Guarda bacca, secondo me se il Veneto (ammettendo) si stacca dall'Italia avrà degli enormi problemi: come pensate di competere contro Cina, USA ed Europa? Poi sarete una Nazione, avrete un vostro PIL e via dicendo. Per quanto mi riguarda non avrei problemi a votare per un SI all'indipendenza veneta, se dovessi votare da esterno ma la domanda è: avete un piano per la vostra futura economia, in un mondo globalizzato? Che ruolo giocherebbe il Veneto in questo mondo? Bada che non ti sto prendendo in giro, sto cercando di capire se siete realmente in grado di sopravvivere in un mondo di squali, in un mondo che paga gli operai 1-2 dollari al giorno e vende prodotti a un terzo/un quarto di quello che si paga in Europa. Non sarebbe (chiedo) come aprire un negozio di alimentari a conduzione familiare nelle vicinanze di una COOP?
A me dispiace per bacca perché pare un'idealista sincero, ma il piano economico degli indipendentisti è: 1) Basta tasse a Roma ladrona (che verrà sostituita da Venezia ladrona!) 2) Via i negher! Fatto questo basterà far tornare il resto del mondo agli anni '80 e riprendere il modello veneto dell'impresa piccina con uno massimo due capannoni e gli utili (e a volte qualcosa in più) convogliati nelle tasche del piccolo imprenditore, che tanto "investimenti in innovazione" è roba da professoroni di Bruxelles. Ma non sottovaluterei la frangia che propone di conquistare Corfù e Creta e riprendere il commercio di spezie con l'Oriente, arrotondando occasionalmente affittando navi ai crociati.
se conoscessi la realtà non ti esprimeresti così. c'è chi ad esempio con un capannone e neanche 50 dip. pensa a lanciare start up innovative che a Roma non sanno nemmeno esistano, tipo : produrre batterie automotive di nuova generazione ... alla faccia del leader mondiale Cina o come Ianua partita con 10 dipendenti ora leader mondiale del vetro blindato e elettrico, oggi ha 150 dipendenti in italia e chissà quanti in messico...
Conosco benissimo la realtà. Queste realtà esistono, ma chissà perché sono sicuro che sono anche le realtà più lontane dalla utopica Nova Serenissima.
Non capisco le vostre perplessità, secondo le vostre teorie Lussemburgo, Svizzera, Belgio e via dicendo non dovrebbero esistere perchè troppo piccole per competere?
La Svizzera è un caso particolare irripetibile, il Belgio guardacaso prima è entrato nel Benelux e poi saldamente in Europa proprio perché troppo piccolo per competere da solo. E il Veneto di entrare in Europa se lo scorderebbe.
Non parli di quelle però davvero minuscole, con economie che solo nei sogni più sfrenati arriverebbero a quella del Veneto, il mondo è pieno di micronazioni, questa mania del "competere" è una cosa che, da non ignorante in materia economica, non ho mai capito.
Di cosa parli? Dei paradisi fiscali? C'è un motivo se sono paesi grandi come il mio salotto. Se vogliamo paragonare l'eventuale Serenissima a qualcosa, va paragonato a stati come il Belgio. E sono stati che puntano ad integrarsi in realtà più grandi, non a separarsene.
Ma tu perchè non lavori più in Italia? Com'è che abiti in uno stato di 8 mln di persone? il solo veneto ne ha 5.
Un Veneto Europeo si, senza ombra di dubbio, un Veneto solo avrebbe solo la Russia, e li è tutto da vedere capire... non azzarderei io, ma soprattutto però nel caso: Germania che dice Veneto fuori dall'Europa , Ucraina dentro non me ce la vedo proprio. Ma la cosa fondamentale è che non tanto l'economia il problema , ma è la ricerca della libertà da una macchina burocratica a rappresentare l'essenza vera e prorpira del movimento Veneto, questa libertà si troverà in un Veneto indipendente?
Anche io non vedo perché un Veneto indipendente non dovrebbe essere un Veneto europeo Non credo che la Germania voglia uno stato Russofilo a pochi km dalla Baviera P.S. Comunque si sta parlando del sesso degli angeli L'indipendenza per una qualunque regione italiana è pura utopia
Ahahahah, e bacca ammette finalmente che storia, cultura, tradizioni sono tutte cavolate: l'indipendentismo veneto si basa su "è la ricerca della libertà da una macchina burocratica a rappresentare l'essenza vera e prorpira del movimento Veneto"
Mi sono trasferito a Vienna perché ho (prima) incontrato una ragazza e (poi) l'ho sposata. Se era per me stavo in Italia: avevo un lavoro fisso che mi piaceva e sebbene non sarei mai diventato ricco lavorando con quel lavoro, era la mia passione. Ma la vita è fatta di priorità, e la mia priorità era diventata colei che ora è mia moglie. L'Austria è piccolina, è vero, ma secondo me c'è differenza tra uno Stato che c'è come Stato da secoli e uno che si andrà a formare ora. In ogni caso, se il Veneto si volesse staccare non vedo motivi per non farglielo fare. Buona Fortuna e spero nell'amicizia fra I due Stati...