T.N.Dupuy, il modello QJM e l'efficacia relativa degli eserciti nelle due guerre mondiali

Discussione in 'Età Contemporanea' iniziata da rob.bragg, 22 Settembre 2013.

  1. ronnybonny

    ronnybonny Moderator Membro dello Staff

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    Ma non è un po' troppo semplicistico? Così entrano in gioco un sacco di fattori che c'entrano relativamente con l'efficacia di un esercito, ad esempio il fatto di attaccare o difendere o di avere a disposizione supporto aereo.
     
  2. rob.bragg

    rob.bragg

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    Il CEV di Dupuy tiene ovviamente conto di molti fattori di correzione e ponderazione, in primis il terreno, la predisposizione e la postura (difensiva / offensiva, ed in quale grado), ma anche il livello di supporto aereo e tante altre cose ...
     
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    Ultima modifica: 24 Settembre 2013
  3. skuby

    skuby

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    Quindi chiudendo il cerchio se si implementassero in un modello funzionale questi dati avremmo finalmente il gioco operazionale perfetto :)
     
  4. rob.bragg

    rob.bragg

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    ma il modello non è, di per sè, predittivo !

    Si basa sui risultati per determinare, ex-post, tenuto conto di una serie di fattori correttivi, il CEV.
     
  5. rob.bragg

    rob.bragg

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    A questo punto devo porre la domanda da 'un milione di sesterzi'

    Se in alcuni ambiti, anche molto importanti (organizzazione, armamento, logistica, ecc.) la WH non era al top assoluto (o per al massimo era al livello degli altri avversari migliori), come spiegare la superiorità del 40-50% circa nei risultati dei combattimenti ancora nel 1944, in una situazione strategica complessiva totalmente sfavorevole, su americani e sovietici ?

    E' sufficiente la 'Auftragstaktik' ?

    Consideriamo che in generale, il materiale umano della WH nel 1944 non era più quello del 1940-43.

    Suggerisco di provare un approccio bottom-up :

    a) a livello di squadra (non considerando, astrattamente, l'effetto dei supporti esterni), i tedeschi mantennero fino alla fine una superiorità notevole, grazie a dottrine, armamenti (MG42 e sua centralità nel firepower della squadra stessa), e flessibilità (oltre alla citato approccio 'indipendente alla missione'). Ma le squadre tedesche, diversamente da quelle americane, erano costantemente sotto-organico ...

    b) a livello di plotone valgono più o meno le stesse considerazioni, ma la minor diffusione di radio portatili diventava un handicap

    c) a livello di compagnia sicuramente i tedeschi avevano un livello organico di armi di supporto (sMG e mortai da 8cm) teoricamente superiore e meglio organizzato. Ma anche in questo caso erano sotto-organico e, più si saliva di livello, più le difficoltà logistiche e di comunicazione si ampliavano ...

    e quindi ... ?

    Suggerisco anche di considerare la formazione dei quadri : NCO e ufficiali di primo livello; il metodo tedesco era nettamente superiore e molto più efficace di quelli anglosassoni ...

    'Auftragstaktik', superiorità tattica negli elementi base, qualità migliore di NCO e ufficiali di primo livello ... bastano a giustificare un 50% di maggiore efficacia, anche a fronte di una enormità di altri handicap ... ?
     
    Ultima modifica: 25 Settembre 2013
  6. Silvan

    Silvan

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    C'è un equivoco di fondo.
    Il CEV è un numero adimensionale, non ha nulla a che vedere con le quantità ma esprime un coefficiente di efficienza.
    Il fatto quindi che nel '44, ma direi anche a partire dal '42, le unità Tedesche siano sotto-organico è totalmente ininfluente.

    Per la tua domanda la mia opinione è che la differenza l'ha fatta il Soldier Combat Effectiveness, cioè il soldato Tedesco, insieme ad eccellenti ufficiali e sottoufficiali. Rimango comunque dell'idea che in organizzazione ed armamenti non fosserò da meno di americani e russi. La Auftragstaktik può spiegare i successi offensivi, ma il CEV è calcolato su tutto il periodo, dove le battaglie difensive hanno sicuramente una parte maggioritaria, e con la rigidità imposta dall'alto addio auftragtaktik.
     
  7. Silvan

    Silvan

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    Il modello di Dupuy è predittivo nasce con questo scopo e con questo scopo viene utilizzato.
    Ricorda Rob che tutti i modelli predittivi si basano sull'osservazione delle serie storiche.
    "Dupuy Institute believes that the Tactical, Numerical, Deterministic Model (TNDM) is able to forecast what is likely to occur in combat at least as well as any other combat model in use today."
     
  8. Silvan

    Silvan

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    The price of the rights to use the TNDM, including a one year support package is $138,000. For further information, contactTDI.

    Facciamo una colletta, lo compriamo e io sarò felice di fare il programma in stile TOAW (senza AI!).


    PS: 138.000$ al cambio 1,4 (oggi è 1,357) sono 98571€ che diviso una quota di 60€ fa 1642.
    Infondo non è cosi campato in aria. :)
     
    Ultima modifica: 26 Settembre 2013
  9. rob.bragg

    rob.bragg

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    E' ovvio che il CEV sia adimensionale, visto che è un puro rapporto.

    Ma unità sotto-organico possono essere sconfitte e travolte molto più facilmente rispetto ad unità pienamente efficienti. Non è ininfluente, perchè impatta sui risultati dello scontro. Quindi, indirettamente, il CEV negli anni finali della guerra avrebbe dovuto risentirne, e parecchio. Stesso discorso ovviamene, per il 'materiale umano', che nel 1944-45 non era certamente eccelso.

    La 'Auftragstaktik' era talmente metabolizzata da essereuna forma mentis del soldato tedesco, in attacco ed in difesa (lo è ancora oggi, nella Bundeswehr !). Ed era un approccio tattico, prima che operativo : si esplicava a qualsiasi livello, dalla squadra in su. Ci sono splendidi racconti delle battaglie sulla Linea Gotica (memorie di ufficiali tedeschi) che ne sono un esempio perfetto. C'entra poco o nulla con l'eventuale rigidità operativa imposta dall'OKW.

    Mi sono espresso male. Si parlava del CEV : il CEV non è predittivo, perchè è il semplice risultato, sintetico, ex-post.

    Il modello a monte (QJMA) lo è, ma è molto complesso e richiede un approccio di estremo dettaglio, su OOB e TO&E, sistemi d'arma (quantità e caratteristiche) e mille altri fattori ( => ricchezza del database, si torna sempre lì ... basta dare un'occhiata ai Kosave, che sono una delle poche applicazioni pubbliche del modello : unità tracciate a livello di singolo carro, singolo sistema d'arma ...); non è assolutamente un approccio sintetico, sullo stile dei wargames classici. Si può acquistare, ma stranamente nessun produttore di wargames lo ha mai fatto.

    Inoltre rimane il problema che, per loro stessa ammissione, il 'validating sample' usato per la creazione del modello era mirato all'analisi delle performance di alcuni eserciti in alcuni teatri, ma non copriva l'intera estensione delle due guerre mondiali, né in termini di partecipanti (Francia, Italia, Giappone ... assenti) né di campagne (molte non analizzate) e quindi difficilmente potrebbe essere considerato - rebus sic stantibus - sufficiente per un modello predittivo generarizzabile, a largo spettro. Andrebbero create e validate, con la stessa identica metodologia, migliaia di variabili legate a quelle nazioni e quei teatri non campionati / analizzati.

    Rimangono - e questo è sicuramente il vero valore aggiunto - la metodologia, l'indicazione fondamentale che un approccio quantitativo può dare indicazioni molto importanti ed i risultati sulle performances degli eserciti / periodi analizzati, che, di per sè, rappresentano un enorme contributo storico :)
     
    Ultima modifica: 26 Settembre 2013
  10. Silvan

    Silvan

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    Okey stai parlando dell'effetto funzionale dell'essere sotto organico, del fatto quindi che combatti non con meno uomini
    ma con un gruppo non più corrispondente ai requisiti organizzativi. Cosi si, però la storia ti smentisce: i Tedeschi sotto organico
    hanno combattuto meglio degli altri. ;)


    No non era eccelso, ma anche qui ci sarebbe da dire. Ricordo di uno studio sulle divisioni di riservisti tedesche che combatterono in francia nell'autunno del '44, e tutti si domandavano come mai i riservisti tedeschi ultra quarantenni appiedati combattessero bene quanto i ragazzoni d'oltre oceano.


    Si vero, la usavano sempre, ma sicuramente nelle situazioni fluide avevano modo di esprimersi al massimo, quando sei vincolato ad una linea di difesa va bene lo stesso ma sicuramente ha meno impatto. Anche perchè stiamo sempre parlando di parametri relativi cioè con implicito confronto con l'operato degli altri.

    I progressi si fanno a piccoli passi, e se si vedono buche ovunque si finisce per non farne mai. :)
     
    Ultima modifica: 26 Settembre 2013
  11. rob.bragg

    rob.bragg

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    Più che smentirmi, ripropone la domanda fondamentale del thread ... perchè e come fu possibile ? ;)
    e come fu possibile mantenere coesione e morale abbastanza alto fino a un secondo prima del Götterdämmerung ?

    Io ho sempre la sensazione che qualcosa sfugga : come deto, 'Auftragstaktik', superiorità tattica negli elementi base, qualità migliore di NCO e ufficiali di primo livello ... bastano a giustificare un 50% di maggiore efficacia, anche a fronte di una enormità di altri handicap, strategici, operativi, logistici, di firepower ... ?

    non erano superuomini ... a meno che quello che sfugge non sia sull'altro lato della barricata : gli altri erano piuttosto scarsi ...
     
  12. skuby

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    Beh secondo me oltre i fattori che hai citato bisogna anche includere che difendersi (spesso) è meno dispendioso che attaccare.
    Ad est da parte sovietica c'era di contro una certa "fretta" di avanzare per acquisire territori per una maggiore sfera d'influenza futura, mi vengono in mente i sanguinosi combattimenti per le alture del Kustrin dovuti in buona parte all'obiettivo di accerchiare Berlino prima del possibile arrivo degli alleati occidentali.
    La fretta raramente produce perdite contenute.
    Inoltre la difesa era condotta con la tenacia e la forza della disperazione, ben sapendo cosa gli aspettasse non è un caso che quasi tutti i combattimenti per le città della prussia orientale siano inserite tra i combattimenti più cruenti del fronte orientale.
     
  13. GyJeX

    GyJeX

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    Ma centra qualcosa la mancanza di turnover dei soldati tedeschi ? Stavano sempre in linea, con licenze praticamente ridotte a zero e un servizio sanitario che li rimetteva in piedi velocemente e senza prendere minimamente in considerazione le malattie da stress. Mi ricordo una stima seconda la quale, in Normandia, circa la metà dei soldati tedeschi in servizio era stata ferita almeno una volta e anche il numero di chi aveva subito due o più ferite era allucinante! Magari la verità sta nel mezzo... Gli alleati, che avevano un servizio medico ineccepibile trattavano qualunque cosa, dall'unghia incarnita allo stress da artiglieria, e questo, unito al turnover delle loro unità riduceva esperienza e coesione. I russi un servizio sanitario, praticamente non l'avevano, chi riusciva a camminare andava avanti, chi non camminava si doveva arrangiare con i "rastrellatori". Magari anche il fattore alimentazione aveva la sua parte nell'efficienza degli uomini, il soldato tedesco ha patito la fame solo nel '45 (in generale dico), il russo non ha mai combattuto con la pancia piena, gli alleati invece mangiavano anche troppo, i canadesi, addirittura, aumentavano di peso!
    Quindi c'erano quelli trattati troppo bene, quelli trattati alla bene e meglio e quelli trattati da animali.
    Sul morale tedesco... beh, il detto "i vecchi soldati non muoiono mai, quelli giovani si" missà dice tutto... In Russia, arginato il contrattacco russo, si era diffusa un usanza tra le squadre di fanteria, ossia che i rimpiazzi era considerati numeri (ein, zwei, drei, vier, funf etc...), se poi sopravvivevano almeno 5 settimane allora potevano presentarsi con nome e cognome e regione di provenienza, così facendo il legame di cameratismo tra "vecchi" rimaneva molto stretto.
    Io ci aggiungerei anche la capacità di odiare il nemico, credo fosse in Tunisia che Patton si lamentasse di questo problema (o era in Sicilia...boh...) e tedeschi e russi odiavano il nemico più di tutti.

    Secondo me l'efficienza del soldato russo post stalingrado è inarrivabile, combatteva con qualsiasi cosa, mangiava qualsiasi cosa, camminava per settimane con qualsiasi clima e di notte sparava meglio di chiunque.

    La propaganda forse funzionava con i novellini, ma radiofronte metteva subito le cose in chiaro.
     
  14. Silvan

    Silvan

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    Auftragtaktik da sola non implica superiorità tattica negli elementi base, anzi. Secondo me è solo un incrediente di un mix di qualità che ha funzionato.
    Rob la tua domanda me la sono posta spesso anch'io, specialmente in relazione allo standard mantenuto anche quando il morale avrebbe potuto cedere per molte buone ragioni.
    Già ho detto quello che penso sul fattore umano e sulle qualità del soldato: motivazione, disciplina ecc.
    Posso solo aggiungere una cosa molto cruda: il soldato tedesco se doveva farsi ammazzare per dovere lo faceva senza troppi problemi, il punto e che se si faceva ammazzare lo faceva con intelligenza tattica.
     
  15. Silvan

    Silvan

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    Ma no, stiamo discutendo proprio di questo perchè i Tedeschi hanno avuto un CEV superiore a 1 praticamente sempre!
    In difesa in attacco, con i russi con gli americani, quando le prendevano e quando le davano....
     
  16. skuby

    skuby

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    oddio a me veramente sembrava che nell'ultima parte si discutesse di come mai questo accadesse nonostante tutto ancora nel 44-45 ( e credo che lì ne presero più che darne). E credo sarebbe utile valutare il parametro nell'arco temporale per capire i valori nelle diverse zone geografiche di combattimento.

    Con il mio intervento precedente intendevo dire che la "fretta" con cui vennero eseguite alcune operazioni offensive potrebbe essere un fattore importante del motivo per cui questo rapporto si mantenne alto anche nel finire della guerra.
     
    Ultima modifica: 26 Settembre 2013
  17. rob.bragg

    rob.bragg

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    Esatto. La 'anomalia' è proprio questa. Il CEV è sempre rimasto positivo per i tedeschi, anche nelle situazioni peggiori e nei momenti finali (ovviamente parlo di medie : nel campione di qualche centinaio di battaglie ce ne sono anche con tedeschi battuti, non solo sul campo, ma anche in termini di efficacia)

    Nel modello il fatto di essere sulla difensiva, di avere difese organizzate e preparate, ecc. è 'scontato' e di parecchio ...
    Se il CEV è 1,5 : 1 non è perchè le perdite sono state del 50% superiori per il secondo. Potrebbero essere state molto di più, ma tutti i fattori a vantaggio / svantaggio servono a ponderare il risultato.

    Dato che, come ho riportato nel post iniziale, il CEV calcolato da Dupuy è favorevole ai tedeschi anche nel 1944, sia contro gli alleati che contro i russi, significa in buona sostanza - se diamo per buono il modello ed i risultati - che mediamente anche alla fine della guerra non solo erano più efficaci ma che 'le davano più di quanto le prendessero' : altrimenti, con la generale postura difensiva, che è un fattore di ponderazione a sfavore, non avrebbero avuto un rapporto favorevole.

    L'esperienza conta sicuramente moltissimo ... ma alla fine della guerra molte delle nuove divisioni tedesche (le VGrD, e tutte quelle 'con un nome' e quasi quelle delle Waffen SS con numero superiore a 20) era formate da novellini con pochissimo addestramento ... Oppure c'erano quelle della Landwehr / Landsturm, formate da gente di 45+anni, che forse aveva l'esperienza della WW1.

    Era sicuramente molto tenace e resistente, sopportava sacrifici incredibili, ma l'efficacia non è solo questo ... sicuramente migliorò e di parecchio, visto di quanto scende il CEV dal 1941 al 1945, ma a parte le unità della 'Guardia' e quelle meccanizzate, la media delle divisioni sovietiche rimase con un livello di qualità medio probabilmente inferiore.

    Comunque, resta il fatto, come ho già detto, che questi dati hanno sempre stupito anche me. E dato che ho il sospetto che alla fine Dupuy sia fortemente 'filo-tedesco' (non in senso politico, ovviamente) mi piacerebbe realmente capire se c'è un qualche cosa nel modello che distorca (anche in buona fede) i risultati finali. Peccato che il modello stesso sia enormemente complicato, in termini di formule e si sa, più gli algoritmi diventano complicati, più tra le pieghe può esserci qualche stortura ... :)
     
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  18. skuby

    skuby

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    Tutto giustissimo, quello che pensavo io era che alla fine della guerra il fattore "fretta" nel condurre le ultime operazioni offensive alleate fosse il fattore nascosto che gonfiasse i numeri del rapporto e li rendesse migliori di quelli effettivamente raggiunti.
    Poi se questo fattore fosse già incluso o no nel modello di Dupuy questo non lo so e se così fosse certamente la mia osservazione sarebbe errata.
     
  19. GyJeX

    GyJeX

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    Beh, ma i tedeschi, alla fine della guerra, avevano dalla loro anche il fattore terreno, combattere in zone conosciute è importantissimo.
     
  20. ronnybonny

    ronnybonny Moderator Membro dello Staff

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    È stato mai calcolato il CEV degli eserciti finlandese e sovietico durante la guerra d'Inverno?
     

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