Non saprei. Però l'affare si ingrossa. http://www.pupia.tv/2016/04/home/na...to-ginecologo-aveva-scambiato-provette/347485
Un bimbo appena nato non ha un colore definito. .. al massimo può sfasciare la sala parto un paio d'ore dopo quando il neonato si è stabilizzato. .. nascono di tutti i colori verdi marroni neri gialli rosa poi quando si stabilizzano capisci di che colore sono. .. tutti i neonati con l ittero sono figli di cinesi? O quelli blu con sofferenza d'ossigeno sono figli di marziani? ... in più i bambini neri non nascono neri ma bianchi o al massimo olivastri poi la melanina fa il suo lavoro nel giro di ore . .. dal all'articolo sembra che quel animale del padre e quei dementi dei parenti abbiamo sfasciato tutto 5 minuti dopo. .. comunque magari sbaglio non sono un medico. ..
Io non sono normale. . Mentre leggevo continuavo a pensare com'è buono il risotto col sugo di cinghiale. .. mi devo far ricoverare
Boh, forse i tratti somatici? Di bambini non sono assolutamente esperto. Ricordo che quando ero tredicenne sbirciai su una enciclopedia medica le foto di un parto e mi sentii male. Da allora mi sono tenuto alla larga da parti e tutto quello che ruota attorno (a parte ciò che avviene 9 mesi prima).
Che porci, appena uscivano da lì potevano acquistarsi l'intera fabbrica che li produce... per questo mi piace Zio Paperone.
Strano... con il tunnel della Gelmini si scatenò il putiferio (giustamente). Con il Gottardo non mi pare ci sia la stessa risonanza, ma forse mi sbaglio.
Poi se non ricordo male non fu neppure la Gelmini a dire la bischerata del tunnel dei neutrini, ma il suo portavoce.
Comunque il Renzi non è nuovo a queste gaffes. Anni fa scrisse un libro sulla storia di Firenze in cui confuse il paese di Gavinana posto sull'appennino pistoiese dove, nel 1530, si svolse l'omonima battaglia fra le milizie fiorentine guidate dal Ferrucci e le milizie imperiali del Maramaldo (magari vi ricordate la famosa frase:"Vile tu uccidi un uomo morto") con il quartiere fiorentino di Gavinana, che trae il suo nome da una sua piazza dedicata appunto alla battaglia. "Epica", secondo chi l'ha letta, la ricostruzione, tutta di fantasia, della battaglia, trasferitasi dalle vette appenniniche alle vie di Firenze