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"Guardate la Germania, guardate a cosa sta accadendo in Svezia – ieri sera. La Svezia! Chi l'avrebbe mai detto? Ne hanno accolti un numero enorme (migranti, ndr) e stanno avendo problemi inimmaginabili. Guardate cosa accade a Bruxelles, in tutto il mondo. Guardate Nizza, Parigi. Abbiamo fatto entrare migliaia e migliaia di persone nel nostro paese e non c'era modo di controllarle. Così, vogliamo rendere la nostra nazione sicura." Se questa traduzione è corretta, e se la trasmissione a cui faceva riferimento è veramente della sera prima, beh fanno schifo veramente i vostri giornalisti...
Guarda dopo quella della Svezia,i main stream americans non credo che potranno convincermi della loro verità mai più
Dice hanno trovato la pistola fumante di Assad. Se non credi a loro lo confermano pure gli inglesi. Quindi...
Il controllo che lo stato (discuteremo eventualmente poi chi è lo stato) esercita sulle menti delle persone è incredibile. La scuola pubblica ha come scopo primario formare le menti in un determinato modo, prima di tutto pro patria e legalità. Questo è ciò che in primis interessa, avere cittadini ordinati e tranquilli. E' l'identico scopo per cui la scuola è nata in Prussia ! In questo quadro si inseriscono poi gli interessi nel formare le menti future pro o contro determinati argomenti e così ecco il togliere dalla scuola una morale storica per sostituirla con un'altra più "moderna". Eliminare una religione per sostituirla con un altra. Possiamo usare termini come tentativi di ingegneria sociale o scienza sociale? Ma oggi si sono accorti che questo non basta più, c'è internet , c'è una facilità e libertà di diffusione delle emozioni impressionante , in un modo nuovo , un modo che permette alle persone di allargare il proprio sentire al sentire di molte più persone rispetto al passato. L'obbiettivo nel controllare le notizie e opinioni(vedi legge anti opinioni olocausto, o anti opinioni razziali, sessuali ecc...) è limitare il diffondersi di emozioni in maniera incontrollata. E' evidente che c'è una esagerazione in queste notizie fake, trovano il tempo che trovano, alcuni ci cascano molti no ecc... Ma la volontà di controllarle ha un preciso scopo politico, formare il cittadino, formare il votante, mantenere l'ordine. Così come dare il risalto o meno a determinate notizie di cronaca a seconda del periodo politico. Questo è ciò che è sempre stato fatto da tutti , destra e sinistra ; solo che la cosa è normale in una dittatura , ma anormale in democrazia. Io credo invece che se un emozione si crea un motivo ci sarà, se gli operai sono trattati male dal padrone è giusto che covi in loro un sentimento di ribellione e lotta, che sfoci anche in conflitto sociale nella fabbrica al fine di ottenere un giusto equilibrio nei trattamenti. Identico discorso s'ha da fare nel resto delle cose. Avendo unicamente riguardo al principio di non aggressione.
Bacca, riguardo le leggi "anti-opinioni" come le chiami te, a mio parere sbagli, non si tratta di "controllare" le menti dei cittadini o robe del genere, ma, per quanto ne so, di ricondurre le discussioni, soprattutto su internet, alla civiltà; La Boldrini (che molti di voi qui non apprezzano) e altri stanno per esempio elaborando una legge per controllare l'etere e non permettere più che molti maleducati insultino la gente su internet, coperti dall'anonimato. Non si tratta di una legge "anti-opinioni" ma di una legge contro la maleducazione e gli insulti sessisti che troppo spesso si sono visti sui social. Anche noi, qui dentro, abbiamo discussioni a volte anche appassionate; Ma non si è mai visto arrivare all'insulto, anche perché sarebbero intervenuti i moderatori. Questo se ho colto bene quello che vuoi dire
Provvedimenti contro la maleducazione e il sessismo (concetti su cui attualmente si fa moltissima confusione intendendoli sempre in maniera eccessivamente ampia e astratta) indicano in maniera abbastanza sublimata la paura delle classi dirigenti di qualsiasi tipo di critica al "Pensiero Unico" (con ciò intendendosi tutta quel fastidioso misto di europeismo e neoliberismo proposto come dogma assoluto), che nel nostro caso si esprime come populismo e sovranismo di destra e in maniera popolare si esprime in maniera spesso rozza e razzista (questo perché la sinistra è diventata l'espressione dell'élite). Ai politicanti non frega un'emerita cippa di diminuire la maleducazione su Internet, gli interessa erodere basi di consenso al populismo.
Leggi che proteggano dall'insulto esistono già (vedi calunnia, ingiuria e diffamazione; addirittura entra in ballo il vilipendio alla istituzioni qualora siano insultati personaggi che ricoprono cariche politiche). Quella che alla gente fa comodo non capire è che tutto si può ricondurre ad un problema di educazione. Non siamo in grado di accettare altri pareri ed opinioni perché non siamo educati a farlo. Non siamo in grado di verificare criticamente una notizia perché non siamo educati a farlo. Non siamo in grado di comprendere alcuni macroargomenti di un certo spessore perché non siamo educati a farlo. Non sto parlando di intelligenza o di cultura. Non voglio semplificare tutto ad una questione di popolo vs elitè culturale. Anche tra chi si crede l'elitè del paese c'è molta gente che addita tutti coloro che non la pensano come lui come "stupidi sempliciotti". Il mio è un discorso più profondo legato, sicuramente alla nostra istruzione, carente sotto molti aspetti (primo esempio che mi viene in mente: si perde un anno del liceo ad analizzare i promessi sposi e un giorno delle elementari per spiegare come funziona la nostra Repubblica), ma forse è legato anche al nostro essere latini e calienti, che ci facciamo troppo spesso governare dalle nostre emozioni (come dice @bacca).
Le rete deresponsabilizza, un po' come le folle. Una persona anche tranquilla in realtà dietro uno schermo scatena il peggior becerismo, indipendentemente dall'etnia
La rete ci deresponsabilizza perché ci sentiamo anonimi e impunibili. Basta che la Postale inizi a suonare qualche campanello e vedi che si smette di dare del cog*ione a destra e a manca. Certo che se la Polizia non ha voglia e/o risorse per perseguire i crimini più gravi figuriamoci se si mette a indagare i leoni da tastiera