Concordo, sono come le cazzate che sparava Berlusconi, solo che Trump è americano e fa le cose in grande. Poi si sa che la destra è più soggetta a "emozioni" della razionale sinistra.
Sai cos'è la disgrafia? Disgraziato mettici in mezzo anche la tangenziale est è il T9 hai tutte le risposte Oggi è il terzo e mi da del vecchio mi devo fare delle domande? Quattro
"He has called climate change a hoax and promised to cancel billions of dollars in payments to United Nations climate- change programmes. He says he would “bomb the shit” out of IS, without explain- ing how this would be done." Non so come, ma Trump ha copiato parola per parola il mio programma elettorale in tema di cambiamento climatico, lo citerò per appropriazione indebita.
Sicuramente c'è , ma meno catastrofico di quanto si spacci. Basta vedere che il ghiaccio mentre è ai minimi nell'artide è da record nell'antartide . O che più aumenta la Co2, più aumenta l'attività vegetale, e la velocità di crescita delle piante soprattutto amazzoniche. O che il buco dell'ozono si sta chiudendo. Insomma , sicuramente non possiamo prendere Londra '800 come modello di sviluppo, e investire in rinnovabile e nucleare , ma non c'è la catastrofe alle porte. Oltrettutto il fatto che il pianeta si stia scaldando , non è scientificamente correlabile direttamente all'inquinamento più di quanto on lo si possa fare all'attività solare.
Il buco nell'ozono si sta chiudendo proprio perché sono state modificate le attività umane. Concordo comunque che le sventate previsioni catastrofiche dell'ambientalismo anni '70 pesino molto sullo scetticismo generalizzato verso le previsioni moderne.
Amen. Questo mi sembra ragionevolmente equilibrato sull'argomento; quest'altro se volete spaventarvi un po'. La cosa "positiva" è che nemmeno Trump ci crede: Il suo resort di golf in Irlanda sta chiedendo il permesso di costruire un muro per difendere i suoi affari dall'aumento dei livelli del mare, dall'erosione e dalle mareggiate causate, secondo la sua richiesta, dal riscaldamento globale. Per il resto, che ognuno pensi quello che vuole.
Precisazione: nessuno ormai nega il riscaldamento globale, se non qualche irreducibile isolato. La questione ora si è spostata sulle cause di questo riscaldamento: se l'azione umana o un ciclo naturale.
Io penso che diversi dei cambiamenti climatici, non tutti, siano provocati o aumentati dall'agire umano. Semplicemente non abbiamo gli strumenti per comprenderne il rapporto causa-effetto. Quindi vi è il dubbio che il nostro agire non sia correlato al cambiamento. Finché l'umanità non rischierà grosso, le mentalità e gli stili di vita non cambieranno. Il problema non è Trump che afferma queste cose, ma i milioni di cittadini che la pensano come lui e che nel loro piccolo contribuiscono all'inquinamento e al mantenimento di un sistema produttivo-economico ben lontano dall'essere ecologico.
Parlo per me stesso e quindi non rappresento quelli che tu definisci voialtri. Semplicemente penso che i cambiamenti climatici ci siano sempre stati e sempre ci saranno, dalla nascita di questo mondo fino alla sua fine. L'attuale fase di cambiamento climatico, sempre secondo me, non è dovuta ad un effetto antropico, ma a fattori naturali, uno dei quali potrebbe essere il sole. Nelle poche migliaia di anni in cui possiamo dire di avere testimonianze umane sui cambiamenti climatici abbiamo avuto un susseguirsi di periodi alternati di caldo e di freddo e - aggiungo io - in ogni periodo di riscaldamento abbiamo avuto un miglioramento delle condizioni di vita, quindi non trovo nulla di allarmante nell'attuale fase di riscaldamento, anzi. Mi fa molto più paura il clima da inquisizione con cui si vuole imporre il dogma del riscaldamento globale antropico, come se fosse una verità di fede indiscutibile al pari di tante altre verità di moda oggigiorno come, ad esempio, l'ideologia gender. Personalmente penso che ogni dollaro o euro speso contro questo cambiamento climatico sia un dollaro o un euro sprecato, con una frazione di questa immensa massa di denaro si potrebbe fornire acqua potabile a milioni e milioni di persone che in Africa o in Asia ne necessitano, si potrebbero debellare malattie e tanto altro, ma si preferisce combattere questi moderni mulini a vento anche perché il ritorno economico che alcuni ne traggono è immenso e quindi per povertà culturale, conformismo o convenienza, tanti - e i politici per primi - vi si adeguano e poi magari come Al Gore vincono pure un premio Nobel assieme ai fancazzisti dell'IPCC.
Ma, sinceramente non avevo mai letto il programma trump ma http://www.repubblica.it/esteri/ele...rump_presenta_suo_piano_energetico-140722311/ in sostanza (da altri siti) dice dirotto i soldi di Parigi , sulle infrastrutture americane , e fanculo. Dice solare e eolico sono boiate, e non ha tutti i torti. Petrolio a gogo , ok , è amerricano chettevolevi? Boh , insomma, pensavo volesse dare fuoco alla foresta amazzonica o giu di li !
Sì, immagino che di fronte alla lobby dei costruttori di pannelli solari - peraltro sovente caratterizzati da un EROEI terribile, e di conseguenza anch'essi specchietto per le allodole - quella dei petrolieri impallidisca. Comunque così se ne potrebbe discutere, dal tuo precedente messaggio sembrava che negassi la situazione. Faccio solo notare, fra l'altro, che una variazione di pochi gradi nella temperatura delle acque superficiali dell'oceano, lungi dall'apportare "benefici", basta ed avanza per innescare fenomeni distruttivi nelle reti trofiche della vita in mare, come quelli provocati poco tempo fa dalle correnti marine al largo delle coste del Perù (accadrebbe la stessa cosa anche se il pianeta si raffreddasse). Inoltre non è solo una questione di temperature, ma di velocità: nel Triassico la Terra era molto più calda di adesso - probabilmente non c'erano nemmeno ghiacciai perenni - ma a riscaldarsi così tanto ci aveva messo 52 milioni di anni, non 1000.
Infatti, sono uno peggio dell'altro. Purtroppo non credo che entro la settimana prossima si avvererà la mia speranza, ovvero che sotto ai piedi dei candidati principali si apra una voragine e che entrambi si dirigano velocemente in direzione del nucleo fuso di elementi ferrosi posto al centro del pianeta. Pazienza.
Personalmente neanch'io sono convinto da un candidato come Trump, ma è ciò che passa il convento e qui devo fare un paio di considerazioni: la prima è che anche un certo Reagan veniva ridicolizzato dalla stampa e dal mainstream progressista e poi abbiamo visto come è andata, quindi in caso di sua elezione vediamo come andrà a finire, di certo non assisteremo a quello che paventano i suoi detrattori. La seconda considerazione è che considero un quadriennio targato HRC come la peggior iattura in cui potremmo incorrere di questi tempi, altro che riscaldamento globale. Dall'alto della mia veneranda età ho potuto gustarmi una ventina di anni di guerra fredda e forse perché allora ero un giovane scapestrato, eppure confesso che non ho mai avuto paura come oggi che ci si stia incamminando a rivivere, con la stessa beata incoscienza, le radiose giornate del luglio di un secolo fa. Posso passare tranquillamente sopra all'evidente immoralità e cinismo della nostra eroina, ma non alla sua performance come segretario di stato, nè alla sua pervicacia nel perseguire il progetto obamiano delle primavere arabe che stanno mandando in tilt non solo Nord Africa e Medio Oriente, ma la stessa Europa alle prese con un'invasione senza fine di disperati, né tanto meno alla sua ostilità alla Russia con tutto ciò che ne consegue ed il prezzo che vorrebbe fare pagare in primis a noi europei. Vi è poi un motivo in più di ostilità nei confronti di personaggi come Obama e la Clinton e questo è personale: fin da ragazzino appassionato di storia ho sempre visto gli "ammericani" come degli eroi, avevano sconfitto il mostro nazista, ci avevano dato la libertà e letteralmente sfamato nei primi anni del dopo guerra, avevano contribuito al nostro miracolo economico che ci aveva permesso un livello di benessere fino ad allora sconosciuto, ci avevano mostrato un modello di vita che allora ci sembrava il non plus ultra e negli anni della guerra fredda ci proteggevano dalle orde dell'Armata Rossa. Negli anni '70 per chi non si era fatto infinocchiare dal libretto rosso di Mao gli USA erano realmente la culla delle libertà e oggi cosa sono diventati ( o forse lo sono sempre stati e io non me ne ero accorto)? Certo la colpa non può essere interamente addossata a Obama e alla Clinton, ci mancherebbe, ma oggi come oggi essi ne sono gli elementi più rappresentativi e quelli che possono realmente condurci alla catastrofe. Come posso accettare che gli americani siano passati dalla parte del torto, che finanzino decapitatori di bambini da loro chiamati ribelli moderati, come posso accettare che per la loro insipienza da apprendisti stregoni sia potuto nascere un mostro come ISIS e poi qualche testa d'uovo alla Casa Bianca abbia detto "Accidenti cosa abbiamo combinato, vabbè pazienza, oramai è inutile piangere sul latte versato, vediamo se possiamo usare ISIS per i nostri scopi....." No grazie, Trump è un salto nel vuoto, diamogli per lo meno il beneficio del dubbio, ma la Clinton proprio no.
Si cresce, si cresce ed è inevitabile guardare le cose con occhi differenti, a volte con un pizzico di disillusione altre volte con un po' di disincanto, credo che sia un passaggio quasi inevitabile nella vita delle persone. Non rinnego quello che pensavo degli USA quarant'anni fa, perché veramente loro ci hanno liberato dai nazisti e poi hanno impedito che diventassimo una provincia dell'Impero sovietico, senza dimenticare il Piano Marshall ecc ecc. Semplicemente con il passare degli anni leggendo, ragionando, guardando ai fatti alla luce di diverse interpretazioni, guardando come in questi decenni le cose sono andate non ho potuto far a meno di veder come dietro ed accanto a quell'aspetto positivo degli USA vi fossero anche tante contraddizioni e scheletri negli armadi. Se ancora nei primi anni '90 pensavo che gli USA e la NATO avessero il compito di essere i poliziotti del mondo e di essere esportatori di democrazia, oggi alla luce dei disastri provocati, in ultimo in Siria, ho cambiato radicalmente posizione, se ancora al tempo del Vietnam assolvevo gli USA pensando che sì la guerra si era rivelata un fiasco clamoroso, ma che comunque bisognava farla per evitare il realizzarsi della teoria dl domino e che in fondo gli USA avevano sbagliato, ma in buona fede, oggi la penso in maniera radicalmente differente. Se ancora nella seconda guerra del Golfo vi era un misto di spregiudicatezza misto ad un sincero credo di essere comunque nel giusto, da allora in poi, al di là dei risultati comunque fallimentari vi è stato un atteggiamento che non posso altro che definire criminale da parte del governo USA e dei suoi principali ispiratori. Gli USA, a cui guardo comunque con simpatia, sono in mano ad una cricca di persone esaltate realmente in grado di condurre il mondo intero ad una catastrofe in cui personaggi come Obama o la Clinton in fondo non sono altro che volenterosi apprendisti carnefici. Per certi versi ancor più pericolosi dei tecnocrati post comunisti cinesi o di Putin. Scoprire che lo sceriffo della città non è così immacolato, ma che è più o meno della stessa pasta dei fuorilegge che dovrebbe combattere è una scoperta decisamente inquietante.
Concordo con auri, come fai a guardare agli USA, dai, neanche Spadolini... Ricordatevi, la Russia va piano ma lontano! No, a parte gli scherzi, so che è facile parlare a posteriori, mi dispiace mappo che te da giovine eri dalla parte del torto della storia...
No guarda sono ancora convinto che negli anni della Guerra Fredda essere dalla parte occidentale, dalla parte degli USA, quando tutti inneggiavano a Mao, alla violenza proletaria, ai Khmer Rossi, salvo poi cadere dal pero e dire decine di anni dopo, sottovoce, scusa, fosse la cosa giusta. Non per difendere gli USA, ci mancherebbe, ma perché opponendosi a quel pensiero conformista di allora si difendevano i valori della persona e la sua dignità. Gli USA e le democrazie occidentali, in Italia la DC, con tutte le porcherie che hanno fatto, quelle che già si vedevano allora e quelle che si sono scoperte dopo, volenti o non volenti erano allora l'unico spazio in cui si poteva essere liberi, liberi anche di contestarli come facevano i mie coetanei dell'epoca. Quello che intendo dire è che se con la guerra del Vietnam gli USA hanno perso la loro innocenza poi dagli anni 90', prima lentamente poi sempre più in maniera turbinosa gli USA, intesi come classe governativa, dirigente ed intellettuale, si sono come trasformati, (o a seconda dei punti di vista hanno rivelato la loro vera natura imperialista) il popolo, viceversa, è rimasto molto più attaccato a quella che era l'immagine che io avevo di loro quaranta anni fa ed in questo senso che interpreto il successo che un candidato altrimenti impresentabile come Trump raccoglie nelle classi medie e nelle aree meno urbanizzate dell'America.