Guerra di Secessione Statunitense

Discussione in 'Età Contemporanea' iniziata da Lakota, 19 Ottobre 2006.

  1. Lakota

    Lakota

    Registrato:
    12 Ottobre 2006
    Messaggi:
    39
    Ratings:
    +0
    Bhe io ci provo, questa è la mia prima discussione e spero incontri il favore di qualche anima pia, mi piacerebbe parlare di Guerra di Secessione Americana o Guerra Civile per alcuni, in particolare affrontare le tematiche delle cause che l'hanno provocata, degli immensi sviluppi tecnico-bellici che ha apportato e delle capacità dei vari generali che ne hanno condotto le campagne e combattuto le battaglie. :approved:
     
  2. PanzerMeyer

    PanzerMeyer

    Registrato:
    30 Gennaio 2006
    Messaggi:
    2.203
    Località:
    west front
    Ratings:
    +702
    argomento a cui tengo molto.. intavola una discussione.. anzi, l'intavolo io: qualcuno sa consigliarmi letture o semplicemente illuminarmi sugli scontri di Santa Fe e Glorieta Pass nell'Apache Canyon, della primavera 1862, in pieno deserto e menzionati nel mitico Il Buono, Il Brutto e Il Cattivo? viene menzionato pure un certo gen. Subley, confederato. e dando un occhio a un libro sulla cronologia della Civil War ne parla.. che mi dite?
     
  3. warlord

    warlord

    Registrato:
    19 Settembre 2006
    Messaggi:
    50
    Ratings:
    +0
    Io ho letto il libro di Raimondo Luraghi che consiglio a tutti, é degli anni '60, ma é stato ristampato non molti anni fa. Ha uno stile un po' datato ma piacevole, inoltre tratta sia gli aspetti politici che sociali ed economici. Ed la parte militare, che é preponderante enll'economia del libro, é molto ben fatta. Degli scontri che cita PanzerMeyer non ne so nulla a parte che ci sono stati :cautious:
    Se Lakota vuole iniziare proponendo un argomento specifico, magari partiamo da lì x passare a discutere di tutto il resto...
     
  4. Leri

    Leri

    Registrato:
    22 Maggio 2006
    Messaggi:
    279
    Ratings:
    +0
    Bhe, la Guerra Civile americana mi interessa parecchio, visto che su alcuni dei suoi aspetti militari ci ho scritto la mia tesi di laurea!!!!!! E quindi una discussione su quest'argomento vedrà la mia piena collaborazione!!!
    Intanto volevo dire che l'unico testo italiano degno di note è il già menzionato libro del Luraghi, che però presenta al proprio interno dei commenti e delle considerazione non propriamente neutrali, dando più di una volta "ragione" ai confederati, esaltando ad esempio i grandi successi dell'Armata Confederata del Tennesse quando invece questa ebbe una vita spesso difficile, risultando la più debole, sfortunata e mal comandata armata sudista ( a parte sotto il comando di Joseph Eggleson Johnston).
    Consiglio quindi testi in lingua originale che, un anno fa, vista la mia totale impreparazione linguistica britannica mi fecero andare totalmente pazzo, ma offrono una visione più equilibrata della guerra.
    Ad esempio: The american Civil war source book, di Philip Katcher e Arms and Equipment of the Civil war, di Jack Coggins, testi in cui oltre a un riassunto delle operazione militari vengono descritte minunziosamente le armi, equipaggiamenti, tattiche e strategie militari dei combattimenti.
    Per le battaglie di Santa Fe e Glorieta Pass, PanzerMeyer, devi aspettare un pò, perchè ora non ho tempo di descriverle anche perchè si tratta di due scontri importantissimi nel "terziario" fronte occidentale del conflitto, ma minori rispetto ai fronti del Tennesse e della Virginia. Cmq furono due scontri impoprtanti, soprattutto il secondo, poichè la sconfitta sudista a La Glorieta Pass, NEw Mexico, impedì l'avanzata verso la California dei confederati e rallentò in misura considerevole l'invio delle importantissime derrate alimentari dal Texas (bestiame) verso i territori orientali della confederazione, bloccati quasi del tutto dopo la caduta di Vicksburg 11 mesi dopo.
    Cmq datemi un npò di tempo (devo trovarmi un lavoro :piango: :piango: :piango: :piango: :piango: !!!!) e vi dò una mano per discutere su quest'importantissima pagina di storia militare.
    Ciao.
     
  5. Lakota

    Lakota

    Registrato:
    12 Ottobre 2006
    Messaggi:
    39
    Ratings:
    +0
    Beneee!!!! :love: finalmente trovo qcuno con cui parlare di uno degli aspetti storici per me più importanti della storia, considerando quello che sono diventati gli Usa oggi, ve lo immaginate se il conflitto fosse terminato con un pari ed il riconoscimento internazionale della CSA? :sbav: e finalmente qcuno che nn mi dirà che la guerra fu combattuta x liberare gli schiavi.....veroooo??? :mad:
    Il fatto che poi ci sia anche un laureato in questa specifica materia penso possa essere molto stimolante. (1° imbocca al lupo x la tua ricerca lavorativa (e nn mi rispondere crepi visto il mio acronimo e il mio avatar) e 2° grz per i libri consigliati).
    Vi pongo un quesito, secondo voi il destino della CSA in quale settore si è giocato? per voi è stata veramente Gettysburg lo spartiacque del fronte orientale?
     
  6. skuby

    skuby

    Registrato:
    29 Gennaio 2006
    Messaggi:
    1.213
    Ratings:
    +51
    Il Luraghi ha indubbiamente il merito di aver scritto un testo in italiano sulla guerra di secessione, e a mio avviso anche se un pò datato è sicuramente uno dei testi da leggere sull'argomento, è forse probabilmente un pò parziale, ma è una critica tutto sommato sulla quale ci si può passare sopra, visto che il libro offre molti spunti di interesse.
    Personalmente mi sento di consigliare alcuni testi in lingua inglese che secondo me sono molto ben fatti

    Il primo che offre una panoramica molto completa è Batllecry Of Freedom di McPherson ,personalmente lo reputo uno dei migliori libri "generici" sulla guerra di secessione. Con il termine generico intendo un libro che non descrive una campagna o una battaglia in particolare ma copre tutto l'arco della guerra, diciamo il "Luraghi" in lingua inglese per intenderci.

    Un altro libro ben fatto di un autore molto affermato in america è The darkest day of the war , the battle of Luka & Corinth scritto da Peter Cozzens, entra nello specifico della sopracitata battaglia avvenuta sul fronte occidentale (il fronte del Mississipi). Cozzens è quasi un'autorità e il suo libro è molto ben dettagliato.
    Un altro scrittore interessante è Sears che offre dei volumi riguardanti le singole campagne, in questo momento ho iniziato quello della campagna peninsulare di Mc Clellan del 1862, ed il libro sembra non tradire le aspettative.

    Per chi è interessato invece ad avere dei materiali di archivio può ordinare un dvd contente tutte le mappe e parecchi documenti di archivio al sito http://www.civilwaramerica.com/ a me è arrivato in brevissimo tempo, è un dvd forse un pò caro ma il materiale che contiene è impagabile (soprattutto le mappe che sono la fine del mondo), tra l'altro grazie al rapporto tra dollaro/euro si riesce ad averlo ad un prezzo conveniente attorno ai 120 euro e li vale tutti!!!


    Per quanto riguarda le battaglie citate Santa Fe e Glorieta Pass, onestamente non mi pronuncio (anche se adesso sfoglierò il dvd :) ) devo documentarmi meglio, certo è che sono state battaglie combattute in un fronte cosi poco importante che anche definirlo "terziario" significa dargli troppo peso (almeno è quello che penso).

    Per quanto riguarda Gettysburg ebbene io ritengo che sia stata una battaglia decisiva, certamente l'iniziativa strategica sul fronte orientale non fu mai più in mano ai confederati dopo Gettysburg e quindi lo definirei si il vero punto di svolta del fronte virginiano.
     
  7. ghost

    ghost

    Registrato:
    14 Ottobre 2006
    Messaggi:
    65
    Ratings:
    +0
    Bene:approved::approved::approved: Non vedo l'ora che scrivi qualcosa su quelle battaglie, sono veramente interessato. In cosa ti sei laureato?

    Ottima idea aprire questa discussione Lakota.

    La guerra Civile Americana, è importantissima, per lo sviluppo di quelle che saranno le tattiche militari del XX secolo.
     
  8. Lakota

    Lakota

    Registrato:
    12 Ottobre 2006
    Messaggi:
    39
    Ratings:
    +0
    Cita:
    Scritto in origine da skuby
    Per quanto riguarda Gettysburg ebbene io ritengo che sia stata una battaglia decisiva, certamente l'iniziativa strategica sul fronte orientale non fu mai più in mano ai confederati dopo Gettysburg e quindi lo definirei si il vero punto di svolta del fronte virginiano.
    Sono d'accordo, gettysburg è stata l'ultima possibilità x la CSA di chiudere la partita con il Nord sul fronte orientale, ma veramente secondo voi nel caso in cui lee fosse riuscito a sconfiggere meade, avrebbe avuto la forza per assediare la piazzaforte di Washigton? veramente il Nord avrebbe accettato una tregua, o addirittura proposto una pace con il riconoscimento della CSA? io nn credo a nessuna delle due possibilità; i federali avrebbero sguarnito il fronte del mississippi e avrebbero fatto venire Grant dall'ovest, certo in questo modo avrebbero dato la possibilità ai confederati di riprendersi, di riorganizzarsi e forse anche di recuperare del terreno, Vicksburg e forse anche parte del tennessee, ma nn avrebbero mai chiesto tregua o proposto pace, almeno fintantochè presidente fosse rimasto Lincoln.
    Tuttavia credo che il fronte principale, forse il culmine delle possibilità x la CSA, sia stata la battaglia del fiume delle morte, il chickamauga, lì credo le possibilità dei confederati di mettere in crisi tutto l'intero fronte yankee, siano state le migliori; se Bragg, con l'aiuto di Longstreet, avesse spezzato e annientato, come era nei piani, l'armata nordista divisa in tre tronconi dal suo brillante comandante, allora il comando supremo nordista si sarebbe trovato con una gran bella patata bollente da pelare :humm: : distaccare una parte, insufficiente peraltro, di truppe da meade x mandarle a tappare il buco al centro, o richiamare l'armata di Grant, lasciando campo all'ovest ai confederati? :wall:
     
  9. Gatto rognoso

    Gatto rognoso

    Registrato:
    9 Settembre 2006
    Messaggi:
    1.360
    Località:
    Casa mia
    Ratings:
    +0
    Causa modemino a carbonella non sto lì a scaricare il pdf.
    Segnalo solamente il bell'articolo di Paolo Gulisano che trovate a Pag. 31 del N° 28 dei Quaderni Padani.

    http://www.laliberacompagnia.org/pubblicazioni/quaderni_03.html

    Utile più che altro per capire il "gioco politico" dietro alla fantomatica "guerra di secessione".. (e pensare che c'è ancora in giro qualcuno che pensa fosse realmente così.. :facepalm: )
     
  10. skuby

    skuby

    Registrato:
    29 Gennaio 2006
    Messaggi:
    1.213
    Ratings:
    +51
    Mah senza offesa ma più che altro mi sembra un ricettacolo di luoghi comuni tra l'altro parla di Vittoria confederata ad Antietam il che non è perxhè quella battaglia si concluse sostanzialmente senza vincitori.
     
  11. Caronte

    Caronte

    Registrato:
    16 Febbraio 2006
    Messaggi:
    2.733
    Località:
    in mezzo alla nebbia più fitta
    Ratings:
    +29
    Non sono molto espeto di quest'ambito,ma sarei curioso di sapere quali furono le novità in campo bellico (tecnologia e tattiche) che caratterizzarono il conflitto. Qualcuno può riassumerle o consigliarmi un testo?

    PS: se vi interessano anche i romanzi su questo periodo vi consiglio Copperhead di Bernard Cornwell.
     
  12. ghost

    ghost

    Registrato:
    14 Ottobre 2006
    Messaggi:
    65
    Ratings:
    +0
  13. Gatto rognoso

    Gatto rognoso

    Registrato:
    9 Settembre 2006
    Messaggi:
    1.360
    Località:
    Casa mia
    Ratings:
    +0
    Offesa de che?.. :)
    Boh..?? Ieri l'ho postato al volo in quanto l'avevo letto anni fa e mi era rimasto impresso.. Stasera l'ho ripreso e sto ricettacolo di luoghi comuni non riesco a capire dove lo riscontri.. Poi che Antietam si presti a diverse interpretazioni è più che naturale; adesso non ricordo benissimo lo scontro perchè ne lessi qualcosa anni fa e non sono certo un esperto in materia ma mi pare che entrambi i contendenti ci lasciarono le penne ma, al tempo stesso, portarono a casa un sia pur minimo risultato.. fosse strategico o politico..
     
  14. skuby

    skuby

    Registrato:
    29 Gennaio 2006
    Messaggi:
    1.213
    Ratings:
    +51
    Mah tutta la parte dove parla di quanto bella la situazione fosse al sud e quanto fosseroi intolleranti quei biechi puritani del nord che vedevano nella società rurale del sud solo ozio e indolenza mentre la civilta del sud era tutta votata alla cavalleria e alla gentilezza permettimi di dire che è un pò esagerato il concetto, la realtà era che l "intelligenzia" del sud stava perdendo sempre più potere e non stava più esprimendo nessun grande leader carismatico che potesse traghettare la civiltà rurale del sud mediandola con quella industriale del nord. Non a caso Lincoln è del mid west e non è un puritano della nuova ìnghilterra più integralista ed intollerante.
    Non era certo lo scopo di Lincoln quello di piegare e di spezzare il sud costringendolo ad accettare passivamente tutto quanto era proposto dal nord cosa che invece l'articolo sottolinea dicendo che fu sostanzialmente il governo centrale a strangolare l'economia sudista. cosa non del tutto esatta.

    Riguardo ad Antietam la vittoria strategica fu dell'unione che in pratica interruppe l'invasione del Maryland che era stata progettata per sollevare la popolazione dello stato (a maggioranza schiavista) contro il governo centrale, cosa che non avvenne. Viene considerata una vittoria minore (anzi un pareggio) perchè qualsiasi altro generale al di fuori di Mc Clellan (che era pure a conoscienza dei piani di Lee) avrebbe ottenuto una vittoria totale e avrebbe annientato l'armata del Nord Virginia, si riconoscono dunque i meriti a Lee per aver evitato una cosa simile.
     
  15. Lakota

    Lakota

    Registrato:
    12 Ottobre 2006
    Messaggi:
    39
    Ratings:
    +0
    Per rispondere a Caronte, ti consiglierei il gia' citato libro, anzi libri, di Raimondo Luraghi, quelli consigliati da Leri nn li ho letti e nn posso quindi esprimere un giudizio. per quanto riguarda le innovazioni che quel conflitto ha portato, svariano dalla tattica alla tecnologia. Ti faccio alcuni esempi: le navi corazzate sono nate durante la guerra di secessione, quasi in concomitanza in entrambi gli schieramenti, anche se il Sud anticipò un poco gli yenkee; il fucile a canna rigata ha avuto durante quel conflitto uno sviluppo e soprattutto una diffusione enorme, e dall'avancarica si passò alla retrocaricae alla ripetizione; le mitragliatrici, se nn erro, furono inventate durante la guerra di secessione; il cannone a canna rigata portò a enormi cambiamenti nell'utilizzo di quest'arma in battaglia, pensa alla gittata; l'utilizzo delle gallerie di contromina, diffusissime durante la prima guerra mondiale, furono largamente utilizzate; per passare alla parte tattica: la cavalleria subì una netta modifica nel suo utilizzo passando, da massa d'urto, ad un utilizzo di ricognizione del terreno e schermatura delle manovre delle armate, diventando i primi reparti motorizzati in quanto il loro utilizzo avveniva poi a terra come una qsiasi bgta di fanteria se necessario (a gettysburg la cavalleria yenkee ritardò l'avanzata, mal coordinata, del 3 corpo del gen HILL per un paio d'ore, permettendo al corpo d'armata federale di Reynolds di occupare solide posizioni); l'artiglieria a canna rigata con una gittata ben più lunga permetteva il suo utilizzo da una distanza che poneva gli artiglieri al sicuro dal tiro dei fanti, con un conseguente aumento del volume di fuoco sulle linee nemiche; la trincea fu per la prima volta utilizzata come elemento attivo della manovra in battaglia, facendone un cardine su cui muovere l'intero fronte, il gen LEE ne fu il maestro, e il gen GRANT il geniale allievo (lezione nn imparata dagli eserciti europei nella I^ WW dove a milioni sono morti in trincea con assalti frontali alla baionetta :wall: ); la difesa in profondità delle coste tramite una linea fortificata al di fuori del tiro delle artiglierie navali, fu ideata dal gen LEE per difendere le coste delle Caroline e caddero solo quando vennero prese alle spalle dal gen Sherman a fine conflitto (lezione nn imparata dai tedeschi durante la 2^ WW (vallo atlantico) :wall: ).
    Queste sono solo alcune delle innovazioni introdotte o sviluppate in quel conflitto, come di carne al fuoco ce n'è parecchia!!!:eek:
     
  16. Gatto rognoso

    Gatto rognoso

    Registrato:
    9 Settembre 2006
    Messaggi:
    1.360
    Località:
    Casa mia
    Ratings:
    +0
    "Mah tutta la parte dove parla di quanto bella la situazione fosse al sud e quanto fosseroi intolleranti quei biechi puritani del nord che vedevano nella società rurale del sud solo ozio e indolenza mentre la civilta del sud era tutta votata alla cavalleria e alla gentilezza permettimi di dire che è un pò esagerato il concetto..."

    Sul "biechi e intolleranti" mi pare che l'autore sia stato abbastanza esplicito: L'atteggiamento era interessato; il nord non era intollerante "a prescindere".. Poi che "Via col vento" abbia lasciato diverse vittime dopo il suo passaggio.. vabbè, ci può stare :) .. prendiamola come chiosa finale all'articolo..

    "...la realtà era che l "intelligenzia" del sud stava perdendo sempre più potere e non stava più esprimendo nessun grande leader carismatico che potesse traghettare la civiltà rurale del sud mediandola con quella industriale del nord..."

    Questo può essere. Le mie conoscenze in materia sono alquanto limitate ma di sicuro mi guardo bene dall'affermare: "è successo questo e quest'altro ne è stato il motivo scatenante e l'unica causa". Ovviamente i motivi che portano a certi eventi sono plurimi e concatenati tra loro; diversamente diremmo tranquillamente che la prima guerra mondiale è scoppiata a Sarajevo perchè uno ha ammazzato tre persone.. e riusciremmo a dirlo mostrando un notevole sprezzo del ridicolo :)

    "...Non a caso Lincoln è del mid west e non è un puritano della nuova ìnghilterra più integralista ed intollerante."

    Lincoln ERA integralista e intollerante. Il mito del "padre della patria" anti-schiavista ecc. ecc. è venuto dopo. Ti citerei anche le parole esatte del brav'uomo ed in che occasione ha sostenuto apertamente lo schiavismo ma purtroppo ravanando per un'ora nel mucchio dei libri non son riuscito a farle saltar fuori.. Comunque ricordo che non si affermava "Lincoln ha detto che.." ma venivano citati interventi del futuro presidente parola per parola. Se li ribecco li infilerò nel thread..

    "Non era certo lo scopo di Lincoln quello di piegare e di spezzare il sud costringendolo ad accettare passivamente tutto quanto era proposto dal nord cosa che invece l'articolo sottolinea dicendo che fu sostanzialmente il governo centrale a strangolare l'economia sudista. cosa non del tutto esatta..."

    Come sopra, le concause possono essere diverse. Alcune premeditate altre no.
    Nel '62 parte ad esempio la "centuriazione" del paesaggio se non erro ad opera dello stesso Grant in base all'Homestead Act. Vero è che riguardò più che altro i territori ad ovest del Mississippi; vero è che rispondeva ad esigenze pratiche ben definite ma il risultato ultimo mi pare che sia uno e uno soltanto: si fa tabula rasa. Ora io non voglio far passare il Congresso come un terzo reich ante litteram ma mi pare che l'atteggiamento della classe dirigente Americana nei confronti dell'altro sia sempre stato lo stesso da 150 anni a questa parte. Assimilare e/o distruggere. Ricordano un pò i Borg.. :D
     
  17. Lakota

    Lakota

    Registrato:
    12 Ottobre 2006
    Messaggi:
    39
    Ratings:
    +0
    "...Non a caso Lincoln è del mid west e non è un puritano della nuova ìnghilterra più integralista ed intollerante."

    Vero, Lincoln era del midwest, ma eletto con i voti della nuova inghilterra e degli stati limitrofi, e quindi volente o nolente ha dovuto fare buon viso a cattiva sorte e accontentare chi nel nord esigeva che il sud venisse schiacciato, che poi lui stesso fosse un integralista mi sembra un po' duro da affermare, diciamo che era un presidente pragmatico: ha dovuto reggere il moccio ai duri con il proclama di emancipazione, che ha compattato l'opinione pubblica del nord dietro ad una causa che fino a quel mom era decisamente eterea dandogliene una più concreta, e se vogliamo terra-terra, ma al contempo, soprattutto agli inizi, nn ha urtato la sensibilità di quegli stati di confine, che seppur rimasti nell'unione avevano leggi che autorizzavano il commercio e il possesso degli schiavi.

    "Non era certo lo scopo di Lincoln quello di piegare e di spezzare il sud costringendolo ad accettare passivamente tutto quanto era proposto dal nord cosa che invece l'articolo sottolinea dicendo che fu sostanzialmente il governo centrale a strangolare l'economia sudista. cosa non del tutto esatta..."


    Probabilmente questo nn era lo scopo di Lincoln, ma di coloro che gli stavano dietro sicuramente sì, i carpet-baggers, gli arraffatori di terre e beni del nord che si fiondarono al sud a guerra finita per far piazza pulita, avrebbero potuto benissimo essere fermati prima, semplicemente nn ci fu la volontà di farlo, e ancora nel 1960 Mississippi e Alabama erano i due stati più poveri di tutti gli Usa, dopo un secolo scontavano ancora le conseguenze di quella distruzione.

    Mah tutta la parte dove parla di quanto bella la situazione fosse al sud e quanto fosseroi intolleranti quei biechi puritani del nord che vedevano nella società rurale del sud solo ozio e indolenza mentre la civilta del sud era tutta votata alla cavalleria e alla gentilezza permettimi di dire che è un pò esagerato il concetto

    nel suo libro, Luraghi, descrive molto dettagliatamente la situazione quotidiana di differenti tipi di società e stili di vita, sono d'accordo ne traspare una simpatia x i confederati, tuttavia va riconosciuto che il loro stile di vita era forse quello umanamente più auspicabile anche in una società come la ns odierna, mi siego con questo nn voglio sostenere che ci vorrebbe la schiavitù, o che la peculiare istituzione fosse all'epoca una situazione da tollerare, al contrario gli stessi sudisti stavano lentamente affrancando i loro schiavi da quello stato, resta comunque il fatto che le peggiori condizioni di uno schiavo al di sotto della linea mason-dixon in quegli anni erano migliori delle migliori condizioni in cui poteva trovarsi l'operaio europeo suo contemporaneo, e nn dimentichiamo che lo schiavo per il proprietario era un investimento, se si ammalava nn lavorava e quindi nn produceva, mentre l'operaio se si ammalava veniva sostituito, nn esistevano diritti x i lavoratori. Un ultimo inciso i divieti di salire sugli stessi mezzi pubblici dei bianchi, di frequentare gli stessi locali, le stesse scuole erano applicati negli stati del nord nn in quelli del sud dove i bambini venivano allevati dalle "mami" tutti insieme, la morte di lincoln e soprattutto la guerra sono stati il male peggiore che potesse verificarsi per neri americani e lo stanno pagando ancora oggi (anche se recentemente hanno inscenato manifestazioni di protesta contro gli immigrati clandestini ispanici perchè accettano condizioni di lavoro peggiori delle loro)
     
  18. razorback

    razorback

    Registrato:
    30 Gennaio 2006
    Messaggi:
    473
    Località:
    napoli
    Ratings:
    +3
    lincoln

    ho letto un libro di Gore Vidal su Lincoln, non era malaccio.
    se non sbaglio si intitola proprio "Lincoln".
    ricostruisce la vita di Lincoln durante la guerra civile, i suoi rapporti con la famiglia, i politici ed i generali.
    piuttosto interessante ritmo veloce e romanzato, per intenderci stile del genere storici anglosassoni alla runchiman.
     
  19. skuby

    skuby

    Registrato:
    29 Gennaio 2006
    Messaggi:
    1.213
    Ratings:
    +51
    Non vero, Lincoln vinse in 17 stati tra cui l'illinois , california oregon e Iowa non propriamente solo tutti gli stati nord integralisti, anche perchè il nord senza l'aiuto dell'intero midwest non avrebbe vinto le elezioni.
    Lincoln non scese praticamente mai a patti con le ali integraliste, tanto è vero che ritardò la proclamazione dell'emancipazione fino al 1863 nonostante le pressioni a cui era sottoposto dalle ali più estreme.
    Che poi la causa della schiavitù fosse un elemento collante nel nord di dissensi più marcati questo è indubbio, ma riferirsi al sud sempre con le immagini di questa società idilliaca che solo per costrizione praticava la schiavitù aggrediti da questi bruti yankee mi sembra eccessivo.

    In effetti c'è più di un ombra dietro l'omicidio di Lincoln che non è detto che se fu fatta da un fanatico sudista le menti non fossero da ricercarsi dietro altri interessi proprio perchè Lincoln aveva giurato di essere imparziale dopo la vittoria e non trattare il sud come paese vinto e di conseguenza umiliandolo.

    Il luraghi la descrive dettagliatamente, altri libri americani descrivono un altra cosa o semplicemente una cosa diversa dalla situazione idilliaca della società sudista descritta, l'unica cosa è leggerli tutti e non fermarsi al Luraghi, poi si può rimanere della propria idea però si hanno altri punti di vista.
    Sulla condizione degli operai ne possiamo parlare perchè se è vero che magari gli schiavi erano megli trattati (e dico magari) è anche vero che tornati a casa dalle loro 18 massacranti ore di lavoro potevano comunque avere proprietà loro e cose loro (tra cui anche un minimo diritto legale) cosa che uno schiavo non poteva avere mai.

    Tutto sommato il Ku klux klan non nasce nel nord, ma nel profondo sud, qualcosa deve pur dire no?
     
  20. skuby

    skuby

    Registrato:
    29 Gennaio 2006
    Messaggi:
    1.213
    Ratings:
    +51
    Non lo so ti ripeto, a me sembra che l'autore descriva la società sudista come una allegra compagnia di filantropi beneffattori e tutto il nord greve,industriale e sfruttatore, cosa secondo me non vera.

    Certo, la causa della schiavitù fu probabilmente il casus belli cercato, le ragioni erano molteplici e più profonde, una di queste fu (sempre secondo me) che nel momento cruciale della svolta politica le regioni del sud non espressero uomini politici di caratura elevata in grado di traghettare la loro economia e capire i problemi del midwest invece di respingerli semplicemente.
    Questo è totalmente opinabile, secondo me non lo fu tra l'altro citando il luraghi a pag 166 si legge:
    "Lincoln era una figura di secondo piano ....era sostanzialmente un politico di provincia.......Circa il suo atteggiamento sulla schiavitù si sapeva che egli la condannava su un piano morale ma non era un abolizionista e ciò gli poteva fare conquistare le simpatie dei moderati"

    Se fosse stato un intransigente (sia da una parte che dall'altra) non sarebbe mai stato eletto.
    se riesci a trovare quegli appunti e infilarli nel thread cita le fonti cosi chè io possa leggerli


    Su questo punto dovrei documentarmi meglio e non riesco a darti una risposta oppure a concordare con te mi sembra che effettivamente, paragonare il congersso al terzo reich, mi sembra un tantino esagerato si :D
     

Condividi questa Pagina