SPWW2 AAR Naia in tempo di guerra; c'ero anch'io

Discussione in 'Le vostre esperienze: AAR' iniziata da Luigi Varriale, 31 Ottobre 2019.

  1. StarUGO

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    Cioe'? Attirano il fuoco?
     
  2. Prostetnico

    Prostetnico

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    work both ways... per traslato, danno riparo ma facilmente si trasformano in trappole, non a caso i combattimenti urbani sono tra i più cruenti. SP questa cosa la rende piuttosto bene.
     
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  3. DistruttoreLegio

    DistruttoreLegio

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    Ti va male
     
  4. DistruttoreLegio

    DistruttoreLegio

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    Tasto R per spanicarli ...
    E fumogini a gogò ...
    NB puoi deselezionare alcune armi per non farle usare nella schermata del unità ... addirittura puoi evitare che le unità sparino per aspettare tempi più favorevoli e tenerle nascoste ...
     
  5. StarUGO

    StarUGO

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    E poi c'e' il tasto "c",che non usava mai nessuno......
     
  6. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    Turno 14


    Non vi era dubbio che una certa mancanza di addestramento e preparazione morale serpeggiava tra le forze italiane. Il plotone del S. Tenente Galliano era giunto in una posizione estremamente favorevole per prendere i Francesi tra due fuochi tra esso ed il 1° plotone; ma giunto in cresta e dovendo in qualche modo discendere per prendere il nemico alle spalle, venne a trovarsi sotto il fuoco di un gruppo di chasseurs che aveva individuato il movimento della 2a squadra sulla cima dell'altura prospiciente agli obiettivi assegnati. Detta squadra, comandata dal Sergente Santini perse due uomini e non ci fu verso di farla muovere, né Santini osò ordinare ai suoi di mettersi in posizione di aprire il fuoco contro i Francesi. La soppressione era di 8 ed il fuoco sarebbe stato probabilmente inefficace. Galliano provò a fare qualcosa per recuperare i suoi uomini, ma era chiaro che non aveva il carisma necessario per incidere.


    "Una prestazione assai deludente da parte del 2° plotone, ricordò il Maggiore Vicari nel suo diario".


    Ancora sotto il tiro del nemico, e per di più allo scoperto, la 2a squadra fece quindi fumo e si rinquattò ancora di più tra le pieghe del terreno. L'iniziativa passò quindi alla 1a squadra assaltatori del plotone di Galliano che pur non osando attaccare direttamente il gruppo di Francesi nascosto tra l'erba alta del pendio che conduceva a valle, avanzò per lo meno tra il fumo per collocarsi in un boschetto che le avrebbe offerto più protezione e che le avrebbe consentito nei turni successivi un più ampio campo di tiro. Senza la 2a squadra a fornire una base di fuoco però, era chiaro che l'azione del plotone era menomata. Anche la squadra del Sergente Ricci (2a) venne però presa a bersaglio nonostante la presenza del fumo, non appena si mosse. Un uomo rimase a terra colpito da una raffica di mitraglia ed il sergente dovette darsi un gran daffare per evitare che i suoi uomini scappassero terrorizzati. Le posizioni delle due squadre francesi erano state scelte con estrema cura, su terreno rotto e nell'erba alta tra i due gruppi di vegetazione da nord a sud. Ai sergenti in prima linea parve che sarebbe stato assai arduo sloggiarli. L'unica consolazione era che da lì a due turni sarebbe arrivata l'artiglieria. Nonostante la mala parata, il S. Tenente Galliano riusciva a portare la sua squadra armata con le Breda all'estrma destra dello schieramento del plotone, così da avere per i prossimi turni le due squadre appoggio alle ali, e poter sperare di dare una solida base di fuoco al suo plotone per farlo avanzare. Tentando una mossa disperata, la 1a squadra dal bosco ingaggiava uno scontro a fuoco contro i Francesi ma avendo solamente i moschetti, là dove i francesi, meglio armati rispondevano con mitraglia e granate lanciate con i fucili, questi ultimi avevano la meglio, ammazzando un secondo uomo del Sergente Ricci, il che poneva fine allo scontro.


    A sud le cose andavano leggermente meglio: contrapposto al fatto che il Sergente Pardi ed i mitraglieri non riuscivano a riaversi dalle legnate prese al turno precedente e dovettero quindi segnare il passo, la squadra comando riusciva a disperdere un terzo gruppo di Francesi che si arrendeva quando veniva preso sotto il fuoco delle Breda del Tenente Visconti. Arrendersi non gli servì a molto perché il Tenente diede l'ordine di ammazzarli tutti quanti. Anche il Sergente Marinello, sempre del 1° plotone riuscì ad arrestare la ritirata della sua squadra, ed a farla almeno attestare su un buon terreno difensivo.


    Durante la loro porzione di turno, sprecavano tutto il vantaggio acquisito attaccando come dei maledetti. Evidentemente la posizione insaccata tra il 1° ed il 2° plotone non gli piaceva e colevano sistricarsi Addirittura si pronunciava un attacco da parte di un gruppo nemico non prima identificato sulla destra del plotone di Galliano. Questo veniva respinto con dure perdite dalla squadra comando, che teneva le sue posizioni. I Francesi si ritirarono scomparendo alla vista, dopo aver lasciato sul terreno almeno quattro morti. Un secondo attacco era respinto da Visconti stesso nei pressi della rotabile, mentre al centro (nel cosiddetto calderone), e cioè nelle posizioni tra la cima occupata dal 2° plotone ed il villaggio di Luc su le Mont, si accendeva un conflitto a fuoco inconcludente che però provocava perdite da entrambe le parti. Infine un drappello di alpini francesi caricava coraggiosamente addirittura lungo la rotabile, e Visconti ringraziò Dio di aver lasciato una squadra di assaltatori nella casa dai due balconi (quella del Sergente Curcio). Questa prendeva a fucilate i Francesi avanzanti allo scoperto, ammazzandone almeno un paio. Anche la squadra di Visconi respingeva un tentativo di sfondamento proveniente sempre dalla valletta tra la cima nord ed il villaggio. Non riusciva però ad impedire che i resti della squadra mitraglieri venisse presa in mezzo mentre ripiegava e fosse catturata. Ora c'era da sperare che quei Francesi che l'avevano catturata non avessero visto il trattamento riservato da Visconti ai potenziali prigionieri francesi.


    Tutto sommato un turno leggermente favorevole agli Italiani. I combattimenti erano stati molto duri ed il nemico dava segni di disorientamento. Se solo l'artiglieria avesse potuto completare l'opera...

    Nel settore del 3° plotone del nostro beneamato Tenente Angeli,la 1a squadra del Sergente Lapina intercettava una squadra di francesi tra i boschi e la metteva in fuga all'arma bianca e con lancio di bombe a mano, assaltando alla disperata, infliggendo al nemico parecchie perdite; quella che chiamo un'azione di assalto da manuale, stile contrattacco nordista dal Little Round Top a Gettyesburg
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  7. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    Turno 15


    Il combattimento si sviluppa ora ai due lati della rotabile montana, dove su quello nord, il plotone di Galliano imbastisce un attacco che va a segno nei confronti della squadra francese più a occidente di tutte. Questa è fatta oggetto di fuoco da parte della squadra comando diretta personalmente da Galliano, ed inchiodata al suolo. Le Breda cantano ed i Francesi devono subire almeno un paio di perdite. Poi interviene la 3a squadra del Sergente Rizzo, che a colpi di bomna a mano assalta gli storditi francesi costringendoli alla resa. Cadono nelle mani dei ceffi di Rizzo ben quattro nemici. Rimangono nel calderone almeno un paio di squadre francesi duramente provate. Il nemico sentendo che sta perdendo il controllo sul versante nord del villaggio, concentra i suoi sforzi su quello sud, dove la squadra sulla strada tempesta di colpi la casa dai due balconi per fissare la squadra di Curcio, mentre una seconda squadra nuova arrivata cerca di sgretolare la resistenza del comando del Tenente Visconti, senza successo; l'attacco si infrange sul fuoco di arresto della mitraglia italiana. L'aspetto più preoccupante a questo punto della battaglia è quello relativo all'intelligence; non è affatto chiaro quante unità nemiche sono ancora presenti sul campo di battaglia e quali siano le loro esatte condizioni. Ogni tanto spunta una squadra nuova che crea nuovi problemi, e gli Italiani si trovano a dover reagire; ed al Maggiore Vicari non piace reagire alle mosse del nemico. Ben trincerato nella casa dal tetto strano, incita i suoi a prendere l'iniziativa, inviando staffette incacchiate a tutte le unità dipendenti.
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  8. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    Turno 16

    Circospetta la squadra comando del S.Ten. Galliano esce dalla bosco della vetta che dà sul campo coltivato, ed occupa il primo dei suoi obiettivi di secondo tempo. Tale campo coltivato rappresenta il margine nord del cosiddetto calderone, dove i Francesi stanno avendo parecchie difficoltà a mantenere vive le loro truppe. come abbiamo visto negli scorsi turni infatti, i Francesi visto il pericolo di insaccamento delle loro forze, non hanno ancora deciso se rimanere sul posto e combattere o ritirarsi verso ovest. Ad aiutarli a decidere ci pensa la squadra di assaltatori del Sergente Ricci, che pur non avendo armi a lunga gittata, riesce con un colpo fortunoso ad ammazzare un Francese di una squadra sul limitare del boschetto tra il campo coltivato e la casetta rossa. Tale squadra, pensando di essere sotto un fuoco ben più pressante di quello che davvero è (qualche moschetto 91), comincia un movimento di ripiegamento verso ovest, ma così facendo viene sotto il tiro dell'altra squadra d'assalto del 2° plotone; quella del Sergente Rizzo, che nel frattempo è avanzata tra i due filari di alberi separati dal limitare orientale del campo coltivato. Gli uomini di Rizzo, vedendosi arrivare addosso gli ignari e spauriti francesi, aprono un fuoco d'inferno, condito anche con contorno di bombe a mano, e decima il rimanente dei transalpini che finiscono con l'arrendersi. Degli obiettivi di secondo tempo, al 2° plotone non rimane che conquistarne uno solo. All'apparenza nel calderone non rimane che una squadra nemica, la quale ancora indecisa sul da farsi, si limita a scambiare colpi dalla lunga distanza con gli uomini del Sergente Santini, ahimè ammazzandone uno.

    Sulla rotabile, continua il conflitto a fuoco dalla distanza tra la squadra francese inchiodata sulla strada, e la sezione di Curcio nella casa dai due balconi. Gli Italiani sono sfortunati ed uno scheggione di una granata lanciata da fucile uccide un altro soldato italiano. Gli uomini di Curcio sono ad un passo dalla fuga. Sarà da vedere se nel prossimo turno il Tenente Visconti od il Curcio stesso riusciranno a recuperarne il morale. Questo gioco è maledettamente realistico dal punto di vista del morale e della qualità delle truppe, e gli Italiani hanno una certa difficoltà a mantenere i loro uomini motivati, almeno in questa fase iniziale delle ostilità.
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    A sud, dalle parti del 3° plotone, il Ten. Angeli continua a far avanzare il suo plotone tra la fitta vegetazione della scarpata boscosa in cui si trova dopo aver scollinato dalla vetta ad est della sua attuale posizione, continuando ad avanzare in territorio avversario verso i suoi obiettivi. Dopo aver annientato la prima squadra di chasseurs che si è trovato di fronte, non ha incontrato ulteriore resistenza.
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    Tutto sommato le cose non vanno troppo male a giudizio del Maggiore Vicari, che a stento riesce a seguire la battaglia, dato che l'unico contatto radio ce l'ha con il comando di compagnia di Visconti, il quale a sua volta non ha un quadro completo della situazione.

    Per finire, in questo turno arriva il fuoco dell'artiglieria, sia da parte di mortai da 60 francesi, che non fanno un gran danno, che degli obici da 100 nostri, che nemmeno fanno un gran danno perché atterranno in una zona del calderone da cui i Francesi se la sono già battuta. Un colpo fuori tiro cade sulla squadra del Sergente Rizzo; molta diarrea (soppressione 13) ma nessun danno.
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  9. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    Turno 17


    Il Sergente Pardi passa parola indietro al comandante di compagnia che i Francesi nel calderone contrattaccano, sia in direzione della casetta rossa tenuta dalla 2a/1° plotone che del fianco destro del 2° plotone di Galliano. Sembra che il comandante francese abbia deciso di riunire tutte le sue rimanenti forze in questo punto e tentare il tutto per tutto. Si tratta d riprendere gli obiettivi appena conquistati da Galliano e quelli ad est della casetta rossa in direzione del confine. Sono meravigliato dalla capacità dell'AI di montare un bell'attacco con fuochi di preparazione e conseguente ben temporizzato assalto della fanteria. La direzione strategica dell'attacco certo lascia a desiderare, perché Galliano incombe pur sempre da nord, anche se un paio di squadre vengono assegnate a fissare come detto le posizioni del fianco destro del 2° plotone italiano.


    Purtroppo è l'esecuzione tattica che non è fortunata: le forze francesi vengono respinte ovunque con perdite leggere, ma che vanno accumulandosi. La maggioranza del plotone francese è in ripiegamento nel calderone dopo il tentativo fallito, tranne una squadra che coraggiosamente rimane nella killing zone tenuta dalla squadra comando e dalla 2a squadra del primo plotone nella casetta rossa.


    A sud il plotone di Angeli riprende contatto con una retroguardia francese ma la 1a squadra, testa della colonna di plotone la disperde senza troppi complimenti; i Francesi riprendono il ripiegamento. L'obiettivo di secondo tempo è occupato. Prossimo obiettivo, uscire dalla zona boscosa e predisporre il plotone per le operazioni in terreno aperto alla conquista degli obiettivi di terzo tempo.
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  10. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    Turno 18 rapporto di combattimento 17a compagnia di fanteria.


    Viene ordinato al plotone Galliano di mantenere le sue posizioni sul fianco destro, in caso di ritorno offensivo del grosso francese nel campo coltivato boschivo (Calderone). Il plotone è oramai allungato in una area di 300 metri da nord a sud con solamente due squadre in contatto col nemico. Si pronuncia un mitragliamento francese sulla squadra più settentrionale del Sergente Santini: 2 caduti. I Francesi si astengono dal continuare il loro contrattacco in questa zona. Un secondo velivolo a bassa quota (apparentemente di fabbricazione americana), mitraglia la 1a squadra del 1° plotone allo scoperto sul terreno rotto a nord della casa dal tetto strano, provocando una perdita umana. La totale assenza di armi antiaeree nostre fa sentire i suoi effetti sulla compagnia. Il Maggiore Vicari fa prendere un appunto al suo ufficiale alle operazioni di richiedere l'assegnazione di almeno una sezione AA per la compagnia.


    Una squadra francese esce improvvisamente dalla baita tra i boschi a sud del campo coltivato ed ingaggia un inconcludente (per lei) conflitto a fuoco con la sezione di Rizzo, la cui fucileria si rivela inusualmente precisa a 250 metri; i Francesi lamentano una perdita e rimangono inchiodati tra due filari di alberi. Null'altro si muove nel calderone.


    Il Maggiore Vicari medita per un attimo di ordinare al 1° plotone di riprendere l'avanzata oltre la casa dai due balconi, allo scopo di agevolare l'avanzata del 3° plotone di Angeli da Sud, ma poi rinuncia considerando che anche il 1° plotone è pericolosamente allungato in un area di quasi mezzo chilometro e che la sua avanguardia garantisce meglio il suo contributo alla missione della compagnia mantenendo il possesso del fondo del calderone. Per altro la 1a squadra, che ha appena subito il mitragliamento a bassa quota, non è in grado di muoversi per via dell'alta soppressione. Si decide quindi di rinunciare all'azione e di incaricare il plotone del Tenente Angeli di convergere da sud sugli obiettivi immediatamente a meridione della rotabile montana.
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  11. Luigi Varriale

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    Turni 19 e 20


    Come si era sospettato, si pronuncia deciso un contrattacco francese nel settore del 2° plotone di Galliano. La squadra del sergente Ricci viene sopraffatta al centro dello schieramento ed abbandona le sue posizioni lasciando il comando di plotone con il fianco per aria. Nonostante ciò, il S.Ten. Galliano reagisce con il fuoco incitando gli uomini alle Breda nella sua sezione a fare lo stesso. I Francesi giungono sull'obiettivo, tentennano sotto il fuoco della mitraglia Italiana e poi cedono ripiegando disorientati verso ovest, probabilmente non rendendosi conto di finire dritti in bocca al comando di plotone.


    Il Maggiore Vicari, vista la situazione che si fa seria a nord, decide per un contrattacco di alleggerimento sulla rotabile e si incarica personalmente di guidare la sua sezione lungo la strada allo scopo di prendere alle spalle parte della base di fuoco che sostiene la contromanovra francese. All'azione partecipa anche la 3a squadra del 1° plotone, pur ridotta a 7 uomini, che non è neppure la più malconcia della compagnia. La squadra francese nei boschi attigui alla rotabile non si sarebbe nemmeno accorta del movimento italiano, se non che un'altra squadra francese che si dibatte nel calderone, individua il movimento del Maggiore Vicari ed apre il fuoco sulla sua sezione. Immdediatametne si unicono al concerto un alto paio di squdre francesi. Vicari perde un uomo, fa fumo e batte rapidamente in ritirata. Le speranze sono ora rivolte a sud nel 3° plotone che intervenga a prendere qualche obiettivo ed a dare un po' di respiro alla manovra italiana.
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  12. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    Turno 21 rapporto classificato per il comando divisionale.


    Il 2° plotone riesce solamente a stento a fermare l'attacco dei francesi agli obiettivi nel bosco a nord del calderone. La squadra francese che era in ritirata verso ovest sul margine nord si arrende al comando di plotone dello stesso Galliano, ma per un momento non è stato certo chi si sarebbe arreso a chi. Si manifesta vieppiù la scarsa tenuta morale delle nostre truppe, essendo tuttora il rimanente del plotone incapace di mettere in atto una reazione organizzata al movimento francese, che grazie a Dio per il momento si è esaurito da solo.


    Il maggiore Vicari invia nella zona nord l'ultimo rincalzo disponibile, vale a dire la 3° squadra del 1° plotone. Questa critica decisione lascia a difesa del margine est del campo di battaglia solo la 2a squadra, attestata nella casetta rossa. La 1a, 2a e 3a squadra di Galliano sono inchiodate al terreno, incapaci di reagire col fuoco o col movimento. Si sapeva che il plotone di Galliano era il più debole della compagnia, ma comunque...


    Con altra mossa semi disperata, il Maggiore Vicari chiama tutta l'artiglieria disponibile (senza osservazione diretta), inclusi i mortai di battaglione assegnati alla 17a, nel bel mezzo del calderone. Si spera che il fuoco indiretto, anche non osservato, possa finire definitivamente le ultime due squadre francesi che si pensa siano ancora in zona. Dico si pensa perché potrebbero essercene più di due. Nel contempo la 3a squadra/1° plotone avanza a mezzogiorno della rotabile per occupare il primo degli obiettivi di terzo tempo. Il Tenente Visconti informa a tal proposito a mezzo staffetta il Tenente Angeli di puntare l'intero suo plotone verso gli obiettivi finali della missione oltre il bosco a sud, in maniera da schiantare definitivamente il nemico, ignorando i suddetti obiettivi di terzo tempo di cui si occuperà appunto il 1° plotone. Il comando di compagnia ha in visuale una sezione di alpini francesi stimata in quattro uomini che guarda l'entrata nel calderone a sud. Le due squadre si guardano in cagnesco per il momento senza prendere ulteriori misure.
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  13. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    Al Largo di Genova giugno 1940


    Il Tenente di Vascello Giuseppe Brignole, futuro detentore di medaglia d'oro al valor militare stava godendosi la colazione con i suoi ufficiali al largo della costa ligure mentre la sua unità, la vetusta ma sempre bella torpediniera Calatafimi, scortava un posamine che stava facendo il suo lavoro nel Golfo di Genova. Brignole aveva a bordo come primo ufficiale il Sottotenente di Vascello Giacomo Lipari, ufficiale alla navigazione, il Guardiamarina Luigi Valeri ufficiale alle armi ed il Sottotenente di Vascello ALfredo Addei ufficiale ingegnere della piccola unità della Regia Marina, che faceva parte delle sparute forze di superficie affidate alla zona marittima del Nord Italia.


    I quattro giovani si stavano godendo il pane abbrustolito con abbondante confettura ed il latte e caffè servito ben caldo dal cuoco di bordo.


    -Cosa dice comandante; li faremo a pezzi i Francesi e gli Inglesi- chiese il giovanissimo Valeri a Brignole.


    -Le loro forze riunite sono abbastanza superiori alle nostre caro Luigi- rispose il comandante. -Secondo me la guerra si concentrerà contro la Francia, con la quale abbiamo un confine in comune sia in madrepatria che nelle colonie.-


    -Ma intraprenderemo operazioni offensive?- A me stare qui a fare la scorta ai posamine non piace neanche un po' comandante- incalzò il giovane guardiamarina.


    -Beh caro Valeri, la nostra tipologia di missione è quella della sorveglianza costiera e la vigilanza anti sbarco. Se voleva partecipare a grandi missioni d'altura doveva farsi imbarcare su un cacciatorpediniere o su un incrociatore.


    Il telefono in quadrato ufficiali improvvisamente si mise a gracchiare con il suo caratteristico allarmante gracidio che dava sempre una sensazione sgradevole al comandante.


    -Comandante in plancia urgentemente prego, abbiamo ricevuto messaggio radio dal comando marina Savona-


    Brignole afferrò una fetta di pane senza marmellata e si precipitò a prua insieme al primo ufficiale. Quando arrivò in plancia, gli fu consegnato il fonogramma appena decifrato ricevuto dalla sua unità.


    -Urgentissimo Comando marina Savona a tutto il naviglio presente zona Golfo stop forza navale stimata due incrociatori e due CT con tutta probabilità francesi naviga verso levante rotta 98 alla velocità di venti nodi stop Rilevata forza nemica trovasi nel quadratino 9-9 all'orario del presente messaggio 0408 stop Tutte le forze impegnate in zona hanno predispongano attacco di disturbo mentre si preparano batterie terrestri per reazione qualora forza nemica venga a tiro artiglieria costiera finisce-


    -Due incrociatori e due caccia?- fece Brignole guardando il suo primo ufficiale dritto negli occhi. Il STV Lipari mise mano ad una carta nautica del comando della Marina e la aprì di fronte a sé ed al suo comandante.


    -Quadratino 9-9- riprese Brignole con la carta davanti agli occhi;- è a 17 miglia da qui rilevamento 278. Possiamo comodamente intercettarli, mentre le batterie costiere si preparano al tiro.-


    -La nostra vecchia torpediniera contro due incrociatori pesantemente scortati Giuseppe?- domandò dubbioso Lipari, dimenticandosi di non chiamare mai per nome il comandante se c'erano intorno altri membri dell'equipaggio.


    -Gli ordini parlano chiaro- rispose il comandante. E poi non ci sono altre forze tra noi ed il contatto rilevato. Lo sa anche il comando Savona che ci siamo solo noi in mare. Comunque...non dobbiamo impegnarli a fondo; solamente ritardarli mentre da terra si preparano a riceverli come si deve, ovunque siano diretti. Che rotta suggerisce Lipari?- chiese Brignole al suo primo ufficiale.


    Lipari consultò più attentamente la carta; il comandante era solito metterlo alla prova chiedendogli come procedere in momenti critici di una missione.


    -Direi 270. La forza nemica è infinitamente superiore; vogliamo avvicinarci ma senza metterci tra loro e la terraferma. vogliamo avere una rotta libera in caso dobbiamo ritirarci-


    -Ottimo signor Lipari, prego voglia trasmettere gli ordini necessari. Io vado a riposare in cabina. Qualunque cosa succeda prima di arrivare a contatto col nemico, chiamatemi. In caso caso contrario sarò qui molto prima di essere arrivati a contatto col nemico.-
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    Schermata "Task Forces" del mio preferito gioco computerizzato di combattimento navale WW2: Great Naval Battles, della SSI. Lo Steel Panthers Navale.
     
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  14. StarUGO

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    Questa azione si inserisce nel plot di Steel Panthers?
     
  15. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    assolutamente ! 14 giugno 1940; bombardamento di Vado e Genova
     
  16. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    Turni 22 e 23 Il 3° plotone continua la sua avanzata verso gli obiettivi finali


    Diario di guerra del Tenente Amgeli.


    Ho disposto la squadra del Sergente Lapina, in avanguardia nell'avanzata verso il fondovalle. Per il plotone la battaglia è essenzialmente vinta. I prigionieri francesi catturati qualche turno fa li ho fatti portare al comando di battaglione a due uomini della mia squadra comando. Il plotone avanza in formazione di movimento per il contatto, ma tutti speriamo che di contatto con il nemico non se ne abbia più. Siamo entrati in un enorme campo di grano ed avanziamo alla massima velocità possibile. Ho disposto in seconda schiera la sezione per l'osservazione del tiro indiretto del S.Ten. Garibaldi; non si sa mai cosa può succedere. Da nord ci giunge rumore di battaglia grande anzi grandissima. Spero vivamente che la compagnia se la stia cavando, altrimenti ci ritroveremmo esposti ed isolati in territorio nemico, senza alcun appoggio. Approfitto della presenza di una radio presso la sezione di osservatori dell'artiglieria per cercare di tenermi in contatto con la compagnia, ma nessuno mi risponde sulla relativa frequenza; evidentemente tutti sono piuttosto occupati nei combattimenti. Qui a sud Francesi non ce ne sono più, il che per noi è una gran cosa. Non ho avuto neanche una perdita fino ad ora e voglio che le cose continuino così.
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  17. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    Turni fino al 27 Diario di guerra del Tenente Angeli.


    Avanziamo senza incontrare nessuna resistenza. Il rumore della battaglia a nord diminuisce di intensità e viene sostituito da un costante e prolungato martellamento di artiglieria. Il S.Tenente Garibaldi, in contatto con il comando compagnia, mi informa mentre marciamo alla volta dei nostri obiettivi che i Francesi sono in ritirata a nord, sotto il fuoco martellante dei nostri obici divisionali. Viva la divisione Lucca; la nostra gloriosa divisione.


    Lapina è a 150 metri dal nostro primo obiettivo, che pare deserto. Mando una staffetta al sergente allegretti della 3a squadra per dirgli che si prepari a deviare verso sud per prendere possesso dell'ultimo obiettivo programmato per il plotone. L'ordine è poi quello di attestarci e difendere il terreno conquistato. Le compagnie di seconda schiera del IX battaglione seguiranno.
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  18. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    Turno 29 diario di guerra del Tenente Angeli


    Siamo subito dietro alla squadra di Lapina, che ha preso il penultimo obiettivo di questa nostra prima missione. come previsto ho mandato Allegretti e la sua squadra di assaltatori a sud per prendere possesso dell'ultimo obiettivo, con l'appoggio dei mitraglieri del Sergente Gallina.


    Se non arrivano Francesi all'improvviso, questa missione è finita, e per il mio plotone con il completo successo. Comunque tocco ferro e mi attengo alle procedure operative normali per l'avanzata di plotone. Ritengo che dividere le mie forze a questo punto dell'azione non costituisca un rischio eccessivo.


    Il S.Tenente Geribaldi mi informa che a nord un nuovo mitragliamento a bassa quota di aerei francesi ha causato perdite severe, ma i Francesi sono in ripiegamento disordinato.
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  19. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    Fine della missione, diario di guerra del Tenente Angeli.


    Il nemico ha lasciato il campo ed è in ritirata generale. Siamo riusciti ad aprire la famosa breccia che il comando divisionale richiedeva per far passare i battaglioni d'assalto dietro di noi. Secondo le prime stime abbiamo inflitto ai Francesi perdite gravissime, valutate in tre volte quelle subite da noi.


    Grande sospiro di sollievo da parte di tutto il mio plotone. Ora potremo riposarci e essere sostituiti dai battaglioni che dovranno sfruttare il nostro successo
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    Mentre ci godiamo la nostra fiaschetta di vino ed il Sergente Lapina si esibisce con la chitarra, arriva il S.Ten. Garibaldi con notizie raggelanti: il comando del IX ha informato il Maggiore Visconti che il battaglione di rincalzo per lo sfruttamento del successo non è ancora giunto in posizione. Il comando del 47° reggimento ha quindi ordinato al Ten.Col. Vicari di proseguire lo sforzo in proprio senza attendere l'arrivo delle riserve. La 17a compagnia è ancora in testa, in quanto unica unità con esperienza di guerra in tutta la divisione; ma va ??!!
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    Criste!! (Vocativo). Riunione di compagnia in 2 ore. Rimettere a posto i plotoni e prepararsi all'azione.
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    Dalla schermata qui sopra pare che l'AI abbia scelto le sue forze proporzionandole a quelle italiane per una battaglia di incontro. Anche se avevo lasciato i punti acquisto a 3000, ed all'AI una X, pare che abbia ancora fatto le sue spese in proporzione alle forze italiane. Direi quindi che per ora è sicuro continuare la campagna, ammesso che l'AI continui ad acquistare il numero corretto di forze; vedremo.

     
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  20. StarUGO

    StarUGO

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    Grande vittoria,grande Galliano,grande Varriale!!!! :approved:
     

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