La Battaglia di Gaudo e Matapan

Discussione in 'Wargames - Generale' iniziata da Luigi Varriale, 7 Settembre 2019.

  1. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    La Battaglia di Gaudo e Matapan

    Prosegue la disamina delle grandi battaglie italiane nella storia. Di alcune siamo riusciti a ribaltare il risultato (campagna in Africa Settentrionale e campagna di Grecia; di altre no (battaglia di Calatafimi, battaglia di Capo Spada, battaglia di Legnano).

    Adesso il cimento viene tra i più duri: la battaglia di Gaudo e Matapan, dove il nemico ci inflisse una delle più pesanti legnate della storia patria. Molto si è scritto e molto si è detto su questo scontro avvenuto nel marzo del 1941.

    Noi come al solito non ci limitiamo a scrivere e a dire. Noi combatteremo da capo la battaglia per capire cosa si è fatto cosa si sarebbe potuto fare e soprattutto se c'era un modo per fare meglio. Beninteso sempre evitando di agire col senno di poi che affligge tutti gli storici indipendentemente dal loro valore professionale.

    Rimetteremo dunque in mare gli ammiragli dell'una e dell'altra parte con le sole conoscenze ed informazioni che essi avevano durante quei tragici giorni per la Regia Marina.

    Qui sotto trovate l'area della battaglia con le forze schierate nelle loro posizioni iniziali alle ore 2100 del 26 marzo 1941, quando l'ammiraglia nostra Vittorio Veneto prese il mare per riunirsi con le altre forze della squadra navale diretta ad eseguire un'incursione nel Mediterraneo Orientale per scombinare un po' di convogli britannici. Come vedete sono indicate le composizioni dei vari reparti navali impegnati nello scontro. Aggiungo qui, perché meritano un discorso a parte, le componenti aeree che così determinante peso ebbero, per lo meno quelle nemiche, nel corso della battaglia:

    In Calabria (In realtà erano in Sicilia ma poco cambia) vedete una squadriglia di Ju-88 del X CAT germanico. Naturalmente c'erano disponibili molte più forze aeree tedesche in Italia, ma quella squadriglia di Ju-88 fu l'unica che materialmente intervenne nella contesa, perdendo anche un aereo ad opera della caccia imbarcata inglese. In teoria l'apporto della Luftwaffe avrebbe dovuto essere molto più corposo, ma problemi di coordinamento con il comando italiano impedirono una partecipazione più consistente dell'aeronautica germanica, nonostante il Vittorio Veneto avesse a bordo un team di specialisti per il collegamento con l'aeronautica tedesca.

    A Rodi ho rappresentato solamente la sezione sperimentale di SM-79 siluranti del Capitano Buscaglia (due apparecchi). Potete vedere colà la pedina relativa. Naturalmente anche in questo caso l'Aeronautica dell'Egeo aveva molti più aerei di quelli rappresentati in questa ricostruzione, ma non si videro mai sul cielo della battaglia. Tanto è vero che fu proprio la sezione di Buscaglia l'unica a scoprire la presenza in mare della flotta inglese per puro caso e tentò anche senza successo di attaccarla. Il fatto che furono gli aerosiluranti a scoprire la presenza in mare della Mediterranean Fleet la dice lunga sull'efficienza della nostra aviazione da osservazione nell'Egeo e sul suo grado di cooperazione con le unità in mare.

    Anche da parte inglese ho rappresentato solamente quei reparti di volo che intervennero effettivamente nella battaglia.

    Innanzi tutto possiamo osservare a destra oltre il bordo mappa, il gruppo imbarcato della Formidable: un gruppo di Fulmar da caccia, e due gruppi di aerosiluranti Albacore e Swordfish, per un totale di 36 apparecchi. In realtà erano 31 ma non c'è modo di rappresentare la differenza in questa simulazione. Queste furono le unità che segnarono il destino della battaglia, colpendo in successione col siluro prima la Vittorio Veneto, decretando l'inizio della ritirata italiana verso le proprie basi, e poi l'incrociatore Pola, mettendo in moto la catena di eventi che portò al disastro della "Notte di Matapan" ben noto a tutti gli appassionati di storia.

    Ad Alessandria era presente una sezione di Sunderland a lungo raggio da ricognizione ed ASW; potete vederli alla destra della Forza A. Infine a Creta era basato un gruppo da bombardamento equipaggiato con bombardieri leggeri Blenheim. Questi intervennero a più riprese a bombardare le navi italiane anche in cooperazione con gli aerosiluranti imbarcati, ma senza successo. Li trovate belli belli acquattati sull'aeroporto di Heraklion.

    Allora miei cari lettori siamo pronti per cominciare. Si tratta di una delle più complesse battaglie aeronavali della seconda guerra mondiale e quindi posso solamente promettervi che farò del mio meglio per simularla con serietà e competenza. Non posso garantire della qualità del risultato, vista appunto la complessità dello scontro nella realtà. Spero come sempre nella comprensione e compassione del vostro inappellabile giudizio.
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  2. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    26 marzo 0000-0600

    Assegnazione ruoli unità Italia
    Ju-88 missione offensiva
    SM-79 missione offensiva

    Assegnazione ruoli unità Gran Bretagna
    Sunderland missione offensiva
    Blenheim missione di intercettazione
    Tutte le navi sono in porto
    Gruppo imbarcato Formidable. Non applicabile (unità ancora in porto)

    Fase di determinazione dell'iniziativa
    Nel primo turno l'iniziativa spetta all'Italia

    Primo segmento di azione

    Fase di determinazione movimento navale Italia: 4 navi
    Fase di determinazione movimento navale GB: 3 navi

    Fase movimento segmento 1
    Movimento giocatore di iniziativa (Italia)
    Gruppo Abruzzi e gruppo Pola iniziano a prendere posizione in testa alla linea di marcia della squadra.
    Movimento giocatore di reazione (GB)
    Il Convoglio AG 9 in rotta per il Pireo muove di un esagono verso la punta sud orientale di Creta con rotta 300 gradi

    Secondo segmento di azione

    Fase di determinazione movimento navale Italia: 7
    La fase inglese non avviene in quanto le rimanenti unità inglesi sono ancora "in porto".

    Fase movimento segmento 2
    Movimento giocatore di iniziativa (Italia)
    Il Vittorio Veneto si accoda con la sua scorta al gruppo Abruzzi, il gruppo Trieste assume una posizione "interna" rispetto alla divisione "Pola" e "Vittorio Veneto". La squadra assume la formazione di navigazione definitiva fino a nuovi sviluppi della situazione.
    Movimento giocatore di reazione (GB)
    Non avviene in quanto le navi sono ancora in porto e le missioni aeree di notte non avvengono.

    Terzo segmento di azione
    Non avviene in quanto tutte le unità italiane hanno già mosso e quelle inglesi rimanenti non possono ancora muovere.

    Fase fine turno.
    Determinazione ULTRA/ENIGMA. L'inizio della missione italiana viene scoperta. Le navi inglesi possono dunque entrare in azione. Tutte le navi assumono lo stato "underway"

    Considerazioni

    Per il momento tutto storico. Gli Inglesi sono venuti a conoscenza dell'uscita della squadra italiana dalle sue basi ma non hanno ancora idea della composizione. La rotta può essere presunta e gli obiettivi della missione italiana sono conosciuti per via delle intercettazioni ULTRA. Nel prossimo turno gli Inglesi devono decidere se fare rientrare il convoglio AG 9 e se far partire il GA 8 da Atene. Occorre anche cominciare ad impostare le ricognizioni aeree per informarsi sulla consistenza e sulla rotta precisa della squadra italiana. E' imperativo uscire immediatamente con la Forza A per guadagnare tempo, data la scarsa velocità delle corazzate inglesi.
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  3. Sir Matthew

    Sir Matthew

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    finalmente un nuovo aar! aspettavo con trepidazione di rileggerti!
     
  4. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    Il gioco è sempre il medesimo?
     
  5. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    Ora di divertirsi di nuovo !
    No; la battaglia di Matapan è troppo grande per giocarla con un tattico. Il regolamento è un adattamento per la II GM dell'operazionale Gulf Strike che ho usato per altre campagne in passato nella sua versione originale di operazionale moderno (es. thread il giorno della frattura).
     
  6. blubasso

    blubasso

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    Bentornato :)
     
  7. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    E in che modo lo hai adattato?
     
  8. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    27 marzo ore 0600-1200

    ore 0800
    Il Sunderland di Alessandria localizza l'VIII Divisione Incrociatori alla testa della squadra italiana in navigazione verso sud est. Non viene avvistato dalle navi italiane. La posizione dell'avanguardia italiana viene immediatamente trasmessa al comando della Mediterranean Fleet che decide di salpare.

    Viene dato ordine alla forza B di lasciare gli ormeggi del Pireo e di mettersi in rotta per il Mediterraneo centrale allo scopo di perfezionare le informazioni sul nemico in navigazione verso levante. Il Gruppo Incrociatori leggeri "Orion" si mette in movimento con rotta 180 a 20 nodi.

    Viene ordinato al convoglio GA 8 di non partire più alla volta di Alessandria, mentre al AG 9 viene ordinato di mettersi a tutta forza alla volta di Atene, onde sgombrare al più presto acque che potrebbero presto diventare piuttosto turbolente.

    Ore 1000
    Si riesce finalmente a far decollare la sezione degli SM 79 di Rodi. La missione è una ricognizione armata sul porto di Alessandria per verificare la situazione della Mediterranean Fleet. I due aerosiluranti sperimentali italiani, al comando del Capitano Buscaglia partono dunque alla volta del porto egiziano, ma incontrano a metà strada il convoglio AG 9 e vengono fatti segno del fuoco di sbarramento piuttosto corposo dell'incrociatore contraereo Carlisle che per poco non abbatte uno dei due apparecchi italiani. Questi vista la mala parata abortiscono la missione e se ne tornano a Rodi, non senza aver battuto il segnale di scoperta al comando Marina Rodi, che lo rilancia a Supermarina. La squadra navale in mare viene a sapere della presenza del convoglio in mare e si rafforza la volontà di andare avanti con la missione, che è stata concepita proprio per andare ad attaccare i convogli inglesi nelle acque del Mediterraneo Orientale e dell'Egeo. Anzi il comandante superiore in mare ordina che venga aumentata la velocità per riuscire ad intercettare il convoglio presumibilmente diretto in Grecia. Stando a posizione e velocità dei mercantili nemici, si calcola a bordo del Vittorio Veneto che occorrerà entrare nell'Egeo passando a nord di Creta per riuscire a mettere le mani sul bottino. L'ammiraglio Iachino si chiude in cabina a pianificare come distribuire le sue forze. C'è sempre da considerare che la flotta Inglese prenderà il mare al primo segnale di avvistamento sugli Italiani. All'insaputa del comando superiore in mare, come abbiamo visto sopra, l'avanguardia della squadra italiana è già stata scoperta a conferma delle intercettazioni ULTRA

    Ore 1200
    Gli Aerosiluranti italiani ripetono la missione di ricognizione armata. Questa volta riescono ad arrivare nei pressi del porto di Alessandria, ma lo trovano vuoto e durante il tragitto non avvistano nessuna nave. E chiaro che la Mediterranean Fleet è già in mare e di questo la missione italiana informa il comando.

    Considerazioni.
    Difficoltà a far decollare le missioni aeree italiane 40% di probabilità, che secondo me è pure più ottimistico di quanto avveniva in realtà con la cooperazione tra le due Regie.

    Tenere i Blenheim in intercettazione con le squadre navali ancora così distanziate è inutile. Occorre metterli in missione offensiva e farli decollare quando l'osservazione aerea localizza qualcosa. Il comando inglese intende cominciare a mettere sotto pressione le forze nemiche il prima possibile.

    Le informazioni sull'avversario sono ancora frammentarie da entrambe le parti. Gli Italiani sanno che la rada di Alessandria è vuota, ma nulla su consistenza e posizioni del nemico. Si tenga presente che a questo punto della battaglia gli Italiani veri non erano a conoscenza del numero preciso di corazzate a disposizione della Mediterranean Fleet. Della portaerei poi, nessuna notizia. Non si sapeva se la Illustrious era già stata rimpiazzata o no.

    L'avvistamento del convoglio in mare da parte degli SM 79 funge in questa ricostruzione da forte incentivo per gli Italiani a continuare la missione. Durante la battaglia vera, mai nessun convoglio mercantile fu avvistato da parte italiana. Anzi occorre aumentare la velocità se si vuole intercettare il convoglio inglese nell'Egeo.
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  9. Luigi Varriale

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    Felice di essere di nuovo con voi
     
  10. Luigi Varriale

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    E' piuttosto lungo da spiegare. Conosci il regolamento originale Gulf Strike della Victory Games ?
     
  11. Iscandar

    Iscandar

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  12. Luigi Varriale

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    Ardiamo ad ogni impresa !
     
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  13. Daniel Morrison

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    Seguo con immenso piacere!
     
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  14. Ransome

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    Molto interessante!
     
  15. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    No, ma suppongo si possa trovare in rete. comunque va in base a tiri di dadi?
     
  16. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    27 marzo 1200-1800

    Il Gruppo Blenheim che si sta godendo il primo sole di Creta riceve un cambiamento di ordini dall'Ammiraglio Cunnigham: mettersi in offensiva invece che in modalità di intercettazione. Tutto cambia per la pedina di apparecchi britannici che non possono più cullarsi sugli allori aspettando che qualcuno gli segnali le navi nemiche, ma se le devono andare a cercare.

    Da bordo del Vittorio Veneto le richieste di intervento del gruppo degli Junker-88 si fanno pressanti. L'ammiraglio Iachino pur nella sua abituale imperturbabile calma chiede ai suoi ufficiali tedeschi di collegamento imbarcati come sia possibile che non si riesca a vedere quei potenti velivoli intervenire a favore della squadra. I germanici alzano le spalle e rispondono che non lo sanno. In realtà il tiro del dado è stato di nuovo 9 e gli Junkers rimarranno a terra di nuovo per l'intero turno. Se riuscissi a farli alzare, mi potrebbero localizzare la Mediterranean Fleet e potrei mandargli contro i due siluranti di Buscaglia - con grave rischio perché essendo gli SM-79 solamente due, al primo danno subito, la pedina è definitavamente eliminata. D'altra parte, pur essendo ancora sperimentali i siluranti italiani hanno un fattore di attacco antinave di 3 contro quello degli Junkers che è solo due perché sono bombardieri in quota. Né storicamente e ne in questa simulazione sono disponibili siluratori He-111 peraltro armati con i siluri Whitehead venduti alla Germania da noi.

    Non così sfigati sono invece i Sunderland che decollano puntualmente per la loro missione di osservazione aerea di routine e riescono a localizzare il gruppo Vittorio Veneto e l'VIII divisione incrociatori. Questa è una grande notizia per Cunnigham che dà senz'altro l'ordine ai Blenheim di decollare da Creta per andare a dare il benvenuto all'avanguardia della squadra italiana nel Mediterraneo Centrale. Lo squadrone si presenta sul cielo dell'avanguardia italiana dal lato dell'VIII divisione, supera lo sbarramento della squadriglia CT da Recco, ma quando arriva sull'VIII divisione, gli incrociatori leggeri aprono un tale fuoco di inferno, che dopo aver perso 5 apparecchi gli Inglesi devono mollare l'osso. Grande goduria dei marinai italiani, con tanto di invettive in vari dialetti alle madri degli aviatori anglofoni.

    Nel frattempo prosegue la navigazione delle due squadre navali con alterne difficoltà. Da parte inglese la Forza A fa fatica a riunire tutte le sue forze per muovere alla volta di Creta, ed infatti si trova ancora all'altezza della congiungente El Alamein-Rodi. Da parte italiana la III divisione incrociatori è rimasta attardata dal resto della squadra. Gli Incrociatori leggeri di Pridham Wippel rallentano la loro navigazione per non ritrovarsi isolati contro la squadra italiana avanzante.

    Considerazioni.

    Si conferma l'incapacità di coordinare l'azione con la Luftwaffe.

    Magnifico l'indebolimento dei bombardieri britannici in quota. Certo non si tratta di una mazzata alle forze aeree più pericolose di Cunnigham (i gruppi imbarcati), ma è comunque sempre qualcosa.

    Inoltre la Mediterranean Fleet è in netto ritardo sulla sua controparte storica. Ne potrebbe risultare uno scontro molto più a levante di quello che avvenne storicamente, con gli Italiani molto più vicini al convoglio che fa rotta verso la Grecia.
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  17. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    Incredibile a dirsi in rete c'è solo una versione a pagamento delle regole della prima edizione. Si tratta di un regolamento disegnato dal leggendario Mark Herman che ancora oggi secondo me non ha rivali nell'operazionale a livello divisione brigata. Poi è l'unico regolamento mai scritto che preveda davvero l'interazione totale mare aria terra nello stesso sistema. La chicca è il sistema dei rifornimenti; ancora oggi semplicemente il più realistico che abbia mai visto, addirittura superiore alla serie OCS della GMT. Unica pecca, non si adatta ai livelli ordinativi minori, reggimenti e battaglioni. E un regolamento di livello divisione brigata, con scala 30 chilometri per esagono.

    si...ti confermo che usa un dado da 10
     
    • Informative Informative x 2
    Ultima modifica: 10 Settembre 2019
  18. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    27 marzo 1800-2400 "Primo Scontro"

    Primo turno notturno della battaglia.

    La formazione della squadra navale italiana si disunisce un po' di più durante la navigazione notturna. La divisione incrociatori "Pola" perde leggermente contatto contatto con il corpo principale. La divisione "Trieste" è ancora più attardata. L'imperativo di Iachino è ancora la caccia ai possibili convogli individuati a suo tempo dal gruppo "Buscaglia", quindi ordina di proseguire nonostante lo sfilacciamento della squadra da battaglia.

    Dal canto loro gli Inglesi vengono avanti con il loro rastrello di cacciatorpediniere della Forza A e D. Dietro di questo la portaerei Formidable e poi le corazzate di Cunnigham. Il convoglio AG-9 viaggia imperterrito verso la Grecia con l'idea di passare a levante di Creta.

    Avviene un primo contatto tra le due formazioni navali sulla congiungente di Kalamata (Peloponneso), quando la forza B di Pridham Wippel, navigante verso l'uscita del Mare Egeo con l'ordine di fornire notizie sulla squadra italiana, batte al radar (quello dell'incrociatore Orion) una nave, che data la posizione deve essere per forza nemica, su rilevamento 300°. L'ammiraglio inglese manda avanti il Cacciatorpediniere Ilex, la sua forza di copertura, che distingue nel buio la sagoma di un cacciatorpediniere italiano (si trattava del da Recco) che naviga in avanguardia all'VIII divisione incrociatori "Abruzzi". Wippel dà senz'altro il permesso di ingaggiare il nemico e sia l'Orion che l'Ilex aprono il fuoco alla massima distanza consentita dai rispettivi pezzi da 120 e 203. Il caccia italiano fa appena in tempo ad individuare le vampe, colto totalmente di sorpresa nell'oscurità, che incassa due colpi da 120 a mezza nave che distruggono la batteria antiaerea di dritta e provocano danni alle sovrastrutture. Così come sono apparse, le navi britanniche scompaiono nell'oscurità, lanciando il segnale di scoperta della presunta posizione della squadra navale italiana alla Forza A. Naturalmente il loro scopo è quello di ricongiungersi con il grosso britannico prima di eventuali combattimenti decisivi

    Considerazioni:

    Combattimento notturno, grande no no per le navi italiane. Il da Recco non ha nemmeno individuato il nemico prima che sparasse. Poi gli Inglesi hanno avuto buon gioco nel dileguarsi, incerti di quali navi fossero al seguito del caccia italiano.

    Il Comando italiano è stupitissimo che gli Inglesi combattano di notte; e che mettano a segno dei colpi...di notte. Cose da pazzi!

    Ora il punto è come proseguire l'azione di Iachino. Storicamente dopo lo scontro preliminare di Gaudo, Iachino decise di alzare i tacchi, che la sorpresa era sfumata (in realtà non c'era mai stata). Ma noi qui abbiamo la certezza dell'esistenza di un convoglio britannico e soprattutto nessuna idea ancora della presenza della Mediterraeana Fleet in mare. A rigor di logica, secondo me il nostro Iachino digitale dovrebbe contunuare la missione, magari calcolando di portarsi nell'Egeo dove presumibilmente domani il convoglio nemico verrà a trovarsi.
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    Ultima modifica: 11 Settembre 2019
  19. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    Ma lo giochi su pc, oppure è proprio da tavolo?
     
  20. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    Proprio da tavolo, ma il tavolo ce l'ho digitalizzato
     

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