Li fermeremo sul bagnasciuga

Discussione in 'Wargames - Generale' iniziata da Luigi Varriale, 19 Settembre 2019.

  1. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    Alla metà del 1943 le forze armate italiane stavano appena cominciando a comprendere l'essenza della guerra moderna. In sensibile ritardo nei confronti di altri ritardatari, come per esempio gli alleati, i comandi italiani cominciavano per l'appunto a capire come condurre operazioni con armamenti e dottrine moderni, applicando quello che avevano imparato dagli alleati germanici, pur spesso recalcitrando ed a loro spese, nella lunga campagna africana. Infatti là dove gli avversari russi, inglesi ed i nuovi arrivati americani, cominciavano a muovere i primi passi, i Tedeschi si muovevano con sicurezza già dal 1939.

    Il problema di Italiani e Tedeschi però era che oramai i primi di armi moderne non ne avevano più in quantità sufficienti ai molteplici teatri operativi che si andavano aprendo e che erano già aperti, mentre i secondi di cotali armi proprio non disponevano e non avevano mai disposto. Di conseguenza nel 1943 i Tedeschi si apprestarono a difendere la loro fortezza Europa con quello che gli rimaneva, mentre gli Italiani cercarono di industriarsi a tentare di applicare metodi moderni usando armi di second'ordine, per difendere l'unica cosa che gli rimaneva, e cioè la madrepatria che gli Alleati avevano assurto a prossimo bersaglio delle loro campagne in attesa di poter lanciare la grande operazione di liberazione della Francia.

    L'obiettivo degli alleati era la Sicilia. Durante la grande conferenza di Casablanca era prevalso il punto di vista inglese di scatenare un'offensiva nel Mediterraneo allo scopo di non mantenere inoperose le armate vincitrici d'Africa nell'attesa di riuscire a mettere in atto l'attacco in Francia. Gli alleati dell'asse dovettero quindi prendere in considerazione la difesa dell'Italia oltre che quella degli altri possibili obiettivi alleati per un'operazione nel teatro Mediterraneo.

    L'isola siciliana è la più grande isola del Mediterraneo e se gli alleati l'avessero conquistata avrebbero definitivamente risolto ogni loro problema di navigazione in quel mare ed avrebbero sicuramente posto una grossa ipoteca sulla capacità dell'Italia di proseguire la guerra; questo era stato uno dei motivi che avevano permesso a Churchill di far prevalere il suo punto di vista circa l'inizio di inportanti operazioni nel teatro Mediterraneo.

    L'isola naturalmente si presta in modo particolare ad essere offesa per mezzo di operazioni anfibie, avendo parecchi ed ampi punti dove è possibile tentare uno sbarco. Questa sfortunata (per chi difende) circostanza fa si che ci sia una ragguardevole incertezza su come schierare le truppe difensive. Le zone che al tempo della seconda guerra mondiale si prestavano meglio ad una presa di terra tramite assalto anfibio, erano cinque:

    Le spiagge immediatamente ad ovest del capoluogo Palermo, la lunga zona sabbiosa sulla punta occidentale dell'isola in corrispondenza della città di Trapani, la zona meridionale tra il fiume Salso e la città di Gela, la punta sud orientale, con i suoi 45 chilometri di spiagge aperte tra Pachino e Siracusa. Infine esisteva una zona di sbarco più piccola tra le due località di Siracusa e Catania.

    Il concetto difensivo del comando supremo era di stampo classico: difendere tutti i tratti di costa con truppe statiche ed avere alle spalle di queste una serie di divisioni mobili per la manovra da effettuarsi a seconda di dove gli alleati avrebbero preso terra. Naturalmente era impossibile sapere dove questo sarebbe avvenuto e di conseguenza le forze italo tedesche a presidio dell'isola dovettero essere distribuite in maniera più o meno equilibrata tra le varie zone.

    Il piano difensivo, a quel tempo ritenuto possibile, là dove oggi noi sappiamo che era sostanzialmente utopistico, era quello di ributtare gli alleati in mare non appena ed ovunque fossero sbarcati. Pesantemente influenzati dalla dottrina anti-sbarco tedesca, che prevedeva contrattacchi massicci ed immediati sulle truppe d'invasione nel momento in cui queste si trovavano ancora nella difficoltosa fase della presa di terra, i comandanti dell'asse posizionarono le loro forze mobili in maniera da poter intervenire più o meno celermente su qualunque della zone di sbarco che gli alleati avessero scelto. In caso di fallimento di questa tattica, l'entroterra dell'isola presentava almeno quattro zone dove si poteva imbastire un'efficace difesa: per quanto riguarda la zona sud orientale dell'isola, il territorio montagnoso tra il complesso aeroportuale di Gerbini e la città di Siracusa, ed in secondo tempo la linea difensiva naturale posta dietro ai fiumi Simeto e Dittaino. Ancora più a nord vi è la forte posizione imperniata sul cono vulcanico dell'Etna circondata da terreno montagnoso e collinoso e che si va geograficamente restringendo man mano che si risale verso Messina.

    Ad occidente invece le maggiori posizioni di arresto erano basate sul massiccio montuoso tra i fiumi Belice e Platani, nonché sulle linee successive basate su quest'ultimo fiume in sistema con il fiume Torto e quella basata sul Salso ed sul suo prolungamento in linea montagnosa che dà sulla costa occidentale quattro esagoni ad est di Palermo.

    Detto tutto ciò, sempre nell'ambito della collana "Le battaglie combattute dagli Italiani", mi appresto alla ricostruzione della celebre Operazione Husky, lanciata dagli alleati anglo americani il tra il 9 luglio 1943 e conclusasi il 17 agosto dello stesso anno con l'occupazione di Messina. Ricombatterò la battaglia per la Sicilia da zero, cercando come al solito di ignorare il cosiddetto senno di poi del wargamer e ne darò un resoconto analitico. Questa operazione vide ancora una massiccia partecipazione di truppe italiane, al contrario di quanto accadde per quanto riguarda il resto della campagna d'Italia, che fu una campagna combattuta da forze straniere sul suolo italiano. Il sistema usato è l'ottimo "No Retreat" della GMT Games, disegnato da Carl Paradis

    Rimanete collegati con Radio Sicula per il...
    ...prossimo capitolo "Le forze in campo e le decisioni circa lo schieramento italo tedesco"
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  2. Daniel Morrison

    Daniel Morrison

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    Sono in prima linea! :cool:
     
  3. Iscandar

    Iscandar

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    ka sugnu....
     
  4. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    Le forze contrapposte

    Per questa operazione gli alleati dispongono di due magnifiche armate reduci dalla vittoria in Africa Settentrionale e pronte ad intraprendere nuove missioni. La VII Armata Americana, comandata dal generale George Patton composta da tre eccellenti divisioni di fanteria, una meccanizzata, una corazzata, una paracadutisti ed un reggimento di Rangers. I Britannici schierano invece la loro veterana 8a Armata del generale Montgomery, composta da cinque divisioni di fanteria, una meccanizzata, una brigata paracadutisti, una brigata forze speciali ed una brigata corazzata. Tutte queste truppe sono eccellentemente armate ed equipaggiata, quelle americane ancor più di quelle inglesi. Inoltre vi è da segnalare che gli Americani cominciano questa fase della guerra con una più cospicua riserva di rimpiazzi addestrati rispetto ai Britannici, il che significa che questi ultimi devono porre un maggior occhio di riguardo alle perdite. Questo nel gioco è rappresentato con i modi che vedremo. Gli alleati possono poi contare su una indiscussa superiorità aeronavale che nella simulazione è fedelmente rappresentata attraverso il meccanismo dei supporti e delle carte che la assistono; gli alleati hanno però il problema della rapida conquista del complesso aeroportuale di Gerbini per poter sfruttare a pieno tale superiorità. Essi schierano in definitiva un complesso di dodici divisioni e quattro brigate per il loro primo assalto al continente europeo.

    Gli Italo tedeschi hanno le loro forze sparse per tutto il teatro mediterraneo; Balcani, Francia meridionale ed Italia, dal momento che non hanno una precisa idea di quale è l'obiettivo scelto dagli alleati per la loro prossima operazione. Il Regio Esercito difende la Sicilia con un complesso di sei divisioni costiere (statiche) e quattro divisioni di fanteria classificate come mobili, ma in realtà divisioni di fanteria per lo più appiedate. Oltre a queste forze, gli Italiani dispongono di una serie di reggimenti per la difesa diretta dei porti a Siracusa, Messina e Palermo. Esiste poi un comando tedesco per l'Italia affidato al Generale Kesserling che è ancora in fase di formazione, per il controllo di tutte le forze tedesche che vengano a trovarsi nella penisola e nelle isole. Al momento le forze tedesche sono ancora in fase di di assembramento, ma comunque esistono due divisioni tedesche in Sicilia: una divisione panzer ed una panzergrenadieren affidate al comando provvisorio del Generale Hube. Queste forze hanno il compito di appoggiare gli Italiani nella difesa dell'isola.

    Dal semplice conto delle divisioni sembrerebbe che i due contendenti siano in parità numerica; ma il numero non deve ingannare. Ognuna dele dieci divisioni italiane vale si e no la metà di una divisione alleata o tedesca, anzi quelle costiere anche meno. Quindi per difendere l'isola ci vorranno eccezionali qualità tattiche dei comandanti dell'asse e una certa dose di fortuna.

    Il primo problema di fronte a cui gli italo tedeschi si trovano è che non hanno idea di dove gli alleati sbarcheranno. La posizione delle forze italiane è stabilita dalle regole del gioco ed e fissa. Rimane da stabilire la posizione delle due divisioni pesanti tedesche. Il Generale Hube, in accordo con il Generale Guzzoni, comandante della VI armata italiana, al quale le due divisioni tedesche sono almeno nominalmente sottoposte, decide di schierare la divisione panzer Herman Goering tra l'aeroporto d Gerbini e la costa sud orientale e meridionale dell'isola, in maniera da poter intervenire indistintamente nell'uno o nell'altro settore in caso di necessità. L'altra divisione tedesca, la 15a panzergrenadieren, ricostituita con i superstiti della Tunisia più qualche elemento di rinforzo proveniente da altri settori, viene dislocata due esagoni ad est di Palermo, sulla strategica strada Palermo-Catania, in maniera da poter accorrere velocemente anch'essa là dove si manifesterà lo sforzo degli alleati. Nel primo turno purtroppo (effetto sorpresa) la strada non conta per i movimenti dell'asse che non possono utilizzare il bonus stradale di 1/2 punto movimento per esagono e devono trattare il movimento come se la strada non esistesse, ma comunque la posizione della 15a panzergrenadieren sembra la più appropriata. Come detto la dislocazione delle forze italiane è fissa ed è quella mostrata nella figura qui sotto. Le zone di sbarco degli alleati verranno scelte a caso con un lancio dei dadi separatamente per le due armate alleate. Storicamente la scelta compiuta da questi di sbarcare l'8a armata nella cuspide sud orientale e la VII armata sulle coste meridionali fu solo una delle diverse soluzioni prospettate in sede di pianificazione.
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  5. metalupo

    metalupo

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    Perchè non fai sbarcare gli alleati esattamente come avvenuto storicamente?
     
  6. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    perché se lo facessi saprei troppo bene dove schierare le divisioni tedesche che hanno piazzamento libero
     
  7. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    Prima Settimana luglio 1943

    Ci troviamo nel primo turno di gioco dell'operazione Husky. In No Retreat Italian Front i turni durano un mese, ma se una parte dichiara un'offensiva in quel turno, esso viene diviso in mini turni di una settimana ciascuno. Il tempo e eccezionalmente buono in questo turno e quindi l'offensiva durerà quattro settimane di un mini turno ciascuna. Per di più l'offensiva in questo turno per gli alleati è gratuita ed automatica. "Operazione Husky"

    La prima fase del turno in questo inizio di partita è la fase strategica dove i contendenti scartano, pescano e giocano alcune delle loro carte. In questo primo turno nessuno ha carte adatte da giocare nella fase strategica; quindi si passa alla:

    Fase di Organizzazione. In questa fase per prima cosa le due parti ricevono il loro indicatori di supporto:

    Indicatori bersaglio: per designare gli attacchi terrestri. Alleati 4 indicatori bersaglio, più 1 indicatore speciale "bersaglio/shock" per via del fatto che al comando generale c'è il Generale Alexander. Asse 3 indicatori bersaglio.

    Indicatori di shock o Blitz (per l'asse) che hanno la funzione di dare supporto nelle tabelle di combattimento. Alleati 3+1 perché il tempo è eccezionale -1 perché hanno solo una copertura aerea limitata, non avendo ancora conquistato il complesso aeroportuale in Sicilia. Totale 3. Asse 2 indicatori blitz.

    Il secondo step della fase di organizzazione è quello del miglioramento delle unità; ovvero di rimettere a piena forza le unità ridotte (pedina girata). Nel primo turno questo step è vietato alle due parti dalla regola della sorpresa del primo turno.

    Segue lo step di ricostituzione delle unità disorganizzate (shattered) ma nessuno ne ha, poi lo step di ricostituzione delle unità precedentemente eliminate, ma nessuno ne ha, e per ultimo lo step di ricevimento dei rinforzi e della rimozione dalla mappa delle unità ritirate dal teatro, ma nel primo turno nulla di tutto ciò avviene. Questo pone termina alla fase di organizzazione.

    La successiva fase è quella di Spiegamento delle forze.
    Step 1 Spiegamento delle unità dalla riserva strategica alla mappa. All'asse ciò è vietato nel primo turno dalla regola sulla sorpresa nel primo turno, mentre gli alleati non controllano nessun esagono in mappa perché non sono ancora sbarcati.
    Step 2 Spiegamento delle unità dalla mappa alla riserva strategica. Sempre vietato all'asse per via della sorpresa, mentre gli alleati non hanno nulla in mappa.
    Step 3 Spiegamento Alleato degli indicatori di porto e di zona di sbarco. E qui gli alleati non possono ancora spiegare nessun porto, perché ancora non ne hanno conquistato nessuno ma è arrivato il momento di determinare quali saranno le zone si sbarco. Come detto sopra, ho deciso di selezionare a caso le zone di sbarco per mantenere un certo effetto incertezza, anche se sto giocando la partita in solitario. VII armata americana d4=2. Gli Americani sbarcheranno sulla punta occidentale dell'Isola nella zona di Trapani. 8a armata britannica d4=4. Gli Inglesi sbarcheranno nella loro zona di sbarco reale, quella sud orientale dell'isola. Quindi osserviamo una certa differenza con il piano storico. Le due armate saranno ben distanti l'una dall'altra e non potranno inizialmente darsi reciproco appoggio. D'altra parte avranno buon gioco nel dividere le forze dell'asse e saranno da subito più vicine al porto strategico di Palermo per l'afflusso dei rifornimenti. Per vostra informazione questo era uno dei piani contemplati dalla pianificazione originaria ma venne scartato proprio a causa del fatto che la distanza tra le due armate alleate fu giudicata eccessiva Andiamo quindi a piazzare gli indicatori di zone di sbarco.
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    La fase successiva è la fase di Rifornimento Porti Alleati che in questo turno non avviene perché gli alleati non hanno ancora conquistato nessun porto.



    Adesso inizia la fase di rifornimento, che in un turno come questo dove qualcuno ha dichiarato un'offensiva dividendo il turno principale
    in un certo numero di mini turni, fa parte già del mini turno. Controllano lo status di rifornimento delle varie unità entrambi i giocatori. Cominciando dagli alleati, notiamo che non hanno nessuna unità in mappa e quindi non devono controllare nulla. Per quanto riguarda invece l'asse, i Tedeschi hanno come fonti di rifornimento il margine nord della mappa, ed all'interno del mini turno anche le città italiane, o qualunque esagono di strada che colleghi un'unità tedesca con una città italiana o con un esagono al margine nord della mappa. In questo caso gli esagoni di strada sono una sotto fonte. Non possono esserci più di 4 esagoni tra una fonte/sotto fonte e l'unità da rifornire, altrimenti questa non è rifornita, con le conseguenze che vedremo a suo tempo. Si noti che le unità tedesche possono usare una città italiana come fonte solo nei mini turni. Se nell'ultimo mini turno non possono tracciare dal margine nord della mappa, sono considerate non rifornite a partire da quel momento.

    Gli Italiani hanno invece come fonte di rifornimento qualunque delle loro città. Alla luce delle regole enunciate sopra, se guardate la mappa allegata sopra, vedrete che tutte le unità dell'asse sono al momento rifornite e quindi non c'è nessun problema.

    La fase successiva è la fase di movimento alleata dove le unità vengono materialmente mosse sulla mappa. Gli alleati che hanno dichiarato l'offensiva muovono per primi. Ed è ora il momento di eseguire i piani per gli sbarchi. Andiamo quindi ad esaminare gli sbarchi americani. Il Generale Patton decide di mettere a terra in ordine da sinistra a destra la sua 1a divisione meccanizzata che attaccherà direttamente dalla zona di sbarco il settore presidiato dalla 208a divisione costiera italiana. Alla destra della 1a meccanizzata sbarca la 2a divisione corazzata. Si noti come questa divisione possa prendere terra senza un assalto anfibio, in quanto proviene da un esagono zona di sbarco che non si trovava in ZOC nemica e quindi può muovere direttamente sulla terraferma. Le regole movimento di questo gioco dicono infatti che è vietato muovere direttamente da una ZOC nemica ad un'altra. Tra l'altro le unità carri non possono attaccare con assalto anfibio, ma solo quando sono già a terra. Anche la 2a corazzata è assegnata all'attacco della 208a costiera e attaccando via terra, negherà alla divisione italiana il bonus per la posizione difensiva sulla spiaggia. Nel settore di destra della zona di invasione americana, eseguono l'assalto anfibio rispettivamente la 3a divisione di fanteria e la 45a divisione di fanteria. Entrambe assaltano il settore presidiato dalla 202a divisione costiera italiana. Poi il reggimento rangers che può sbarcare su qualunque esagono costiero (anche non di spiaggia) prende d'assalto la foce del fiume Belice con il compito di attaccare la divisione di fanteria Assietta che difende proprio quella zona. Ad appoggiare quest'ultimo attacco, avviene anche l'aviolancio della 82a divisione paracadutisti americana con il doppio compito di isolare tutte le unità italiane che difendono la zona di sbarco e di appoggiare i rangers nell'attacco per lo stabilimento di una testa di ponte al di là del Belice. Dal momento che questo aviolancio avviene in zona di limitata copertura aerea o in ZOC nemica (anzi in questo caso tutte e due le cose), viene classificato come un lancio contrastato ed è soggetto al controllo delle perdite alleate. Si pesca la prima carta dal mazzo e se nella parte sottostante (alleata) ha un simbolo inglese, l'atterraggio è avviene senza perdite, se ha un simbolo tedesco l'unità e disorganizzata e ritirata immediatamente dalla mappa, e se non ha nessun simbolo, subisce uno step di perdite (viene girata) e rimane in mappa. Nel caso di questo particolare assalto aereo, gli alleati hanno pescato una carta con simbolo inglese, e quindi l'82a atterra sicura e compatta.



    Passiamo adesso alla zona di sbarco inglese.


    All'estremo sud della zona di sbarco, prende terra la magnifica 1a divisione canadese, che così come la 2a corazzata americana, può prendere terra senza assaltare, in quanto proviene da un esagono che non era in ZOC nemica. Questa divisione, coadiuvata dalla 50a divisione inglese che eseguirà l'assalto anfibio, attaccheranno la 206a divisione costiera. anche la 206a costiera si vedrà negato il bonus difensivo in quanto una delle divisioni nemiche la attaccherà via terra e non via assalto anfibio. Nella metà nord della zona di sbarco, la 51a divisione scozzese parteciperà anch'essa all'assalto contro la 206a, in quanto non può prendere terra nell'esagono a nord di questa perché andrebbe da ZOC nemica a ZOC nemica; e questo abbiamo visto essere vietato. Per ultima, la 2a brigata SAS/Paracadutisti, tenterà l'assalto diretto della piazzaforte di Siracusa. Certo un attacco rischioso ma ehi! Sono SAS e Paras.
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    Fase di combattimento alleata. Gli alleati dichiarano e risolvono tutti i loro combattimenti nell'ordine che preferiscono. Si noti che la parte che si difende durante la fase, può se vuole piazzare degli indicatori di "contrassalto" su sue pedine (che non sono state attaccate) che sono adiacenti a pedine nemiche. Questo obbliga parte delle pedine dell'attaccante adiacenti a difensori originari (ma che l'attaccante non ha attaccato) ad attaccare pedine del difensore che per l'appunto non avrebbe voluto attaccare. Ciò simula l'intervento di riserve difensive di settore e contrattacchi locali di distrazione e dislocazione delle forze attaccanti nemiche. Un meccanismo molto elegante che non avevo mai visto in nessun altro boardgame fino ad ora. E' anche da notare che un giocatore non può in una fase combattimento dichiarare più attacchi di quanti indicatori bersaglio ha a disposizione (4 per gli alleati e 3 per l'asse). In questo caso gli alleati hanno dichiarato 5 attacchi e quindi useranno anche lo speciale indicatore di Bersaglio/shock supplementare. Questo ulteriore indicatore, usabile in quanto gli alleati hanno la carta "Alexander" in posizione di comando supremo, consente di disporre di questo indicatore bersaglio speciale in più. E' speciale perché da una colonna di shift a favore nel rapporto di forze nella CRT (Combat Result Table) ma se non si riesce a far ritirare il nemico, l'attaccante subisce automaticamente uno step di perdite. In questa particolare fase di combattimento, questo indicatore è stato assegnato all'assalto dei SAS/Paracadutisti su Siracusa. Inoltre in questa particolare fase di combattimento, l'asse non può piazzare nessun indicatore di contrassalto, in quanto non ha nessuna pedina adiacente al nemico che non sia stata fatta oggetto di attacco da parte degli alleati. Dopo che tutti gli attacchi sono stati dichiarati, la situazione è riportata nella figura sopra. Andiamo quindi a risolvere tutte le battaglia pianificate in questo primo mini turno dell'offensiva Husky.

    Prima cosa l'assalto alla città di Trapani. Occorre girare la pedina italiana della 208a per vedere qual'è il suo valore di combattimento (Le pedine italiane sono estratte a caso e quelle col punto interrogativo hanno valore variabile da partita a partita). Questo per simulare l'incertezza del rendimento di truppe senza esperienza di combattimento. La 208a risulta avere un fattore combattimento di 0. Un combattimento contro una pedina 0 si risolve automaticamente sulla colonna CRT 6:1 e non ammette modificatori. Nessuna delle due parti assegna quindi nessun supporto a questo primo contatto tra le forze contrapposte. d6=4, difensore si ritira ed è disorganizzato (messo nell'apposito box shattered units fuori mappa per tornare in seguito nel box riserve strategiche). Ma la pedina italiana in questione è rotonda, quindi viene semplicemente eliminata. Ora in presenza della ritirata di un nemico, i vincitori possono avanzare 2 ed alle volte come vedremo 3 esagoni. Devono sempre avanzare per prima cosa nell'esagono dove si è svolta la battaglia e se come in questo caso tale esagono è un esagono che blocca ulteriori avanzate, i vincitori devono fermarsi lì e non possono avanzare oltre. Qui il primo esagono è un esagono di città minore che ferma l'avanzata. Quindi la 1a meccanizzata e la 2a corazzata entrano in Trapani e lì si fermano.

    Il secondo combattimento è l'assalto anfibio puro della 3a e 45a divisione di fanteria americane sulla 202a costiera a sud di Trapani. Si gira la pedina italiana che risulta avere un fattore di combattimento di 1 (bianco). Le pedine con fattore combattimento bianco sono considerate "Fragili". Non possono evitare di ritirarsi pagando con uno step di perdita, non possono volontariamente attaccare e non possono avanzare dopo un attacco involontario che sono state costrette ad intraprendere dalle regole che vedremo quando si presenteranno. Rapporti di forza di questo attacco: 10:1, considerato come 6:1 modificato a 5:1 per l'attacco anfibio. Gli alleati decidono di non dare nessun supporto a questo attacco in quanto già largamente favorevole a loro, mentre l'asse decide lo stesso in quanto trattasi di un combattimento già disperato e per altro secondario. Quindi 5:1 d6=1. Questo attacco va male per gli alleati. Devono perdere uno step di una delle loro divisioni così come pure la 202a, e quello che rimane degli Italiani deve contrattaccare. La perdita per gli Americani viene assegnata alla 45a divisione di fanteria, mentre la 202a Costiera ha un solo step e quindi viene distrutta. Della 202a Costiera non rimane nulla e quindi non c'è nessun contrattacco, ma gli Americani sull'esagono di spiaggia non riescono ad avanzare per questo primo mini turno (Omaha Beach italiana e gloria eterna alla 202a Costiera).

    Da ultimo sulla zona di sbarco americana, c'è l'attacco della 82a Aviotrasportata e dei rangers sulla divisione fanteria Assietta, che non è una divisione costiera statica, ma ha comunque il punto interrogativo. Era infatti la meno addestrata della quadriglia di divisioni "mobili" italiane. Si gira la pedina ed il fattore combattimento si rivela essere un 1 (nero). I rapporti di forza sono 5:1 portato a 4:1 per via dell'attacco al di là di un fiume. Gli alleati per sicurezza decidono di assegnare un indicatore di supporto shock a questo attacco che quindi ritorna a 5:1. L'asse dal canto suo decide di giocarsi la carta "Esitazione del nemico" su questa battaglia che dà loro la possibilità di trasformare qualunque risultato in un "Contrassalto per il prossimo turno" che l'Assietta dovrebbe effettuare appunto nel suo turno se rimane adiacente agli Americani. Si tratta in fondo di risparmiare la divisione italiana da risultati probabilmente peggiori, visti i rapporti di forza, e di ritardare il più possibile la prima penetrazione alleata in attesa che intervengano le riserve. Notate che probabilmente gli alleati non avrebbero assegnato il supporto shock al combattimento se avessero saputo in anticipo che l'asse avrebbe giocato la carta che ha giocato. Ma chi attacca assegna i supporti per primo sia in indicatori che in carte. Quindi 5:1 d6=5 difensore disorganizzato fuori mappa, ma il risultato cambia in contrassalto finale e si piazza un indicatore contrassalto su una delle pedine alleate che hanno attaccato, in maniera che la divisione Assietta sia "ingaggiata" per il suo turno e quindi obbligata a d attaccare. In alternativa l'asse nella sua fase movimento può sempre scegliere di sganciarsi e di cedere terreno invece che impegnarsi in combattimento. Piazziamo l'indicatore contrassalto sulla 82a Aviotrasportata che è l'unità più forte. Questo combattimento conclude il deludente esordio degli Americani sulla testa di sbarco di Trapani e ci consente di passare alla zona d'assalto degli Inglesi. Il Colonnello Darby, comandante dei rangers si sta grattando la testa e sta bestemmiando per la carenza di comando e di coordinamento con i paracadutisti (ricordate la carta dell'asse "esitazione del nemico").

    Nella zona britannica abbiamo da esaminare l'attacco della 1a divisione canadese, in appoggio all'assalto anfibio della 50a inglese sulla 206a divisione costiera italiana. Giriamo la pedina italiana col punto interrogativo e si rivela avere un fattore combattimento di 2 bianco. Una divisione tostarella. I rapporti di forza cominciano a 4:1 e non sono modificati dall'assalto anfibio. Gli alleati assegnano a questo attacco un altro dei loro tre indicatori di supporto shock che manda i rapporti di forza a 5:1. Adesso per questo mini turno rimangono agli alleati solo un indicatore di supporto shock. Non hanno nessuna carta da giocare nella loro mano che si addica alla situazione e quindi la palla passa ai supporti in carte dell'asse. Notare che non è mai possibile usare un indicatore supporto shock (o blitz nel caso dell'asse) in funzione difensiva, a meno che gli alleati non abbiano alcuna copertura aerea su quella particolare zona, nel qual caso l'asse può usare indicatori supporto anche in difesa. Nel combattimento di specie gli alleati hanno una limitata copertura aerea e quindi in supporto difensivo l'asse può solo giocare carte. Ma nemmeno l'asse ha carte adeguate a questa situazione e quindi il combattimento procede alle attuali condizioni. 5:1 d6=3 Il difensore si deve ritirare. Ore qui ho un dubbio. Nelle regole c'è scritto che le unità statiche non si possono ritirare e poi nell'esempio di gioco si dice che non possono muovere ma possono ritirarsi in combattimento. Questa seconda ipotesi mi pare più realistica e quindi è quella che adotterò. Quindi la 206a costiera alza i tacchi e si ritira sul terreno montagnoso tra la divisione Napoli e la piazza di Siracusa, al momento presidiata ancora dal locale reggimento di difesa portuale.



    Correzione: i rapporti di forza erano 6:1 perché partecipava all'attacco anche la 51a divisione scozzese. Il risultato è difensore disorganizzato fuori mappa e quindi la 206a si ritira due esagoni e viene eliminata, in quanto pedina rotonda. A questo punto le forze britanniche che hanno partecipato all'attacco possono tutte avanzare di due esagoni, il primo dei quali come abbiamo visto deve essere quello dove la battaglia si è svolta. I Canadesi avanzano quindi a botta dritta portandosi in contatto con la divisione di fanteria Napoli, la 51a scozzese devia a nord per appoggiare in futuro i SAS, mentre la 50a si porta nello stesso esagono dei Canadesi allo scopo di rimanere compatti di fronte a qualunque contrattacco di forze mobili nemiche.

    L'ultimo attacco da risolvere e quello dei SAS sulla piazza di Siracusa. Come sappiamo, storicamente questa roccaforte cadde alquanto vergognosamente e senza un'adeguata resistenza. Vediamo cosa succede invece nella nostra ricostruzione. Girando il reggimento di difesa portuale si rivela un fattore combattimento di 1 bianco. I rapporti di forza sono quindi 2:1 portato a 3:1 per lo speciale indicatore bersaglio/shock, che ricordiamo condanna gli attaccanti ad una perdita automatica di uno step de non ottengono la ritirata del nemico (chiamatelo un attacco fanatico). In più gli alleati assegnano il loro ultimo indicatore supporto/shock a questo combattimento, portando la questione a 4:1. Ora l'asse avrebbe la carta "Von Mackensen" che gli consentirebbe di trasformare anche questo risultato in un "conrassalto finale" come avvenuto per l'attacco dei rangers americani e di parà della 82a, ma questa carta consente anche la possibilità di muovere due unità tedesche all'inizio del turno di movimento alleato; una carta che in futuro potrebbe essere molto utile. quindi decidono di non giocarla e di affidarsi solo al modificatore del terreno"Porto o cittadina" che riporta i rapporti a 3:1 d6=1 gli alleati cominciano a poter invocare la sfiga! Risultato, contrassalto, da piazzare sui commandos britannici. Ma il reggimento di difesa portuale non si schioda ed i SAS devono pure subire una perdita in quanto il nemico non si è ritirato. Si dà il caso che la pedina SAS abbia un solo step e quindi è distrutta e posta nel box unità eliminate, per essere eventualmente ricostituita a piacimento ed a spese del giocatore alleato. Essendo stata la pedina attaccante eliminata, non c'è neppure un esagono su cui mettere l'indicatore contrassalto, quindi il reggimento di difesa portuale sarà libero di agire a piacimento nel suo turno.



    Considerazioni: gli alleati si stanno chiedendo quali idioti e figli di idioti abbiano compilato i rapporti sulla scarsa combattività degli Italiani.



    La fase successiva è quella di secondo combattimento che vedremo quando si presenteranno, visto che in questa fase di combatttimento non si sono presentati.



    La fase successiva e quella delle riserve. che permette una seconda possibilità di spostare riserve strategiche dall'apposito box alla mappa, ma in questa particolare fase gli alleati possono anche spostare indicatori di zona di sbarco sulle rispettive spiagge per trasformarli in indicatori di teste di sbarco, che è quello che si accingono a fare in maniera da poter rifornire le loro forze a partire da questo momento dalle spiagge. Questo dovrà bastare fino a quando non si conquista un porto. Si tenga presente che ogni indicatore testa di sbarco ha due punti rifornimento e può rifornire due divisioni normali per turno, o una divisione meccanizzata o corazzata che richiedono due punti e non uno per essere rifornite.



    La situazione alla fine del mini turno tedesco è quella indicata qui sotto.
    3.jpg
    Nel prossimo post vedremo il primo miniturno italiano
    Rimanete collegati con radio sicula
     
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  8. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    Ho pensato di adottare uno stile dettagliato per imparare meglio il sistema e rendervene partecipi in pieno. Fatemi sapere se la cosa vi annoia o è di vostro gradimento. Nel primo caso ripasserei alla normale prosa stringata.
     
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  9. blubasso

    blubasso

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    Per quanto mi riguarda, va benissimo così
     
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  10. metalupo

    metalupo

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    Capire il perchè, da regole, avvengno le cose è una bella idea, specie se si ha a che fare con un regolamento sconosciuto.
     
  11. Sir Matthew

    Sir Matthew

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    confermo, è molto avvincente!
     
  12. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    Mini Turno 1 dell'asse (Operazione Husky)

    Prima cosa un errore che ho scoperto aver commesso durante il turno alleato:

    L'indicatore speciale bersaglio/shock si può usare solo se tutte le unità attaccanti sono americane o equipaggiate dagli Americani (es. Francesi liberi). Questo non ha provocato deviazione di risultato visto che il combattimento in cui ho commesso l'errore non ha dato nessun vantaggio al giocatore alleato.

    Procediamo ora con la porzione dell'asse del mini turno 1 dell'operazione Husky.

    Fase di rifornimento
    Tutte le unità dell'asse hanno una via non bloccata di non più di 4 esagoni per una fonte o una sotto fonte. Quindi sono tutte rifornite. Ricordo che a ogni fase di rifornimento, entrambi i giocatori devono controllare. Se guardate la situazione alla fine del mini turno alleato 1, potete facilmente determinare che a questo punto tutte le unità alleate possono tracciare i rifornimenti alle teste di sbarco. Qui il problema è un altro: gli Americani hanno a terra due sole teste di sbarco perché due non hanno potuto trasferirsi sulle rispettive spiagge. Ospitano ancora (sotto forma di indicatori zone di invasione) la 1a divisione di fanteria USA e la 45 divisione di fanteria USA, che è stata malmenata dalla 202a divisione costiera italiana. Sull'ultima figura che vi ho allegato nel post precedente è visibile solo un indicatore testa di sbarco nel settore americano, ma l'altro si trova sotto la 2a divisione corazzata USA e la 1a divisione meccanizzata USA. Tutto ciò vuol dire che in questo preciso momento gli americani hanno a disposizione 4 punti rifornimenti. Gli indicatori zona di sbarco sulle quali sono rimaste le due divisioni americane che non sono riuscite a prendere terra, li ho lasciati in mare sotto le rispettive divisioni 4a e 45, forse un po' troppo prudenzialmente, perché ho letto che alla fine del mini turno, durante la fase finale di controllo rifornimenti, se manca l'indicatore di zona di sbarco, ogni unità ancora in mare viene disorganizzate e posta fuori mappa; il che a pensarci bene non è grave, in quanto tali unità tornano gratis sotto forma di riserve strategiche nel turno successivo. Comunque adesso gli Americani hanno due teste di sbarco a terra e 4 punti rifornimento. Quindi possono rifornire due divisioni meccanizzate/corazzate o 4 divisioni normali o qualunque combinazione tra queste due ipotesi. Le unità commando finché rimangono su esagono costiero sono automaticamente rifornite, le unità paracadutate sono rifornite per tutto il mini turno in cui prendono terra, e le unità ancora sulle zone di sbarco sono automaticamente rifornite. Quindi alla luce della stuazione attuale, ciò vale a dire che la 1a meccanizzata e la 2a corazzata a Trapani, sono rifornite dalle teste di sbarco, la 82a aviotrasportata è ancora rifornita in quanto si è lanciata in questo stesso mini turno, i rangers sono riforniti in quanto risiedono su un esagono costiero, e le due divisioni di fanteria 3a e 45a sono rifornite in quanto sono ancora sulle zone di sbarco.

    Passando al settore britannico, notiamo che qui sono state messe a terra 3 teste di sbarco per un totale di 6 punti di rifornimento. L'8a armata al momento ha a terra la divisione meccanizzata canadese (consumo 2 punti), la 50a di fanteria inglese (consumo 1 punto) e la 51a divisione di fanteria scozzese (consumo zero punti perché è scozze...cioé, consumo 1 perché è una divisione di fanteria normale). Totale quattro punti, quindi tutto a posto e tutti possono tracciare alle teste di sbarco.

    Ora per quanto riguarda la fase movimento ci sono davvero da fare scelte importanti. Tanto per cominciare i Tedeschi non possono rifornire più di 4 divisioni al di là dello Stretto di Messina. Il margine della mappa da cui ricevono i rifornimenti è la mappa del nord Italia. I rifornimenti arrivano giù lungo tutta la penisola e al collo di bottiglia dello stretto si riducono ad un flusso sufficiente per non più di 4 divisioni. Hanno in Sicilia già 2 divisioni, come sappiamo la panzedivision Hermann Goering e la 15a panzergrenadieren. La 29a panzergrenadieren si trova in Calabria, ed in riserva pronta ad intervenire dal sud della Francia c'è la 1a divisione paracadutisti. Se e quando si decidesse di far affluire queste due divisioni in Sicilia si sarebbe raggiunto il limite massimo rifornibile. Ne consegue che tutti i piani per la battaglia sull'isola vanno fatti sulla base di questa limitazione.

    Le alternative strategiche secondo me, allo stato attuale delle cose sono due: la difesa passiva contro entrambe le teste di sbarco alleate, impiegando la 15a panzergrenadieren contro gli americani con il concorso della Aosta e della Assietta, e la Hermann Goering contro gli Inglesi con il concorso della Napoli e della Livorno. L'altra soluzione più ardita è quella di concentrare tutte le forze tedesche, la Livorno e la Napoli contrattaccando a fondo gli Inglesi e svolgere un'azione di contenimento nei confronti degli Americani solamente con due divisioni italiane. Si dovesse riuscire a schiacciare gli Inglesi ad est, si potrebbero rivolgere tutte le forze contro gli Americani in un secondo tempo, sfruttando il vantaggio delle linee interne, in una manovra tipo Kasserine. L'unico grande problema di questa seconda strategia è che la 15a panzergrenadieren non arriverebbe a contatto con gli inglesi in un solo semi turno ma glie ne occorrerebbero due, per via della regola sulla sorpresa del primo turno. Il che vuol dire che il peso del contrattacco inizialmente dovrebbe essere sostenuto dalla sola Hermann Goering e dalle due deboli divisioni italiane di fanteria Napoli e Livorno. Anzi la Livorno anche lei ha bisogno di due turni.

    D'altra parte la 15a panzergrenadiere potrebbe colpire subito e duramente l'82a aviotrasportata americana in questo stesso turno con l'aiuto dall'Aosta e dell'Assietta. Alla fine dopo parecchie deliberazioni, da codardo quale sono mi adatto a quest'ultima soluzione; voglio vedere le divisioni tedesche in combattimento ieri, perché oggi è già tardi. Quindi: la 15a divisione pazergrenadieren avanza lungo il terreno collinoso ad ovest di Palermo e si porta a contatto con l'82a aviotrasportata che deve già essere contrassaltata obbligatoriamente dall'Assietta e spende 5 punti movimento (si spende un extra punto per entrare in una ZOC nemica). In questo gioco il terreno collinoso costa 1 punto movimento mentre quello montagnoso costa 2 punti. La 29a panzergrenadiere comincia a muovere dai suoi quartieri in Clabria per portarsi a ridosso dello stretto di Messina che attraverserà nel prossimo mini turno. La panzerdivision Hermann Goering, prendendosi rischi di essere accerchiata da nord se il suo contrattacco fallisce, e transitando a sud del fiume Gomalunga riesce a portarsi a contatto con il concentramento 1a canadese - 50a inglese ed in concorso con la Napoli, ad imbastire un contrattacco contro la massa delle forze nemiche sbarcate. Questo è rischioso, lascia scoperta Siracusa ed una via di sfondamento a nord per gli Inglesi ma è il prezzo da pagare per un contrattacco rapido, ed io non ho il temperamento per starmene passivo in difesa. Inoltre dalla Francia Meridionale si prepara il trasporto per via aerea della magnifica 1a divisione paracadutisti tedesca, probabilmente la migliore divisione esistente sul pianeta nel 1943 (magari insieme alla 101a americana aviotrasportata, ma potrei essere parziale in questo giudizio). La Livorno si muove a marce forzate verso est per prendere posizione sul fiume Gomalunga a sud est di Gerbini, una posizione difensiva fortissima ma che richiede un sistema difensivo lungo il fiume stesso, mentre l'Aosta si muove anch'essa per coadiuvare il contrattacco della 15a panzergrenadieren contro i paracadutisti americani. Per inciso le unità italiane rotonde hanno 4 punti movimento.

    Per quanto riguarda la fase di combattimento, non ci resta che risolvere: i Tedeschi non hanno bisogno di usare un indicatore bersaglio sulla 82a perché aveva già un indicatore di contrassalto. Approfitto per dirvi che durante i contrassalti, i modificatori del terreno vengono ignorati, perché si presume giustamente che nessuna delle due parti sia sistemata su un terreno difensivo. Per l'attacco alla testa di sbarco inglese, l'asse impiega un indicatore bersaglio sul complesso 1a canadese - 50a di fanteria. In più gli alleati mettono un ulteriore indicatore di contrassalto sui rangers sulla sponda destra del Belice, per frazionare l'attacco dell'Assietta alla 82a paracadutisti.
    1.jpg
    andiamo quindi a risolvere questi combattimenti: per quanto riguarda l'attacco sui paracadutisti dell'82a, abbiamo un 2:1 portato a 3:1 con un indicatore supporto/Bliiz. I Tedeschi non assegnano carte e gli Americani non ne hanno proprio adeguate a questa situazione. d6=3 uno scambio di perdite con contrattacco obblgatorio dei difensori sopravvissuti. La perdita dell'asse è assorbita dalla divisione Aosta. I paracadutisti della 82a, invece che contrattaccare, dopo avere subito anche loro la loro brava perdita, decidono di ritirarsi sulla testa di sbarco a sud di Trapani. Notare che l'indicatore testa di sbarco se ospita un'unità da combattimento gli dona due punti di combattimento. Quindi piuttosto che rischiare un contrattacco disperato, i paracadutisti americani si ritirano fino alle spiagge per imbastirvi una forte posizione di resistenza in attesa del contrattacco delle forze pesanti da Trapani; e si spera anche nella 3a e nella 45a quando anche loro metteranno piede a terra. 15a panzergrenadieren e Aosta ricevono l'ordine di non avanzare, tra le vibranti proteste del comandante della divisione tedesca che vorrebbe ributtare i paracadutisti americani a mare ora che sono in difficoltà.

    Sul fronte est, il combattimento parte da 1:1 portato a 2:1 dal secondo ed ultimo indicatore supporto/blitz tedesco sull'attacco ai Canadesi ed agli Inglesi della 50a. Poi i Tedeschi decidono anche di giocarsi la carta "Assaltatori d'Elite" che mette in prima linea uno speciale reparto di pionieri della Hermann Goering. L'attacco tirerà due dadi e si sceglierà il migliore. Esisteva anche l'alternativa di un normale spostamento a destra dei rapporti di forza, ma la prima ipotesi mi intrigava di più. Gli Inglesi non hanno carte adeguate da contrapporre. 2d6=4 e 6. Si sceglie ovviamente il 6 ed il risultato è da panico per il complesso britannico. Si ritira fino alla testa di sbarco all'estremità sud della penisola di Pachino e deve sostenere un secondo contrattacco, perché il risultato DR era rosso, una delle unità attaccanti era corazzata ed l'esagono della battaglia non era uno di quelli che blocca l'avanzata dei vincitori. Il secondo attacco di sfruttamento del successo è a 1:2. In questi secondi attacchi non si può usare nessun supporto, né indicatori, né carte. Le cose si svolgono in maniera troppo veloce e sul tamburo perché si possa organizzare la battaglia per bene. d6=4 contrassalto da risolversi nel prossimo mini turno alleato. La testa di sbarco britannic è tagliata in due e per i fru fru inglesi sono caxxi da caxare

    con questo termina il mini turno dell'asse e ci accingiamo a passare alla fase di continuazione offensiva del mese di agosto. L'offensiva alleata durerà ancora 3 settimane o mini turni.
    2.jpg
     
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    Ultima modifica: 20 Settembre 2019
  13. Sir Matthew

    Sir Matthew

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    ottimo turno! domanda: una volta ributtati in mare, gli inglesi possono provare a risbarcare da un'altra parte? o le loro truppe entrano a far parte delle riserve strategiche americane e te le ritrovi a trapani?
    e ancora: le tue condizioni di vittoria sono semplicemente di ributtare tutti in mare, o devi comunque resistere per tot tempo con ulteriori sbarchi più in là?
    scusa tutte queste domande, ma non conosco minimamente il regolamento che usi!
     
  14. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    Operazione Husky mini turno dell'asse 1

    Fase delle riserve: non se ne fa nulla in quanto valgono sempre le regole sulla sorpresa del primo turno.

    A partire dalla fase finale di rifornimento comincia la sequenza di fine turno (nel caso dello svolgimento di un offensiva in mini turni, si parla di fase di continuazione offensiva, che è quello che faremo adesso perché nel nostro caso l'offensiva continua). Nella fase finale di rifornimento si controlla che tutte le unità contrassegnate come non rifornite, siano ancora non rifornite. Se lo sono, vengono "arrese", che è peggio che eliminate, in quanto primo, costa di più ricostituire una unità arresa di quanto non costi ricostituirne una eliminata; e secondo, per ogni unità NON ROTONDA arresa con fattore di combattimento superiore a 3, l'avversario guadagna 1 punto vittoria. Ci sono due tipi di punti vittoria: punti mappa per il possesso degli obiettivi in mappa e punti evento. Uno dei molti modi di guadagnare punti vittoria evento è proprio quello di spedire unità nemiche quadrate con valore superiore a 3 nel "surrendered box". Ora nella fase rifornimento finale del primo mini turno il problema non si pone, perché nessuna unità era non rifornita.
    3.jpg
    La fase di rifornimento finale prosegue con la rimozione degli indicatori di zona di sbarco e degli indicatori "no combattimento" che vedremo a suo tempo. Gli indicatori zona di sbarco/testa di sbarco li abbiamo già visti; sono quelli su cui sono sedute le unità in mare in attesa di prendere terra e che riforniscono gli alleati sino alla presa di un porto. La rimozione di questi due tipi di indicatori però avviene solamente se si tratta della fase di rifornimento finale dell'ultimo mini turno dell'offensiva. In questo mini turno dunque non avviene in quanto questo è il primo di quattro mini turni di una settimana ciascuno.

    La fase seguente è la fase di continuazione dell'offensiva. Questa avviene naturalmente solo tra i vari mini turni di un'offensiva e quindi dobbiamo occuparcene adesso.

    Lo step 1 è di muovere l'indicatore di settimana dell'offensiva di uno spazio, in questo caso da 4 a 3, ad indicare che inizia la seconda settimana dell'offensiva Husky.

    Step 2 i giocatori rilasciano tutti gli indicatori bersaglio e supporto che gli sono rimasti e che sono a questo punto considerati come spesi.

    La fase successiva ed ultima fase che avviene se non è l'ultimo mini turno di un'offensiva, è la fase di preparazione della settimana successiva (ovvero del seguente mini turno).

    Step 1 è la reintegrazione settimanale delle carte: i giocatori pescano una carta a testa e possono spendere punti riserva per pescarne più di una, senza mai superare il limite di 6 carte in una mano. I punti riserva rappresentano le risorse strategiche a disposizione dei due contendenti per la conduzione delle operazioni e l'asse non può mai averne più di 4 mentre gli alleati mai più di 8. Per quanto riguarda le carte, se per qualunque motivo qualcuno dovesse averne più di 6 prima di una fase movimento, dovrà scartare A CASO l'eccedenza. Al momento gli alleati hanno 6 carte nella loro mano e quindi non pescano nulla, mentre l'asse che ne ha 4 può quindi pescare una carta. In questo particolare caso hanno pescato una carta dove il testo è in rosso, quindi devono giocarla subito. Il testo dice di scartarla immediatamente, rimischiare l'intero mazzo e pescarne un'altra e così l'asse fa.

    Step 2 le parti ricevono il numero di indicatori bersaglio e supporto autorizzati. Quindi gli alleati ricevono i loro 4 indicatori bersaglio più quello soeciale bersaglio/shock e l'asse i loro 3 (due in questa fase, perché uno è ancora in mappa sotto forma di indicatore di contrassalto sulla Hermann Goering nell'area di Pachino). Poi i contendenti ricevono i loro 3 indicatori supporto/shock per gli alleati, e i 2 indicatori supporto/blitz per l'asse, regola che vale per tutto il mese di luglio (turno 1).

    Step 3 ripropone la fase di organizzazione normale che c'è nei turni normali mensili, ma viene anche eseguita tra i mini turni, per dare la possibilità ai contendenti di riorganizzare le loro forze tra un mini turno e l'altro. Le due parti possono scartare carte per "migliorare" le loro unità, ovvero rimettere a piena forza le unità girate sulla mappa perché hanno subito perdite. Questo si può fare sia con unità in mappa e sia con unità nei vari box riserve, guarnigione ecc. Gli Americani hanno l'82a aviotrasportata e la 45a di fanteria entrambe ridotte e decidono di scartare una carta che per il momento non gli serve per recuperarle entrambe. Alcune carte sono più incisive di altre ed hanno quindi un valore di scarto di 2. Gli alleati scartano una di queste per recuperare entrambe le divisioni con una carta sola. Si tratta di una carta che non è usabile prima del turno 13, quando l'iniziativa strategica passerà agli alleati, e quindi se ne privano a cuor leggero. Poi gli Americani si accorgono che anche la pedina dei rangers è ridotta e decidono di spendere un'altra carta per rigirare anche quella. Gli Americani avranno bisogno di tutte le loro forze a pieno organico per scattare fuori dalla loro testa di sbarco nel prossimo mini turno. Per quanto riguarda i Britannici non hanno nessuna unità che ha subito perdite nell'appena trascorso mini turno, ma uno dei loro indicatori testa di sbarco è stato investito dalla Hermann Goering e distrutto. Ritornerà come rinforzo fra tre turni (non mini turni), quindi a ottobre del 43. Questa è davvero un gran rottura di balle. Quegli indicatori zona di sbarco/testa di sbarco, sono fondamentali per le operazioni anfibie e di invasione. Comunque gli Inglesi non hanno nessuna unità da rigirare a piena forza.

    Poi ci sono le unità disorganizzate in mappa durante i combattimenti (shattered) da riportare gratuitamente nel box riserve, ma nessuno ne ha.

    Poi ci sono le unità distrutte/arrese da ricostituire. Anche questo costa una carta per unità (o per due unità se la carta a valore di scarto doppio). Le unità ricostituite in questo modo si mettono nel box riserve con un indicatore di "Non Combattimento" che manterranno fino alla fine del turno mensile normale (non mini turno). Ciò simula il tempo minimo di addestramento di un'unità militare ricostituita. E' possibile evitare ciò spendendo una carta supplementare su quella particolare unità oltre a quella che si deve spendere per ricostituirla. Quindi è possibile spendere una singola carta con valore di scarto doppio per ricostituire una singola unità e farla apparire immediatamente nel box riserva come pronta al combattimento. La stessa procedura si può usare anche per le unità "Arrese" ma costa due carte per unità (tre se le si vuole pronte subito) In questa fase solo gli Inglesi hanno un'unità distrutta ed è quella di SAS/Commandos che decidono di ricostituire immediatamente perché potrebbe servire nei combattimenti sul terreno insidioso intorno all'Etna, dove sono presenti lati di esagono "appenninico" di cui i commandos riducono pesantemente le penalità. Quindi gli alleati scartano un'ulteriore carta a valore doppio per ripristinare la pedina a piena forza e renderla immediatamente pronta all'intervento. Per quanto riguarda l'asse, ci sono solo due unità ridotte da migliorare: la divisione Aosta, che ha perso qualche penna nei combattimenti con l'82a aviotrasportata, e la 1a divisione paracadutisti tedesca. Alcune divisioni, come ad esempio la 1a paracadutisti tedesca, hanno un costo di due carte per essere "girate" a piena forza, perché sono divisioni cosiddette "Robuste", cioè che quando vengono eliminate, lasciano in mappa un'unità rotonda (cadre o kampfgruppe). Possono anche essere in qualunque momento ridotte volontariamente per produrre questa unità rotonda ed usarla in operazione (per esempio per ampliare la linea del fronte) ed anche usare un unità rotonda della stessa nazionalità per rigirarsi a piena forza senza spendere una carta. Per via di tutte queste particolarità, queste divisioni hanno un costo di due carte per essere migliorate a piena forza. In questa fase i tedeschi decidono di spendere una carta a doppio valore di scarto per portare la 1a divisione paracadutisti (che è ancora nel reserve box) a piena forza e decidono di spendere un'ulteriore carta per portare a piena forza anche la divisione di fanteria Aosta per parità di trattamento con gli alleati, che si sa gli Italiani sono suscettibili. Non hanno unità disorganizzate, distrutte o arrese da ricostituire e quindi la fase "intra mini turni" termina qui. si ricomincerà con il secondo mini turno, seconda settimana di offensiva Husky, con la fase rifornimenti del secondo mini turno alleato.
     
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  15. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    No, durante un turno in cui c'è un offensiva (e quindi più mini turni) le operazioni anfibie possono essere fatte solo all'inizio ed in caasi particolari se particolari carte consentono un'operazione minore aggiuntiva (in questo caso bisogna aver risparmiato indicatori di zona di sbarco nell'operazione iniziale). Le riserve strategiche ricostituite possono entrare nel territorio controllato dalla propria parte a non più di 4 esagoni da un centro abitato e non adiacente ad unità nemica. L'esagono deve essere anche rifornito. Gli Alleati hanno la possibilità di far rientrare le riserve su un indicatore testa di sbarco, già presente a terra, in questo caso anche se adiacente ad unità nemica.
    se applicassi le condizioni di vittoria standard dello scenario Husky, le condizioni di vittoria per gli alleati sarebbero le seguenti:
    entro la fine di agosto avere la resa dell'Italia (i cui meccanismi spiegherò a suo tempo)
    oppure
    avere almeno un'unità (non paracadutisti o commandos/rangers) a nord della linea bianca nella figura qui sotto.
    Se nessuna di queste due condizioni si verifica alla fine di agosto, vince l'asse.
    5.jpg
    Ma io non sto giocando con le condizioni di vittoria scenario Husky, perché segretamente e subdolamente, senza avervi informati ho in realtà cominciato la campagna storica che si conclude nell'aprile del 1945. Così quando l'operazione in Sicilia si conclude, se né io e né voi ci siamo rotti le palle di questo AAR, posso continuare la Campagna d'Italia in tutta la sua intera maestà. In questo caso le condizioni di vittoria sono quelle di campagna storica, che mi riservo di spiegarvi man mano che se ne presesenta la necessità e l'occasione.
    Una delle ragioni per cui scrivo questi AAR è quello di avere i vostri commenti e le vostre domande. Più ce ne sono e meglio è.
     
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  16. Daniel Morrison

    Daniel Morrison

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    Quindi se li fai sloggiare dalla Sicilia il prossimo passo per gli alleati è uno sbarco direttamente sulla penisola?
     
  17. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    Ogni 4 turni si controlla per la "Vittoria subitanea" se gli alleati sono sloggiati dalla Sicilia non gli rimane che tentare un'altra partita con un giocatore dell'asse meno ostico, oppure dopo aver imparato a giocare questo gioco.
     
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  18. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    Mini Turno 2 Alleato

    Fase di rifornimento: entrambi i giocatori controllano che le loro unità siano rifornite. Sulla testa di sbarco degli Americani ci sono due teste di sbarco, una sotto la 2a corazzata/1a meccanizzata ed una sotto la 82a divisione aviotrasportata. questo è sufficiente a rifornire al momento le due divisioni pesanti americane. L'82a aviotrasportata al momento non è rifornita e riceve un indicatore "non rifornita". Le due divisioni di fanteria ancora al largo sono automaticamente rifornite, così come lo sono i rangers che sono ancora su un esagono costiero. Sulla testa di sbarco britannica, ci sono ancora due teste di sbarco, due divisioni di fanteria ed una meccanizzata canadese. Tutte siedono sugli indicatori testa di sbarco e quindi sono tutte rifornite. Per quanto riguarda l'asse, tutte le unità sono rifornite in quanto soddisfano i requisiti di essere a 4 esagoni da una fonte o da una sotto fonte. (Solo nella fase di combattimento mi accorgerò che la Hermann Goering non è rifornita).

    Fase di movimento alleata.

    La situazione per gli alleati, è inutile negarlo, non è affatto buona. Nella zona americana le cose sono meno brutte perché almeno gli Americani hanno consistenti forze a terra e gli italo tedeschi ad una certa distanza. Per quanto riguarda la divisione paracadutisti, il fatto di non essere rifornita gli porta le seguenti conseguenze: punti movimenti ridotti a 3, se fosse una divisione corazzata non riceverebbe il "bonus corazzato", non può avanzare di più di un esagono in caso di ritirata del nemico dopo un attacco. Se partecipa ad un attacco provoca una colonna in meno nei rapporti di forza, che partecipi da sola o con altre unità anche se rifornite. subisce una penalità di due colonne in meno nei rapporti di forza se si difende, a meno che non si difenda insieme ad altra unità rifornita. Il piano degli Americani è di sfruttare la posizione esposta della divisione di fanteria Aosta e colpirla duramente con entrambe le divisioni pesanti americane lungo la rotabile Trapani-Palermo. La 3a e 45a divisione di fanteria americane prendono terra sbarcando finalmente dai loro indicatori di zona di sbarco. La scelta è se orientarle entrambe contro la 15a panzergrenadieren ed attaccarla con un rapporto base di 1:1 prima delle modifiche, o dirigere solo una divisione contro la 15a solamente per contenerla, mandando l'altra contro la divisione di fanteria Assietta al di là del Belice. In questo secondo caso probabilmente il giocatore dell'asse dichiarerebbe un contrassalto della 15a sulla divisione di fanteria americana di fronte a lei che voleva solo contenerla, forzando quest'ultima ad un contrassalto a 1:2. Si decide per una terza alternativa: la 3a divisione di fanteria USA sbarca ma si ferma nell'esagono spiaggia, non venendo così a contatto con la 15a panzergrenarieren; mentre la 45a divisione di fanteria USA raggiunge i rangers per un attacco oltre il Belice all'Assietta. Obiettivo della settimana, disarticolare le divisioni italiane, minacciando di tagliare fuori la 15a panzergrenadieren.

    Sulla testa di sbarco britannica, notate come la 1a canadese, lo stack composto dalla 1a canadese e dalla 50a inglese, non hanno nessuna alternativa altro che il contrassalto alla Hermann Goering. In teoria si può evitare di contrassaltare muovendo fuori dalla zona di controllo dell'unità nemica in questione. Ma in questo caso non c'è nessun posto dove andare ed il contrassalto è obbligatorio. La 51a scozzese invece tenterà un secondo assalto su Siracusa nel tentativo di riuscire là dove i SAS hanno fallito. Notate che in caso di successo, se la 21a avanza su Siracusa, l'esagono di testa di sbarco rimarrebbe incustodito. Ma c'è il tempo nella fase riserve alleata, di far sbarcare un'altra divisione britannica in quell'esagono, magari gli stessi SAS che vi ricordo sono stati ricostituiti con disponibilità immediata nel mini turno precedente. Notate che avendo gli Inglesi perso un indicatore testa di sbarco, avranno solo due teste di sbarco per tutta l'operazione Husky e non saranno in grado di rifornire più di quattro divisioni per tutto il mese di luglio. In Agosto, se avranno catturato un porto, non saranno più dipendenti dalle teste di sbarco ma dalle modalità che vi spiegherò quando si presenteranno. Ne consegue che per questa operazione Husky i britannici possono aggiungere ancora solamente i SAS e tenendoli sempre su un esagono costiero, nel quale sono sempre riforniti indipendentemente da quante teste di sbarco i britannici hanno. Va comunque notato che le unità non rifornite per mancanza di punti rifornimento dalle teste di sbarco, non vengono "arrese" durante la fase finale rifornimenti, a meno che con ci siano più unità non rifornite per questo motivo, di quante le teste di sbarco potrebbero rifornire. Le unità non rifornite invece perché sono isolate, vengono eliminate come al solito. In definitiva, sulla testa di sbarco britannica non vi sono movimenti da effettuare, ma solo da dichiarare i combattimenti.

    Fase di combattimento alleata: la 2a corazzata USA e la 1a meccanizzata USA dichiarano bersaglio la divisione fanteria Aosta e applicano nel suo esagono il conseguente indicatore bersaglio. La 45a di fanteria USA ed i Rangers dichiarano bersaglio l'esagono occupato dall'Assietta. I Britannici dichiarano Siracusa esagono bersaglio insieme al reggimento difesa portuale che lo difende, mentre non c'è bisogno di mettere un indicatore bersaglio sulla Hermann Goering perché c'è già quello di contrassalto lasciato lì dal mini turno precedente. Adesso sui contrassalti c'è un concetto nuovo da introdurre: durante i contrassalti, nessun modificatore terreno è applicabile, in quanto si presume che sia una battaglia di incontro, con nessuno predisposto su posizioni difensive. Si applicano solamente i modificatori diversi da quelli del terreno, come rifornimenti, condizioni atmosferiche ecc. L'asse può ancora mettere un indicatore di contrassalto sulla divisione fanteria Napoli, in maniera da forzare gli Scozzesi ad attaccare a valori basici 1:1
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    Risoluzione dei combattimenti alleati: La 2a corazzata USA e la 1a meccanizzata USA contro l'Aosta. Rapporto base 6:1 modificato a 5:1 per il terreno collinoso. Gli Americani potrebbero decidere di riportarlo a 6:1 usando il bonus corazzato della 2a divisione ma decidono che il rapporto va già bene così e non vogliono rischiare di dover assorbire eventuali perdite con la divisione corazzata, cosa che è obbligatoria se si usa il bonus corazzato. E poi decidono di usare un indicatore di supporto/shock per riportare il discorso a 6:1. Non giocano carte su questo combattimento. L'asse, dal canto suo, potrebbe giocarsi la carta "PAK cannoni anticarro" per forzare una perdita supplementare sulla 2a corazzata se gli alleati subiscono perdite, ma decidono di astenersi in quanto la probabilità che a questi rapporti gli alleati subiscano perdite in questo combattimento sono troppo basse. Gli Americani danno inizio alle operazioni d6=4 l'Aosta è disorganizzata fuori mappa, ma essendo un'unità rotonda viene semplicemente eliminata. Approfitto per dire qui che le unità rotonde non sono mai ricostituite, ma ritornano come riserve in particolari circostanze che vedremo. Gli Americani hanno ottenuto un risultato rosso, quindi essendo corazzati/meccanizzati, possono provare un attacco di sfruttamento del successo nella fase di secondo attacco. Potrebbero provare ad attaccare la 15a panzergrenadieren a 1:1 che è rischioso, ma a me piace il rischio. E esattamente quello che faranno; la 2a corazzata avanza di due esagoni lungo la strada Trapani-Palermo. Approfitto anche per dirvi per dirvi che durante le avanzate/ritirate, non si contano punti movimento, ma solo esagoni e che le zone di controllo nemiche in caso di avanzata, non si considerano, mentre in caso di ritirata possono essere mortali. La 1a divisione meccanizzata avanza di un esagono solo e si prepara anch'essa ad attaccare la 15a panzergrenadieren nella fase di secondo combattimento. Obiettivo di Patton è scardinare completamente le posizioni difensive dell'asse e lanciarsi su Messina per andare a salvare gli Inglesi. Immaginate la libidine per Patton di poter dire a Montgomery "se non era per me eri spacciato".

    Ma non guardiamo troppo avanti; adesso c'è da risolvere l'attacco contro L'Assietta da parte della 45a fanteria e dei Rangers. Rapporto basico 6:1 portato a 5:1 per la presenza del fiume. Gli alleati non assegnano supporti a questo attacco volendo risparmiarli per i combattimenti sul versante britannico. L'asse non ha nessuna carta adeguata a questo combattimento. d6=1!!!!!! Di nuovo, e di nuovo gli Americani devono subire una perdita, così come l'asse; ed i sopravvissuti difensori contrattaccano. La perdita americana è assorbita dai Rangers. Quella dell'asse elimina l'Assietta ma gli Americani per la seconda settimana consecutiva non possono avanzare oltre il Belice.

    Dalla parte britannica vediamo prima il contrassalto sulla Hermann Goering. Rapporto basico 1:1. E' un contrassalto, quindi nessun modificatore terreno e nessun supporto. Mi sono accorto adesso che ho fatto un errore durante la fase di rifornimento. La Hermann Goering non è rifornita in quanto è isolata dalle ZOC congiunte della divisione scozzese e dallo stack 1a canadese/50a fanteria. Questo cambia i rapporti di forza. Rapporto basico 1:1, 3:2, 2:1 rapporto finale in quanto se tutte le unità difendenti non sono rifornite, si sposta tutto di due colonne per l'attaccante. Ma con il fantastico risultato di 1 (oramai abituale per gli alleati), il risultato che avevo tirato prima di accorgermi dell'errore, l'esito del contrassalto è un contrattacco della Herman Goering, che però la divisione tedesca potrebbe anche declinare. In questa situazione però la divisione tedesca VUOLE contrattaccare in quanto spera di ingenerare un ulteriore contrattacco da parte del nemico. Motivo? Se non si riesce a mettere un'unità dell'asse nell'esagono alla sinistra della Hermann Goering o a farla ritirare dalla posizione che occupa attualmente, sarà "arresa" nella fase finale di rifornimento in quanto ancora non rifornita. Questo sarebbe un colpo tremendo per gli sforzi dell'asse in Sicilia. Mi rendo conto solo ora di aver spinto troppo a fondo il contrattacco della Hermann Goering nel mini turno precedente. Quindi la divisione tedesca contrattacca a 1:3, d6=6!!!!! ottenendo un contrattacco obbligatoirio da parte della 1a canadese e della 50a inglese. Notate che se il contrattacco non fosse stato obbligatorio, gli alleati avrebbero potuto declinarlo e lasciare la Hermann Goering nella posizione gravissima in cui si trova. Per declinare un contrattacco obbligatorio però è necessario ritirarsi di due esagoni, e le due divisioni britanniche non sono in condizioni di ritirarsi. Quindi devono contrattaccare per forza a 3:1 d6=2 il peggior risultato possibile per l'asse: EX che impone uno scambio di perdite e nessun movimento. La Hermann Goering viene girata e lo stesso accade la 51a scozzese. Ma la divisione panzer rimane bloccata e non rifornita.

    Passiamo all'ultimo combattimento della fase: l'attacco degli scozzesi alle forze italiane attorno a Siracusa. Rapporto basico 1:1, modificato a 1:3 per il terreno (in caso di attacco in più di un esagono, il difensore decide quale modificatore terreno applicare). L'unica cosa che gli alleati possono fare è applicare un indicatore di supporto/shock su questa battaglia, visto che carte adatte non ne hanno. Il rapporto finale è 1:2 d6=5 un altro scambio di perdite, che gli Italiani applicano alla Napoli e gli Inglesi alla 51a scozzese. Nessun movimento. Gli Italiani continuano ad essere difficili da sloggiare. Notate che essendo la Napoli ancora viva, potrà nel turno dell'asse spostarsi un nell'esagono sulla strada alla sinistra della Hermann Goering, permettendogli di salvarsi dalla resa per fame alle forze inglesi.

    Come ultimo combattimento ci rimane la fase di secondo combattimento delle forze blindate americane contro la 15a panzergrenadieren. Nessun supporto in questo combattimento (ricordate che i supporti sono vietati in seconda fase combattimento), quindi si applica solo il terreno collinoso. Rapporto basico 2:1 portato a 3:2 per il terreno. d6=2 nessun effetto. Devo dire che per tutta la partita gli alleati stanno essendo parecchi sfortunati con i dadi.

    Per terminare il secondo mini turno alleato, abbiamo la fase riserve, nella quale gli Inglesi portano i SAS sulla divisione scozzese arrivando legalmente sull'esagono testa di sbarco. L'unità non appesantisce la situazione dei rifornimenti, in quanto sono commandos su esagono costiero. In più gli Americani mettono a terra i loro ultimi indicatori zone di sbarco, trasformandoli in indicatori teste di sbarco. Adesso l'82a aviotrasportata è di nuovo rifornita.
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  19. Daniel Morrison

    Daniel Morrison

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    Se posso fare la voce fuori dal coro, mi permetto di dire che sei molto più bravo quando descrivi le vicende in maniera più realistica e meno "Wargame". Ovviamente è semplicemente il mio personalissimo parere :p
     
  20. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    Daccordissimo con te. Descrivendo le meccaniche di gioco c'è molta meno libertà. Magari quando le meccniche vi saranno più chiare potrò tornare ad una prosa più spigliata.
     
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