l'importante è che governi il popolo , non i politici ( e non chiamatemi populista, questa era la filosofia di base della rivoluzione americana)
Ma allora, se la maggioranza non vincesse più, come si potrebbe fare per decidere quale linea seguire? Democraticamente parlando, s'intende. Mugugni ci sono e ci saranno sempre a meno di una società formata da una sola persona, e anche lì, a volte...
C'è sempre la possibilità di non far votare i poveracci inferiori e far votare solo chi i soldi ce li ha. "No money, no vote!" Giustamente chi sono questi pezzenti morti di fame di merda che pretendono pure di votare.
Ultimamente sto leggendo commenti da parte di "gente ggggiovine & di sinistra" al cui confronto il Duca Conte Pier Matteo Barambani sembra un anarchico.
In ogni epoca molto dipende dall'abitudine e "dalla volontà" sociale a una determinata struttura di governo. In libia era impensabile portare democrazia perchè un libico è abituato a essere tribale e non si adatta alla democrazia, allo stesso modo noi siamo talmente assuefatti di democrazia che la usiamo in tutto , anche per gestire la cena tra amici. Allo stesso modo Napoleone era un nuovo re di francia. Hitler e Mussolini invece sono stati voluti come soluzione , molto simili a Augusto , come desiderio dal basso. Nello stesso senso va anche la determinazione della democrazia, le donne ad esempio non erano considerate come esseri che potessero votare e allo stesso modo i "negri" ... In epoca Romana era normale la divisione in classi e il potere politico democratico era esercitato in funzione delle "tasse pagate" Oggi i Dem stanno pasturando per un futuro tecnodemocratico in cui solo alcuni eletti possano votare (aggiungerei loro) , se questo sentimento dovesse attecchire potremmo anche ritrovarci senza nemmeno accorgecene in quel futuro esattamente come il giacobinismo si risolse con un re.. Il primo passo per la tecnodemocrazia è il patentino per votare.
E soprattutto del poter combattere e servire per Roma, questo secondo me, più di ogni altra cosa, ha determinato la maschiocrazia (termine petaloso) nell'Urbe.
Forse però levare il diritto di voro dopo una certa età, come non lo si possiede prima di una certa età, porebbe non essere una stupidagine. Diciamo che chi ha più di 85 anni non ha più alcun bisogno di decidere il futuro della nazione e quindi di votare, visto però che non solitamente non vi rinuncia di spontanea volontà lo si fa rinunciare per legge.
Ma chi è più vecchio ha più esperienza , mentre chi è giovane no. Bisognerebbe levarla anche a Napolitano tra l'altro ... Una cosa intelligente sarebbe fare votare i genitori per due (1 per papa e 1 per bimbo)
Eh questi son discorsi che abbiamo già fatto. In caso andate nella discussione sul suffragio così non intasiamo questa. Alla fine non si fa altro che aggiungere parole solo per dire: patentino cattivo. Ma di per sè non abbatte l'idea contraria e non fortifica la propria. Ma non voglio fare discussione, almeno non in questo theard Ecco, riprendendo Mussolini e Hitler, non sono esempi di cattiva scelta dal basso, alla ricerca della soluzione? E oltretutto, la scelta di una popolazione ha avuto grosse e negative conseguenze per tanti altri popoli.
Mussolini e Hitler hanno perso mentre Augusto e Stalin hanno vinto. Ma di fatto nessuno di questi è buona amministrazione, forse solo Augusto in parte
Sono assolutamente contrario ad un'ipotesi del genere, per me se uno vuole, può e deve esercitare sia l'elettorato attivo che quello passivo fino all'ultimo giorno della sua vita fosse anche ben oltre il secolo, altro che 85 anni. Da circa 35 anni faccio il presidente di seggio e negli anni ho assistito all'esempio di tanti anziani, che magari con grande fatica, ma altrettanto orgoglio non rinunciavano al loro diritto al voto. Qualcuno di questi per questo diritto settant'anni fa ha pure rischiato la pelle perché oggi non solo lui, ma tutti noi potessimo votare. Non posso non fare confronti con la tanto famigerata "generazione Erasmus" fautrice del remain che poi a conti fatti ha votato al referendum solo per il 36% (compresi poi chissà quanti di loro favorevoli al leave) , ma che sui mass media ce la mena notte e giorno sui vecchi cattivi che hanno deciso per il loro futuro. In sostanza di fronte ad una progessivo abbandono del voto si propone di limitarlo invece che di favorirlo: veramente geniale