Anime fiammeggianti attonite Squarciato il velo della cecità A mezzo cielo in vuoto Denso d'inganno figurativo Tra ciò che hanno distrutto E ciò che non gli toccherà Appare la bellezza mai assillante né oziosa Languida quando è ora e forte e lieve e austera L'aria serena e di sostanza sferzante Anima fiammeggiante soffoca Smaniosa d'aria non ce la fa Giorni spremuti e notti Attinti a un pozzo profondo millenni Il somigliare agli altri non la salva Anima fiammeggiante zoppica Zoppica brace non sa se ce la fa Un gioco antico un bel gioco Pericoloso solo per sé Appare la bellezza mai assillante né oziosa Languida quando è ora e forte e lieve e austera L'aria serena e di sostanza sferzante Appare la bellezza mai assillante né oziosa Languida quando è ora e forte e lieve e austera L'aria serena e di sostanza sferzante L'aria serena e di sostanza sferzante E' una questione di qualità o una formalità non ricordo più bene una formalità come decidere di radersi i capelli di eliminare il caffè, le sigarette di farla finita con qualcuno o qualcosa, una formalità una formalità o una questione di qualità io sto bene io sto male io non so dove stare io sto bene io sto male io non so cosa fare non studio non lavoro non guardo la TV non vado al cinema non faccio sport Aspetta chi è aspettato che sia compiuta l'attesa di chi attende non sono strutturato in modo di poter reggere per molto tempo ancora sotto la calma apparente un assordante frastuono dissonanze chiassose e confuse armonie affannate sconnesse leggere increspature agli orli ho dato al mio dolore la forma di parole abusate che mi prometto di non pronunciare mai più alimentare catena implacabile pause tranquille atte alla digestione intransigenze mute rabbiose devozioni ho dato al mio dolore la forma di parole abusate che mi prometto di non pronunciare mai più ho dato al mio dolore la forma di abusate parole lasciando perdere attese e ritorni ho aperto gli occhi dall'orlo increspato ho visto un'alba blu E' stato un tempo il mondo giovane e forte, odorante di sangue fertile, rigoglioso di lotte, moltitudini, splendeva pretendeva molto Famiglie donne incinte, sfregamenti, facce pance gambe braccia. Dimora della carne, riserva di calore, sapore e familiare odore E' cavità di donna che crea il mondo, veglia sul tempo lo protegge Contiene membro d'uomo che s'alza e spinge, insoddisfatto poi distrugge Il nostro mondo è adesso debole e vecchio, puzza il sangue versato, infetto E' stato un tempo il mondo giovane e forte, odorante di sangue fertile Dimora della carne, riserva di calore, sapore e familiare odore Il nostro mondo è adesso debole e vecchio, puzza il sangue versato, infetto Povertà magnanima, mala ventura, concedi compassione ai figli tuoi Glorifichi la vita, e gloria sia, glorifichi la vita e gloria è E' stato un tempo il mondo giovane e forte, odorante di sangue fertile Famiglie donne incinte, sfregamenti, facce pance gambe braccia Chi è che sa di che siamo capaci tutti Vanificato il limite oramai Vanificato il limite Si avvicina l'inverno Soffice crepitio sulla terra Pomeriggio dolce assolato terso Sotto un cielo slavo del Sud Slavo cielo del Sud non senza grazia Salgo Lento, leggero Caldo Sbuffo animale Penetrante m'assale Un Ultimo Pensiero Odora di te Mi Distendo Aprendomi Tensione verticale Rallenta il mio respiro Scende in profondità Si adatta al soffio del mondo pomeriggio dolce assolato terso Sotto un cielo slavo del Sud pieno di grazia In basso In fondo Giù La Mia Testa Tagliata Porge Uno sguardo Fisso Immutabile ormai Sguardo Compassionevole Replay Sguardo compassionevole Sguardo fisso oramai Replay Vuoto Replay Vuoto L'incombere umorale degli affetti del sangue l'incombere umorale delle idee delle istanze l'insolente promessa sciocca vacua solenne di bastare a sé non tornerò mai dov'ero già non tornerò mai a prima mai l'incombere umorale delle idee delle istanze l'incombere umorale degli affetti del sangue potessi dirti quello che nemmeno posso scriverti esiterei nel farlo oggi è domenica domani si muore oggi mi vesto di seta e candore oggi è domenica domani si muore oggi mi vesto di rosso e d'amore ..ad onta di ogni strenua decisione o voto contrario mi trovo imbarazzato sorpreso ferito per una irata sensazione di peggioramento di cui non so parlare né so fare domande...
Beh, la musica è un pò come sc***re, a seconda di momento e/o stato d'animo necessita a volte lento, a volte veloce.
Allora vuoi la guerra...a colpi di blues! Il mio MITO... ...e più recente, ma per me ugualmente importante...
Cacchio, ieri notte mi sono visto una trasmissione sui Clash (su raiqualcosa) e mi è tornato in mente un vecchio amore, un album sottovalutatissimo, Sandinista!
No! Sandinista!, l'album successivo, mi pare del 1980...diciamo una delle prime 'evoluzioni' dei Clash. Mi ha sempre affascinato chi non rimane ancorato allo stile originario (nel loro caso ovviamente il punk) e riesce a padroneggiare con disinvoltura altri ritmi.
Me li fece conoscere il panettiere di fronte al mio vecchio ufficio, un patito di Pantera, Stratovarius, Rockets e Kraftwerk (generi non proprio simili tra loro)...mi masterizzò 'Q: are we not men?' e l'ho ascoltato milioni di volte mentre lavoravo. Sono pazzi, questo è poco ma sicuro...non sono mai riuscito ad inquadrarli per bene, sempre ammesso che qualcuno ci sia mai riuscito davvero.
Visto che con @cohimbra sembro trovare terreno fertile,rilancio con questo: Oltretutto e' in tema forum,visto che ho scoperto essere il nome di una battaglia nella guerra di liberazione del Vietnam dai francesi. Cosi' per curiosita',ha un retrogusto Clash?
Non contento aggiungo questa "chicca": Certo che avevano due facce ..... Notare i vestiti,i pantaloni di velluto a coste mi dicono stiano tornando di moda