la Castiglia, la Borgogna, il Portogallo e l'Inghilterra si impegnano a non ostacolare l'espansioni altrui entro i propri confini di influenza e contro gli infedeli attraverso delle garanzie - Ci si impegna tutti ad un pace ASSOLUTA (quindi compresi embarghi e altre forme di aggressione fisica e non) tra le suddette nazioni entro la durata del contratto - La contesa per le terre di Aquitania dovrà attendere la scadenza del presente trattato per avere una soluzione - Garanti di tale accordo saranno, a loro discrezione, Austria, Ordine Teutonico e il Papato. Qualora qualcuno infrangesse tale accordo sarà da questi sanzionato secondo il loro giudizio e rettificato dal Santo Padre, giudice supremo di qualsiasi controversia. Invito tutti a prendere visione di questa bozza di trattato, compresi i garanti. Ambasciatore Nikelaos di Portogallo