Historia universal de las cosas de Nueva España

Discussione in 'Le vostre esperienze' iniziata da Sir Matthew, 1 Marzo 2015.

  1. Sir Matthew

    Sir Matthew

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    Signori,

    siete stufi dell'ennesima guerra per contenere il BBB? siete stufi dell'ennessimo Iberian Wedding che, meccanicamente, vi trovate ad attuare? siete stufi dei soliti problemi di AE all'interno dell'Impero? Volete qualcosa di nuovo? Volete veder fuggire i portoghesi non al grido "It was Spain!"? Volete veder scorrere il sangue? Volete vivere nel pericolo della Fine del Mondo Quella Vera? Volete sacrificare innocenti e mangiarne il cuore come se non ci fosse un domani (perché, in effetti, potrebbe non esserci)?

    Bene, allora questo AAR fa per voi! La nazione scelta sono gli Aztechi, ovviamente con tutte le espansioni e i dlc di sprites.
     
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  2. ronnybonny

    ronnybonny Moderator Membro dello Staff

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    della serie "prendete i popcorn che aspettiamo il 1500"
     
  3. Pandrea

    Pandrea Guest

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    So di interessanti nuove meccaniche azteche... ti seguo!
     
  4. Sir Matthew

    Sir Matthew

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    Prologo.

    Io, Bernardino di Sahagùn, scrivo queste note per coloro che ci succederanno qui, nel Collegio de la Santa Crùz di Tlatelolco. Sono ormai 60 anni che vivo quì, nel Nuovo Mondo. Abbiamo tentato di insegnare a questi indigeni la via della Vera Religione, della Sapienza, della Verità. Hanno preso solo quello che gli interessava: armi, tattiche, consigli economici. Continuano ancora a credere che il Sole si spegnerà, se non sacrificheranno ai loro dei animali, piante...persone.

    Bernardino_de_sahagun.png
    (Bernardino di Sahagùn)

    Chiunque abbia il coraggio di venire in queste terre, dovrà per forza trattare, in qualche modo, con loro. E sempre con il rischio di venir immolato al martirio. Le pagine seguenti dovranno aiutare colui che tenterà una simile impresa. Vi si troveranno nozioni sulla geografia, sulla situazione politica, sulle lingue e sulle religioni della zona. La seconda parte sarà dedicata alla storia recente di queste regioni, fino alla scoperta spagnola e ai primi contatti con gli europei. Non si sottovaluti l'importanza della prima parte! Senza sapere la geografia del luogo, il missionario si perderebbe facilmente. Perduto, se non conoscesse la lingua degli indigeni, non potrebbe spiegare chi è e chiedere aiuto qualora li incontrasse. Se non conoscesse la situazione politica, si troverebbe a chiedere aiuto agli indigeni sbagliati. Se conoscesse la religione di questi primitivi, non andrebbe nemmeno in cerca di questi indigeni, per evitare di finire con il cuore esposto alla luce del sole.

    Libro I. Della geografia di questi luoghi.

    La regione di cui ci occuperemo delimitata a est dal Golfo dei Messico (dal nome delle popolazioni che abitano in questi luoghi), ad ovest dall'Oceano Pacifico. La stretta striscia di terra delimitata da queste acque va dal Rio Grande a Nord fino al fiume Atrato, a sud. Dal punto di vista morfologico, possiamo dividire questa regione in due parti distinte: la parte settentrionale, arida e montagnosa, e la parte meridionale, coperta da una giungla inaccessibile.

    eu4_32.png
    (La geografia fisica della zona)

    Libro II. Gli indigeni. La loro cultura e la loro lingua.

    Dal punto di vista culturale, gli indigeni si possono dividere in 4 grandi gruppi (da nord a sud): i Centrali, gli Otomanghi, i Maya e i Chibchan. All'interno di questi gruppi, possiamo ritrovare varie popolazione indigene che differiscono tra loro per alcuni particoli, come il modo di vestirsi, lo stile delle statuette, e cose simili. La loro cultura rimane affine, ma alcune differenze ci sono. Quindi tra i Centrali possiamo ritrovare le culture Chichimecana (all'estremo nord), Tecos (ad ovest), Purepecha e Azteca (sugli altipiani centrali) e Totonachi (ad est). Tra gli Otomanghi troviamo i Tlapanechi, i Mixtechi e gli Zapotechi. Tra i Maya gli Yucatechi (che vivono nella penisola a nord, che da loro prende il nome), i Putuni e i Quiché. Infine, tra i Chibchan, troviamo i Miskito e i Muisca. In realtà la situazione è ben più complessa. Nei secoli passati vi sono state molte migrazioni, culture sono scomparse ed altre sono sorte.

    eu4_1.png
    (Le diverse culture)
    Dal punto di vista linguistico, ogni cultura ha la sua lingua, ma tutte sono varianti della lingua nahuatl, tanto che questa viene usata come lingua franca. Da quel che ho potuto studiare, i suoni sono simili a quelli delle nostre lingue e tendono ad accentare sempre la fine della parola. Per scrivere usano un complicato sistema di figure. Quel che segue, come esempio, è il Padre Nostro, da me tradotto:
    Totahtzin,
    in ilhuicatl timoyetztica,
    ma yectenehualo in motocatzin;
    ma hualauh in motlatocayotzin;
    ma chihualo in tlalticpac
    motlanequilitzin yuh in ilhuicac.
    In totlaxcalmomoztla totechmonequi ma axcan;
    xitechmomaquilli ihuan xitechmapopolhuilli in totlatlacol,
    in yuh tiquintlapopolhuiah
    in techtlatlacalhuiah ihuan
    macamo xitechmotlalcahuilli;
    inic amo ipan tihuetzque ipan teneyeyehcoltiliztli,
    ma xi techmomaquixtilli in ihuicpa in amo cualli.
    Ma yuh mochihua.

    Libro III. Le pratiche religiose degli indigeni.

    eu4_34.png
    (Le pratiche religiosi diffuse nella zona)
    Le convinzioni religiose e superstiziose di questi indigeni sono barbare. Secondo loro prima dell'attuale Era se ne sono succedute altre 4, tutte finite con una tragedia. La nostra era, che loro chiamano Nahui-Ollin, è dovuta al sacrificio di un dio, Nānahuātl, il più giovane tra gli dei, che decide di bruciarsi nel fuoco per assumere il ruolo di sole, e brillare sulla Terra. Purtroppo questo nuovo sole non si muoveva, e tutti gli altri dei dovettero morire e sacrificarsi per farlo finalmente muovere. Da questo deriva la loro credenza che il sole prima o poi si fermerà e si spegnerà, condannando il mondo ad una fine orribile. Per questo, devono continuamente sacrificare persone per mantenere il sole acceso e in movimento. Pare che una volta venne sacrificata addirittura la famiglia reale.

    eu4_35.png (L'avvicinarsi della FIne del Mondo)

    Primo post di pura spiegazione della zona, visto che è abbastanza raro giocare con queste nazioni e non tutti potrebbero aver presente qual'è la situazione di partenza. Una breve spiegazione la merita l'ultimo screen, ossia quello della Fine del Mondo. Il contatore aumenta di un tot, basato sul numero di province che possiedo (più province, più velocemente si avvicina la Fine del Mondo). Il tutto condito da simpatici malus (maggior costo di tecnologie ed idee). Se arriva a 100, drastiche misure vengono prese: la famiglia reale (tutta) viene sacrificata, sale al trono un simpaticone 0/0/0 e con bassa legittimità, vengono persi tutti i punti monarca, i vassalli si liberano tutti e si perde una riforma. Sì, fortunatamente è possibile riformare questa religione. A patto di avere almeno 5 vassalli, 1 stabilità, essere in pace, non avere ribelli e avere meno di 50 Doom è possibile "passare" 5 riforme della religione (nella fattispecie: costa meno abbassare la WE, +1 relazione diplomatica, +5 disciplina, +1 colono, stabilità meno costosa. Sono bonus abbastanza forti, che diciamo controbilanciano il fatto che potresti veder distruggere il tuo impero come se niente fosse). Fatto ciò, appena confini con una nazione del gruppo western puoi riformare la religione, perdendo la meccanica del Doom e una parte delle tecnologie (come i nativi). Si può westernizzare SOLO dopo aver riformato la religione. Quando si passa una riforma, si "guadagnano 25 punti di Doom e tutti i vassalli si liberano. Per abbassare il Doom bisogna dichiarare guerra alle nazioni vicine con il CB "Flower Wars". Purtroppo per i vicini, non si tratta di guerre organizzate dagli Hippie, ma guerre per procurarsi un poco di gente da sacrificare al sole e perdere un po' di punti di Doom.
     
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  5. andry2806

    andry2806

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    Figata! Non lo sapevo! Gli Aztechi sono saliti di molto nella mia classifica di nazioni con cui fare una partita in tempi prossimi.
     
  6. SkySpace

    SkySpace

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    Tra le cultura avevo letto Putin :D
     
  7. alberto90

    alberto90

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    Si anche io ... XDDDD
    Ma mi chiedo .... il Padre Nostro è veramente stato tradotto oppure te lo sei inventato di sana pianta?
     
  8. Sir Matthew

    Sir Matthew

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    è veramente stato tradotto! attualmente esistono (che io sappia) ben 3 dizionari (due Messicano - Nahuatl e uno analitico in inglese) nonché ben 6 grammatiche (un'enormità, vi assicuro!). Come in tutte le lingue americane, i pochi testi che abbiamo sono traduzioni di preghiere e bibbia.
     
  9. zethani

    zethani

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    Spero che questo AAR raggiunga i fasti di quello targato Uriel col Magna Mundi. Io seguo, te non mollare :approved:
     
  10. alberto90

    alberto90

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    Già solo per il fatto che hai tradotto il Padre Nostro in una lingua di un popolo estinto da secoli questo AAR merita di vincere il nobel per la letteratura.
     
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  11. zethani

    zethani

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    Il nahuatl, nei suoi diversi dialetti, è parlato correntemente da un milione e mezzo di persone. Sebbene sia l'evoluzione del nahuatl classico dei tempi della conquista spagnola (che è la lingua del Padre Nostro di SirMatthew), il nahuatl moderno ha molti punti in comune con questa.
     
  12. alberto90

    alberto90

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    E chi lo parla?
     
  13. Sir Matthew

    Sir Matthew

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