Li fermeremo sul bagnasciuga

Discussione in 'Wargames - Generale' iniziata da Luigi Varriale, 19 Settembre 2019.

  1. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    Mini turno 2 asse operazione Husky

    Fase dei rifornimenti: l'asse controlla per primo per stabilire che la divisone panzer Herman Goering è tutt'ora non rifornita. Notare che la 15a divisione panzergrenadieren è rifornita ma in situazione assai precaria (vedi ultima figura nel post precedente). Per quanto riguarda gli alleati, avendo messo a terra altre due teste di sbarco nella porzione alleata di questo secondo mini turno, adesso l'82a aviotrasportata risulta rifornita ed in fase finale di rifornimento avrà l'indicatore non rifornita rimosso. Contiamo per sicurezza i punti rifornimento che sappiamo essere adesso 8 (due per ogni testa di sbarco) e notiamo che impieghiamo 7 di questi otto punti al momento per due divisioni pesanti, due divisioni fanteria, ed una paracadutisti. Il reggimento Rangers non conta, perché è su esagono costiero. Se dovesse allontanarsi dalla costa comincerebbe anche lui a consumare 1 punto rifornimento. I Britannici continuano ad essere riforniti, grazie al fatto che hanno poche truppe a terra. Notare che visto che le ZOC nemiche bloccano le linee di rifornimento, se non si riesce a scalzare la divisione panzer Hermann Goering dalle spiagge, la situazione dei rifornimenti delle forze britanniche potrebbe diventare critica nel momento in cui abbandonassero gli esagoni testa di sbarco.

    Fase di movimento dell'asse: la situazione più scabrosa è quella della divisione Hermann Goering. Occorre che i resti della divisione fanteria Napoli stabiliscano un collegamento con lei ho sarà eliminata nella fase rifornimento finale. Approfitto per ricordarvi che un'unità non può muovere da una ZOC nemica ad un altra, a meno che l'esagono di destinazione non sia occupato da un'unità amica e lì deve fermarsi. Quindi il primo movimento che ci interessa è quello della divisione fanteria Napoli dall'esagono montagnoso in cui si trova, a quello a sud ovest della sua posizione (due punti movimento per la montagna) e poi un esagono ad est di quello (altri due punti movimento perché muovere in ZOC nemica costa un punto in più). Questo ristabilisce tenui contatti tra la Herman Goering e le retrovie, ed evita per il momento la catastrofe. Poi la divisione tedesca spende 2 dei tre movimenti che ha (ricordate che le unità non rifornite sono ridotte a tre punti movimento), muovendo di un esagono ad ovest della sua attuale posizione e si porta sulla Napoli. Ora c'è una regola che dice che le unità tedesche non possono stare nello stesso esagono con quelle italiane (per via del loro complesso di superiorità nei confronti degli spaghettari) e quindi le regole dicono che alla fine della fase di movimento tale irregolarità va corretta con un ulteriore esagono di ritirata. Tanto vale risolverlo subito questo problema e ritirare la Napoli di un esagono verso ovest. Vi ricordo che nelle ritirate non si contano i punti movimento ma solo gli esagoni. Adesso rivolgiamo l'attenzione alla 15a panzergrenadieren. Avrete notato dal turno precedente che si trova in posizione precaria, con la 2a corazzata USA che sta per tagliarla fuori dalle sue linee di comunicazione con le retrovie. Ha bisogno si spostarsi prima che sia troppo tardi. Non può muovere da EZOC a EZOC (Enemy Zone of Control) e quindi attraverserà il Belice per poi riattraversarlo in senso opposto all'altezza di Palermo. Anche se gli attacchi americani non hanno avuto per il momento nessun clamoroso successo, la loro pressione costante fa si che sia arrivato il momento di raggrupparsi sulla difesa del capoluogo (dove per altro la 15a panzergrenadieren non riuscirà ad arrivare in questo mini turno, ma almeno si toglierà dai guai più immediati). Per la difesa diretta di Palermo, almeno in un primo tempo, il reggimento difesa portuale dovrà essere sufficiente. Alla fine del suo movimento la 15a panzergrenadieren si ridispiega tra il capoluogo ed il Belice in posizione di copertura con il fianco sinistro coperto dal massiccio montano tra il Belice ed il Platani. Dopo di che c'è da dare gli ordini alla divisione fanteria Livorno. E qui è un bel mal di testa; sappiamo che sono in arrivo la 29a panzergrenadieren dallo stretto di messina e la 1a paracadutisti tedesca dalla Francia. L'idea è di assegnare la 29a al settore britannico e di far arrivare la 1a paracadutisti direttamente su Palermo. Per fare ciò dobbiamo sgomberare il capoluogo dal reggimento difesa portuale (ricordate che unità tedesche ed italiane non possono stare sullo stesso esagono). Quindi provvediamo subito a spostare il reggimento italiano, che passando attraverso la 15a panzergrenadieren ed attraversando il Belice si piazza sul fianco sinistro della divisione tedesca ponendosi sull'esagono di montagna al di là del fiume. Essendo che gli Americani sono ancora a due esagoni da Palermo, faremo affluire nella fase riserve la divisione paracadutisti tedesca direttamente sulla città di Palermo ancora da noi controllata e che rappresenta dunque una destinazione legale per un'unità che entra in mappa nella fase riserve. Tornando alla Livorno occorre decidere in quale settore impiegarla. Essendo una divisione di fanteria appiedata, una volta deciso dove impiegarla sarà impossibile districarla per assegnarla all'altro fronte, quindi la decisione deve essere oculata. Dopo dovuto cogitamento, decido di impiegarla contro gli Inglesi, quindi passando per l'aeroporto di Gerbini ed attraversando il Gomalunga, va a porsi nell'esagono ad ovest di Siracusa per provare a rafforzarne la difesa. Per completare la fase movimento dell'asse non ci resta che far attraversare lo stretto di Messina alla 29a panzergrenadieren, che può farlo in quanto nella scorsa fase movimento si era portata in un esagono adiacente allo stretto, in Calabria. L'attraversamento costa 1 normale punto movimento (una volta che l'unità parte da un esagono adiacente) e poi la divisione rotolando giù lungo la rotabile costiera si porta fino a due esagoni a nord di Siracusa. Non ha abbastanza punti movimento per entrarci, ed anche se li avesse non potrebbe ammassarsi con unità italiane. Per essere proprio precisi, anche se non ci fosse nessuna unità italiana, la 29a non avrebbe abbastanza punti per entrare in Siracusa per via del fatto che dovrebbe entrare in una ZOC nemica; quella degli scozzesi e dei SAS. Questo comclude la fase movimento dell'asse.
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    Fase di combattimento dell'asse: l'asse non ha dichiarato nessun esagono bersaglio. Agli alleati prudono le mani di piazzare un indicatore contrassalto sui SAS/51a scozzese con l'obiettivo di avere gli occupanti di Siracusa scornati contro le forze britanniche, ma visto che il giocatore che deve fare il contrassalto può scegliere con quali unità farlo, l'alleato non vorrebbe trovarsi fra le terga un attacco della Herman Goering, che pure ridotta è pur sempre un pericolo pubblico. Quindi l'alleato si astiene. Altre unità a contatto non ce ne sono, quindi la fase di combattimento dell'asse termina qui.

    Nessuna fase di secondo combattimento ovviamente.

    Nella fase riserve, la 1a paracadutisti a piena forza arriva a Palermo e qui per gli Americani sono razzi da defecare, perché i diavoli verdi tedeschi sono dei veri e propri spaccaossa come potete osservare dalla pedina nell'illustrazione sottostante.

    Prossimo post: fase finale di rifornimento e fase di continuazione dell'offensiva alla terza settimana. Mi pare già da ora di poter dire che gli alleati sono in netta difficoltà rispetto alla campagna storica, penalizzati da una stringa di dadi veramente atroce e pure dalla strategia a caxxo casuale che gli ho assegnato di sbarcare l'VIII armata dalla VII.
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  2. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    Mini turno alleato 3 offensiva Husky.

    durante la fase di continuazione dell'offensiva per la terza settimana dell'operazione Husky, la poltrona del Generale Alexander scricchiola brutalmente sotto le bestemmie protratte dei Churchill da una parte che vuole vedere risultati più cogenti e le aperte critiche degli Americani che minacciano di chiedere la sostituzione del comandante inglese con il loro Generale Clark. Con questa spada di Damocle infausta di raschiare il barile con un genio del calibro di Clark il comando supremo alleato mette veramente il pepe al deretano di tutti per ottenere successi tangibili in quella che è oramai la terza settimana di Husky. Tanto per cominciare si dà fondo alle riserve strategiche per pescare un totale di 4 carte nella fase di "carte eventi settimanale". In secondo luogo, anche se non salta subito la testa di Alexander, salta quella di un comandante di corpo dell'VIII armata, che viene sostituito dal Generale Mc Creery (pescata una carta che permette un'offensiva di due mini turni anche nel mese di agosto), un tizio energico, temutissimo dai suoi subordinati. Poi si dà pure fondo alla riserva accumulata di carte per girare tutte le unità zoppicanti e ridotte, vale a dire la 50a e 51a divisione di fanteria britanniche, e per portare a pieno organico la 1a divisione aerotrasportata sempre britannica ancora in riserva.

    Dal canto loro gli Italo Tedeschi che gongolano alla grande per i risultati raggiunti fino adesso, non lesinano le spese neppure loro e rimettono in forze la divisione fanteria Napoli e la divisione panzer Hermann Goering che tante gatte da pelare ha dato agli albionici fino al turno scorso, e si vuole che continui così. Con un corpo d'armata di quattro divisioni, ben assistite dai mandolinari, il generale Hube crede e giustamente, di poter far vedere un'altra sporta di sorci verdi agli alleati anche in questo terzo mini turno e si rimira la possente linea Palermo-Belice tenuta dalle sue possenti 1a e 29a divisione.

    Assicuratisi nella fase rifornimenti alleata che tutte le forze siano pronte muovere, il generale Montgomery, assai depresso e con la gotta perché in Sicilia si è visto alla fine quanto vale, decide, avendo oramai poco da perdere, che la 1a canadese e la 50a inglese investano di brutto la Hermann Goering con l'idea di sfasciarla o per lo meno di impegnarla seriamente. Obiettivo di questo attacco è quello di distrarre la potente unità tedesca dal suo attacco principale, che sarà ancora portato dagli Scozzesi e dai Commandos su Siracusa, con la speranza di prenderla finalmente alla terza settimana, prima che venga occupata dai ceffi incazzati della 29a panzergrenadiern, che a quel punto addio patria. tutto quello che può fare Montgomery ora come ora è migliorare la sua posizione e resistere ai contrattacchi tedeschi fino a quando gli Americani arrivino a salvargli la gotta, visto che la sua logistica e le sue teste di sbarco sono state violentate dei tedeschi nella prima settimana, e la sua VIII armata può rifornire solo parzialmente fino a quando Siracusa non sarà conquistata. Se poi si riuscissa a prendere anche Catania...

    Dall'altra parte dell'isola, Patton scalpita con tutte le sue forze pronte ad investire Palermo con le due divisioni pesanti, la 29a panzergrenadieren, con le due di fanteria 3a e la 45a, e ha pure predisposto un attacco diversivo dei Rangers su quello che la ricogizione gli ha indicato come un reggimento di cenciosi abbarbicato sulle montagne ad oriente del Belice (il reggimento difesa portuale di Palermo). Alle rimostranze dei suoi ufficiali di stato maggiore che Palermo e dintorni sono difese dalle due più potenti divisioni tedesche sull'isola, Patton replica che le scuse sono come i buchi del culo e tutti ne hanno una, di uniformarsi al programma e di non rompere i maroni. Quindi immantinente le truppe americane si mettono in moto su tutta la linea.
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    La Hermann Goering viene quindi investita da tutta la potenza delle migliori divisioni britanniche e viene distrutta nel combattimento e nel contrattacco che ne segue perché il suo comandante è un testardo con l'ego troppo gonfio. Inutile dire che anche la 1a canadese e la 50a inglese ne escono entrambe malconce e non in grado di avanzare. I resti della Hermann Goering vengono di conseguenza ritirati dalla linea per l'eventuale ricostituzione della divisione.

    Gli Scozzesi ed i SAS per la terza volta attaccano Siracusa e per la terza volta tirano 1, provocando un altro scambio di perdite che volatilizzano il reggimento portuale della Regia Marina con tanto di comandante che scappa portandosi dietro le sue escort, ma di conquistare l'importante porto non se ne parla nemmeno questa volta. Si parla di sciogliere i SAS e trasformarli in ballerine di Can Can. Adesso a Siracusa ci entrerà la 29a panzergrenadieren o direi io cazzengrenadieren perché saranno cazzen a sloggiarla. Questo senza contare che la onesta Livorno si andrà a piazzare sulle montagne a sud ovest della città e poi si devono davvero aspettare Americani e Marziani che discendano da Marte e da Messina per fare progressi. Tre attacchi, tre uno...voglio dire con una simile sfiga monumentale si sarebbero arenati anche gli Inglesi veri.

    Sul fronte di Palermo, gli Americani attaccano furiosamente: i Rangers si trovano di fronte ad unità rotonda fattore 0, un altro reggimento portuale, ma proprio di portuali in canotta, che le uniche armi che hanno sono le parolacce all'indirizzo delle madri americane e che vengono prontamente spazzati via. Più rognose si rivelano come da previsioni le due divisioni tedesche. Entrambe dotate del fattore combattimento di colore rosso, il che significa che sono tenaci e che se il comandante glie lo ordina tolgono una colonna ai rapporti di forze a chi le attacca, ma per contro non possono ritirarsi; se subiscono un risultato di ritirata, devono subire invece una perdita. Inutile dire che Hube ordina ed entrambe queste divisioni di usare il rosso del loro fattore ed il risultato è che la 15a panzergrenadieren resiste all'attacco della 3a e della 45a ma si semi sfascia, mentre i paracadutisti tedeschi asserragliati nel porto di Palermo combattono caparbiamente e tutto quello che si riesce ad ottenere e che nel turno tedesco contrattacchino o si ritirino. In ogni caso entrambe le compagini germaniche devono stare attente ai Rangers che minacciano di aggirare Palermo per la destra.

    Rimanete collegati con radio mafia per il turno dell'asse
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  3. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    Mini turno 3 asse

    Fase rifornimento: ci si accorge che le divisioni tedesche che difendono Palermo sono in situazione più grave di quello che si pensasse. Sono ancora rifornite fino all'ultimo turno dell'offensiva, ma sono impossibilitate a ritirarsi per via della regola che con ci si può muovere da EZOC a EZOC e lasciano il generale Hube a grattarsi la pelata. Gli stramaledetti Rangers di Darby controllano il loro esagono di ripiegamento dall'alto delle montagne. Almeno fino a quando sono rifornite in caso fossero costrette a ritirarsi verrebbero eliminate e non catturate con pesanti conseguenze sulle risorse e sui punti vittoria. Comunque un'eventualità del genere fa comunque gelare il sangue nelle vene di Guzzoni e Kesserling. Sarebbe il crollo dell'impalcatura difensiva dell'isola; gli Americani dilagherebbero come l'acqua da una diga distrutta. L'unico disperato tentativo di soluzione sarebbe quello di lanciare la 29a panzergrenadieren lungo la strada Catania Palermo ed attaccare i Rangers nel tentativo di farli sgombrare dalla posizione dominante in cui si sono messi. Questo vorrebbe dire abbandonare il progetto di occupare Siracusa con qualcosa di veramente solido. Ma secondo Kesserling il gioco vale la candela. Di conseguenza dirama immediatamente gli ordini a Hube: le divisioni italiane Livorno e Napoli occupano Siracusa e l'esagono montagnoso alla destra del porto e lì resistono ad oltranza agli incapaci Inglesi. La 29a panzergrenadieren si lancia a tutta velocità sui rangers a marce forzate. Le divisioni tedesco palermitane lanciano attacchi di alleggerimento per tenere impegnate le divisioni americane che gli stanno di fronte. Le divisioni Assietta ed Aosta...dove sono le divisioni Ass...me cojoni non ci sono più. Si sono squagliate nei turni precedenti.
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    Quando inizia la fase di combattimento ci si accorge che nonostante sia sui cerchioni, la 29a non ce l'ha fatta a portarsi a tiro dei Rangers e che gli Americani hanno messo indicatori di contrassalto su tutte e quattro le loro divisioni, obbligando le la 15a panzergrenadieren e la 1a aviotrasportata ad attaccarle. Lo stesso hanno fatto gli incapaci SAS e scozzesi, i quali fino adesso l'unico pregio che hanno dimostrato è il consumo nullo di rifornimenti in quanto appunto scozzesi. Tutti gli attacchi sono inconclusivi ottenendo solamente indicatori di contrassalto per il prossimo turno alleato. Siracusa rimane in mani italiane, mentre la situazione su Palermo si risolverà presumibilmente nell'ultima settimana di luglio. Il fatto di non avere più la 29a panzer nella zona inglese rincuora comunque decisamente il vecchio Monty. Inoltre avendo la 1a cnadese subito perdite che non la rendono più considerabile come meccanizzata, gli inglesi possono far sbarcare una delle divisioni dalla riserva ed usare il punto rifornimento che la 1a canadese ha liberato. La scelta cade sulla 5a divisione di fanteria inglese, che prende terra sulla testa di sbarco di Pachino. E' cosa buona e giusta che allieta il vecchio Monty ancora di più.
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  4. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    Agosto 1943 turno 2

    Durante la fase di continuazione dell'offensiva Husky si verifica quello che pareva essere nell'aria da tempo. Alexander viene sostituito dal generale Clark su pressioni insostenibili degli Americani che minacciano di ridurre le forze americane in teatro a 4 soldatini di plastica ed i mezzi da sbarco a due vasche da bagno arrugginita in caso gli Inglesi si oppongano. In termini di gioco, gli alleati hanno pescato la carta "Sostituzione Leader" e poi i dadi per il controllo sostituzione, come al solito gli hanno detto male. Risultato: gli alleati si ritrovano con "modesto" Clark al comando, 2 punti evento vittoria in meno e la temuta possibilità di sconfitta subitanea in ottobre se non controllano tutti gli obiettivi in Sicilia o almeno uno dei tre esagoni di Roma. Quindi gli alleati sono sulla graticola. Sarà meglio che si diano una mossa o la partita sarà piuttosto breve. Come se non bastasse, I tedeschi rimettono in efficienza la divisione panzer Hermann Goering (a piena forza, in quanto al comando c'è Kesserling) e la spediscono contro gli Americani sul fronte di Palermo. Anche Super Esercito, ringalluzzito dalla mancanza di exploit da parte degli alleati nell'invasione del territorio italiano, inviano dal continente in rinforzo un'unità con il punto interrogativo (il reggimento Paruzzaro in onore del paesino in cui vivo) che va a spiegarsi in supporto della divisione di fanteria Napoli sul massiccio montuoso di Siracusa, con l'idea di rafforzare la minaccia sul fianco sinistro delle forze inglesi puntate sulla città.

    durante la fase strategica, gli alleati pescano un'altra offensiva di tre mini turni e la giocano senz'altro perché hanno davvero bisogno di qualche risultato tangibile. Adesso con tutto il peso dei Tedeschi gravante sulla VII armata, si spera che il vecchio Monty, fronteggiato solo da truppe italiane possa fare qualcosa. Gli alleati non hanno ancora conquistato un porto, quindi si continua ad essere alimentati provvisoriamente dalle teste di sbarco. Durante la fase di rifornimento porti, gli alleati pagano 15 punti rifornimento per l'offensiva di agosto e glie ne rimangono 10 in caso conquistino un porto e nel prossimo turno debbano pagare i rifornimenti alle singole unità. Notare che in questo caso non avrebbero i punti per pagare anche per un'altra offensiva, quindi in settembre sicuramente non ci sarà una nuova offensiva, ma un turno singolo. Morale: gli alleati hanno quattro turni di combattimento per conquistare tutta la Sicilia o perdono la partita.

    Fase di rifornimento alleata, si rileva che i Rangers sono i stato di mera sopravvivenza sulle montagne ad est di Palermo e si sono guadagnati l'indicatore non riforniti. Per il resto tutto OK per entrambe le parti.

    Durante la fase di movimento alleata, con una complicata manovra attraverso le montagne, la 45a divisone di fanteria USA si ricollega con i Rangers assicurandogli una via di rifornimento, poi in cooperazione con la 82a aviotrasportata che è stata richiamata dalla riserva tattica e la terza di fanteria, risolve il contrassalto piazzato nello scorso turno contro la 15a panzergrenadieren, che riceve un risultato di ritirata ma non lo può eseguire in quanto accerchiata; quindi perde uno step. Il contrassalto su Palermo da parte delle due divisioni pesanti, si risolve in una furiosa battaglia con attacchi e contrattacchi dova alla fine la 1a divisione paracadutisti è distrutta ma lascia un kampgruppe nella Città essendo classificata come unità robusta. 1a divisone meccanizzata USA assorbe una perdita per gli alleati. La divisione Napoli è spazzata via dall'attacco dei Canadesi, galvanizzati dall'arrivo dalla nuova 5a divisione di fanteria inglese, mentre la Livorno indovinate un po? A prezzo di pesanti perdite tiene gli Scozzasi ed i SAS fuori da Siracusa per un altro mini turno. Nessuno potrà mai più dire che gli Italiani sono codardi.

    Inoltre mi sono appena accorto che gli alleati hanno perso la partita in quanto, avendogli fatto fare un'offensiva anche in agosto, non mi sono accorto che nel mese di settembre non avranno punti rifornimento per sostenere le truppe in mappa, in quanto non hanno ancora conquistato un porto. Questo vuol dire vittoria subitanea sicura per i tedeschi nel mese di ottobre.

    Per cui dichiaro questa partita finita e ne comincerò immediatamente un'altra su questo stesso thread cercando di fare meglio con gli alleati. In effetti, per questa volta li abbiamo fermati quasi sul bagnasciuga.
     
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  5. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    Operazione Husky secondo tentativo.
    Mi pare di poter dire che uno degli elementi che hanno contribuito all'insuccesso delle forze alleate nella scorsa partita è stata l'eccessiva separazione tra le due armate alleate. Ma il motivo principale è stato secondo me una sequenza di dadi allucinante per tre turni di seguito che ha impedito loro di mettere le mani su un porto. Il colpo di grazia l'ho dato io pianificando un'offensiva nell'agosto 1943 che gli alleati non potevano permettersi non per mancanza di risorse, ma per mancanza di porti dove farle sbarcare. Quindi farò finta che nulla sia successo e proverò a dimenticare la traumatica esperienza.
    In questo secondo tentativo, tenterò lo sbarco storico con gli alleati: VII armata a Gela-Licata, VIII armata a Siracusa Pachino.
    Rimanete collegati con radio calogero.
     
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    Ultima modifica: 22 Settembre 2019
  6. Daniel Morrison

    Daniel Morrison

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  7. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    Luglio 1943

    Molto bene ricominciamo da capo questa partita sperando che il giocatore alleato sia meno stupido e i dadi meno sfigati.

    Si comincia con la fase strategica dove entrambi i contendenti pescano scartano la loro mano fino a rimanere con due carte e volendo possono scartare anche quelle. Poi ne pescano 4 per averne un totale di 6. Se in qualunque momento del gioco qualcuno ha più di sei carte, deve scartare A CASO l'eccedenza dalla sua mano. Questa fase rappresenta la preparazione e l'organizzazione di risorse e supporti per le operazioni in divenire.

    Gli Alleati dichiarano l'offensiva Husky che durerà 3 settimane + 1 settimana per il tempo eccezionalmente buono. Questa offensiva è automatica, non costa punti di rifornimento agli alleati e non ha bisogno di giocare una carta nella fase strategica. Gli Alleati non giocano nessun'altra carta nella fase strategica e passano la mano all'Asse, che non ha carte giocabili nella fase strategica che si conclude quindi qui.

    Passando alla fase di organizzazione, le due parti cominciano col ricevere i markers di supporto per il turno. Asse 2 blitz ed Alleati 3 shock. In questo primo turno le regole sulla sorpresa vietano ogni altra attività in questa fase (rimessa in forza delle unità ridotte, e ricostituzione unità) per cui si passa alla
    fase di spiegamento, che è preclusa all'Asse sempre per via delle regole sulla sorpresa, ma è permessa agli Alleati per spiegare i markers di Landing zone per l'invasione.
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    I convogli anfibi si presentano di fronte alle coste siciliane. Notare le posizioni assolutamente storiche della divisione panzer Hermann Goering nella zona di Caltagirone e della 15a panzergrenadieren nella zona di Trapani.

    Con questo comincia la fase movimento alleata. Le unità destinate agli assalti anfibi transitano prima sui markers di Landing zone. spendendo 3 punti movimento e poi danno l'assalto alle spiagge. Vietato muovere da EZOC a EZOC.
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    In figura gli sbarchi della prima settimana di luglio: La 2a divisione corazzata USA prende terra non muovendo da una EZOC e può attaccare la divisione costiera italiana ad ovest di Gela appoggiando l'assalto della 1a meccanizzata USA e dei Rangers del colonnello Darby che hanno preso terra indipendentemente ed sono avanzati di un esagono. La 3a e la 45a divisione di fanteria USA assaltano direttamente l'altra divisione costiera italiana ad est di Gela. Notare il rischioso lancio della 82a divisione aviotrasportata USA per interdire la reazione della divisione panzer Hermann Goering. Visto che questo è un lancio "opposed" in quanto è in ZOC nemica, occorrerà pescare una carta per vedere in che condizioni i paracadutisti atterrano. In questo particolare turno, anche se i paracadutisti non fossero stati lanciati in EZOC nemica, il controllo si sarebbe dovuto fare lo stesso in quanto al momento, con l'aeroporto ancora nelle mani dell'Asse, la copertura aerea degli Alleati è "limited"
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    Nella parte inferiore della carta, quella riservata agli alleati, non compare né una coccarda inglese, né una croce tedesca. Questo significa che la divisione aviotrasportata è ridotta e la pedina girata. Risultato assolutamente storico, ma non vuol dire che al giocatore alleato debba piacere.

    I Britannici prendono terra con la 1a divisione canadese (meccanizzata) che appoggerà l'assalto anfibio della 5a di fanteria inglese e della 46a di fanteria inglese sulla povera divisione costiera italiana di Pachino. Un lancio di forze speciali inglesi a nord ha il compito di prendere d'assalto la strada che va verso Catania (storicamente il ponte Primosole) e la città di Siracusa.

    Un primo errore del giocatore alleato: sarebbe stato più opportuno lanciare l'82a divisione aviotrasportata sull'esagono alla sinistra di quello in figura, che essendo montagnoso garantiva 2 shifts a sinistra sulla CRT invece di 1 consentito dal terreno collinoso sul quale la divisione si trova adesso.

    Per quanto riguarda la fase di combattimento: nel settore ad ovest di Gela, la 207a divisione costiera si vede arrivare addosso di tutto. Oltre il fiume attaccano incazzatissimi americani con le facce annerite e armi strane a destra, e carri armati giganti a sinistra. Sulla spiaggia antistante il settore difensivo, sbarcano in ondate successive altri scalmanati con ogni ben di Dio di equipaggiamento. La 207a è una divisione costiera tosta fattore di combattimento 2 bianco e quindi combatte ma il rapporto rimane 6:1 e nemmeno il fiume aiuta perché gli scalmanati attaccano da tre lati diversi. In più le navi al largo aprono un fuoco d'inferno sulle posizioni italiane che vengono travolte decretando la fine della 207a come unità combattente organizzata, carri e meccanizzati americani passano oltre come se gli Italiani non fossero esistiti. Ad est di Gela è schierata la XVIII brigata costiera, anche lei in ambiziose ed ottimistiche posizioni anti sbarco. Questa si trova a fronteggiare l'assalto anfibio di due divisioni di fanteria che si riversano senza sosta sulla spiaggia ondata dopo ondata. Qui gli americani non fanno nemmeno intervenire il fuoco navale, tanto sono tronfi della loro superiorità. La XVIII è una brigata con fattore combattimento 1 bianco ed il rapporto combattimento è 6:1. Il comando Italo Tedesco non spreca nemmeno lui una carta di supporto su un simile combattimento. Il dado è 6 e la brigata italiana viene annichilita. La 45a divisione fanteria USA libera Gela con l'idea di proseguire per rafforzare il margine occidentale della testa di sbarco, mentre la 3a di fanteria USA opera il ricongiungimento con i paracadutisti della 82a.

    Nel settore britannico, a sud nella zona di Pachino è schierata a guardia di quel settore costiero la 206a costiera che si vede anch'essa attaccata da tre lati: fanteria inglese direttamente di fronte e a nord, e mezzi pesanti a sud. Questa divisione è di nuovo una di quelle buone fattore combattimento 2 bianco, ma la preponderanza del nemico è schiacciante: 14 a 2 cioè 6:1 sulla CRT. Gli alleati di nuovo non assegnano supporti a questo attacco. I tedeschi decidono di giocarsi la carta "No Retreat" ad imperitura testimonianza del valore delle divisioni costiere italiane. Una delle cose fattibili con questa carta è di scartarla durante la fase di combattimento alleata insieme ad una seconda carta per ottenere un punto evento vittoria. L'altra opzione è quella di trasformare qualunque risultato di ritirata ai danni dell'Asse in uno scambio di perdite. Ma visto che agli attuali rapporti di forza è più probabile un risultato "Shattered" o "Destroyed" per l'asse, il giocatore decide di giocarsi la carta nell'altro modo a testimonianza comunque del valore delle forze italiane impegnate in questi combattimenti. Registriamo quindi un punto vittoria evento per l'Asse, dopo avere scartato le due carte.
    4.jpg
    nell'attacco alla 206a costiera il dado è 4. L'unità italiana è "Shattered", ma essendo un'unità costiera è eliminata e riposta nel contenitore di prelievo casuale delle unità italiane per eventualmente ritornare in gioco successivamente su altri settori con difesa costiera. Il risultato sulla CRT era marcato in rosso, quindi la 1a divisione canadese, che è un'unità meccanizzata avrà la possibilità di combattere ancora in fase di secondo combattimento. Muove quindi a tutta velocità verso Siracusa, nel caso in cui i paracadutisti ed i SAS inglesi non riescano a raggiungere i loro obiettivi (ricordate la scorsa partita e i tre 1 di seguito al dado). La 5a e la 46a divisione di fanteria si incaricano invece di ampliare la testa di sbarco ed i loro reparti di testa entrano in contatto nell'entroterra con elementi della divisione Napoli. A Siracusa, il locale reggimento della Regia Marina destinato alla protezione del porto e del territorio circostante, riceve l'assalto di sorpresa di reparti paracadutati britannici, che hanno lo specifico compito di impadronirsi delle strutture portuali e dei ponti principali per l'accesso alla strada per Catania. Obiettivi di importanza critica per il prosieguo delle operazioni inglesi. Il Reggimento della Regia ha fattore combattimento 1 bianco e si appresta alla difesa tenace. Qui il Generale Alexander comandante in capo fa intervenire pesante appoggio navale. I rapporti di forza sono 2:1, niente di cui andare fieri, ma gli Italiani sono asserragliati nelle zone portuali urbane e a guardia dei ponti limitrofi. Il risultato è uuuuuuuuuunoooooo !!! ancora 1, e provoca il contrattacco facoltativo degli Italiani, che non essendo scemi si astengono dal contrattaccare e mantengono le loro posizioni difensive. Speriamo nell'arrivo prorompente dei Canadesi nella fase di secondo combattimento, se no siamo alle solite ambasce siracusane.
    5.jpg
    La situazione che potete osservare in figura alla fine della fase di combattimento, mostra la buona testa di sbarco americana, con la 1a meccanizzata e la 2a corazzata che attaccheranno la divisione italiana di fanteria Livorno nella fase di secondo combattimento, e anche i buoni progressi degli Inglesi, eccettuato il solito anatema di Siracusa. Come detto, speriamo nei Canadesi.

    Nella fase di secondo combattimento le divisioni pesanti americane spazzano via la Livorno con un 6:1 portato a 4:1 per il terreno montagnoso; dado 6 e risultato DD rosso. Entrambe le divisioni americane devono però fermarsi sull'esagono montagnoso conquistato in quanto è un esagono che stoppa le avanzate. Il secondo cobattimento dei Canadesi contro il reggimento di Siracusa è un 6:1 portato a 5:1 per la difesa di un porto. Ce la faranno i Canadesi ad arrivare là dove mai nessuno è arrivato prima? Ricordo che nei secondi combattimenti nessun supporto è utilizzabile in quanto si tratta di scontri speditivi. Gli Inglesi lanciano il dadone ed ottengono un DR nero. Il reggimento della Regia Marina combatte valorosamente, ma sotto la pressione nemica deve ripiegare verso Catania. A nulla sarebbe valso il sacrificio, in quanto la pedina ha un solo step e subire una perdita al posto della ritirata, equivale alla distruzione. I Canadesi si impadroniscono del primo obiettivo importante della campagna e la sedia a Palazzo Venezia comincia a scricchiolare.
    6.jpg
    Nella fase riserva alleata, l'unica cosa che si può fare è mettere a terra le teste di sbarco da usare come fonti rifornimento che forniscono 8 SP (supply points) sulla testa di sbarco americana e 6 SP su quella inglese.
    7.jpg
    Notare inoltre i movimenti dopo la fase di secondo combattimento: la 2a corazzata USA e la 1a meccanizzata in sfruttamento del successo minacciano il fianco della Hermann Goering, ed i Canadesi finalmente a Siracusa.

    Prima di passare al turno dell'Asse, vorrei dire che questa situazione mi sembra molto meglio per gli Alleati di quella della scorsa partita; molto, molto simile a quella storica alla stessa data, anzi nel settore americano pure meglio. Ora per gli alleati si tratta di non sprecare.
     
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  8. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    Sono ancora alla ricerca del miglior compromesso tra descrizione del sistema e prosa dell'AAR. Fatemi sapere se e cosa devo correggere.
     
  9. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    Luglio 1943 mini turno 1 Asse

    L'invasione dell'Italia e cominciata, gli Alleati hanno colpito molto duro nella fase degli sbarchi e specialmente nel settore americano hanno stabilito solide teste di sbarco. Nella fase di rifornimento dell'Asse pare che tutte le forze siano regolarmente rifornite a 4 esagoni da una città o da una strada collegata con una città per gli Italiani, e 4 esagoni da una strada collegata con il margine nord della mappa (Calabria) per i Tedeschi. Ricordo che dal margine della mappa non è possibile rifornire più di 4 unità, dovendo i rifornimenti attraversare lo Stretto di Messina.

    Per quanto riguarda la fase di movimento, la strategia dell'Asse deve adeguarsi al livello di successo degli sbarchi alleati. In una concitata riunione tra il generale Hube, comandante del XXIV corpo tedesco ed il generale Guzzoni comandante superiore in Sicilia, ci si accorda sulla necessità di evacuare velocemente la parte occidentale dell'isola. Le forze blindate americane rischiano di tagliare fuori la 15a panzergenadieren e le forze del XIII corpo italiano (Assietta ed Aosta). Tutte queste forze vengono dirottate il più velocemente possibile sulla strada costiera tirrenica prima che si verifichi una catastrofe. In Francia viene messa in allarme su ordine di Hitler pressato da Kesserling, la 1a divisione paracadutisti, unità selta dell'esercito tedesco. La 29a panzergrenadieren viene pure attivata dalle sue basi calabresi e corre giù per la punta dello stivale fino al punto di imbarco ad ovest di Reggio per attraversare lo stretto di Messina. Sono disponibili altre divisioni tedesche nella penisola italiana, ma inviarle in Sicilia non è produttivo per via del limite delle quattro unità rifornite al di là dello stretto. Rimane da considerare come utilizzare il XIII corpo Già sul luogo degli sbarchi alleati e cioè la divisione Napoli e le truppe di emergenza che possono accorrere a difesa (reggimenti portuali di Messina e quello che rimane di quello di Siracusa). La perdita della Livorno è stato un colpo duro e limita le possibilità difensive nella zona centro orientale dell'isola. Giocoforza occorre ripiegare la Napoli oltre la linea dei fiumi ma non è detto che arrivi in tempo prima di essere travolta. quello che rimane del reggimento portuale di Siracusa viene ritirato oltre il Dittaino, immediatamente a sud di Catania. Della panzerdivisionen Hermann Goering, con il fianco destro per aria non si sa bene cosa farne: se la si sposta per contrastare il corpo corazzato americano, il resto della VII armata USA si interporrà tra lei e gli Italiani, se la si lacia dov'è rischia di essere accerchiata, ed infine sa la si ritira semplicemente dietro il Simeto per compattare la posizione dell'Asse intorno a Catania, gli Americani avranno via libera totale per raggingere la costa settentrionale e tagliare fuori le forze in ritirata da occidente. Alla fine, dopo abbondante ponzata scacchistica, si protende per quest'ultima soluzione, dopo aver avvisato la 15a panzergrenadieren che dovrà sbrogliarsi da sola nel suo tragitto verso est.

    Combattimenti dichiarati nessuno, quindi gli Inglesi piazzano un marker "counterblow" (contrassalto) sulla 213a costiera da parte dei Canadesi in puntata offensiva a nord della città per sondare il terreno in vista del prosieguo delle operazioni dell' VIII armata.

    Il contrassalto si risolve a meno di 1:3 essendo la 213a costiera una divisione a fattore combattimento 1, il che assicura un contrattacco shiftato di una colonna a destra, cioè 6:1 che è comunque il massimo. I Canadesi contrattaccano prontamente ed ottengono un DD defender destroyed. L'asse gioca la carta "Tactical Withdrawal" trasformando il risultao in un DR (defender retreat). Hube protesta vivamente con Guzzoni per aver sprecato una carta su una inutile divisione costiera. Guzzoni replica stizzito che la divisione è invece utile dietro al Dittaino ammassata con il reggimento portuale di Siracusa per rinfittire la difesa dietro il Dittaino, ed in secondo luogo chiede a Hube se la strategia tedesca è la solita di resistere fino all'ultimo soldato italiano, mentre i Tedeschi ripiegano. Il colloquio termina molto freddamente; formalmente Hube è un sottoposto di Guzzoni. Comunque i Canadesi si guardano bene dall'avanzare; lascerebbero Siracusa aperta ad un contrattacco della Napoli.

    La fase di riserva non si gioca per l'Asse in quanto vigono le regole sulla sorpresa nel primo turno. Con questo termina lo scarno primo mini turno tedesco.
    1.jpg
    Notare in figura le truppe dell'Asse in ripiegamento dalla Sicilia Occidentale, il reggimento portuale di Messina in afflusso da nord con il punto interrogativo ed il rispiegamento della Hermann Goering e della Napoli che è in ritardo in quanto semi appiedata. Bordata di rosso la 213a costiera che è riuscita a ripiegare dietro il Dittaino dopo il contrattacco dei Canadesi (le unità statiche non possono muovere ma possono ritirarsi quando attaccate o contrattaccate). Notare anche la voraggine tra la Hermann Goering e la 15a panzergrenadieren. Le divisione di granatieri tedeschi dovrà farcela da sola.
     
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  10. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    Luglio 43 settimana uno (primo mini turno Husky)

    La fase di rifornimento finale non porta patemi in quanto nessuna unità delle due parti era "out of supply"

    Segue la fase di continuazione offensiva con lo spostamento del marker settimanale da 4 a 3 (ricordo che le offensive maggiori sono di 4 turni, ma la meteorologia eccezionale le allunga di una settimana.
    1.jpg
    Esiste anche la possibilità (solo per il giocatore alleato) di giocarsi una settimana supplementare (la casella 0) al costo di due punti riserva, qualora l'autore dell'offensiva lo ritenga necessario ed abbia la disponibilità dei suddetti punti. Questo però vale solo se l'offensiva in questione viene giocata nel turno storico e giocando la carta omonima (es operazione Avalanche nel settembre 43 giocando nella fase strategica la carta "Operazione Avalanche". In altre parole bisogna avere la carta giusta in mano al momento giusto. Come vedete in figura, il marker dopo il primo mini turno di Husky è stato spostato da 4 a 3, come prima attività della fase di continuazione dell'offensiva.

    Poi inizia la fase di preparazione della successiva settimana di offensiva con il pescaggio di una carta (o più spendendo punti riserva con il limite di 6 carte massimo nella mano). In questa fase gli Alleati ne hanno già 6 e non pescano nulla, mentre l'Asse ne ha 4 e ne pesca una.

    Segue la fase di organizzazione settimanale, dove si recupra il numero corretto di markers supporto e si spendono eventualmente carte per riparare unità girate e ricostituire quelle eliminate o catturate. Ricordo che le unità "robuste" tedesche, le unità commandos, quelle di paracadutisti alleati e le divisioni del corpo polacco, costano due carte per la riparazione. Gli Alleati hanno la 82a aviotrasportata che ha subito perdite durante il lancio e usano una carta a doppio valore di scarto per ripararla e poi hanno il reggimento Rangers che inizia la partita girato e non può essere completato prima del novembre 43, quindi nisba. Tra le riserve strategiche, gli Inglesi hanno la prima divisione Aerotrasportata incompleta e pagano una seconda carta a doppio valore di scarto (l'alternativa ovviamente è usare due carte) per completarne i ranghi. Con questo tutte le truppe del gruppo di armate Alexander sono a piena forza, tranne i Rangers i cui rimpiazzi sono ancora in addestramento negli USA.

    Per quanto riguarda l'Asse, in mappa tutte le unità sono a piena forza. Tra le riserve strategiche c'è la 1a divisione paracadutisti che secondo me merita di essere portata a piena forza prima di essere trasferita in Sicilia. I Tedeschi hanno appena pescato una inutile carta a doppio valore di scarto "Linea Gotica" che non può essere giocata prima del turno 12. Quindi la scartano e mettono la 1a paracadutisti in piena efficienza.

    Unità distrutte o catturate da ricostituire non ce ne sono e quindi si può proseguire con la seconda settimana di Husky, turno alleato, fase di rifornimento.
    2.jpg
    Nella figura sopra, la situazione della campagna all'inizio della seconda settimana di operazioni
     
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  11. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    Luglio 1943 seconda settimana di Husky turno alleato

    Fase di rifornimento alleata: gli Americani hanno una unità in più in mappa di quello che possono mantenere. Mettiamo un marker "no supply" sui Rangers, tanto durante la fase movimento li ritiriamo su un esagono costiero in riserva ed eliminiamo il problema. Ricordo che durante entrambe le fasi di rifornimento si controlla per entrambi i contendenti.

    Fase movimento alleata: gli Alleati hanno messo a terra le loro riserve galleggianti nello scorso turno riserva e mi sono dimenticato di mostrarvele sulle figure annesse al turno. Patton ha richiesto la 9a divisione di fanteria, che era l'ultima divisione in riserva d'armata. Adesso i suoi due corpi d'armata, il II e quello provvisorio, sono pronti a menare le mani a ritmo di boogie boogie. Montgomery ha richiesto la 51a divisione scozzese e la 50a divisione Inglese che arrivano puntuali a rafforzate l'armata. Rimangono in riserva la 78a divisione di fanteria, la brigata corazzata e la divisione aerotrasportata per ogni evenienza. Detto questo, il corpo d'armata provvisorio (1a meccanizzata USA e 2a corazzata USA) si lanciano in avanti alla Patton per andare ad intercettare la 15a panzergrenadieren che è segnalata in ripiegamento dalla Sicilia Occidentale. I Rangers si ritirano su Gela a far festa con le ragazze locali a suon di cioccolata e disco music. L'82a aviotrasportata occupa l'aeroporto di Gerbini e le sue pattuglie di testa entrano in contatto con i mortai della Hermann Goering sull'altra sponda del Dittaino. La 3a divisione di fanteria USA si affianca ai paracadutisti arrivando con la lingua in terra (spesi tutti i punti movimento) per affiancarsi ad essi ed assicurarsi che se si decide di non attaccare la Hermann Goering, un suo eventuale contrassalto possa essere contenuto con successo. La 9a divisione di fanteria USA vorrebbe avvolgere la Hermann Goering per la sinistra portandosi a ridosso del Simeto, ma non ce la fa (gli manca mezzo punto movimento, quindi si affianca alla 9a per costituire comunque una minaccia di aggiramento in futuro. Patton cogita a lungo su come impiegare la 45a di fanteria; vorrebbe estendere ancora di più il fianco sinistro del suo II corpo d'armata, ma poi contrariamente al suo temperamento sceglie la prudenza e dispone questa divisione in riserva tattica di corpo, piazzandola dietro alla 3a ed ai paracadutisti.

    Per quanto riguarda l'VIII armata, alla 5a e la 46a divisione di fanteria viene ordinato di prendere d'assalto la divisione Napoli, sorprendendola durante il ripiegamento al di là del Dittaino, mentre i Canadesi, appoggiati dalla 50a di fanteria, si spingono lungo la costa fino alla foce di detto fiume per prendere d'assalto le posizioni della 203a costiera che si è colà ritirata e del reggimento portuale di Siracusa. I Commandos si installano a Siracusa, mentre gli Scozzesi appoggiano sulla destra l'assalto alla divisione Napoli. L'intendimento strategico è naturalmente quello di scardinare il sistema difensivo dell'Asse sul Dittaino prima che arrivino i rinforzi tedeschi e se possibile impossessarsi di Catania nella fase di secondo attacco. Questo sarebbe ideale.
    1.jpg
    In figura gli attacchi ordinati per le due armate alleata. Quello della 3a di fanteria USA e della 82a aviotrasportata sulla Hermann Goering è un po' rischioso, ma Patton è Patton e vuole sbilanciare la divisione corazzata tedesca prima dell'arrivo delle riserve nemiche, che faranno la loro comparsa in questo turno.

    Nella fase di combattimento l'impatto del II corpo USA sulla 15a panzergrenarieren è devastante. La tenace difesa sulla sponda sinistra del Torto, frutta alla 15a una colonna di shift a sinistra, che si somma allo shift per il terreno collinoso ed il fiume. Nonostante ciò, appoggiate da tutta l'artiglieria possibile, le divisioni americane attaccano a 3:2, ottengono un 6 ed un D rosso "Defender Falls back". Ma visto che era stata ordinata una difesa tenace, la divisione tedesca non può ritirarsi e subisce invece lo step di perdite. Le divisioni americane non subiscono danni. La Hermann Goering, presa di petto dalla 3a divisione di fanteria USA e dalla 82a aviotrasportata, non si lascia impressionare e lancia una serie di attacchi di alleggerimento tanto per far capire agli Americani che con lei non attacca. Sul fronte attiguo di competenza dell'VIII armata, bisogna coordinare le sequenze degli attacchi in maniera da dare la possibilità ai Canadesi meccanizzati di tentare un eventuale sfruttamento del successo su Catania. A tale scopo, avviene prima l'attacco sulla Napoli in maniera da coprire il fianco sinistro della 1a Canadese, qualora essa riesca ad avanzare oltre il Dittaino. L'attacco sulla Napoli da parte della 46a, 51a e 5a di fanteria si svolge a 5:1 shiftato a 4:1 per il terreno collinoso. Dado 3 e risultato D ritirata della divisione italiana. Guzzoni ci pensa un attimo se ritirarsi o subire la perdita e poi decide per la prima soluzione, prima che la divisione di fanteria si trovi accerchiata ed irrecuperabile. Sfruttando il fatto che la EZOC dei Canadesi è annullata dalla posizione della 213a costiera e del reggimento portuale posizionati dietro al fiume, si sfila dall'attacco delle divisioni inglesi senza ulteriori danni. Bonus aggiunto; gli è possibile ritirarsi su Catania perché la città è già occupata dalla XIX brigata costiera. La 5a e la 46a di fanteria avanzano nell'esagono lasciato vacante. Per ultimo c'è l'attacco dei Canadesi, appoggiati dalla 50a di fanteria alle posizioni della 213a costiera e del reggimento portuale di Siracusa. Questo attacco riceve importante appoggio navale e di artiglieria, in quanto l'obiettivo è ottenere un risultato rosso per poter sfruttare il successo su Catania in fase di secondo attacco. In più viene fatta intervenire anche la Desert Air Force, con carta apposita, dato che adesso l'aeroporto di Gerbini è in mano alleata ed è possibile usare le carte aviatorie. Con tutti questi supporti, il rapporto iniziale è 6:1 portato però a 5:1 dalla presenza del fiume. L'asse, carte a supporto di questo combattimento non ne ha, e quindi il rapporto rimane 5:1. Il dado è 6 e Montgomery esulta per il risultato DD rosso. Tutte le unità si ritirano 2 esagoni e tutte subiscono una perdita. Purtroppo entrambe le unità italiane interessate dall'attacco hanno un solo step e quindi vengono entrambe distrutte; ma molto più importante, i Canadesi possono sfruttare il successo su Catania.

    In fase di secondo attacco, la XIX brigata costiera si rivela unità tosta (fattore 2 bianco). Ricordo che in un secondo attacco non sono ammessi supporti, ma tanto gli alleati per questo turno li hanno esauriti. In più in città c'è la Napoli che come abbiamo visto è riuscita a ripiegare. Il rapporto è 6:4, cioè 1:1 portato a 1:2 perché Catania è un porto. I rapporti di forza non consentiranno di occupare subito la città, ma coon un buon dado si riuscirebbe comunque a fare danni ai difensori. Dado 1 (non buono). CA; contrattacco volontario, che gli Italiani si astengono dall'effettuare.

    Nella fase riserva alleata, nulla avviene in quanto tutte le riserve disponibili o rifornibili, sono già in mappa. Se gli Inglesi aprono il porto di Siracusa ai rifornimenti ad agosto, sarà possibile mettere a terra più truppe.
    2.jpg
    Situazione alla fine della seconda settimana alleata: i Canadesi non sono riusciti a prendere Catania, ma hanno stabilito una testa di ponte oltre il Dittaino da cui minacciare sul fianco la Hermann Goering.
     
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  12. Sir Matthew

    Sir Matthew

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    gli alleati questa volta sono più tosti. al prossimo turno arrivano la 1a aviotrasportata e la 29a panzergranadieren, giusto?
     
  13. ITAK_Linus

    ITAK_Linus

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    La battaglia di matapan l'avevo seguita con grande interesse. Secondo me lo stile.migliore è conciso e senza troppe spiegazioni sulle dinamiche di gioco dato che chi non è avvezzo non ci capisce nulla e non ci capirà mai nulla.


    Mi pare che qui gli alleati abbiano oramai sfondato e l'unica sia di trincerarsi con quel che resta nel triangolo nord est dell'isola e sperare per il meglio. Tenere sotto controllo Catania sarebbe decisivo per l'asse ma credo un contrattacco, anche se organizzato con un massiccio ridispiegamento delle forze, finirebbe in tragedia.

    L'asse può immolare la regia marina ?
     
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  14. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    Prima cosa le risposte ai lettori.
    giustissimo
    Preso nota
    Assolutamente daccordo
    se questa possibilità c'è sta nelle carte, ma non ne sono sicuro.

    Luglio 43 seconda settimana di Husky turno dell'Asse

    Una certa preoccupazione comincia ad insinuarsi nei comandi dell'Asse: la 15a panzergrenadieren deve aprirsi la via a forza verso la cuspide orientale o morire sul posto. il formando XXIV corpo del Generale Hube sul Dittaino e sul Simeto ha la scelta se sganciarsi ed andare ad occupare le forti posizioni intorno all'Etna o al contrario, farsi agganciare e distruggere dagli Americani sulle sponde dei fiumi e farsi distruggere. Inutile dire che la scelta è quella di sganciarsi. Kesserling, vista la mala parata ha già ordinato segretamente a Hube di salvare il più possibile di truppe tedesche attraverso lo stretto di Messina, tuttavia Hitler ha nel contempo ordinato che la Siciia deve essere tenuta il più a lungo possibile e a tal uupo ha autorizzato l'aggregazione della 29a panzergrenadieren e della 1a Paracadutisti al XXIV Corpo.

    Di conseguenza in una drammatica riunione tra Guzzoni, Hube ed il generale Di Risio comanante del XII corpo italiano si decide quanto segue: la 29a cala dallo stretto e va ad occupare il terreno montagnoso ad occidente dell'Etna, come copertura d'ala della Hermann Goering che si sgancia dal Dittaino ed occupa la pendice opposta del cono vulcanico. Quando arriverà la 1a paracadutisti si schiererà come collegamento tra la posizione difensiva della Hermann Goering e le truppe italiane lasciate a difendere Catania, che hanno il compito di resistere ad oltranza come hanno già dimostrato (secondo l'ottimista Hube) di poter fare. Tale esagono di collegamento è attualmente occupato dal reggimento portuale della Regia di Messina. Secondo i calcoli di Hube, se gli Alleati vorranno investire Catania da più direzioni, dovranno sempre fare i conti con la minaccia dei contrattacchi della Goering provenienti dall'Etna, e comunque anche persa Catania si potrà irrigidire la resistenza sul triangolo nord orientale dell'isola, accorciando il fronte difensivo, e su tali posizioni resitere il più a lungo possibile.

    La situazione più scabrosa, come detto ce l'ha la 15a panzergrenadieren e le truppe italiane bloccate tra il massiccio di Agrigento ed il fiume Torto. Quivi, le divisioni Aosta, Assietta ed il reggimento portuale di Palermo devono aprirsi la via verso est con le loro sole forze o rimanere isolati e presumibilmente distrutti dal corpo provvisorio americano del generale Omar Bradley. Quindi con una mossa semi disperata, viene ordinato alla 15a di contrattaccare le due divisioni pesanti americane, con l'appoggio della divisione Aosta e del reggimento Palermo a nord, che superato il Torto devono buttarsi sulla destra degli Americani. La manovra come detto è disperata ma non c'è molta scelta.
    1.jpg
    Notare in figura l'arrivo ed il posizionamento della 29a panzergrenadieren a controllo del versante ovest del massiccio dell'Etna. La Hermann Goering si è sganciata per evitare di essere invischiata ed accerchiata sul Dittaino. La XIX costiera, e sotto di lei la Napoli rimangono a difesa di Catania. In questo turno è attesa la temibile 1a paracadutisti nella fase riserva dell'Asse. Si piazzerà dove adesso c'è il reggimento portuale Messina, che anzi devo levare di mezzo nella fase movimento perché i Tedeschi non possono stare nello stesso esagono con gli Italiani.

    L'attacco degli Italo Tedeschi non è niente di spettacolare sul fiume Torto. Nonostante l'appoggio d'ala dalla testa di ponte creata dall'Aosta, la 1a corazzata prende gli attaccanti sotto il fuoco degli Shermans e la fanteria tiene con facilità a bada la progressione degli Italiani. Le truppe dell'Asse si accorgono presto che non è giornata e desistono velocemente dallo sforzo per riprovarci in un altro momento.
    2.jpg
    Con la fase riserva si chiude il turno dell'Asse. Essa vede l'arrivo della 1a divisione paracadutisti, i temutissimi diavoli verdi dal fattore combattimento rosso. Il reggimento portuale di Messina si mette in riserva tattica.
     
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  15. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    Luglio 43 terza settimana di Husky, turno alleato

    Durante la fase di riorganizzazione settimanale del turno 2 viene organizzato un servizio di cabotaggio lungo la costa tirrenica della Sicilia per trasportare rimpiazzi e rifornimenti alla 15a panzergrenadieren. Il naviglio riesce a portare la mercanzia a Palermo partendo dai depositi di Messina, e da lì giunge alla divisione tedesca affamata di materiali e munizioni. Con questo si rigira la pedina a piena forza al costo dello scarto di una carta a doppio valore.

    Adesso si tratta per Alexander di decidere come coordinare le due armate per continuare l'avanzata verso Messina e distruggere definitivamente le residue forze dell'Asse nella parte occidentale dell'isola. Il problema è che l'infiltrazione lungo la costa della divisione Aosta e del reggimento portuale di Palermo costringeranno Bradley a dividere le sue forze, cosa non buona ora che la 15a panzergrenadieren è di nuovo ad effettivi pieni. Bradley espone la problematica a Patton in un incontro improvvisato presso Agrigento, ed il comandante della VII armata si risolve ad inviare al suo sottoposto una divisione supplementare come rinforzo per guardare il fianco destro della 1a meccanizzata e della 2a corazzata. La 9a divisione di fanteria viene quindi trasferita dal II corpo d'armata al corpo d'armata provvisorio ed inizia la marcia verso la costa settentrionale portandosi a contatto con gli Italiani che cercano di trafilare lungo la costa verso la salvezza di Messina. Per quanto riguarda il piano, Bradley si inventa un tentativo di aggiramento con la 1a meccanizzata passando attraverso le impervie strade del massiccio montuoso. Tirando i rifornimenti al limite, l'idea è quella di sbucare a sud est di Palermo alle fonti del Belice. A questa mossa la 15a panzegrenzdieren deve stare attenta, in quanto potrebbe trovarsi isolata. La 9a lancia un attacco diversivo per tenere gli Italiani agganciati. Nel Catanese la 3a e la 45a divisione di fanteria USA si portano alle fonti del Simeto per attaccare le forti posizioni della 29a panzergrenadieren appena giunta a prendere il controllo della zona. Occorre poi selezionare le truppe per l'assalto su Catania e quelle per tenere a bada le due super divisioni tedesche Hermann Goering e 1a paracadutisti. Al primo compito vengono assegnate la divisione canadese e la 5a inglese, mentre al secondo vengono assegnate la 46a e la 50a inglese. I Tedeschi contrattaccano proprio queste due ultime divisioni con un assalto di alleggerimento della Hermann Goering. Lo stesso fa la 15a panzergrenadieren sul Torto per tentare di smuovere la situazione adesso che le due divisioni americane del corpo provvisorio si sono separate.
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    Il contrattacco della 15a panzergrenadieren sulla 1a corazzata USA è durissimo. Quello che cominciava come un combattimento di routine si trasforma ben presto in una battaglia campale con pesanti perdite da una parte e dall'altra. fino a quando ad un certo punto la 15a per evitare la distruzione ripiega in disordine su Palermo con i carri americani attaccati alle terga. L'attacco della 9a divisione invece prende una piega inattesa quanto gli Italiani sotto la pressione della divisione americana, ripiegando vengono a trovarsi sulle rotte della sussistenza della 1a divisione corazzata. Si rivela adesso l'errore marchiano di Bradley che ha fatto avanzare troppo i suoi carri sconsideratamente all'inseguimento della 15a panzergreandieren e adesso ha i resti stanchi della 1a corazzata accerchiati. Questo potrebbe determinare la resa della divisione americana nella fase di rifornimento finale con pesanti conseguenze sia sulla situazione politica a Roma che sui punti vittoria nella campagna. Il combattimento per il possesso delle pendici ovest dell'Etna contro la 29 panzergrenadieren è un altro sanguinosissimo affare: la battaglia provoca subito gravi perdite sia alla 45a USA che alla divisione tedesca, sul difficile terreno montagnoso. In più la 29a si lancia in un furioso contrattacco che provoca pesanti perdite anche alla 3a divisione fanteria USA che tiene la sinistra dello schieramento. Alla fine della bufera, ci si ritrova sulla situazione di partenza, ma con molti uomini e mezzi in meno da una parte e dall'altra. Poco convinto invece l'attacco di alleggerimento della Hermann Goering sulle due divisioni di fanteria inglesi che le stanno di fronte, perché tutti sono nell'attesa di quello che avverrà a Catania, dove la divisione Napoli e il reggimento portuale di Siracusa hanno accuratamente preparato le loro posizioni difensive. La 5a divisione di fanteria inglese attacca per prima dietro ad una cortina di sbarramento mobile distesa dall'artiglieria. Si capisce quasi subito che la percussione degli Inglesi non è sufficiente e dunque intervengono a rinforzo i Canadesi, i quali contrariamente alle aspettative non riescono a sbloccare la situazione. Tutto quello che riescono a fare è attirare tutte le riserve italiane di settore sulla linea difensiva che si impernia sugli edifici sul margine sud ovest dell'abitato. In questo turno la zona portuale, obiettivo dell'attacco, rimane una chimera.

    Possiamo quindi dire che forse l'Asse ha cominciato a stabilizzare leggermente la situazione in questo turno, sia pure a prezzo di pesanti perdite tra le truppe tedesche. In più l'errore fatale di Bradley darà un certo respiro alle truppe asserragliate nella zona di Palermo.
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  16. Sir Matthew

    Sir Matthew

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    ottimo turno questo, almeno gli alleati si sono fermati e non hanno avuto buoni risultati. la vittoria tattica contro la 15aPzgran. potrebbe effettivamente rivelarsi un disastro strategico, ne devi assolutamente approfittare. se riuscissi a riportare a piene forze la 15a ed attaccare con tutte le truppe presenti la 2nd armored, avresti dei bonus in quanto attacchi anche da dietro? forse però arriva prima la 1st mechanised a darti fastidio. a nord la situazione mi sembra stabile, forse puoi fare qualcosa considerando che non sono riusciti a prendere catania. sperando che la 29a Pzgran resista. e se avanzassi la 1a aviotrasportata subito ad ovest di catania, per magari tentare di attaccare in forze la 46th british e minacciare uno sfondamento che gli dividerebbe in due il fronte? tra l'altro la 3rd e 45th usa si troverebbero senza rifornimenti, giusto? ma forse è un piano utopico.

    domanda: ci sono penalità per lo staking eccessivo (non che sia un problema in questo caso)?
     
  17. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    Occorre ritirare su esagono attiguo l'eccesso o in caso non sia possibile, metterlo nel box Shattere units per rientrare il turno dopo nella fase riserva.

    Luglio 43 terza settimana di Husky, turno dell'Asse

    In questo turno si tratta di decidere per l'Asse se attendere il nemico sulle attuali posizioni difensive o assumere un atteggiamento più spregiudicato e passare al contrattacco. Le operazioni per l'annientamento della 2a divisione corazzata USA devono indipendentemente dalla risposta a questo quesito, essere intraprese immediatamente. L'occasione generata dalla sbadataggine di Bradley è troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire. Più oculatezza è necessaria invece sul fronte nord orientale. Un ufficiale dello stato maggiore di Hube, il colonnello Von Matthew suggerisce un subitaneo contrattacco dell'appena giunta 1a paracadutisti per ributtare la 46a e la 5a inglesi al di là del Simeto, con l'idea di isolare le divisioni d'ala americane. "Non c'è modo migliore di impiegare la prima Fallschirmjager" afferma il colonnello convinto al comandante del XXIV corpo germanico. Hube si china sulla carta grattandosi il mento ed osservando le posizioni delle unità e ha due obiezioni: primo i paracadutisti dell'82a aviotrasportata contrattaccherebbero immediatamente mettendo un marker "counterblow" su loro stessi, obbligando così i fallschirmjager ad attaccare loro invece dello stack 46a/50a inglese, e secondo non si interromperebbero i rifornimenti delle stordite divisioni americane sulla sinistra a meno che gli stessi paracadutisti americani non venissero scalzati dall'ansa tra il Simeto e il Dittaino, il che dato il 2:1 dell'attacco della 1a paracadutisti potrebbe anche avvenire; ma il generale Hube è scettico sul fatto che la panzerdivisionen Hermann Goering possa avere successo da sola contro entrambe le divisioni inglesi ammassate oltre il fiume. "La manovren ptrebbe anche riuscire" afferma Hube incuriosito, ma se non riesce, il rischio è molfto, molfto elevaten di ritrovarci noi con le chiappen per aria". Detto questo Hube lancia in aria una moneta; esce testa ed il progetto è approvato. Il rischio è davvero elevaten, perché tra l'altro la Napoli ed il Reggimento della Marina Siracusa hanno l'obbligo di attaccare i Canadesi e la 5a britannica o in l'altenativa sganciarsi da Catania; alternativa non considerabile.
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    Le complesse operazioni dell'Asse nella terza settimana di operazioni: notare come Bradley sia rimasto brutalmente fregato a Palermo, con la 2a corazzata in un mare di concime chimico e la 1a meccanizzata rimasta appesa al massiccio montuoso senza più possibilità di nulla accerchiare. Unica cosa positiva è che nessuna delle divisioni dell'Asse è ancora riuscita a trafilare fuori dalla sacca occidentale. Nella cuspide, le operazioni sono rischiose. Su proposta di un giovane ufficiale di stato maggiore, Hube si gioca il tutto per tutto in un singolo contrattacco.

    Sulla costa occidentale par gli Americani si consuma, come era prevedibile una tragedia di prima grandezza: la divisione corazzata attaccata di fronte dalla 15a panzergrenadieren e alle spalle dalla divisione Assietta al di là del Torto, si sfascia arrendendosi al nemico. si salvano in pochi, che sfuggendo attraverso le montagne si ricongiungono alla 1a di fanteria meccanizzata. A nulla vale il contrattacco di alleggerimento della 9a divisione di fanteria USA che la divisione Aosta ed il reggimento portuale di Palermo riescono a contenere, non consentendo l'esfiltrazione della 1a corazzata. La notizia si propaga come un incendio in tutte le cancellerie d'Europa, regala un punto vittoria evento all'Asse e cosa più importante mette i estrema difficoltà quelle correnti politiche italiane che vorrebbero farla finita con Mussolini. Le truppe italiane combattono valorosamente in Sicilia e l'esito della contesa è tutto meno che deciso. Naturalmente la verità è infinitamente più sempice: Omar Varria...Bradley è un idiota e di conseguenza l'unica divisione corazzata della VII armata ci ha rimesso le penne. Non vi dico la faccia di Patton che silurerebbe Bradley su due piedi se questi non avesse la storia che ha di validissimo collaboratore molto utile tra l'altro a bilanciare gli eccessi tattici e caratteriali del generalissimo californiano.

    Nella cuspide orientale viene data esecuzione al piano partorito dal colonnello Von Matthew. Puntuale sulla tabella di marcia, la 1a fallschirmjager si lancia all'attacco dello stack della 46a/50a britanniche ma viene intercettata da un concomitante attacco della 82a aviotrasportata americana proveniente dall'ansa del Dittaino al suo punto di confluenza con il Simeto. Lo scontro è cruento essendo entrambi i partiti dotati di truppe altamente addestrate e selezionate. Pur subendo perdite rilevanti, i paracadutisti americani riescono nell'intento di fissare sul posto la divisione tedesca, impedendogli di appoggiare l'attacco della Hermann Goering sul fianco sinistro delle divisioni britanniche e cauasandogli a sua volta rilevanti e luttuose perdite. Nonostante ciò la divisione panzer del generale Conrath procede senz'altro all'attacco come programmato, il quale però di fronte alla determinata resistenza dei britannici perde subito di tono e si ferma quasi sul nascere ad evitare guai peggiori. Più o meno nello stesso momento si pronuncia un nuovo tentativo canadese nei confronti dell'abitato di Catania, dove un iniziale scontro di pattuglie evolve presto in una battaglia campale vera e propria con appoggio di artiglieria, mortaretti e trik e trak. Ancora una volta e tra lo stupore e l'ammirazione dei comandi germanici la 213a costiera asserragliata nella "Cassino Siciliana" infligge dure perdite alla 5a divisione di fanteria inglese che era in prima schiera. I Canadesi si guardano bene dal proseguire lo sforzo per il momento.
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    Il piano congegnato dal Colonnello Von Matthew non si può dire che sia pienamente riuscito, in quanto il suo obiettivo strategico non è stato conseguito. Non vi è dubbio però che il successo tattico della giornata, nella cuspide orientale, appartenga all'Asse a sugellare una settimana coronata dal successo dei difensori. Per quanto riguarda la Sicilia Occidentale, si tratta invece del successo più folgorante dell'Asse dai tempi di Tobruk nel 42.

    Il generale Alexander provvede ad assegnare alla VII armata americana la 23a brigata corazzata britannica, in sostituzione della perduta 2a corazzata americana, intorno ai cui pochi superstiti viene avviato un rapido processo di ricostituzione. Del resto uomini e mezzi di riserva certo agli Americani non mancano.

    Rimanete dunque collegati con radio Corleone per gli sviluppi della campagna di Sicilia.
     
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  18. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    Luglio 43 quarta settimana di Husky, turno alleato

    Durante la fase di continuazione dell'offensiva del turno precedente, entrambi i contendenti hanno dilapidato tutte o quasi le loro risorse in carte per riparare tutte le unità danneggiate in mappa, in maniera da essere pronti a ricominciare a menare le mani pesantemente in quest'ultima settimana dell'offensiva Husky. In questo turno gli Alleati hanno l'obbligo di continuare le battaglie incominciate nel turno precedente contro la 1a divisione paracadutisti e contro la divisione Aosta ed il reggimento portuale di Palermo ad occidente del fiume Torto. L'alternativa è sganciare le loro forze da queste succitate unità dell'Asse. A parte questi vincoli, gli alleati possono organizzare il loro turno come meglio credono.

    Come prima ed inaspettata mossa, le truppe speciali inglesi (SAS e Commandos) si imbarcano a Siracusa per effettuare un'operazione anfibia alle spalle delle truppe che difendono Catania. L'intendimento degli Alleati sul fronte orientale è quello di proseguire senza risparmio l'offensiva con l'idea di fiaccare la resistenza del nemico. Come detto gli Inglesi, giocandosi la carta apposita "Commandos Raids" sbarcano alle spalle dei difensori di Catania, nella speranza di appoggiare le truppe britanniche che attaccano dal fronte a terra. Lo sforzo principale continua ad essere prodotto dalla divisone canadese e dalla 5a britannica, che ripeteranno il tentativo del turno precedente, con la variante dell'appoggio dei Commandos. Viene inoltre ordinato alla 51a divisone scozzese di portarsi alle spalle della 82a divisione aviotrasportata (prestata alla VIII armata) per costituire uno schieramento in profondità in modo da cautelarsi contro un altro eventuale colpo di testa della 1a divisione paracadutisti tedesca. Inoltre verrà ripetuto l'attacco delle due divisioni d'ala americane nei confronti della 29a pzgren.

    Nel settore occidentale, con la perdita della divisione corazzata, semplicemente gli Alleati non hanno la forza per proseguire lo sforzo offensivo nello stesso modo dello scorso turno. Quindi fino a quando non affluiranno i necessari rinforzi, bisognerà arrangiarsi. dunque il generale Bradley ordina alla prima meccanizzata di sganciarsi dalla 15a pzgren e di portarsi con un ampio giro ad unirsi alla 9a fanteria per il contrattacco nei confronti dei maledetti mandolinari dell'Aosta che hanno rotto le balle così tanto fino a questo momento. Sembra davvero che questi ordini, dati sotto la stretta supervisione del generale Patton che ancora bestemmia per la perdita della sua super divisione corazzata, siano i migliori che si possano dare.
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    L'attacco dei Canadesi, appoggiati da nord dai Commandos questa volta è violentissimo, la divisione Napoli viene semi distrutta sul margine dell'abitato, ma resiste, e con lei la 213a costiera. Una nota di disperazione si insinua tra i comandi alleati. La 29a pzgren subisce considerevoli perdite ma rifiuta di ritirarsi di fronte all'attacco della 3a e della 45a divisioni americane. Le scaramucce tra gli altri reparti contrapposti sulla linea non portano a nulla né di particolarmente eclatante, né tanto meno di conclusivo.

    Nel settore occidentale si sviluppa una battaglia epica e probabilmente tra le più sanguinose della II guerra mondiale. La 1a e la 9a divisione americane attaccano l'Aosta appoggiata dal reggimento Palermo. In prima battuta, la divisione Aosta riesce a bloccare con gravi perdita la 1a divisione meccanizzata USA, subendo a sua volta molti danni. Poi è la volta degli Italiani di contrattaccare. Per ben due volte il terreno conteso passa di mano tra Italiani ed Americani, quando alla fine un ultimo contrassalto degli Americani che non solo sfasciano l'Aosta, ma finiscoo anche di travolgere pure il reggimento portuale, riesce a penetrare verso il capoluogo. Bradley ha scaltramente calcolato che se la 15a pzgren. avanza ad est lungo il massiccio montuoso può certamente interrompere i rifornimenti delle due divisioni americane, ma si metterebbe essa stessa in una posizione di non rifornimento. La manovra rimane comunque ad altissimo rischio, in quanto la divisione tedesca potrebbe invece decidere di contrattaccare in direzione nord sulla esausta 9a divisione, e se questa cedesse, la 1a divisione meccanizzata USA farebbe la stessa fine della 2a corazzata ed a questo punto credo che Bradley verrebbe fucilato. D'altra parte gli Alleati hanno fretta: se non conquistano Catania, Messina e Palermo per il mese di settembre perdono anche la seconda partita.
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    Nella fase riserva degli alleati, Alexander si sbilancia ed invia in rinforzo alla VII armata sulle teste di ponte americane la 23a brigata corazzata inglese e anche la 78a divisione di fanteria inglese. A questo punto l'unica riserva ancora disponibile per gli Alleati è la 1a divisione aerotrasportata inglese.
     
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  19. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    Luglio 43 quarta settimana di Husky, turno dell'Asse

    Kesserling, conscio degli ordini di Hitler di non permettere la distruzione delle truppe tedesche in Sicilia si risolve per un colpo di scena. Avverte Guzzoni che ritirerà la 1a divisione paracadutisti sulle posizioni della H.goering onde evitarne l'accerchiamento e la distruzione. Per tanto, in accordo tra i due comandanti dell'Asse si arriva alla decisione di evacuare Catania prima che sia troppo tardi. A giudizio di questi, la città andrebbe comunque perduta con il rischio di rimetterci anche tutte le truppe che la difendono, oramai accerchiate da tre lati. Le due divisioni tedesche così riunite ricevono l'ordine di sferrare comunque un possente attacco sui Commandos. A Palermo la 29a pzgren, tracciando adesso i rifornimenti da Trapani, riceve l'ordine di attaccare e distruggere la 9a di fanteria USA, accerchiando così la 1a. Più difficile la posizione della divisione italiana Assietta, schiacciata sulla costa tirrenica ed effettivamente tagliata fuori.
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    Nella zona di Palermo, la 1a divisione USA segna definitivamente il destino dell'Assietta con un attacco deciso che ne distrugge i resti, mentre l'attacco della 29a pzgren sulla 9a USA costringe gli Americani a ripiegare, ma fallisce l'obiettivo di insaccare la 1a USA, giacché i movimenti per ottenere ciò determinerebbero anche l'isolamento della stessa 29a e la sua distruzione.

    Però nella zona di Catania l'attacco della 1a Fallschirmjager ha più successo del previsto, e la divisione devastati i Commandos che vengono precipitosamente reimbarcati, riesce addirittura a rioccupare Catania. Per quanto la possa tenere è assai dubbio, ma si tratta innegabilmente di un successo insperato.
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  20. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    Agosto 43 prima settimana (di due sole) operazione Melvin (la continuazione dell'offensiva in Sicilia. Turno Alleato.

    Durante la fase di preparazione operazionale del mese di agosto avvengono una serie di cose che ora vi racconto.

    Tanto per cominciare gli alleati hanno ufficialmente aperto il porto di Siracusa per lo sbarco dei loro rifornimenti. La città funziona adesso come stabile fonte di rifornimento per le operazioni alleate, ma con un flusso di SP (supply points) limitato alla capacità di quel porto, e cioè 10 punti. A partire da questo turno gli Alleati devono cominciare a pagare 5 SP per ogni singola settimana di mini turni offensivi che vogliono lanciare e anche i punti rifornimento per le singole unità in mappa per quel turno (1 per ogni unità normale e 2 per ogni unità pesante con il barilotto sulla pedina). Solo Husky era gratis (per le scorte accumulate prima dell'intera operazione). La conseguenza di ciò è che le loro operazioni saranno necessariamente limitate, fino a quando essi non conquistano il porto di Palermo (15 SP per turno) e più limitatamente il porto di Catania (5 SP per turno).

    In secondo luogo gli Alleati sono pronti a lanciare un'altra offensiva (questa di solo due settimane - l'operazione Melvin - destinata al completamento della conquista della Sicilia ed all'espulsione da essa di tutte le forze dell'Asse con l'obiettivo di catturarne il più possibile). Sarà da vedere se avrà successo oppure no. Le truppe alleate sono state riportate tutte a pieno organico, ma anche le forze dell'asse hanno ricevuto i loro rimpiazzi, con l'eccezione della divisione Napoli per cui non sono state reperite tutte le risorse necessarie.

    In terzo luogo, le operazioni di questa ricostruzione, essendo per il momento andate meglio per l'Asse di quanto non successe storicamente, non hanno ancora portato alla crisi del regime fascista. Alla luce di ciò, il comando supremo ha addirittura inviato in Sicilia una nuova divisione a sostituzione delle tre divisioni mobili perdute durante le operazioni di Luglio (Livorno, Assietta ed Aosta). Questa nuova grande unità (divisione di fanteria Arona) entra a far parte del VI corpo d'armata insieme al reggimento di difesa portuale Messina. Il XII corpo d'armata invece continua a comprendere i resti della divisione Napoli, che necessita di immediati rinforzi per poter continuare le gesta profuse sin ora, e la 213a divisione costiera (ribattezzata dagli ufficiali tedeschi del corpo di Hube reduci dal fronte russo, 62a divisione della "Guardia Costiera", in onore alla sua caparbietà nei combattimenti in Catania)

    Dalla parte delle cose negative, giunge notizia che alla fine del mese, stremata dai combattimenti e dal totale esaurimento di viveri e munizioni, si è arresa alle forze alleate la 15a divisione panzergrenadieren. Questo ce lo si aspettava in quanto la divisione non poteva resistere per sempre con i trasporti di piccolo cabotaggio da Messina a Palermo o peggio ai più piccolo porto di Trapani da dove negli ultimi giorni della sua esistenza la divisione si stava approvvigionando. Ciò non di meno si tratta di un colpo molto grave per l'Asse, sia dal punto di vista propriamente militare che da quello psicologico. Il XXIV corpo panzer del generale Hube, continua comunque ad esercitare la sua presenza sul teatro siciliano con le potenti H.Goering, 1a Falschirmjager e 29a panzergrnadiern: la prima ben piantata sulle sue posizioni difensive sulle pendici dell'Etna, la seconda asserragliata nelle posizioni che furono del XII corpo a Catania e la terza nella parte orientale della cuspide difensiva che costituisce oramai l'ultimo baluardo difensivo delle forze dell'Asse in Sicilia. Esistono ancora, è vero, forze italiane ad occidente (la 208a divisione costiera e la 202a divisione costiera), ma anche queste possono considerarsi come oramai perdute in quanto non hanno modo di trasferirsi a nord ovest per rinfittire la difesa del fronte principale. Queste unità hanno già ricevuto l'ordine di resistere fin che possono al corpo di Bradley e po i negoziare un'onorevole resa. In riserva dietro al corpo germanico, vi è la VI armata di Guzzoni, formata come abbiamo visto dal VI e dal XII corpo d'armata e che nominalmente comanda anche il XXIV corpo di Hube.

    Ultima notizia positiva per i difensori è che i Tedeschi stanno ammassando una considerevole quantità di aerei della Luftwaffe per una operazione da condursi all'inizio di agosto allo scopo di spuntare almeno temporaneamente le armi offensive del nemico.

    In figura vi riassumo la situazione dell'Isola all'inizio di agosto.
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