I grandi uomini fanno davvero la Storia?

Discussione in 'Altre Discussioni' iniziata da Pandrea, 25 Agosto 2014.

  1. Iscandar

    Iscandar

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    ed il suo grande errore fu che disse che le sacre scritture sbagliavano, un po' ingenuo dati i tempi
     
  2. Pandrea

    Pandrea Guest

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    Esatto. Le vicende della Restaurazione sono emblematiche: dopo Napoleone TUTTE le potenze e TUTTI i potenti dell'epoca dispiegarono eserciti e polizie per cercare di far andare l'orologio della storia indietro anziché avanti. Ciò nonostante fallirono perché la Storia stava andando in un'altra direzione e nessun intervento umano, per quanto potente e continuato, poté cambiare questo dato.

    Se anche per assurdo Napoleone fosse stato al servizio della Reazione anziché della Francia rivoluzionaria, l'Ottocento sarebbe stato il secolo della borghesia liberale e l'Ancien Regime sarebbe comunque finito, perché condizioni storiche immodificabili da singoli uomini per quanto potenti avevano stabilito così.
     
  3. Carlos V

    Carlos V

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    Intervengo solo ora in questa discussione, anche se, come giustamente ha fatto notare @Amadeus, ci sono troppe variabili da prendere in considerazione per dare una risposta accettabile.
    Mi sono fatto l'idea che la storia, o meglio una determinata piega che ha preso la storia, è stata causata sia dalle singole personalità che dalle circostanze indipendenti dalla volontà umana. Sono due componenti che dialogano tra loro in modo dinamico, perpetuo e sono complementari: i grandi uomini sono figli dei loro tempi, ma al tempo stesso l'evoluzione storica deve molto alle azioni di una figura importante. E' un moto che si auto-alimenta senza sosta.

    Pensiamo, ad esempio, alla Germania del primo dopoguerra. C'erano le condizioni affinché un personaggio come Hitler potesse emergere e lo stesso Hitler è fortemente condizionato dalla situazione socio-politica che vive in prima persona.
    L'idea è che nella Germania degli anni '20 ci fossero comunque le condizioni per la presa di potere di un partito di stampo nazionalista, ma che l'ascesa di Hitler abbia poi condizionato gli eventi successivi, in particolare per ciò che concerne il piano ideologico. Se al posto di Hitler ci fosse stato un altro, avremmo avuto lo stesso un regime autoritario, ma al vertice ci sarebbe stata una persona con idee affini a quelle hitleriane, ma anche diverse. Non avremmo avuto il Nazionalsocialismo, ma un'ideologia simile.
    La Seconda Guerra Mondiale era inevitabile, ma con una persona di carattere e idee diverse rispetto a quelle di Hitler, molte scelte strategiche sarebbero state diverse e per strategia non intendo solo sul piano militare, ma anche produttivo, diplomatico, spionistico, ecc. L'andamento della guerra, però non sarebbe stato molto diverso: forse la Germania, con una strategia più accorta, avrebbe resistito fino al 1946-1947, ma poi il mondo avrebbe visto l'affermazione di Stati Uniti e Unione Sovietica.

    Quello di Alessandro Magno è un caso più curioso. Nel Mediterraneo del IV secolo a.C. non è detto che ci fossero le condizioni per la caduta dell'Impero Persiano e per la conseguente diffusione dell'ellenismo. La Persia era pur sempre una nazione potente e non era affatto in declino: certo, il suo prestigio si era affievolito dopo le Guerre Persiane, ma non c'erano grandi problemi interni, se si escludono le normali spinte centrifughe delle regioni periferiche e gli intrighi di palazzo.
    Alessandro eredita a soli 18 dal padre il regno di Macedonia, profondamente rinnovato rispetto a solo un secolo prima. Se il padre Filippo II fosse rimasto sul trono fino alla vecchiaia, la parabola di Alessandro sarebbe iniziata più tardi, o forse mai. La Grecia del tempo era divisa in poleis (città-stato), estremamente litigiose e deboli, che sono crollate sotto la pressione macedone. Fin qui le condizioni esterne e irrevocabili.
    Se al posto di Alessandro ci fosse stato un altro sovrano, di carattere e idee diverse, probabilmente nessuno avrebbe avuto la spinta ideologica per conquistare la Persia e forse nemmeno le abilità militari per riuscirci. Avremmo avuto, probabilmente, una Macedonia egemone in Grecia; terminate le guerre tra le poleis, che facevano ovviamente comodo ai Persiani e che giocavano a mantenere lo status quo, il Gran Re avrebbe forse tentato una nuova guerra per schiacciare una Grecia unita e pericolosa.
    L'ellenismo è nato dall'incontro tra la cultura greca e quella persiana, con influenze egiziane. Era il sogno di Alessandro unire i popoli in un'unica sfera culturale ed ideologica. Anche ammettendo che la conquista della Persia sarebbe avvenuta comunque, forse sarebbe avvenuta per ragioni economiche, più che ideologiche, ad esempio controllare le vie carovaniere che trasportavano merci dall'India fino al Mediterraneo. Non avremmo avuto un monarca desideroso di favorire il contatto tra le culture, ma un despota che avrebbe governato un impero multietnico con il pugno di ferro di un élite greca.
    La differenza è molto sottile: una contaminazione culturale ci sarebbe stata sicuramente, ma non sarebbe stato l'ellenismo. Ci sarebbe stata, altresì, una diffusione della cultura greca nei territori persiani, ma non un incontro in condizioni paritarie. La cultura dei dominatori contro la cultura delle popolazioni sottomesse. Usi e costumi greci si sarebbero diffusi, certo, ma avremmo avuto greco-persiani, greco-egiziani, greco-babilonesi, ecc., ma non ellenistici.

    Sono del parere che la verità stia nel mezzo e, in fondo, avete ragione un po' tutti. :)
     
  4. mattia I visconti

    mattia I visconti

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    E questo perchè? perchè il primo stato moderno borghese è nato prima di Napoleone. Napoleone sembra che sia al governo dal 1789, ma non è così: erano le masse, i francesi che per ribellarsi a un Re inetto in economia crearono una monarchia costituzionale e poi una repubblica. È lì che è nato lo stato borghese che dominerà l'ottocento: Napoleone a quei tempi era solamente un ottimo generale.
    Comunque anche in questo caso non è la storia che ha il destino perchè le carestie c'erano anche con il Re Sole. Lì la storia non l'ha modificata un solo uomo, ma un popolo.
     
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  5. Pandrea

    Pandrea Guest

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    Due uomini senza i quali sicuramente la Storia avrebbe preso una strada radicalmente diverso furono Gesù e Maometto.
     
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  6. GyJeX

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    semmai quelli che li hanno "spiegati" e "raccontati"
     
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  7. TFT

    TFT

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    Non fosse stato per San Pietro, Gesù sarebbe rimasto un rabbino di una corrente eretica dell'ebraismo.
    Maometto in sè ha solamente unito con ferro alcune tribù arabe, sono stati i suoi successori a dare la spinta all'espansione che è stata fortuita per la mobilità del loro esercito, la peste giustinianea, le lotte religiose intestine all'Impero.
     
  8. maie

    maie

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    Dai, diamo a Cesare quel che è di Cesare. Senza Noè come sarebbe cambiata la storia? Ve lo immaginate internet senza lolcats?

    Io no.
     
  9. bacca

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    Forse Paolo di Tarso...

    Comunque io pensavo a situazioni diverse dove uomini particolari hanno inventato teorie o apparecchi che nessun altro avrebbe mai potuto inventare e che hanno cambiato il mondo...

    Dinamite?
    Marx?
    Penicillina?
    Matt Groening?
     
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  10. StarUGO

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    Tutti quelli che volete,ma il primo che dice Steve Jobs lo vengo a randellare personalmente.
     
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  11. ronnybonny

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    Ehi uso Mac dal '94 :D
     
  12. StarUGO

    StarUGO

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    Indirizzo grazie.
    :D
     
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  13. mattia I visconti

    mattia I visconti

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    Comunque avrà fatto delle Inutilità (Leggasi Ainutilità :D), ma io sono in una posizione controversa:
    - come PC ho sempre usato dei Windows (come non rimpiangere il magnifico Windows XP!)
    - come telefono ho un Samsung.
    - e però ho un Ipod touch con cui mi trovo anche bene :D
     
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  14. Lord Attilio

    Lord Attilio

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    Vorrei esprimere un parere in contrasto con quello di Pandrea. Infatti, siamo davvero sicuri che un determinato periodo storico sarebbe dovuto per forza andare così e in nessun altro modo? In fondo siamo noi che inventiamo la storia dopo che essa è accaduta, riordinandola attraverso il divenire progressivo, e gli imponiamo maxi-schemi e definizioni che riducono il periodo storico ad un unico burattinaio in cui i personaggi non sono che marionette costrette a recitare la loro parte. Senza voler negare il valore di queste valutazioni storiografiche, venerate da hegelisti e marxisti, bisogna comunque dire che gli uomini navigano nel buio e senza le valutazioni storiche e filosofiche in testa, e spesso hanno dimostrato che si può imprimere cambiamenti nel corso della storia totalmente inaspettati (come l'Impero di Alessandro Magno, non era certo impossibile che soccombesse in battaglia contro i Persiani).
     
  15. bacca

    bacca

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    O forse è lo stesso divenire storico a farci apparire grandi uomini coloro che sono normali uomini, cioè siamo noi con gli occhi del dopo che vediamo il grande uomo che in realtà in quell'epoca era solo normale.
     
  16. metalupo

    metalupo

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    Riassumendo si può certamente sostenere che un essere umano, solitamente particolarmente ambizioso e/o geniale, ha fatto qualcosa che, a posteriori, è risultato essere fondamentale per l'evoluzione della società, ma che non era poi così fondamentale mentre lo faceva, rivelandosi importante per l'evoluzione della società solo a posteriori.
    Indi per cui la storia fa l'uomo (inteso come essere umano) che a sua volta fa la storia.
     
  17. TFT

    TFT

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    Esattamente. Un'epoca è una mentalità, non uno schemino storico fatto a posteriori per farlo meglio comprendere a 4 idioti disinteressati in una scuola.
    Per esempio l'immagine di medioevo come posto delle crociate, dei castelli alti, delle dame e delle giostre, dei dominii feudali e la mentalità che ci ruota attorno può essere considerata tale, proprio tirandola, dal 800 al 1200, prima e dopo semplicemente non era medioevo
     
  18. Pandrea

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    Alessandro Magno è stato sicuramente uno dei personaggi storici che più cambiarono, forse, la Storia.

    Ma se è vero che gli uomini navigano nel buio e alla cieca, è anche vero che sono comunque in navigazione su un fiume con un corso ben preciso, da cui non possono uscire. Oggi per esempio il grande movimento della globalizzazione capitalista è la direzione prevalente della Storia e trascina con sé tutti e tutto. Non esiste forza umana, per quanto potente e determinata, che potrebbe fermare o invertire la globalizzazione capitalista (vedi la fine fatta dal mondo comunista). Anche nascesse il più grande personaggio storico di tutti i tempi potrebbe al più indirizzare e/o accellerare questo movimento, ma non certo fermarlo o anche solo rallentarlo.
     
  19. Lord Attilio

    Lord Attilio

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    Ma io invece penso che possa esistere, solo che la strategia giusta non è ancora stata trovata. Ovvio che quando ti trovi dentro quel sistema storico lo ritieni insuperabile però o tra dieci o tra duecento anni sorgerà una forza che potrà distruggere la globalizzazione (e non è detto che questa forza sia migliore).
     
  20. Pandrea

    Pandrea Guest

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    Appunto: una nuova forza storica, ma non un essere umano. Quando sarà, ci saranno grandi uomini da una parte e dall'altra del confronto, come tra Rivoluzione e Reazione, ma il vincitore sarà già scritto.
     

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