Incuriosito dagli AAR di @GeorgePatton ho messo le mani su C:MANO. Dopo un paio di notti passate tra tutorial e video tutorial, mi sono lanciato su questo scenario. La scelta è stata influenzata da una serie di video AAR su questo scenario, che userò come guida per approcciare la complessità di questo titolo. Ecco il briefing iniziale. Admiral your task is the following: -You are to destroy all military facilities on the Lybian coast and disable their airforce bases. -Destroy their small navy in order to clear the way for an amphibious assault. But beware their russian imported submarines and their air defense. In order to complete your mission we put at your disposal most of our surface ships, and one of our newest Todaro class submarine. The southern bases of the airforce have all been put on high alert and will be fully operational in a couple of hours. Admiral one last thing we will have no foreign support to this operation, eventough Tunisia has granted us access to their air space do not expect any help if things go south. Enemy Forces Lybian Navy: Composed of small ships, wich main purpose is to patrol their national waters. And 3 russian PL-641 Foxtrot attack submarines. Lybian Airforce Consist of approximately 150AC ranging from interceptors to naval bombers. Friendly Forces Marina Militare: - CVBG Cavour. - CVBG Garibaldi - 1x Todaro class submarine. Aeronautica Militare: -4x Wings of Eurofighters -3x Wings of AMX (light attack AC) -2x Wings of Tornado IDS -1x Wing of Tornado ECR (SEAD) -1x Wing of UAVs -1x Wing of Br. Atlantic (matitime patrol and ASW) Mission Destroy all AC, ships and subs you encounter, incapacitate their airfields by bombing their runways and radars. If the occasion is presented to you kill as soon as possible Gadaffi or any other HVT ! Scoring details : + 100 points for destroying a runway + 25 points for destroying a submarine + 20 points for destroying a surface ship + 15 points for destroying a radar + 10points points for destroying an AC - 200 points for loosing a CV - 100 points for loosing a Submarine - 75 points for loosing a Surface ship - 30 points for loosing an Fighet jet (EF2000/IDS/ECR) - 10 points for loosing any other AC Your score goal is 800 pts, otherwise the amphibious landing won't be possible! Si parte!
Lo scenario si presenta alquanto complesso, in numero di obiettivi ed unità a disposizione. I libici possono contare sul numero, mentre gli italiani schierano meno unità ma di generazione più recente. Col proseguio della partita le vedremo più nel dettaglio. Il tempo a disposizione per il completamento delle operazioni è di 72 ore. Avviata la partita vengono subito segnalate le installazioni libiche terrestri conosciute. Tra queste troviamo: -4 Basi aeree -6 Stazioni Radar -15 Postazioni SAM Il raggio dei radar libici, grazie ad alcune batterie SA-5c, si spinge fino alla Sicilia. Sarà dunque fondamentale acceccare queste postazioni in primis, così da ridurre il preavviso d'allarme concesso ai libici. Sempre le batterie SA-5c garantiscono alla Libia un ombrello a protezione della costa, entro un raggio di 150 miglia nautiche. Ad integrare questa difesa ci sono batterie minori SA-2 e SA-3, a corto raggio, dedicate principalmente alla difesa di radar e piste. Inizialmente concentrerò l'attenzione nella zona di Tripoli e alla relativa base aerea. Per fare ciò dovrò organizzare delle zone di copertura aerea che avranno lo scopo d'intercettare eventuali sortite nemiche sul Mediterraneo e coprire gli attacchi a terra che arriveranno via Tornado ed AMX. Più arretrate, sui cieli della Sicilia, verranno stabilite le rotte delle missioni di supporto, che vedremo in seguito. Avranno anche loro una CAP dedicata, in particolare a protezione del mio AWACS, vero asso nella manica. Queste aree di CAP serviranno a coprire anche i due gruppi CV (Garibaldi e Cavour) che incrociano al momento a SUD della Sicilia. Il sottomarino Todaro dovrà invece fungere da sentinella pattugliando le coste libiche.
Rispettivamente 4 e 8 Harrier, in configurazione AA con possibilità di montare GBU e MK. Più svariati ELI per la caccia marina e sub, che scambierei volentieri per qualche Tomahawk Faccio presente che lo scenario è già stato completato una volta, addirittura con una vittoria, grazie all'eliminazione del VIP Gheddafi. Ma molte cose non sono andate come pianificate, ho perso diversi aerei per imprudenza e diversi attacchi a terra sono stati abortiti a causa di missioni organizzate senza criterio. Addirittura alcuni Tornado si sono schiantati in Toscana per mancanza di carburante. E il Todaro ha finito le batterie restando bloccato a -40 in mezzo al mare. Non oso immaginare l'opinione pubblica IRL
150 segnalati dal briefing, ho notato che eliminato Gheddy si danno una bella calmata ma prima te ne lanciano contro circa 40 su più scaglioni
Si parte con l'organizzare le missioni per l'area di Tripoli. Sul Mediterraneo vengono stabilite due aree di CAP per intercettare le sortite libiche e coprire le missioni di supporto. Ad ognuna sono stati assegnati alcuni stormi di EF-2000, che operano a radar spento. Il perché è presto spiegato. L'E-3 Sentry, di base a Trapani, sarà l'angelo custode dell'operazione Folgore. In transito sulla Sicilia, può coprire le coste libiche con un raggio di oltre 300 nm. A Nord della Sicilia e sul Tirreno vengono inoltre stabilite le rotte dei tankers di supporto, di stanza a Siracusa e Decimomannu. Per il momento non vengono assegnate missioni di attacco al suolo, dato che i TORNADO di Ghedi e Piacenza sono ancora in fase di preparazione. Disponibili ci sono gli AMX di Istrina, mantenuti come riserva per gli attacchi alle piste libiche. Un secondo gruppo di AMX si trova nella base di Amendola, in fase di riarmo. Le forze della Marina hanno ricevuto ordine di muovere con cautela verso Sud. Il Gruppo Garibaldi, attualmente nello Stretto di Sicilia, è composto come segue. Il Gruppo Cavour, muoverà dallo Ionio con rotta S-E, per poi convergere ad Ovest, incrociando la rotta del gruppo Garibaldi. Più avanzato rispetto alle flotte, il sottomarino Todaro procede a quota periscopica, in modalità di rilevamento passivo. Dovrà vedersela con i sottomarini libici di classe Foxtrot, a motore diesel. L'intelligence ne segnala 3, la cui posizione e condizione è attualmente ignota. Prima di avviare la partita mi occupo di scorrere la configurazione d'arma di tutte le unità. In particolare mi occupo degli elicotteri imbarcati della Marina, che vengono caricati con i sistemi di rilevazione e EW. Passo poi ai caccia EF, in configurazione AA. Viene dato ordine di armare ogni ala disponibile, tranne quelle in manutenzione. Voglio essere sicuro di mantenere sempre in cielo una decina di stormi, almeno. I Tornado di Piacenza vengono lasciati invariati. Nella configurazione ETS sono già armati con i missili antiradar AGM-88b HARM. I loro pari di Ghedi vengono invece caricati con gli Storm Shadow, armi a lunga gittata che intendo usare come piede di porco per sfondare le difese SAM della Libia. Viene mantenuta una quota di Tornado IDS armati con armi a corto raggio per l'attacco al suolo, integrata dagli AMX. Queste operazioni di riarmo mi costringono ad attendere dalle 2 alle 6 ore per poter lanciare un primo attacco deciso, sebbene piccole sortite saranno disponibili a breve. Non mancheranno comunque i fuochi d'artificio, visto che i primi aerei si preparano già a decollare.
Una volta che l'AWACS si porta in posizione sulla rotta stabilita iniziano ad apparire i primi contatti. Gli EuroFighter a Nord della Libia iniziano a battere la loro zona di caccia, mentre i contatti ormai contrassegnati come ostili si avvicinano a velocità elevata comprese tra 500 e 900 nodi. Arrivati nel raggio dei miei AMRAAM vengono agganciati e nonostante le manovre evasive vengono rapidamente abbattuti. Le prime pedine a cadere sono una coppia di MIG-23MS. Si aggiungono presto due MIG-21MF. Ed altri due 23. Data la consistenza delle forze nemiche non starò a segnalare ogni perdita da qui in poi. Questa rapida schermaglia vede prevalere i tecnologici EF-2000 italiani. Successive incursioni libiche vengono respinte senza perdite nei seguenti 50 minuti, aprendo lo spazio per il primo attacco alle installazioni SAM. Vengono adibiti i Tornado armati di Shadow Hunter, coperti da 4 EF. Gli obiettivi sono le 2 batterie SA-5 nei pressi di Tripoli. Mentre la placida Pianura Padana viene attraversata dai Tornado, a Sud la situazione si fa tesa. Mentre gli Eurofighter dirigono al punto di rifornimento, vengono individuate 2 tracce distinte che si dirigono verso la Sicilia. Sono un Mirage ed un Mig-23 che approfittano della finestra lasciata spalancata per infiltrarsi. La loro presenza potrebbe mettere in pericolo la rotta dei Tornado e minacciare anche il Gruppo Garibaldi. Viene pertanto deciso di lanciare una coppia di Harrier dal ponte della Garibaldi. In breve riducono la minaccia in due palle di fuoco che precipitano in mare. Testardamente i libici tentano subito un'ulteriore sortita, questa volta con i MIG-25 Foxbat. A decollare ora sono gli Harrier del Gruppo Cavour, che dirigono incontro al nemico da Est in formazione serrata. A loro si aggiungono gli EF di ritorno dal rifornimento. Sui cieli di Malta infuria la battaglia. I contatti vengono agganciati nuovamente dai missili AMRAAM a circa 60 nm di distanza, in totale sicurezza. La mappa si riempie di nuovi segnali, che dirigono a Mach 1 verso i MIG libici. I nemici vengono abbattuti in rapida sequenza, lasciando i cieli sgombri. Pare che i libici abbiano perso momentaneamente lo slancio, ma con 4 piste e 150 unità possono recuperarlo in breve tempo.
I Tornado IDS sganciano in rapida sequenza 8 Shadow Hunter, all'altezza di Malta. Queste armi hanno una portata superiore alle 200 miglia, il che le rende perfette per colpire in relativa sicurezza le installazioni libiche. (Nello screen la portata della Shadow Hunter, i SAM 5c del nemico arrivano fino a Malta come raggio teorico, ma tutti i miei velivoli volano a radar spento grazie alla copertura fornita dall'E-3 Awacs.) I vettori dirigono verso le postazione SA-5, nei pressi di Tripoli. Uno dopo l'altro i missili impattano nell'area bersaglio, creando notevoli danni ma la batteria rimane ancora segnalata sulla mappa, sebbene non si conoscano le condizioni di operatività. Entra in gioco anche il Gruppo Garibaldi che lancia diverse salve di Otomat MK2 IV. Questi missili antinave hanno un raggio di 160 nm circa, ma possono operare anche su distanze maggiori se coordinate con i radar dell'AWACS. Alla velocità di 470 kts gli Otomat (anche chiamati Teseo) viaggiano a circa 20 metri dalle onde, in direzione della flotta leggera che incrocia a largo di Tripoli. Arrivati quasi sul bersaglio, gli Otomat vengono disturbati dalle contromisure nemiche. Uno ad uno finiscono la loro corsa in mare, senza infiggere danni. (Dovrei settare la dottrina del gruppo in modo da evitare questo spreco di munizioni, ma non ho voglia ) Mentre i primi gruppi di Tornado ritornano verso la base, vengono fatti alzare in volo altri due IDS, nella speranza di mettere a tacere le batterie SA-5 di Tripoli. La loro missione porta a casa altri bersagli, tra cui diverse AA da 23mm ed altre batterie di SA-5. Vengono lanciati anche 4 Tornado in configurazione aria-terra armati con AGM88 antiradar e Kormoran anti nave. Arrivati oltre Malta, agganciano diversi bersagli non identificati ma che vengono comunque illuminati come ostili. Aprono il fuoco, affondando due navi leggere: - 518 Sharara [La Combattante IIG] - 416 Ziyad [Pr.1234E Nanuchka II] In tutto ciò il Gruppo Garibaldi ha terminato i Teseo a lungo raggio e continua a fare fuoco con i Mark1, che finiscono però in mare non riuscendo ad agganciare le navi leggere libiche, probabilmente protette da contromisure elettroniche. Forse è ora di intervenire sulle regole di ingaggio
MIG 23 e 21 sono armati con Atoll AA con raggio 4nm I Mirage F1D montano R550 Magic 1 con raggio 5nm e R530F con raggio 22 nm I Mig-25 Foxbat hanno solo AA da 30 a 5 nm
I Tornado prima di rientrare alla base sganciano oltre ai Kormoran anche gli AGM88 che puntano verso la costa libica. Colpiscono un presidio ad EST di Tripoli, danneggiando una stazione radar, un paio di SAM SA-2 e altrettanti MANPADS. Prima del calare delle tenebre i libici tentano un'ulteriore sortita, prontamente respinta dagli EuroFighter. Ormai è evidente la superiorità di mezzi dello schieramento italiano. Viene pertanto stabilito di lanciare un'offensiva notturna nella zona di Tripoli. Vengono organizzate 3 missioni di attacco al suolo: una indirizzata ad eliminare i residui delle batterie SA5 ed SA2 nei pressi di Tripoli, una per eliminare due postazioni radar ed infine vengono stabiliti alcuni OBJ nella base aerea di Okba Ben Hafi. Per portare l'attacco vengono adibiti i Tornado sia IDS che ECR, gli AMX ed anche una coppia di UAV Reaper armati con gli HellFire. Mentre i velivoli iniziano ad affollare le piste in rullaggio, il sottomarino diesel Todaro, ormai a ridosso della costa libica, intercetta un segnale che potrebbe corrispendere ad un Foxtrot libico. Escludendo la presenza del Todaro, la traccia individuata è al 99% ostile. Pertanto il capitano ordina di lanciare 2 siluri Black Shark, che dirigono verso l'obiettivo, un probabile sottomarino russo in forza alla Marina Libica. Il primo siluro è più che sufficente, eliminando la traccia radar del Foxtrot. Il secondo siluro compie alcuni giri sul posto in cerca di nuovi obiettivi, prima di arrestare la propria corsa. Al calare della notte l'attacco ha inizio e i cieli si affollano di aerei italiani diretti a Sud, verso Tripoli. L'attacco è stato coordinato alla perfezione (modestia a parte) e in sequenza vengono colpite prima le postazioni SAM, poi i radar ed infine la base aerea di Okba Ben Hafi, che riporta i primi danni ad alcuni hangar e sulle piste. Da valutare l'operatività delle stesse. I libici però non restano con le mani in mano, lanciando subito la controffensiva dalla base di Sirte Ghardabiya. Per fortuna in zona transitano diversi EF-2000, che prontamente intercettano le formazioni nemiche, abbattendo diversi contatti e costringendo alla ritirata i pochi superstiti. Sulla via del ritorno alcuni Tornado armati con gli AGM88 antiradar, avendo ancora armi sulle rastrelliere, optano per una veloce digressione ad EST, intesa ad eliminare del tutto la flotta leggera che staziona a largo di Tripoli. Vengono affondate altre 2 navi leggere, sgombrando questa area da minacce di superficie.
Non ho dimestichezza con le icone standard, queste le trovo più intuitive ma immagino sia solo abitudine.
All'alba la zona di Tripoli è finalmente sgombra da difese SAM e radar. Restano attive le piste, ma i pochi MIG superstiti che hanno il coraggio di alzarsi in volo incappano direttamente nella zona di CAP che è stata estesa fino alle coste libiche. Gli Eurofighter stazionano sui cieli libici, respingendo ogni ondata che gli viene scagliata contro dal vicino aeroporto della Sirte. I libici sono passati dai MIG-21 e 23 ai modelli 25 Foxbat e SU-22. I piloti italiani non fanno distinzioni, abbattono indiscriminatamente le avanguardie di grosse formazioni, che dopo i primi abbattimenti ripiegano inseguite da stormi di AMRAAM. Dovrei controllare come stanno le riserve di questi missili, le Shadow Hunter sono agli sgoccioli e non vorrei ritrovarmi a corto di missili per superiorità aerea. Vista la situazione favorevole, lancio un secondo attacco di terra alla base aerea di Tripoli. Durante l'esecuzione di questo attacco, che porta a casa altri punti, Gheddafi si rivela. Il VIP, sconcertato dalla potenza dell'attacco italiano rispetto alla misera figura libica, tenta di abbandonare la zona di Tripoli. Si muove in una colonna formata da alcuni BMP-2, poco a SUD della città. Mi trovo davanti un'occasione d'oro per sistemare la questione libica. Per non dare il tempo al Gheddy di far perdere le sue tracce, opto per una sortita lanciata dal Gruppo Cavour, che incrocia all'imbocco del Golfo della Sirte. Vengono lanciati 4 Harrier, armati di missili aria-terra Maverick Hellfire, che subito puntano verso l'OBJ denominato VIP. I velivoli giungono in pochi minuti sulla costa libica, volando a transponder spento. Nonostante ciò vengono intercettati dalla difesa radar della Sirte, che avverte gli ultimi MIG-23 superstiti della base di Tripoli. Le piste evidentemente sono ancora operative e queste permette ad una manciata di velivoli di alzarsi in scramble. In zona stazionano anche gli EF, che subito partono alla caccia. In pochi istanti si susseguono frenetici i messaggi di allarme minaccia nemica, mentre l'aria si satura di micidiali missili aria-aria di entrambe le parti. Gli Harrier si trovano nel bel mezzo della mischia, mentre agganciano il convoglio di scorta del leader libico. In rapida successione vengono abbattuti i MIG del nemico, ma vengono colpiti anche 3 Harrier italiani. Un quarto velivolo sfreccia a tutta velocità mentre il cielo si riempie di rottami in fiamme. L'unico Harrier superstite riesce a lanciare i suoi Hellfire verso l'OBJ della missione VIP. Mentre il velivolo traccia un'ampia inversione di rotta puntando al ponte della Cavour, i missili viaggiano verso il bersaglio. Vanno a centro, ponendo fine alla dittatura di uno dei più spregiudicati leader mondiali. Viene visualizzato il messaggio di vittoria, ma lo scenario può proseguire, la scelta sta al giocatore.
Ho salvato lo scenario, l'idea è di portarlo avanti per fare pratica. Ho da imparare tanto, anche se finalmente inizio a capire meglio la parte aerea. Restano quella marina e sub che mi sono del tutto sconosciute. Ho iniziato un tutorial su più scenari dedicato alla caccia sottomarina. Perlomeno ora so cosa sia il termoclino, ma ho difficoltà nell'organizzare una rotta di intercettazione dei segnali nella zona di incertezza.
Per la guerra sottomarina, che a me piace tantissimo tra l'altro, occorre solamente fare pratica su pratica