Lo è, ma non vorrei veder trasformare il topic incentrato sui fatti storico-militari ad uno dove si parla di indipendentismo ecc.
Disobbedire a uno che utilizzava la decimazione sulla truppa e la sollevazione coatta dell'incarico agli ufficiali? Seriously?
Secondo me (ma è una mia speculazione, si badi bene) lo Stato Maggiore Italiano si è ben guardato dall'intervenire in fase di allestimento della linea di difesa sul Piave: ha deliberatamente lasciato soldati e civili in mano al nemico. Lo sapevano sicuramente che la logistica austriaca sarebbe quasi del tutto saltata a fronte di tutti i prigionieri, gli sfollati, le linee da consolidare ecc. Se non sono intervenuti, immagino, è perché quasi un milione di soldati mancavano all'appello e non avevavo modo di rimpiazzarli in tempi brevi. Non c'è nessuna teoria del complotto: tu devi vincere una guerra e devi fare in modo di prenderti qualunque vantaggio possibile. Siamo wargamer qui dentro, e lo capiamo benissimo, anche se umanamente non è il massimo. Ma in guerra le regole del vivere civile non valgono.
Perdonate l'ignoranza e la domanda molto border line, ma la logistica austriaca era così pessima per la mancanza di organizzazione o perchè mancavano proprio cibo e munizioni?
Non so risponderti benissimo perché ho trovato la conseguenza e non la causa, ma da quello che ho potuto leggere, IMO, è stata la pessima organizzazione. Ma aspetto conferme o smentite.
in linea generale la logistica austriaca non era pessima: ricordiamo che aveva retto la difesa del fronte italiano per 2 anni, ed è stata in grado organizzare la straffenspedition. Il problema era che l'offensiva è andata *troppo* bene: avanzare in così poco tempo per così tanti km e prendere così tanti prigionieri era qualcosa di quasi totalmente sconosciuto all'epoca. Come si diceva qualche messaggio fa, era quasi una mossa da WW2: se ci fosse stata qualche divisione motorizzata l'offensiva potrebbe essere presa come un esempio di sfruttamente delo schwerpunkt. inoltre, per poter disporre di 265000 prigionieri (senza contare gli sfollati) un esercito deve avere un sistema di trasporto motorizzato (treni, autocarri), altrimenti far tutto a piedi e al massimo a cavallo/mulo significa saturare totalmente le tue capacità logistiche. Quindi no, munizioni e cibo credo fossero disponibili (tant'è vero che la guerra è continuata per un altro anno, e l'Italia non è riuscita veramente a riconquistare tutto il territorio perso.), ma il problema era logistico nel senso che l'esercito austriaco (ma credo nessun esercito all'epoca) non era in grado di gestire un tale successo. Per quanto riguarda le truppe d'assalto: gli italiani avevano fondato gli arditi nel luglio del 1917, mentre i tedeschi avevano iniziato a sperimentare ormai dal 1915...possibile che le tattiche fossero totalmente ignote allo stato maggiore italiano? sicuramente i francesi avevano combattuto contro le sturmtruppen, come pure gli inglesi (non solo sul fronte occidentale, ma anche forse anche a gallipoli: gli ottomani avevano delle truppe d'assalto "ben strutturate" nel 1917). Addirittura, alcuni mesi prima lo stato maggiore italiano aveva avuto un'idea simile con gli arditi!
Appunto, disubbidire a cadorna era suicidio... Su quel *!*!*!*! di cadorna mi sono già espresso e non intendo tornare sull'argomento. Piuttosto ancora mi sorprendo come delle volte un commento venga completamente travisato, e venga colto l'esatto opposto del suo significato ;-)
Gli articoli prendono spunto da un fatto similare e cioè che il generale Capello non fece arretrare le postazioni d'artiglieria come richiesto da Cadorna, ma non fu un atto di insubordinazione, un errore dettato dal fatto che fosse in condizioni fisiche precarie ed infatti qualche giorno dopo andò ad Udine.
Se il tuo commento era diretto a me, avevo capito perfettamente ed ero d'accordo con te. Stavo solo ribadendo il concetto...
chiaramente insufficienti col senno di poi. Barbero sfortunatamente me lo sono visto: meglio cosi evito di comprare un qualche suo libro, vista la conferenza....1h 22m di "nottata persa e figlia femmina": non c'è stata la sorpresa strategica, ma c'è stata quella tattica: si aspettavano una offensiva condotta come le altre precedenti, si sono trovati in una situazione per loro nuova: sul fronte occidentale qualche mese dopo, anche li il fronte è stato sfondato. poi le osservazioni sul nostro esercito, assolutamente ci stanno, ma dimenticarsi delle innovazioni tattiche viste in occidente per la prima volta a Caporetto....e di dimenticanze ce ne sono altre: ad esempio il pippone sui prigionieri senza dire che tedeschi e austriaci avevano chiesto alle altre nazioni i rifornimenti alimentari necessari e che l' italia si è rifiutata considerando i prigionieri "traditori e codardi" dà una visione parziale e distorta. ho apprezzato invece che abbia accennato ai problemi derivanti dal blocco, non mi ricordo se ha dato numeri, ma pochi storici ricordano i 600.000 e passa morti di fame e denutrizione in Germania.
Sì, può sembrare ingeneroso ma i bravi comandanti sono quelli che prevedono anche il senno di poi. I francesi a furia di essere pronti per il modo di fare guerra alla maniera "precedente" hanno preso mazzate nel 1870, 1914 e 1940. Comprensibile ma non scusabile.