SPMBT AAR Un mio vecchio pallino: Guerra Civile

Lasciare una retroguardia di copertura e ritirarsi,Varini per primo.

 

Varini ti ascolta ed esegue. Ritirata un po' rocambolesca, con le Land Rover del plotone che devono zigzagare tra il fuoco delle AAMG dei Puma. Comunque fino a qui il nostro Varini ha avuto un bel c...ed è quindi ancora vivo.

Sul tuo ordine di ritirata generale, Varini ti comunica che la posizione di VALSEGGIA è vitale, in quanto:
- è un centro di reclutamento dei ribelli
- guarda il nodo stradale del centro commerciale, che tiene aperta la strada Est-Ovest che se leggi il post successivo diventa adesso fondamentale

 

Notte tra il 28 ed il 29 giugno 2015
Si sviluppa l’attacco degli alpini a VRUNO. Dopo la tragedia occorsa alla compagnia B e la conseguente minaccia di Premoli di Braganza al Ten Col Bianchi di farlo fucilare, il comando dell’8° reggimento decide di cambiare tattica e di sviluppare le proprie operazioni di notte. Qui il vantaggio degli strumenti di visione notturna (specialmente dei veicoli) dovrebbe dare ai governativi un valore aggiunto. Alcuni mezzi però non sono provvisti di tali strumenti, come ad esempio gli AB 412 del Vega, le AR-90 e le squadre mitraglieri.
La compagnia A attacca le posizioni ribelli al “posto di frontiera a sud di VRUNO, e la squadra esploratori reggimentale si presenta non vista sul fianco sinistro di una delle due posizioni trincerate del BPSA, mettendo in rotta la fanteria nemica, con considerevoli perdite. Nel contempo continua il martellamento dei mortai, in una notte illuminata da scoppi e traccianti. Il fuoco dei mortai è preciso e concentrato, guidato dagli osservatori del sergente Zucchelli, che fanno uso di visori termografici e designatori laser. Il plotone comando dei ribelli si da alla fuga attraverso il paese e si ritira fino in Francia, dove presumibilmente arriverà senza benzina. Un’enorme esplosione scuote la notte quando una bordata da 120 atterra nel parcheggio dietro al posto della dogana, mandando in orbita 2 Land Rover dei ribelli. La posizione del BPSA rischia l’accerchiamento da destra di tutto il dispositivo, e le cose sono due: o ripiegare nell’abitato o impegnare le riserve, magari in un contrattacco. A VALSEGGIA, il 2° plotone alpini del Tenente Dell’Angelo, disfa quello che rimaneva di un plotone di ribelli appostati a sud dell’abitato, ma non avanza ulteriormente. E cerca di ricongiungersi ai Puma del fu plotone Clerici. I suddetti Puma non si azzardano ad entrare nell’abitato senza l’appoggio degli appiedati...non si sa mai.

Il punto della situazione:
Livello Strategico:
i governativi hanno il problema che non sono ancora riusciti a mettere insieme abbastanza forze per stroncare la rivolta. La compagnia C dell’8° reggimento sta ancora essendo approntata, così come il 66° reggimento Trieste di fanteria aeromobile. I governativi risentono inoltre del fatto che i reparti di élite dell’EI sono in missione all’estero e non possono far ritorno in tempi brevi. Secondo problema: i comandi non sembrano essere eccezionalmente dotati, problema endemico delle forze armate italiane. Premoli di Braganza se ne sta a VINOLA, giocando con i suoi computer, mentre i suoi uomini crepano sul fronte, ed i comandi degli alpini non sembrano nemmeno loro di caratura superiore. Note positive: l’enorme superiorità nell’armamento dei governativi, è ciò che ha dissuaso finora il BPSA da montare serie controffensive, che altrimenti avrebbero già potuto rivolgere la situazione a netto favore dei ribelli. Da rilevare anche che il morale dei governativi non è eccellente e che la motivazione nel combattere dei ribelli è invece molto superiore
Livello operazionale: grosse soluzioni di continuità per i governativi sulla linea del fronte. Se i ribelli riescono a mettere insieme abbastanza truppe, si incuneeranno tra VRUNO e VALSEGGIA e minacceranno di accerchiare le compagnie alpine una alla volta con lo scopo di annientarle separatamente. Occorrerebbe almeno un’altra compagnia (meglio un reggimento) governativa sulle alture a nord ovest di MANVERIO per formare un fronte continuo e cautelarsi contro questa eventualità. Buone notizie per i ribelli che però hanno anche loro bisogno di nuove forze. Per ora VRUNO è il loro punto forte, con la maggiore concentrazione di truppe, ma se gli alpini sfondano, la guerra è finita. Le buone notizie di cui sopra è che Varini, macchinando in sede internazionale sotterranea, è riuscito ad assicurarsi un buon numero di armi anticarro dalla Francia, e mitragliatrici dalla Spagna. Adesso la compagnia logistica “Carlo Mieli”, deve viaggiare lungo la strada che va ad occidente e ritorno, per trasportare queste armi. La “Strada della COOP”, come la chiama Varini, diventa quindi un’arteria vitale è va tenuta aperta ad ogni costo.
Livello Tattico
Qui superiorità netta dei governativi: migliori armi, migliore capacità di ricognizione, migliore mobilità. I ribelli compensano parzialmente le tre cose rispettivamente con:
combattimento vicino ad aree abitate che condiziona in parte il libero uso specialmente delle armi pesanti (sarebbe quindi fondamentale per il 2° battaglione volontari BPSA ritirarsi all’interno dell’abitato, ed abbandonare le “posizioni di frontiera” a sud di esso.
Traffico civile, che se pur interdetto dai governativi, assicura una minima capacità di ricognizione anche ai ribelli
Sulla mobilità, nulla da fare; i veicoli dei governativi sono semplicemente superiori alla collezione di berline, motorette, autobus e pick up del BPSA che non hanno nessuna mobilità fuoristrada, a parte per i pochi veicoli tipo Land Rover nelle mani dei ribelli.
Il fuoco: per il momento, a parte qualche caso sporadico, non si è registrata quell’incapacità di combattere che i dirigenti del BPSA temevano potesse affliggere i loro volontari. A VALSEGGIA il fuoco dei ribelli (specialmente locali cacciatori, guardie giurate Vito Catozzo, ecc. hanno dimostrato di saper usare quel poco che hanno. Un po’ meno a VRUNO, dove il personale, composto soprattutto da persone comuni, ha dimostrato le prevedibili pecche. I volontari del 2° battaglione hanno avuto metà reparto messo in fuga da una squadra esploratori alpina e (certo non per insufficienza loro) dal fuoco dei mortai “assassino”, come lo ha definito un volontario.
Conto del macellaio
Le indiscrezioni parlano fino ad ora di una quindicina tra morti e feriti da parte governativa e più o meno del doppio tra i ribelli.
Livello Politico
Il successo politico del BPSA, per lo meno a livello interno si è rivelato superiore al previsto. Pronta e calorosa la partecipazione del popolo alla rivolta, anche grazie all’abilissima guida di Varini, che grazie al suo prestigio personale di combattente (spesso in prima linea, come quando ha mandato in rotta gli alpini di Clerici), ha reclutato cani e porci in molti abitati in teatro. Inoltre, la gravità della situazione, e soprattutto i rischi che si profilano per i civili, se come è probabile, i combattimenti dovessero incattivirsi, sta già muovendo la comunità internazionale ad intervenire in quella che si pensa oramai non sia più solamente una situazione di momentanea crisi del governo italiano. Fonti del Pentagono hanno comunicato che aliquote della 173° brigata paracadutisti americana sarebbe stata in stato di allerta. In secondo luogo si temono azioni isolate e sconsiderate di potenze europee che potrebbero prendere le parti di uno o dell'altro contendente. Tra i circoli ben informati delle cancellerie, già si vocifera che la Germania ad esempio vede molto di mal occhio i ribelli, al contrario della Francia e della Spagna, che vedono la crisi italiana come un possibile e decisivo scossone al regime di prigione economica in cui l’UE è stata messa dai tedeschi.

 

30 Giugno 2015 Alba
La situazione a VRUNO si mette male per il BPSA. La compagnia alpina A avanza; lentamente e metodicamente, si apre la strada attraverso le fortificazioni a sud dell’abitato. Il 2° battaglione volontari è annientato. Si salva solo il reparto comando perché se l’era data a gambe precedentemente sotto il martello dei mortai; e comunque, anche del reparto comando si è salvato solo Croloti, che sopraffatto dalla vergogna, sta tornando indietro lungo la strada della COOP. Si è pentito della sua fuga quando era quasi al confine francese (Croloti era routed e stava quasi pe uscire dalla mappa con motoretta e tutto, quando è stato fulminato sulla via di Modane ed è diventato solo più pinned). Girata la sua motoretta BMW sulla strada ha incontrato Varini, che tornava da VALSEGGIA e che lo ha strigliato come uno straccio vecchio.
“Da te non me l’aspettavo Croloti...proprio tu; uno dei fondatori del movimento”!!
Uno scampato del secondo battaglione ha rilasciato un video su youtube con il racconto della “battaglia del posto della Dogana”.
“Pensavamo che avrebbero aspettato sera ad attaccare, come avevano sempre fatto ultimamente. Invece ci sono venuti addosso all’alba con i carri armati (i Puma) e sparando come forsennati pure con gli uomini a piedi. I fili colorati dei colpi (traccianti) volavano in ogni direzione e molti nei nostri sono stati uccisi sul posto. Del gruppo che era con me nella trincea, solamente in tre ci siamo salvati strisciando indietro, prima che i carri sopraffacessero la postazione. Cristo...ci abbiamo messo una settimana a costruirla !! Quando i carri armati sono arrivati vicino, ci hanno inondato anche loro di piombo, la terra volava da tutte le parti. Poi la fanteria nemica è entrata nella trincea. Siamo fuggiti piuttosto che arrenderci. Per fortuna i nemici non ci hanno visto scappare. Adesso che mi rimetto, ritornerò a combattere”.
Nell’azione si è distinto, secondo un comunicato stampa dell’8° reggimento alpino il capitano scotti che ha guidato l’assalto e sarà proposto per un’onorificenza sul campo. Tra i suoi, nessuna perdita.
A VALSEGGIA le cose per i governativi vanno meno bene, ma non malaccio; la compagnia alpina B è oramai a ridosso dell’abitato; ma qui il Tenente Mulazzi ha perso due uomini in un tentativo abortito di assalto di un edificio. Ci si ripropone di riprendere l’azione domani. Il punto è che qui gli elementi della compagnia hanno agito ognuno per conto proprio. Occorrerà coordinare l'appoggio almeno dei mitraglieri, visto che i mortai a ridosso e nell'abitato non si possono usare.
Le buone notizie per i governativi non finiscono qui: il comando reggimentale del 66° Trieste è arrivato all’aeroporto di VINOLA e con lui, la compagnia A. Nuove forze che il Premoli di Braganza sta già meditando su come impiegare: PREMOLI ACCETTA CONSIGLI DALL’AUDIENCE !!! Che sul forum gli pare un po’ sonnecchiante.


I ribelli hanno il problema urgente di come fermare i mezzi corazzati dei governativi. Hanno messo al lavoro tutte le intelligenze del paese, nell’attesa che la Carlo Mieli, si rechi furi mappa a recuperare gli APILAS (300, dico trecentoooooooo sono stati venduti dalla Francia usando i loro avanzi di magazzino), ingegneri ed operai specializzati stanno tentando di produrre armi AT improvvisate, in un complesso che è stato recentemente costruito a nord di VRUNO. Allo stesso modo è stato allestito un posto di pronto soccorso per i feriti, che la Croce Rossa si è già impegnata a rifornire di medici ed attrezzature. Si sono offerti volontari tutti i medici e simili presenti tra VALSEGGIA STURA e DULLO. Una struttura simile dovrebbe essere creata a VALSEGGIA.

La compagnia logistica Carlo Mieli ha un problema, anzi due. Il primo e più impellente sono gli elicotteri del Vega, che possono imperversare indisturbati lungo la rotabile. Il secondo è che parte (la parte sopraelevata) della strada è battuta dalle armi pesanti degli Italiani (AAMG di alcuni veicoli). Si sono offerti volontari dei teppisti da stadio in cerca di gloria (e non ancora arruolati) per guidare dei fuoristrada in testa alla colonna allo scopo di cercare vie alternative lungo le pendici della montagna, riparate dal fuoco. Rimane il problema degli elicotteri, che per il momento il BPSA riesce solo sporadicamente a sopprimere con il fuoco delle armi leggere, quando ne vede uno. Ci vorrebbe un sistema TOR...chissà se baciando il culo a Putin...

Si noti tutta la parte più chiara esposta all'osservazione e potenzialmente al fuoco nemico. Occorre trovare una via dietro il centro commerciale e attraverso i boschi ad occidente di questo.

A VRUNO il comandante del 1° battaglione volontari Trolli, ha sentenziato che bisogna ritirarsi nell’abitato e costringere gli alpini al combattimento casa per casa, ed ha dato conseguenti disposizioni sia al suo battaglione che a al 3° ed al 4°, sotto il suo comando fino al ritorno di Varini. C’è poi il problema delle due compagnie indipendenti di fanteria motorizzata, ancora a presidio dell’ex caserma dei carabinieri: tenere DULLO con il rischio che vengano tagliate fuori da un’offensiva decisa dei governativi, o ritirarle ed abbandonare DULLO.


Dilemma...DULLO è un centro di reclutamento. Come tutti gli altri centri, ogni volta che Varini lo visita, ci può scappare un battaglione (comapgnia) di volontari...d’altra parte se i motorizzati (ricordate la berlina rossa da mimetizzarsi in seguito ?) vengono isolati...
L’audience che dice ?

 

1 luglio 2015
Dopo una giornata di sosta operativa, si ha una recrudescenza della campagna per VRUNO. Nella battaglia del posto della dogana, la compagnia alpina A incontra una brutta sorpresa fatta di due ingredienti: primo la fanatica resistenza del 1° battaglione volontari del Tenete Di Matteo e secondo il fatto che i battaglioni di autodifesa di VRUNO, sono stati dotati di bombe incendiarie artigianalmente costruite dalle “industrie belliche locali” come stop gap measure in attesa dell’arrivo di armi AT moderne. Ne fanno le spese le punte avanzate della compagnia alpina che stavano avanzando lungo l’accesso sud del paesiello: la sezione di Lince in avanscoperta, viene attaccata all’improvviso da una masnada (6 uomini) di ultras dell’Atalanta che si gettano a suicidio assicurato contro i mezzi e ne incendiano uno. L’altro Lince fa in tempo a reagire con la 12.7 prima di essere distrutto pure lui (a morsi). Dei quattro uomini di equipaggio se ne salva uno che fugge mezzo bruciacchiato, ma viene freddato qualche metro dopo da un cecchino appostato con un M-14 nel palazzo del comune. Le frequenze radio di compagnia vanno fuori di melone e, nel bel mezzo del casino arriva Scotti con i Puma e fa piazza pulita degli ultras, ammazzandone 3 su 6. I rimanenti si danno alla fuga verso il paese, fortunatamente per loro, protetti dal fumo degli incendi dei relitti. Fatto ciò, Scotti si guarda intorno per vedere chi è rimasto per proseguire l’attacco e non vede nessuno. L’attacco della A è ufficialmente fermato alle porte del paese...per ora.


Stessa musica a VALSEGGIA, dove la compagnia B è ancora alle prese con cacciatori e boscaioli che tengono a bada gli alpini, più per la riluttanza di questi a trattare il paese come una zona di fuoco libero, che per efficienza bellica dei ribelli. Come successo locale, i Puma del Sergente Gatti hanno però annientato una squadra nemica, ma dalla parte del passivo, i mitraglieri del Sergente Elmi hanno erroneamente aperto il fuoco su dei civili in uscita del paese, adducendo che erano brutti e sporchi. Cazziata magistrale del Ten Col Bianchi, per non parlare delle strilla del Braganza, che si sono sentite fino in Svizzera, anche perchè di corsa il BPSA ha messo le immagini dei corpi maciullati dai 7.62 delle MG in mondovisione sulla rete. Pronte ed acute le proteste della comunità internazionale per la “selvaggia campagna” dell’ EI contro civili inermi. La Francia ha chiesto una seduta del Consiglio di Sicurezza.
A parte l’incazzatura, il Braganza ha messo in movimento il comando del Trieste e sta ancora decidendo cosa fare della sua prima compagnia. L’unica cosa che ha deciso è che si muoverà elitrasportata e non ruotata, a differenza del comando di reggimento che è montato sui veicoli, perchè al Ten Col. Franchi, gli elicotteri non piacciono e va lamentando che al reggimento di cavalleria aerea ci è capitato per caso e contro la sua volontà.
I ribelli mettono insieme un’altra compagnia logistica (la “Quarto”...avete capito bene...Q U A R T O e non 4a) e la usano subito per caricare molotov a pacchi e portarle a VALSEGGIA, che là ne avranno presto bisogno. I camioncini della Mieli invece, sono già in viaggio sulla strada della COOP per andare a prendere gli Apilas e le MG pesanti di contrabbando. Se riescono a tornare tutti d’un pezzo, il BPSA comincierà ad avere qualcosa con cui far vedere i sorci all’EI. Pure da DULLO, un plotone motorizzato si reca a VRUNO a prelevare bombe incendiarie...che non si sa mai. Il problema è che adesso i Puma di Scotti cotrollano la rotonda sud e tornare a DULLO sarà un bel casino. La compagnia motorizzata, in altre parole, è mezzo tagliata fuori dal grosso.
Altra buona notizia, VARINI è tornato in città e con lui morale, speranza e carità.

 

guarda non me ne parlare sembra di giocare da solo ... hihihihi ... in effetti giochiamo da soli e di qua io di la ... prova con donnine nude e macchine o carri armati visto la gente che segue il forum ...

comunque ti leggo con molto interesse non mi perdo una puntata anche se alle volte la leggo in ritardo ....

una cosa che ti sei dimenticato è la stampa la tv e sky ... nella realtà i poveri ribelli sarebbero subissati da interviste che li inneggiano come eroi della patria e qualcosa del tipo dona l'8x1000 o manda un sms dal costo di 2 euro ... per non parlare degli inviati speciali o i diplomatici di dubbia provenienza

 

Vero; ma introdurre stampa e televisione in maniera realistica, vorrebbe dire dover dare allo scenario una connotazione più politica di quanto intenda fare, perché come dico sempre ai miei studenti, "non mi intendo di politica".

Se hai notato però, ogni tanto qualche intervistina c'è, così come i comunicati su internet. Sono soprattutto interessato ad esplorare le ramificazioni internazionali che un tale conflitto potrebbe avere.

 

2 luglio 2015
Offensiva 8° reggimento su VRUNO arrestata ingresso paese. Sono costretto a richiedere rinforzi immediati. Nemico ha decimato plotone comando. Puma in difficoltà contro attacchi suicidi dei ribelli armati di bombe e bottiglie incendiarie. Non avrei mai detto che ci fossero ancora italiani disposti a combattere a questo livello. Pare di essere a Stalingrado. – Diario del Capitano Scotti – C.te Cp. A/8° Alpini

Si cominci immediatamente il piano di addestramento delle nostre forze combattenti. L’unità Gamma è giunta a destinazione. Non più di un plotone alla volta, non voglio buchi nella linea –dal verbale degli ordini del Colonnello Varini –




Operatore della Fuerza Gamma (Esercito Spagnolo); unità di istruttori militari per regimi amici

A momenti Scotti ci lasciava la pelle. Ma abbiamo massacrato i ribelli a colpi di AR e di granate – dal rapporto orale dell’alpino Lucchini al suo comandante Sergente Tosi del plotone esplorante reggimentale –

Oramai qui a Vruno è guerra totale...non è più un’operazione di ripristino della legalità. Questa gente è pazza – da una lettara a casa di un alpino della compagnia A –

Il nemico resiste imperterrito a VALSEGGIA. Mandare artiglieria o il paese non lo prendiamo. Abbiamo perso contatto con i Puma del Sgt Gatti. Pensiamo sia morto – comunicazione radio del Tenente Mulazzi Cp B/8° Rgt Alp al comando reggimentale –

Non riesco a credere che quattro bauscia e 8 cascine tengano testa ad un reggimento di alpini. Ho deciso di dirottare il suo reggimento a nord. Quando giunge sulla statale, mi converga a est e mi schiacci i ribelli – dalla riunione di pianificazione all’aeroporto di VINOLA: il Genrale Premoli di Braganza al Ten Col Franchi 66° Trieste –

Ora o voi mi mandate i rinforzi che vi chiedo, o rischiamo la più grande figura di merda mai fatta dall’unità d’Italia – Premoli al COMFOTER in videoconferenza.

Siamo quasi al Centro Commerciale, per ora nessuna rottura di coglioni. Se tutto va bene tra due o tre giorni siamo lì con le MG e i c/c apilas – telefonata cellulare dalla cp logistica Carlo Mieli a Varini -

Quadro Strategico

 

La cosa si va internazionalizzando.

 

Mah...vediamo un po' cosa succede...

 

3 luglio 2015

"Otranto...qui è Canvas C...siamo entrati adesso sotto il vostro controllo tattico...confermare area di schieramento cambio...
Canvas...Otranto...portatevi sulla mia posizione alla massima velocità chiudo...predisponga le sue forze per un attacco immediato...ripeto immediato". Tabulato comunicazioni radio 8° reggimento alpino (conversazione tra il Capitano D'Angelo compagnia C ed il Ten.Col. Bianchi).

"Otranto...i ribelli sono a cinquanta metri !!!...siamo sotto attacco...richiedo intervento dei mort...." La comunicazione si interrompe. Ultima comunicazione del Capitano Scotti della compagnia alpina A

"Aquila siete al comando della compagnia A a partire da adesso. Disponete le vostre forze nelle trincee a sud della posizione nemica ed attestatevi a difesa." Bianchi affida il comando al Tenente Rossini ed interrompe l'attacco in attesa dell'arrivo della compagnia C

"Cristo abbassati...ci sparano addosso !!!" Copilota al pilota di un AB 412 a sud di VRUNO

"OK...stiamo elitrasportando tutta la compagnia Api sulla statale...dobbiamo cominciare il movimento verso est senza di voi ? passo". Il comandante della compagnia A Trieste al Ten Col Franchi, comandante di reggimento.

"Allora...cominciamo noi...prendo la Land Rover e vado dagli Spagnoli...vediamo di che si tratta...sto programma di addestramento. Se succede qualcosa, qualunque cosa...mandatemi a chiamare". Varini ai suoi luogotenenti, prima di recarsi nella predisposta aerea di operazioni della Fuerza Gamma, per ricevere lezioni dagli esperti iberici.

Quadro Strategico

 

sono curioso ... cosa ci dovranno mai insegnare gli spagnoli? come fare le paella? come fare prosciutti di pessima qualità? come cuocere patate e cipolle? come disboscare una penisola per fare una flotta navale?

 

Mah...fonti ben informate del BPSA dicono che sta Fuerza Gamma è costituita da vere e proprie "pellacce" delle SOF spagnole. Presumo debbano insegnare a Varini ed ai suoi come combattere. A dir la verità, non ho capito se SPMBT si è eccitato anche lui per Varini & Co. ma unità con un'experience media intorno ai 40, stanno già facendo vedere i sorci all'EI. La resistenza accanita è giustificata dal morale (in media tra 65 e 70), ma come una squadra armata solo di Garand sia riuscita a distruggere un Puma in Close Assault, rimane per me un mistero. Devo dire che erano in un edificio...forse gli hanno buttato di sotto un abbaino...

 

Sembra che il Patanegra sia uno dei migliori prosciutti del mondo.

 

Ho deciso di concludere qui l'esperimento di gestire lo scenario turno per turno usando l'editor alla fine di ogni turno e giocando in modo human da tutte e due le parti. La cosa ha condotto a risultati poco realistici

Tenterò un nuovo esperimento (sempre ambientato nella guerra civile) cercando di creare scenari singoli e giocabili da entrambe le parti contro l'AI. Tornerò al livello di squadra, perché quello di plotone si è rivelato poco pratico con la scala di SP.

Cercherò di creare scenari tematici (tipo advanced squad leader) che possano essere giocati in tempi relativamente brevi:

P.S. Non c'è un modo nella creazione dello scenario con l'editor di far schierare le forze al computer vero ?

stay tuned

 

Puoi creare una mappa,con l'editor, e poi generare una battle,usando quella mappa.
In questo modo usi la mappa che vuoi,scegli e disponi le tue forze,e puoi decidere se scegliere e deporre le unita' nemiche o farlo fare al PC.
Normalmente pero',le scelte e la deposizione da parte dell'AI rende la cosa ancora meno realistica.
Se gli affidi la parte dei rivoltosi,potra' scegliersi quello che gli pare,dagli Ariete ai Tornado.
Puoi scegliere tu per lui e far deporre solo al PC.

 

Ma l'AI di queste ultime versioni di SP non doveva essere super ?

 

nuuuuuuuuuuuuuuu
ma il Maresciallo Benzoni?
cosa ci insegna lo spagnolo?
non puoi lasciarmi cosi voglio uno spoiler su una cosa che non essite ...

 

si ma non fa miracoli ... non penso che sia previsto tutto in SP ... se vuoi fare una guerra civile la cosa migliore è fruttare un altro giocatore ...

 

Nessuna preoccupazione: la guerra verrà portata avanti in un altro format, con un'altra scala. Benzoni e gli Spagnoli torneranno in azione