Buongiorno a tutti armchair generals... Dunque ho una domanda alla quale sicuramente mi saprete rispondere... Sto facendo il secondo tutorial di CMANO, che mi vede impegnato con un SSN alla caccia di un DDG e un SSN cinesi (er poi altro ma per il momento mi sono fermato a questi). Si introducono quindi i due concetti: termoclino e zone di convergenza. Entrambi non sono dificili da capire, mi sorgono però due domande: - Come viene posizionato l'array di sensori a "strascico" (sicuramente c'è un termine migliore) quando sono nei pressi del termoclino? Voglio dire, il tutorial spiega il fatto che può essere posizionato sopra o sotto... però non capisco come posso specificare il da farsi, voglio dire, in automatico se sono appena sotto il termoclino l'array viene posizionato sopra e viceversa? Sto dicendo una cavolata? - Le zone di convergenza sono concentriche, quindi questo significa che se una nave nemica si trova all'interno di uno dei "cerchi chiari" evidenziati è all'interno di essa (uno tra quello lontani o vicini) io dovrei, tramite sonar, localizzarla più facilmente giusto? Grazie mille ragazzi!
Ciao Rawghi, non riesco ha copiare il link, ma se vai alla pagina 3 di questo forum trovi una discussione aperta da me "Convergence zone" dove puoi trovare delle indicazioni. Ciao
Se può interessarvi, ecco un link che hanno postato sul Forum Matrix, a proposito delle zone di convergenza. Forse vi chiarisce meglio le idee: http://www.fas.org/man/dod-101/navy/docs/es310/SNR_PROP/snr_prop.htm
Ecco il link che menzionava Legio X, dove il buon @rob.bragg riportava il tutto: http://www.netwargamingitalia.net/forum/threads/convergence-zone.24110/ Mi rimane fuori la questione termoclino... ehm....
In breve il termoclino è un sottile strato d'acqua a partire dal quale, andando in profondità la temperatura scende bruscamente. Mi spiego meglio. Al di sopra del termoclino la temperatura è influenzata dai raggi solari e, perciò, è maggiore. Ma i raggi solari arrivano solamente ad una limitata profondità. Questa varia, ovviamente, da zona a zona e da stagione a stagione. Inoltre il tutto è ancora più variato a causa del vento che soffia in superficie e che provoca il moto ondoso che, a sua volta, causa il rimescolamento dell'acqua al di sopra del termoclino. Immagina che il mare (ma anche i laghi, anche se in CMANO non contano), sia formato da due strati differenti. Quello superiore ha una temperatura più o meno costante (che varia, come detto, a dipendenza del luogo e della stagione), e che arriva fino al punto in cui la temperatura stessa non è influenzata dai raggi solari. Sotto questo strato (detto, appunto, termocliuno), la temperatura scende bruscamente di una decina di gradi e l'acqua è più densa rispetto a quella dello strato superiore (più calda e meno densa). Sotto il termoclino la temperatura si aggira sempre tra i 10 e i 13 gradi, mentre sopra il termoclino dipende (come già detto sopra). In ogni caso tra i due strati è come se ci fosse una separazione fisica. Le onde sonore fanno veramente molta ma molta fatica (e spesso non riescono mai) ad attraversare questo strato. Ne consegue che le onde sonore prodotte al di sotto del termoclino rimbalzano contro il suo lato inferiore come fosse fosse uno schermo acustico, rendendo davvero difficilissimo, da parte delle forze aeronavali di superficie, individuare i sottomarini che navigano sotto lo strato. Questa situazione varia molto tra estate ed inverno. D'estate come si può immaginare, la parte superiore del mare è molto calda. In alcuni mari l'acqua è di 28-30 gradi. Questo strato superiore è spesso tra i 15 ed i 30/40 metri. Il termoclino è perciò "facilmente" perforabile da parte delle unità aeronavali di superficie, grazie ai sonar rimorchiati od alle boe acustiche. Per altro è un vantaggio anche per i sottomarini nel caso debbano portarsi vicino alla superficie per lanciare missili da crociera perché potrebbero anche non dover passare sopra il termoclino. Situazione inversa, invece, in inverno o in acqua fredde. La temperatura della superficie fredda, spesso e volentieri più fredda dei bassi strati (che rimangono sempre tra i 10 e i 13 gradi), provoca lo sprofondamento di queste acque di superficie, a causa della loro densità maggiore che le rende più pesanti e che si mescolano con le acque sottostanti. Questo porta ad avere un termoclino anche ad una quota di 100, 200, 300 od anche di 400 metri. Se il termoclino è molto profondo, i sottomarini non lo possono proprio sfruttare (dipende dal sottomarino, ma alcuni sottomarini non scendono oltre i 200/250 metri), mentre se è sui 100-150 metri, può essere un vantaggio non da poco, perché a quelle profondità i sensori delle unità aeronavali destinate a missioni ASW fanno davvero fatica ad arrivare. Spero di essere stato abbastanza chiaro.
Sì, perfettamente. Ora che ho capito il termoclino, non mi resta che capire le zone di convergenza. Ah, no, che sbadato, devo chiedere a @cohimbra, che lui ha capito tutto dalla figura 15 in poi.
Basta chiedere. Anzi, già che fai lo spiritoso te lo spiego nella mia seconda lingua, l'inglese: The convergence zone tends to be at large distances, typically 20-30 nm from the source. It is possible to have multiple convergence zones, which will occur at regular intervals. For example, if the first CZ is at 30 nm, the second CZ would be at 60 nm. The CZ is only a few miles wide, and therefore, contacts which are acquired through convergence zones tend to appear and disappear quickly. It may be possible for a ship to have a rather limited sonar range due to regular transmission losses but multiple convergence zones. These zones form protective rings about the ship. A hostile submarine closing in on the ship would be detected as it passes through the various convergence zones, thereby alerting the ship to its presence. The ship could then deploy mobile ASW assets like a helicopter to handle the submarine. Chiaro, no?
grazie cohimbra, anche per la sintesi. Non vorrei risultare pedante, ma, compreso il concetto in teoria, chiederei se eventualmente qualcuno potesse cortesemente pubblicare una immagine che illustri, nel gioco, il concetto. Non sono sicuro di aver capito dove, nel gioco, posso applicare tali conoscenze teoriche. grazie ancora e scusate il tono a volte non rigoroso.
