come dissi una volta, io reclamo il diritto all'autodeterminazione del popolo di casa mia, non ci sentiamo italiani, e non abbiamo nulla a che vedere con gli altri condòmini (quella del primo piano ha accento calabrese), quindi non mi va bene neanche il movimento indipendentista condominiale creato da quello del quarto piano
Tanto per fare confronti con movimenti seri di indipendentismo: http://it.wikipedia.org/wiki/Convergenza_e_Unione Coalizione indipendentista catalana, ha ottenuto il 51% dei seggi alle ultime elezioni catalane http://it.wikipedia.org/wiki/Manifestazione_per_l'indipendenza_catalana_del_2012 Manifestazione per l'indipendenza catalana, tra i 1,5 e i 2 milioni di persone portate in piazza http://it.wikipedia.org/wiki/Partito_Nazionale_Scozzese Partito indipendentista scozzese, ha ottenuto il 51% dei seggi da solo alle ultime elezioni scozzesi E tanto per ricordare la bandiera dell'unico Stato Veneto esistito dopo la Serenissima Proprio veneti si sentivano, mica italiani.
Prima però converrebbe fare la Federazione Europea, gli Stati Uniti d'Europa, o in qualsiasi modo si voglia chiamarla. A quel punto si tratterebbe solo di riorganizzare l'amministrazione interna. Certo, bisogna dire che noi italiani non siamo capaci di fare nemmeno quello, vedi ad esempio le Marche dove convivono abruzzesi e romagnoli insieme ai marchigiani veri e propri. Ad ogni modo, mi pare non sia questa l'intenzione dei secessionisti veneti, altrimenti si limiterebbero a chiedere maggior federalismo e rispetto per le culture locali.
Ma infatti sarebbe il futuro di uno Stato fondato dai leghisti: me le vedo Verona e Venezia o Treviso e Vicenza andare d'amore e d'accordo. Di secessione in secessione ogni stanza di ogni appartamento di ogni condominio si proclamerà Stato indipendente.
Ok quindi meri motivi economici. Nessuna minoranza linguistica, religiosa, etnica, etc etc da identificare e di cui rivendicare e difendere l'esistenza, è "solo" una questione di danaro e quindi di pancia. Direi che in questo, c'è molta, moltissima itaGLIanità. Persino dove abitano i miei, una palazzina del complesso si è recintata ed ha dichiarato l'indipendenza amministrativa. Per motivi economici naturalmente. Mi gioco los cojones che se l'Italia non fosse nella cacca e la gran parte della popolazione avesse un tenore di vita più che soddisfacente non passerebbe per la testa a nessun veneto il discorso dell'indipendenza.
Si, vabbè. La base del partito più votato è tutta a favore dell'indipendenza, ma a quanto pare questo non deve uscire dal Veneto perché non se ne trova traccia nemmeno in Rete. La maggioranza della popolazione è a favore, ma non può manifestarlo perché la deve laorar, sem miga terùni. I partiti indipendentisti prendono in totale il 2%, ma solo perché non tutti sono convinti si debba votare. A me paiono tutte scuse. L'Italia è forse uno degli Stati europei dove è più sentita l'unità nazionale, checché tutti ne sparlino. Nel 2014 Spagna e Regno Unito rischiano di spaccarsi in due, mentre in Italia alla prova del voto i partiti indipendentisti prendono sempre sotto l'1%. Vedere anche le elezioni in Sardegna: http://www.corriere.it/Speciali/Politica/2014/elezioni/SEAS/regionali/5-2014-VOTI-REGIONE-20.shtml Nemmeno i crucchi dell'Alto Adige se ne vogliono andare in maggioranza: nelle elezioni provinciali 2013 il partito Süd-Tiroler Freiheit, l'unico puramente indipendentista, ha preso il 7,2% mentre il Die Freiheitlichen, carrozzone germanofono di destra possibilista per la secessione, ha preso il 17,9%. Il partito principale germanofono rimane il Südtiroler Volkspartei, autonomista CONTRO la secessione, con il 45%.
Non lo metto in dubbio ma, dai, parliamoci chiaro. In quanti siete ? Sai secondo me qual è lo schema, consolidato, in questi contesti ? Hai chi ci crede davvero, l'idealista. Una piccola minoranza. Hai poi invece chi, forse ci crede, ma che in realtà è deciso a cavalcare l'onda per ricavare la sua piccola porzione di potere. Non sarò "lo Re" dell'Italia ma sarò "lo Re" di un suo piccolo pezzettino....alla fine sarò comunque "lo Re" di qualcosa....e comunque per adesso inizio dall'essere "lo Re" del mio condominio. Un'altra piccola minoranza. E poi hai la massa, che i primi manovrano in buona fede, i secondi naturalmente in cattiva fede proponendo alla massa l'indipendenza spacciandola come la risoluzione di tutti i problemi, arricchendo la tesi di varie ca**ate che non stanno nè in cielo nè in terra.
Son curioso e forse le mie domande possono sembrarti stupide @bacca ma come ci si fa sentire legati ad una entità politica che non esiste da parecchio tempo? Capisco sentirsi legati alla propria terra d'origine ma un fatto è questo e un fatto è sentirsi legati ad uno Stato che è esistito tempo addietro e che oggi non avrebbe senso di esistere, secondo me. Comunque sarebbe bella un'Europa delle regioni ma concordo con Enok: prima bisognerebbe unirsi politicamente e militarmente.
http://www.stopvivisection.eu/it Più di un milione di persone ha firmato una petizione per abolire qualcosa GIA' ABOLITO da decenni in tutta Europa
Si esiste anche questo, ma io vedo più un miscuglio in ognuno di questi fattori, e in ognuno più marcati.
Se mai dovesse - finalmente - nascere una Confederazione Europea (io, sinceramente, non ho grandi speranze), la Costituzione iniziale sarà inviolabile per decenni, o secoli. Se nascerà come Confederazione di Stati, IMHO, non diventerà più una Confederazione di Regioni, per ovvie questioni politiche, di pesi e contrappesi. Se c'è una possibilità su mille di avere una Europa delle Regioni (che servirebbe anche per evitare sproporzioni politiche tra Germania e ... Slovenia, Estonia, Lettonia ... (ma anche Italia ) deve realizzarsi nell' atto costitutivo ... ma per arrivare ad un simile approccio servirebbero mobilitazioni popolari eccezionali in tutta Europa ... una UTOPIA ...
Noi abbiamo un background culturale che ha + di 30 anni in tema di indipendenza, e come è cresciuto con me e in me è cresciuto nella popolazione. Se non è in questo decennio sarà nel prossimo. Ma non pensate che non ci sia un dispiacere nell'abbandonare un paese, non penso sia una cosa che si può fare a cuor leggero, io stesso mi sono emozionato studiando il risorgimento e i suoi ideali (mi emoziono ancora ascoltando il piave), ma oggi le cose sono diverse, e bisogna essere disposti a capire che le volontà e le esigenze cambiano. I sogni cambiano. Poi non si sa mai con certezza dove si va, ma a volte la situazioni in cui ti trovi ti costringe ad andare.
Va bene che l'identità nazionale è una finzione costruita dallo stato nazionale e liberale nell'Ottocento, non sono in Italia ma ovunque in Europa, però già siamo servi e supini all'Unione Europea e agli Usa così come stiamo, l'indipendenza del Veneto non cambierebbe niente né in Veneto né in Italia e ci renderebbe ancora più deboli. Poi va beh, questa immagine dice tutto...
Meglio tardi e tutti insieme, che solo alcuni subito. Perché la Catalogna e il Veneto dovrebbero diventare regioni costitutive dell'ipotetica Confederazione Europea, mentre la Galizia e la Lombardia no? La Sicilia, la Silesia, la Baviera, l'Occitania, la Transilvania, la Franconia, Napoli, Roma, e via dicendo. Se proprio si volesse aspirare ad una composizione totalmente regionale dell'Europa, bisognerebbe combattere per maggior federalismo, non per l'indipendenza del proprio giardinetto.