Hillary Clinton’s 3 debate performances left the Trump campaign in ruins Donald Trump didn't just destroy himself. Hillary Clinton destroyed him. So far, Hillary ha condotto una campagna elettorale quasi perfetta e bisogna dargliene atto.
Trump da bravo repubblicano dovrebbe essere isolazionista. E la Clinton da buona democratica interventista. Trump strizza l'occhio all'oligarchia. Clinton disprezza tutto ciò che inizia per r e finisce per ussia. Non capisco però questo odio per i Russi. Loro si ritirano da certe zone del globo e queste vengono riempite da altre potenze, direi che sia fisiologico. Che vedano nella Russia una distrazione troppo grossa prima di battersi coi cinesi?
Ah non lo so neanche io,tuttalpiù se fossi negli americani cercherei di riappacificarmi e poi allearmi coi russi.Ormai sono come noi ed hanno più o meno i nostri stessi problemi.
Qui anch'io mi sono fatto la stessa domanda: non sarebbe meglio mettere subito i bastoni tra le ruote alla più grande minaccia economica per lo zio Sam (magari facendo comunella con gli indiani) piuttosto che andare contro la Russia che è sì ricca di materie prime, ma non tiene il passo dell'economia USA?
Sono mesi che mi faccio al tua stessa domanda Rio, lo pure scritto da qualche parte qui. Pare che gli USA stiano facendo il possibile per avvicinare Russia e Cina, quando parrebbe invece più conveniente tenerle separate. Delle due . Ho la politica estera USA è assurda oppure c'è qualcosa che ci sfugge.
Usa, Obama: «Trump non può avere i codici nucleari. È inadeguato» Perchè lui che va a fare le esercitazioni in Estonia si?
La politica estera USA, da bush in poi, è stata pressochè fallimentare. E credo che sia con la Clinton che con Trump la cosa non cambierà.
Possibile che nessuno in USA si sia reso conto che la Cina è avviata a diventae una superpotenza? Mi sembra così strano da farmi pensare che ci sia dietro qualcosa che mi sfugge.
Forse negli States i vari Generalissimi e Segretari di Stato sanno che facendo i grossi con i Russi non rischiano niente (ma possono comunque sfruttare la tensione creata per avere commesse per armamenti et simili) mentre andare a stuzzicare i cinesi potrebbe essere un grosso rischio
Mi pare che sia più facile il contrario. Così però mostrano veramente una scarsa lungimiranza. Per gli USA in un futuro contrasto con la Cina, cosa inevitabile sul medio-lungo periodo, sarebbe più conveniente una Russia che guarda ad occidente, come pareva intenzionata a fare fino a qualche anno fà, piuttosto che ad oriente, come la stanno spingendo loro a fare ora.
Che è poi divertente vedere i Democratici lamentarsi di Trump che menziona le frodi elettorali quando nel 2000 fecero un casino della madonna per Al Gore.
Non per essere di parte, cosa che in effetti non sono visto che non mi frega nulla ne dei democratici ne dei repubblicani, non mi pare che i democratici avessero fatto casino per ipotetici brogli prima delle elezioni come fa ora Trump.
Sì ma ora tutti i media e i democratici strillano come se solo l'idea di brogli, al di là che uno sia pro-Trump (personalmente lo ritengo un idiota e, visti gli ultimi dibattiti mi viene da credere che in realtà fosse solo una pedina per far eleggere la Clinton o che lui volesse soltanto farsi pubblicità e poi la cosa gli sia sfuggita di mano) o meno, la veemenza con cui si nega anche solo la possibilità fa sorridere. Specialmente visti i contenuti delle mail e dell'inchiesta di O'Keefe (finora non smentita).
A differenza di Rio penso che la politica estera americana vada a rotoli non dai tempi di Bush Junior, ma a mio parere, fin dai tempi di Roosevelt. Anche il tanto osannato Kennedy ha fatto le sue cappellate, senza tener conto delle sue fregole sessuali (comuni a tutto il clan Kennedy per altro) tali da far passare Trump per un monaco anacoreta. Forse solo ai tempi di Reagan e poi di Bush senior le cose sono andate meglio, ma al di là dei loro eventuali meriti, molto fu dovuto alla particolare circostanza storica per cui l'arcinemico sovietico era a pezzi e poi in via di disintegrazione. A differenza di un maestro di scacchi che prevede non la prossima mossa dell'avversario, ma l'intero divenire della partita, la Casa Bianca e la sua diplomazia sembrano incapaci di vedere nel futuro l'evoluzione delle loro scelte, per cui per politiche che nell'immediato potrebbero anche risultare razionali manca assolutamente un piccolo sforzo che potrebbe permettere di coglierne i rischi e le complicazioni a medio e lungo termine, vedi ad esempio la reazione americana all'invasione sovietica dell'Afghanistan. Quando poi ci si sofferma sulla politica schizofrenica nei confronti di Russia e Cina penso che ci sia lo zampino dei "neo con" che hanno la loro influenza tanto negli ambienti repubblicani che democratici. La fissa di esportare la democrazia, l'espansione assurda della NATO sono solo alcuni esempi e mi fermo qui perché siamo già ampiamente OT rispetto al tema della discussione.
Contando (molto semplicisticamente) 5 blocchi nel mondo moderno (USA-RUSSIA-EU-CINA-Brasile/india), tu Mappo se fossi lo Zio Sam come ti muoveresti?
L'Italia è il paese che ospita 60 milioni di commissari tecnici della nazionale di calcio, quindi perché non improvvisarsi presidente degli USA? Scherzi a parte, rispondendo alla tua domanda, per prima cosa tenderei ad escludere il Brasile ed eventualmente a parlare dell'intero continente, ma a parte questo dettaglio penso che alcune scelte siano obbligate, spesso non da necessità nazionali, ma dai vincoli che i singoli candidati si sono assunti e che una volta eletti devono adempiere. Ad esempio non puoi prendere soldi dagli arabi e poi fare finta finta di nulla, poi devi sempre fare i conti con il complesso industriale militare americano e con i generali del Pentagono e anche li non puoi far finta di nulla. Detto questo non propongo la pace mondiale, non sono Papa Francesco e sono convinto che non si possa essere amici di tutti, ma ritengo che l'unico confronto veramente inevitabile per gli USA sia quello con la Cina e mi sembrava che la politica dei primi anni dell'amministrazione Obama andasse in quel senso. Cosa sia successo poi non lo capisco e mi sembra privo di logica e dannoso in primis per gli USA stessi. Prioritario è oggi interrompere il rapido riavvicinamento fra Cina e Russia e aggiungerei Iran (ammesso che non sia già troppo tardi) anche perché credo che il passo successivo sarebbe un ulteriore allargamento di questa alleanza di fatto all'India e qualche genio a Washington potrebbe poi pensare, per reazione, di privilegiare ancor di più i rapporti con il Pakistan e le monarchie arabe del golfo. Ci sono poi dei panorami che stanno evolvendosi rapidamente ad esempio come il possesso di alcune isole contese da diverse nazioni nel Mar cinese meridionale, gli USA non potranno stare alla finestra all'infinito o peggio appoggiare la Cina e giocarsi il rapporto con tutti gli altri (con le Filippine se lo stanno giocando proprio in questi giorni). Ma non voglio divagare e quindi la mia opinione è che gli USA potrebbero e dovrebbero avere rapporti amichevoli con tutti i blocchi, ma giunti al dunque privilegiare quelli con Russia, EU, India ecc. a scapito di quelli con la Cina e dare così per perso anche l'Iran. Di fronte alle reazioni che si potrebbero manifestare in Ucraina, Polonia o negli stati baltici gli USA dovrebbero far ammenda della loro politica scriteriata degli ultimi anni e con le buone o con le cattive far capire l'importanza della posta in gioco, garantire la sicurezza di quelle nazioni, ma far capire che la guerra con la Russia non potrà mai essere un'opzione praticabile, se poi l'Ucraina dovesse far i capricci si può sempre replicare la messinscena di Piazza Maidan, ma a ruoli opposti.....