Ho un dubbio a riguardo di questo argomento che dopo una serie di letture fatte non mi abbandona. Notoriamente si dice che in Nord Africa le truppe dell'Asse abbiano generalmente combattuto molto bene facendo talvolta dei veri e propri miracoli (Rommel) sconfiggendo dei nemici quasi sempre meglio equipaggiati ed arrivando praticamente a un passo da Alessandria. Quindi quando si deve dare la ragione della loro sconfitta la si trova spesso nella mancanza di rifornimenti (benzina, uomini, mezzi, munizioni etc etc) che gli italiani non riuscivano a portare in Libia e non certo nella mancanza di perizia bellica (mancò la fortuna non il valore). E' però già da un bel pò di tempo che diversi ricercatori di storia militare (G.Giorgerini) hanno sfatato un bel pò di questi luoghi comuni dimostrando dati alla mano che l'Italia alla fine è riuscita a portare in Nord Africa l'85% di tutto il materiale e personale che era partito e che dunque in fin dei conti aveva vinto la battaglia dei convogli per la Libia. Ma allora chi è che ha ragione? Se quei rifornimenti dopo tutto arrivavano quasi tutti perchè l'Asse ha perso per mancanza di rifornimenti? Ne partivano comunque troppo pochi? Rimanevano accantonati in Italia o in Libia? O forse quella dei rifornimenti (con colpa affibiata in toto agli italiani) è stata una facile scusa tedesca per spiegare la batosta e alla fine abbiamo finito per crederci anche noi?
Penso che in partenza erano pochi, e poi in Africa è stato un problema per entrambi gli schieramenti lo stiracchiamento delle linee logistiche.
Ne partivano comunque troppo pochi, il genio che dichiarò guerra e i suoi lacché pensavano ad una passeggiata militare e a qualche migliaia di morti, quindi perché prepararsi a dovere? La marina aveva scorte decenti di nafta, ma a forza di "prestarla" ad altre Armi meno previdenti alla fine rimase senza... Una facile scusa tedesca? Se non era per loro El Alamein non la vedevamo nemmeno col satellite. Basta guardare l'epica condotta di guerra italiana pre-AfrikaKorps...
ricordiamo sempre che molti convogli venivano intercettati dagli inglesi con Ultra per mezzo di enigma, comunque sebbene la marina avesse svolto bene il compito si deve guardare la cosa in prospettiva, molte volte in africa c'era un disperato bisogno di benzina e se arrivavano due petroliere su sei si capirà che era un disastro e che bastava a rifornire per poco un armata che si basave su ruote... aggiungendo che in libia le strade buone erano poche e che ci si doveva trascinare i rifornimenti da Tripoli o da Tobruk fino in egitto...
giorgerini ha dimostrato senza ombra di dubbio che l'italia vinse la cosiddetta "guerra dei convogli", il problema è che di rifornimenti da mandare in africa non ce n'erano... i magazzini dell'esercito erano tragicamente vuoti, figurati che all'inizio della guerra non c'erano nemmeno riserve strategiche di carburante, l'unica arma ad averle era la marina, che fu costretta a "prestarne" una fetta ad esercito e aviazione... in proposito c'era una vecchia discussione molto interessante con diversi interventi di SPQR, magari dai un'occhiata nell'archivio...
Inoltre io penso che la difficoltà principale era la lontanza dai principale centri di smistamento delle risorse, dopo i successi i DAK, l'asse si trovo pericoloasamente sbilanciata in avanti e le già esigue risorse arrivavano molto in ritardo
Copione, l'ho già detto io! Ma gli Inglesi riuscivano sempre a mantenere le loro (considerevoli) forze in perfetta efficienza?
Questo era un grandissimo problema. Mi pare di aver letto proprio su questo forum che al tempo di El Alamein il centro logistico più vicino fosse Bengasi.
copione al quadrato! nel testo di Caccia Dominioni ci sono moltissimi riferimenti al fatto che le dotazioni inglesi fossero notevolmente superiori a quelle dell'asse, ad esempio citava il fatto che le battierie di artiglieria lasciavano sul posto i proiettili da sparare (già scaricati dai mezzi) quando si muovevano
Quindi i rifornimenti arrivavano in Libia, il problema era che erano già pochi in partenza e si faceva fatica a portarli al fronte. Gli inglesi però ci riuscivano egregiamente, perchè? Inoltre i rifornimenti di benzina, munizioni, materiale bellico vario se non aveva da mandarli l'Italia perchè non lo faceva la Germania? In fondo in Africa c'erano anche le loro truppe. Gravava tutto sugli italiani?
Ciao! Gli inglesi ci riuscivano perchè, ad esempio, El alamein dista da Alessandria "solo" quei famosi 111 km. Mentre fino a Tobruk e/o Bengasi ce ne sono molti di più. Inoltre gli alleati non soffrivano di una cronica carenza di materiale/mezzi come invece successe per l'asse. Sul fatto che fosse l'Italia a occuparsi dei rifornimenti anzichè la Germania, non vedo come potesse essere altrimenti: i convogli potevano partire solo dall'Italia, non dalla Germania, per una questione puramente geografica. Il tutto ovviamente secondo me . Ciao
Sul fatto che dovessero essere gli italiani a portare i rifornimenti non c'è dubbio, ma visto che il problema era averli e non portarli visto che il grosso dei rifornimenti alla fin fine è arrivato sano e salvo, mi chiedo perchè benzina, munizioni etc etc non ce li mandava la Germania via treno come poi ha fatto con le sue truppe nel '43. Probabilmente non aveva tutte queste eccedenze o non dava abbastanza importanza a quel fronte.
In parte perchè come ho già detto l'asse soffriva di carenze croniche di materiali utili allo sforzo bellico (petrolio in primis, ma anche manganese, ecc...). In secondo luogo anche perchè il fronte africano era ritenuto di importanza secondaria: basta vedere la differenza nel numero di divisioni impiegate per esempio sul fronte orientale. Nel '43 quando ormai la situazione era precipitata vennero inviati quei rinforzi e materiali/mezzi che se fossero stati mandati nel 41-42 avrebbero potuto cambiare le sorti della guerra (almeno nel settore africano). Ciao
La Germania in quel periodo era impegnata in ben altri sforzi bellici, il fronte africano era più che secondario per loro, specie dopo Stalingrado.
Vero solo in parte, il petrolio non è mai abbastanza... La manganese era più che sufficiente fino alla perdita di nikopol e la carenza comincia a farsi sentire solo verso settembre del 1944. Verissimo Fu possibile più che altro per via dell'accorciamento drastico delle linee logistiche, da migliaia di km a poche centinaia, non era possibile rifornire quella massa di militari alle porte di Alessandria, non continuando a basare il fulcro logistico a Tripoli e in parte a Bengazi e Tobruk (quando si potè) Gli Inglesi poterono tenere le loro forze in efficenza per via della presenza del porto di Alessandria e dell'area di Suez che consentivano lo smistamento di rifornimenti per molte volte in più dei porti in mano italiana.
Quindi il porto di Alessandria aveva maggiori capacità di accoglienza di navi e materiali rispetto a Tripoli? Mi chiedo se almeno sia stato bombardato a fondo dalle forze dell'Asse ma non ho notizie di danni rilevanti inflitti alle strutture logistiche di Alessandria. Nell'ottobre del'40 Mussolini-Badoglio-Graziani volevano occupare do Marsah Matruh dopo Sidi El Barrani solo per poter essere alla distanza utile per bombardare Alessandria perchè già sapevano che non sarebbero mai riusciti a conquistare la città.
Cavolo Alessandria era un signor porto, altro che Tripoli!!! Mi pare che gli inglesi assunsero un illusionista per camuffare il porto di alessandria ed evitare che fosse bombardato. Era un documentario di "la storia siamo noi" se non ricordo male. QUalcuno si ricorda?