FCA : presentazione del Piano Strategico, a Auburn Hills

Capisco il tuo punto di vista.
Personalmente, per ragioni che ci porterebbero molto lontani, nutro parecchi dubbi sia sugli aiuti di Stato, sia sul protezionismo.
Ma non andrò off topic, era solo un inciso.

 

motivazione del mio dislike : non si può andare off topic nella sezione off topic

 

Motivazione del mio dislike:

• primo, dare un dislike a un moderatore dovrebbe valere almeno doppi punti e sono già tronfio di orgoglio.
• secondo, perchè vorrei far notare che si può andare off topic nella sezione off topic, infatti è una mia specialità.

Inoltre, per rendermi maggiormente odioso e pedante, e sperare in un altro dislike, motiverò la mia tesina.
Alle elementari, il mio maestro ci spiegò che al cinema un signore fumava (quando ho fatto le elementari io vi era stata da poco la riforma mariana, non quella di Monti). Arriva un pompiere, che dice al signore di non fumare, perchè non si può. Il signore ribatte, ma sì che si può, guardi, e tira una boccata. Al che, il signore spiega bonariamente al pompiere che avrebbe dovuto dire non si deve, in luogo di non si può. E con questo, bambini, avete imparato l'uso corretto dei verbi, ci disse sorridente il maestro.

Lo dico per avere delle attenuanti, perchè poi @StarUGO, mio più recente Maestro, sappia perchè da grande sono venuto così.

p.s. lo stesso Starugo, che ha una mente analitica, mi farebbe probabilmente notare che il senso dell'osservazione dello stimato moderatore era esattamente l'opposto. Io ne prenderei atto, ma chioserei che, come ampiamente documentabile, per trollare e sparare cazzate non è, stictu sensu, necessario usare la logica.

 

la conosco anche io questa storia... Era la prima del film "fuoco assassino" di Richie Cunningham

 

Non conosco il film. Si vede che il mio Maestro era anche sceneggiatore...
Comunque, davvero Gy, è stata una lezioncina di quando avevo le braghette corte e indossavo un grembiulino nero con il fiocchetto blu (allora si usava così).
Alle volte si ricordano le cose più strane della propria infanzia.

 

o dove andavi a scuola? nel Somerset?
passi il grembiulino (io lo avevo blu...), ma il fiocchetto fa troppo britisc stàil...o giannino stàil

 

l'infanzia è come una sbronza, tutti si ricordano quello che hai fatto tranne te

 

nel somerset!

no in normalissima scuola pubblica italiana, avevamo il grembiulino nero, il fiocchetto blu e una specie di adesivo in plastica incollato sulla sinistra, con in numero romano l'anno (I per la prima, II per la seconda...)
le bambine avevano il grembiulino rosa...

p.s. scusate, ma non si può mettere un dislike a sè stessi vero?

 

La Tempra non era altro che una Tipo con la coda,sicuramente non berlina di fascia alta,tanto meno un'ammiraglia.
La Tempra doveva essere per la Tipo quello che la Regata era stata per la Ritmo,ma ando' peggio della pur non eccelsa Regata.
Quello che intendi tu lo era la Croma,la prima non quella vaccata che hanno fatto dopo,l'ultima vera macchina alto di gamma della Fiat.
In precedenza c'era l'Argenta (ciofeca assurda e flop) e prima ancora modelli che si sono fatti onore come 132 e 130.
Non andiamo piu' indietro perche' sarebbe doloroso.

 

Be',l'Alfa Romeo e' un pezzo di storia che ha fatto la strada (non diretta ,ma lunga e tortuosa) al contrario ( da Milano in questo caso).

Forse se il mercato italiano ha voltato le spalle alla Fiat c'e' anche qualche buona ragione.
Giusto per fare un 'esempio,una 127 ai tempi aveva ben poche concorrenti in grado di sviare l'acquisto,se eri razionale magari la R5,se eri alternativo una R4 o una Dyane.
Le tedesche non avevano praticamente nulla di confrontabile,Peugeot e Citroen nulla di memorabile (vado a memoria) e altre marchi nemmeno esistevano (Skoda,Seat,giapponesi,coreane).

Oggi,se valuti l'acquisto di una Punto,la devi confrontare con almeno una decina di modelli di pari categoria e direi che ci sono poche ragioni per scegliere la Punto,nemmeno quella economica.
Ancora la prima Punto,se la paragonavi ad una Hyundai Pony,la coreana era patetica,costava giusto meno.
Prendi una Kia Rio o una Hyundai I2 (per tacere degli altri marchi),fai fatica a trovare la motivazione per l'acquisto della macchina italiana.

 

Scusa se non riporto una tabella,ma ti assicuro che da lettore di 4ruote dai primi anni '80,ricordo bene le percentuali di quell'epoca sul mercato italiano.
I marchi italiani stavano tra il 50 e il 60% del mercato.
Non ricordo,ovviamente, le fette di mercato per singolo brand,ma da allora e' stato un tracollo continuo,certamente piu' per il calo di Lancia e Alfa Romeo che non di Fiat stessa.
Il fatto e' che ora,tutte insieme (ma Lancia e Alfa sono quasi azzerate) non raggiungono appunto il 30%

 

@StarUGO
Quello è il semplice effetto della globalizzazione, da noi come all'estero. Il discorso che si faceva era un altro.

 

Il discorso e' nato dal post di @Invernomuto

A cui tu rispondi con la tabella:

Dove e' evidente la bassa penetrazione delle marche nazionali sul nostro mercato.

Ora,l'effetto globalizzazione e' innegabile,ma va spalmato su tutti i mercati dell'Europa,non solo su quello italiano.

Questo e' lo storico del mercato italiano dal 1967 al 2011,
con le percentuali di vendite per marca e nazionalita',tratto dal forum di 4ruote e da 4 ruote stesso:
http://forum.quattroruote.it/posts/list/66232.page

estrapolo qui solo i dati del 1967:

1967
1.157 - italiane 87,8% - estere 12,2%

e del 2011:
2011
1.748 - italiane 29% - estere 71%
la prima cifra e' il totale delle vendite x1000

Qui c'e' un documento molto complesso,per il mercato Francese:
http://www.ccfa.fr/IMG/pdf/CCFA_COMPLET.pdf

Estrapolo l'immagine della pagina che interessa:

Qui si vedono le percentuali dal 1980 al 2008,credo si commentino da sole.
Ho preso il mercato francese perche' e' stato preso come paragone e ho seguito il solco.
Tarando anche le cifre con lo sciovinismo francese,(che non credo sia aumentato esponenzialmente dal 1980 al 2008)direi che e' innegabile il costante disamore degli italiani per le auto italiane,ben oltre la globalizzazione,mentre appare fisiologico quello francese.
Quindi rimane l'accento posto da @Invernomuto sul fatto che gli italiani ,schifino le auto nazionali,ma come si evince,solo in tempi recenti.

 

Beh, già settimane fa quando si stava ancora discutendo, avevo già fatto presente come i francesi siano naturalmente più nazionalisti di noi (e di qualsiasi altra nazione sulla terra). Nonostante ciò il calo è enorme anche per loro, proprio perchè è frutto della globalizzazione e dell'apertura dei mercati, mica per i gusti del francese/italiano medio.

 

Quelle che tu citi come esempio,ma ancora di piu' la 500L,non seguono logiche razionali,come l'esempio di @cohimbra o come ragiono io per l'acquisto dell'auto nuova.
Sono le macchine "trendy",quelle che compri anche se sono piu' care,meno razionali e magari pure meno accessoriate di un'altra ,che pero' non "fa tendenza".
La MINI e' un' altro classico esempio.
"Fanno mercato" a prescindere.
Se una marca riesce ad imporre questo tipo di vettura,tanto meglio per lei e tanto peggio per chi la compra(quest'ultima mia personale considerazione).
Formano una quota di mercato relativamente consistente ma ,cosa importante,generano alta redditivita' sul singolo pezzo venduto e possono anche rilanciare l'immagine di una marca.

Sicuramente no,pero' mi chiedo,perche' la Fiat mi deve far pagare una Punto 2000 euro e spiccioli in piu' di una Peugeot 206 (pure piu' carina,altra considerazione personale)?

Sul discorso di schifare un certo tipo di prodotto (nazionale o meno) per pregiudizio,sicuramente esiste,ma si puo' superare con intelligenza e furbizia.
Ti faccio l'esempio della Dacia.
Qualche anno fa la Dacia(Renault) ha immesso sul nostro mercato una ristretta gamma di auto essenziali con prezzi d'assalto (non cosi' stracciati come volevano far credere).
La risposta e' stata,a voler essere generosi,freddina.
Vendevano decentemente solo la Logan MPV (station),che molti artigiani usavano al posto del furgone.
Le Dacia venivano considerate con compatimento,come macchine "dei poveri" e questo stava diventando il trend.
Tre anni fa pero',col lancio della Duster,sfruttando il fenomeno SUV,hanno fatto un discreto boom.
LA Duster si vendeva molto bene,e non veniva via proprio con due lire,facilmente ci lasciavi 20.000 euro acquistando la 4wd piu' accessoriata.
Improvvisamente anche la Dacia veniva sdoganata come "trendy" e la Duster ha tirato la volata anche alla Sandero,la marca non era piu' guardata con diffidenza e pregiudizio.

 

Il calo e' quasi simile,ma in Francia i costruttori nazionali sono ancora sopra al 50%.
E vero che li' sono in 3 marchi nazionali(due gruppi) ma si fanno concorrenza con gamme sovrapponibili.
in Italia,a livello nazionale,la Fiat non ha concorrenti.
La gamma delle marche francesi,dagli anni '80 in poi si e' ampliata in tutti i segmenti,di quella della Fiat si puo' dire altrettanto?
Lasciamo perdere le berline e l'alto di gamma ma,le monovolume quando andavano?
Dopo secoli dall'Espace arrivano a fare l'Ulysse?
Di la' intanto cominciavano a fare volumi con Scenic e Picasso.
Qui? Arrivano in ritardo con la Multipla che e' andata com'e andata.
Ora ( da un po 'direi)vanno i Suv,da maxi a micro.
Fiat? La 16 clonata dalla SX4.
Forse,e dico forse,un po' ci hanno dormito sopra,globalizzazione e crisi a parte.

 

scusate, ma non si può mettere dislike a sè stessi?

Il che, forse, e dico forse, potrebbe far riflettere sull'efficacia degli aiuti di Stato (basti pensare, ad esempio, per chi conosce Torino e il Piemonte, a come è stato diviso, per molti anni, il territorio, per determinare le cosiddette zone a declino industriale ex OB.2, per quali logiche Fiatcentriche, per usare i cosiddetti "fondi europei", come se fossero davvero provenienti dall'Europa, e quali reali benefici effettivi siano derivati da tali logiche). Ma mi taccio, mi taccio.

 

Quando muovo delle critiche alla FIAT, non lo faccio per denigrarla e o per "esterofilia", anzi mi piacerebbe che l'azienda producesse automobili rinomate anche all'estero e di tutte le tipologie.
E dagli anni '80 che la FIAT non produce più berline ammiraglie in grado di fare concorrenza alle tedesche (come l'Argenta nel 1981 già ciatata da StarUgo), è dal 1994 che non produce auto dal taglio più decisamente sportivo (dopo l'esperienza della FIAT Coupé non c'è stato più nulla).
Eppure le berline continuano ad essere prodotte per il mercato turco e quello brasiliano. Qui da noi, nella "madrepatria" la FIAT ci propina queste utilitarie, molto trendy, ma (e questo è un parere personale) poco attraenti ed anche più costose. Mi piacerebbe, perciò, una logica aziendale dal respiro più ampio.
Personalmente, sarei ben felice di acquistare un marchio italiano se: 1) offrisse una scelta varia (quindi nessun monopolio di 500, Punto, Panda e compagnia cantante); 2) costassero quasi come le concorrenti europee; 3) avessero, perché no, una linea più accattivante (il Freemont è un carro armato). A livello di accessori direi che siamo sulla strada giusta.

Per il resto, concordo con alcune considerazioni di @StarUGO e lo ringrazio per questo scambio di opinioni.

 

Capisco i dubbi e l'argomento ci porterebbe molto lontano.