Guerra di Secessione Statunitense

Discussione in 'Età Contemporanea' iniziata da Lakota, 19 Ottobre 2006.

  1. skuby

    skuby

    Registrato:
    29 Gennaio 2006
    Messaggi:
    1.213
    Ratings:
    +51
    scusate se mi autocito ma non riuscivo più a modificare il post, naturalmente mi riferisco agli operai che avevano decisamente più diritti rispetto agli schiavi, riconosco che il pensiero è un pò contorto :D
     
  2. PanzerMeyer

    PanzerMeyer

    Registrato:
    30 Gennaio 2006
    Messaggi:
    2.203
    Località:
    west front
    Ratings:
    +702
    l'avete visto quel film, ritorno alla montagna fredda? scherzi a parte la battaglia del cratere, durante il macello di Petersburg,l'han fatto veramente bene.. bello drammatico, realistico, dalla parte dei disertori.. coi battaglioni dell'unione, bandiera in testa, che si stampano nella voragine.. fatto bene, cazzo!:D
     
  3. Harvard67

    Harvard67 Guest

    Ratings:
    +0
    Un brutto vizio italico...

    Mi riferisco al "sentito dire", all'utilizzare pensieri altrui per esprimere concetti roboanti... senza aver toccato con mano le cose...
    Partiamo da un'affermazione tanto dura quanto vera: gli USA proprio non riusciamo ne a digerirli, ne a capirli... tantomeno la loro storia...
    Il nella "nordista, puritana e forcaiola" Boston ci ho vissuto, studiato (a Cambridge sull'altro lato del Charles River per essere precisi) e ci torno regolarmente ... a rintuzzare la mia barbarie e la mia forcaiola volontà di annientare tutto e tutti...
    Mi è anche capitato di strisciare sulle mie ginocchia fina a Charleston e Savannah... e, arrivato sulle rive dell'Ashley contemplare il lusso sfrenato delle baracche degli schiavi ale Bone Hall Plantation (Quella usata per lo sceneggiato "North & South" tanto per capirci)...

    Posti bellissimi quelli del sud. idilliaci, se fossi stato un discendente degli Ugonotti del South Carolina avrei difeso il mio diritto ad un lusso sfrenato a tutti i costi... E avrei difeso il mio modo di vivere, la mia tradizione, vecchia di due secoli da qualunque tentativo di modernizzazione... impaurito come sarei stato di vedere il mio statico (ed idilliaco mondo) morire...

    Ma la stasi non fa parte del carattere americano, nel bene e nel male, un giorno c'è Kennedy... l'altro il bovaro del Texas...

    Il mondo del sud era antiquato, obsoleto e condannato... ad un certo punto la supernova è esplosa e lo ha spazzato via...
    Una cosa giusta?
    ...non sono qui ad esprimere valori morali...

    Quelle che io asserisco sono due cose che ho imparato nel Grande Paese:

    1) nel 1775 un pugno di Yankee sparò su un ponte contro i Soldati di Re Giorgio per una questione di tasse... nulla c'è di anomalo nel fatto che abbiano risolto la questione dello schiavismo allo stesso modo...
    Gli americani alle volte sono ingenui nella loro volontà esasperata di risolvere le cose, ad ogni costo... a volte sono duri e tracotanti... ma è gente che " sostiene che tu possa comprare un Uzi, e che tu ne abbia il diritto... ma se poi lo usi per ammazzare qualcuno ti stronca..." ... un simile concetto di liberta può far paura, è molto più semplice avere qualcuno che ti traghetta con comode leggi, ma va rispettato perchè esalta il "libero arbitrio oltre ogni cosa"... era per ciò che i "puritani retrogradi" attraversarono l'oceano...
    2) Le ragioni profonde per cui scoppiò la "Guerra Civile" furono economiche, non ideologiche (e cosa non lo è?)... il sistema sudista fu disintegrato perchè imbrigliava risorse preziose e bloccava la spinta ad ovest... ma ciò non toglie che, giusto ai bordi del Common e di fronte alla Massachusetts State House, nel cuore del barbarico New England, ci sia il monumento al primo battaglione di soldati di colore e nella retrostante Beacon Hill, il museo della lotta per la libertà dei neri d'America...
    Il New England è il posto dove l'America è nata, la fucina delle sue idee e della sua classe dirigente... non insultatelo grtuitamente come se fosse un retrogrado ammasso di preconcetti!

    Se poi volete possiamo discorrere di quanto sia bella Charleston (ed è davvero stupenda...) e della Secessione...

    Ma per favore, non fate giungere alle orecchie di uno che ogni anno va in pellegrinaggio alla "Statua delle tre bugie"... simili affermazioni!

    ...perdonate lo sfogo...
     
  4. Lakota

    Lakota

    Registrato:
    12 Ottobre 2006
    Messaggi:
    39
    Ratings:
    +0
    Non vero, Lincoln vinse in 17 stati tra cui l'illinois , california oregon e Iowa non propriamente solo tutti gli stati nord integralisti, anche perchè il nord senza l'aiuto dell'intero midwest non avrebbe vinto le elezioni. scritto da skuby

    Vero Lincoln era il candidato del mid-west, quindi in quella situazione appoggiato da quegli stati e da quelli dell'ovest, resta il fatto che Lincoln vinse con poco meno del 40% dei voti e obiettivamente il peso politico e di voti di quegli stati era decisamente poco consistente rispetto agli stati atlantici del nord-est, che poi fosse l'unico candidato che riuscì a soddisfare le esigenze di entrambe le componenti del nord questo è un altro discorso, resta il fatto, e sono d'accordo con te, che la sconfitta elettorale che portò alla secessione è attribuibile ai leader politici del sud che nn furono in grado di far emergere una figura che andasse incontro alle esigenze del medio-ovest.

    Lincoln non scese praticamente mai a patti con le ali integraliste, tanto è vero che ritardò la proclamazione dell'emancipazione fino al 1863 nonostante le pressioni a cui era sottoposto dalle ali più estreme. scritto da skuby

    Non credo che lincoln ritardò il proclama di emancipazione per resistere alle pressioni degli abolizionisti, lo ha fatto xchè altrimenti avrebbe perso l'appoggio dei tre stati di confine, schiavisti, che rimasero nell'unione, che sarebbero passati decisamente alla causa del sud.

    Che poi la causa della schiavitù fosse un elemento collante nel nord di dissensi più marcati questo è indubbio, ma riferirsi al sud sempre con le immagini di questa società idilliaca che solo per costrizione praticava la schiavitù aggrediti da questi bruti yankee mi sembra eccessivo. scritto da skuby

    Vero, dal suo scritto (Luraghi ndr) emerge la sua simpatia x la CSA, tuttavia nn mi sembra che la sua analisi manchi di obiettività, se nn altro ha il merito di aver portato alla luce una visione di quel conflitto fino ad allora obliata per dir poco e decisamente univoca, un pò come quella dell'indiano brutto, sporco e cattivo che fa lo scalpo.

    Il luraghi la descrive dettagliatamente, altri libri americani descrivono un altra cosa o semplicemente una cosa diversa dalla situazione idilliaca della società sudista descritta, l'unica cosa è leggerli tutti e non fermarsi al Luraghi, poi si può rimanere della propria idea però si hanno altri punti di vista.
    scritto da skuby

    Accetto la critica, ma quella nn è l'unica fonte di informazione in mio possesso; sono d'accordo i forum in fin dei conti servono proprio a questo, a scambiarsi opinioni differenti, altrimenti sarebbero inutili.

    Sulla condizione degli operai ne possiamo parlare perchè se è vero che magari gli schiavi erano megli trattati (e dico magari) è anche vero che tornati a casa dalle loro 18 massacranti ore di lavoro potevano comunque avere proprietà loro e cose loro (tra cui anche un minimo diritto legale) cosa che uno schiavo non poteva avere mai. scritto da skuby

    Questa è una delle motivazioni della guerra più valide, a mio parere, la manodopera fornita dagli schiavi era anti-econimica per il nord, che nn poteva fare altrettanto con gli operai, rivolto più al mercato interno, mentre lo sbocco principale di mercato degli stati del sud era l'Europa.

    Tutto sommato il Ku klux klan non nasce nel nord, ma nel profondo sud, qualcosa deve pur dire no? scritto da skuby

    Il KKK nasce nel sud fondato da NB forrest come mov di resistenza ad oltranza, le connotazioni razziste sono arrivate dopo, nn giustificabili per carità, ma a quel punto era una guerra fra poveri, e in quei casi come si sa nn si fanno sconti.


    Mi riferisco al "sentito dire", all'utilizzare pensieri altrui per esprimere concetti roboanti... senza aver toccato con mano le cose...scritto da harvard 67

    Ciao harvard, benvenuto, nn ti ho mai letto sul forum e mi fa piacere che anche tu ti unisca a questa discussione, tuttavia, l'esordio del tuo scritto mi è piaciuto poco; sostenere che chi discute sui forum di argomenti specifici come questo, lo faccia per sentito dire e che esprima concetti roboanti, mi sembra, poco delicato nei confronti degli altri partecipanti, ma forse nn hai letto tutto quello che è stato scritto :contratto: .

    Partiamo da un'affermazione tanto dura quanto vera: gli USA proprio non riusciamo ne a digerirli, ne a capirli... tantomeno la loro storia...scritto da harvard67

    Sono d'accordo, gli Usa per noi europei sono difficili da capire, o meglio, e difficile per noi accettare le loro contradizioni, nn che noi europei nn se ne abbia, però gli Usa alle volte ci fanno proprio inc..... :mad:

    Il nella "nordista, puritana e forcaiola" Boston ci ho vissuto, studiato (a Cambridge sull'altro lato del Charles River per essere precisi) e ci torno regolarmente ... a rintuzzare la mia barbarie e la mia forcaiola volontà di annientare tutto e tutti...
    Mi è anche capitato di strisciare sulle mie ginocchia fina a Charleston e Savannah... e, arrivato sulle rive dell'Ashley contemplare il lusso sfrenato delle baracche degli schiavi ale Bone Hall Plantation (Quella usata per lo sceneggiato "North & South" tanto per capirci)...
    scritto da harvard67

    beato te che hai potuto fare queta esperienza, tuttavia nessuno si sogna di definire l'odierna boston forcaiola, resta il fatto che per interessi economici (caratteristica di tutti i conflitti), e con il pretesto dell'abolizionismo dal '63 in poi, la volontà del nord fu quella di schiacciare i "ribelli" sotto tutti i punti di vista e con tutte le conseguenze che gli USA si sono tirati dietro fino ad oggi, (mi ripeto nel 1960 gli stati dell'Alabama e del Mississippi erano i più poveri di tutta l'unione a causa ancora delle conseguenze della guerra civile e di tutto quello che ne è conseguito). Che poi le condizioni degli schiavi nn fossero degne o "umane", anche qui mi ripeto, quelle degli operai erano anche peggio. In ultimo le grosse piantagioni, come quella che hai visitato tu sul posto, nn erano l'ordinario, ma al contrario il piccolo piantatore con pochi schiavi o addirittura senza, era la figura standard, nn dimentichiamo che dopo il proclama di emancipazione al nord ci si aspettava una rivolta in massa dei 3.5/4 milioni di schiavi, che alla fine nn mossero un dito contro i loro "padroni" permettendo alla CSA di combattere ancora x 2 anni.

    E avrei difeso il mio modo di vivere, la mia tradizione, vecchia di due secoli da qualunque tentativo di modernizzazione... impaurito come sarei stato di vedere il mio statico (ed idilliaco mondo) morire...scritto da harvard67

    Lo avrei fatto anch'io, chiunque lo avrebbe fatto, e qui sta il punto, per difendere quell'idea di vita nn combatterono solo i ricchi propietari terrieri, ma soprattutto i piccoli piantatori di cui sopra, che una politica più protezionistica avrebbe messo in rovina.

    un simile concetto di liberta può far paura scritto da skuby

    Sulla tanto sbandierata libertà americana ci sarebbe da aprire un forum apposito, resterei sull'oggetto che mi sembra ne abbia a sufficienza di cose da discutere, se vuoi aprire una discussione anche su questo per me è ok, lancia e ci ritroveremo a parlare ancora.

    2) Le ragioni profonde per cui scoppiò la "Guerra Civile" furono economiche, non ideologiche (e cosa non lo è?)... il sistema sudista fu disintegrato perchè imbrigliava risorse preziose e bloccava la spinta ad ovest scritto da harvard67

    concordo, le ragioni furono economiche, ma che un sistema agricolo imbrigliasse al suo interno risorse preziose ne sono portato a dubitare, che poi i leader politici sudisti cercassero di proteggere l'economia dei loro stati impedendo all'ovest di avanzare, (e per conto mio per come era avanzato fino ad allora e per come ha continuato ad avanzare dopo la guerra sarebbe stato meglio se si fosse fermato), e così facendo lo hanno consegnato al nord industriale, questo è un dato di fatto che ha portato all'urto fra i due mondi ormai inconciliabili.

    Il New England è il posto dove l'America è nata, la fucina delle sue idee e della sua classe dirigente... non insultatelo grtuitamente come se fosse un retrogrado ammasso di preconcetti! scritto da harvard67

    l'America nn è nata solo nel new England come tu sai bene, anzi la maggioranza dei suoi leader fino ad allora proveniva dal bieco e schiavista sud, lo stesso G.Washington, padre della patria era un possessore di schiavi ed era un Virginiano se nn mi sbaglio.
    Ricordati però che quella stessa fucina, ha partorito le menti che, per la terra, in poco più di un secolo hanno lasciato, autorizzato, nn impedito, come vuoi, il massacro di 5 milioni di persone, nativi americani, e 50 milioni di bisonti, loro unica fonte di sostentamento.
    la storia americana è nata nel sangue, ed è intrisa di sangue fino al midollo al pari di quella di tutte le altre nazioni di oggi e di ieri, nessuno si sogna di usare preconcetti per incasellare qcuno o qcosa si parla di storia, dei fatti come si sono svolti e di quello che ne conosciamo, e mi spiace che tu abbia frainteso ma resta il fatto che nella specifica situazione della guerra civile il tuo tanto bistrattato new england nn ha certo voluto usare il guanto di velluto con gli americani del sud.

    ...perdonate lo sfogo... scritto da harvard67

    per quanto mi riguarda nn c'è nulla da perdonare, hai semplicemente espresso la tua opinione in maniera accalorata, tuttavia nn commettere lo stesso errore che ci attribuisci, incasellandoci in termini che nn ci appartengono e nn ci rendono il merito di cercare di parlare di un argomento, che ci sta a cuore, in maniera costruttiva al di là delle simpatie di ciascuno.

    PS scusate se in quest'ultimo passaggio ho parlato a nome di tutti coloro che hanno scritto su questo forum
     
  5. skuby

    skuby

    Registrato:
    29 Gennaio 2006
    Messaggi:
    1.213
    Ratings:
    +51
    Si, tieni presente che in un forum non si capiscono bene espressioni e intonazioni dei messaggi, per me è come se fossimo davanti ad una birra discutendo tranquillamente e cosi penso (e spero) anche per voi.
    Per cui non vorrei che si fosse frainteso il messaggio, il Luraghi è un must come lettura, dico solo che va integrato con altri libri, purtroppo alle volte non è sempre possibile perchè bisogna leggerli in inglese visto che in Italia il suo è l'unico libro sull'argomento (e questo la dice lunga sulla tristezza delle nostre case editrici).
    Detto questo sulle tue altre risposte mi trovi abbastanza d'accordo nel complesso, non mi convince molto (e devo verificare) la vittoria di lincoln alle elezioni, quanto margine ha avuto e in che stati precisi venne eletto.
     
  6. Invernomuto

    Invernomuto -

    Registrato:
    30 Gennaio 2006
    Messaggi:
    6.036
    Località:
    Torino
    Ratings:
    +429
    Premesso che sulla Guerra Civile Americana so poco o nulla, tornando ad un discorso prettamente militare secondo voi le sorti del Sud erano "segnate" fin dall'inizio (es: tipo USA vs Jap nella 2 guerra mondiale, la sproporzione di capacità bellica e forze in campo era pazzesca) oppure è ipotizzabile una sconfitta totale dell'Unione se le cose fossero andate diversamente?


    Saluti
     
  7. Gatto rognoso

    Gatto rognoso

    Registrato:
    9 Settembre 2006
    Messaggi:
    1.360
    Località:
    Casa mia
    Ratings:
    +0
    Macchè.. :wall: Ho strabaldato per la seconda volta gli ultimi libri che ho letto.. Ho cercato bene in quelli maggiormente "sospetti" e ho fatto passare tutte le note in cui mi sono imbattuto..
    E si che non son passati sei mesi da quando l'ho trovata.. Mi manca ancora un libro su Garibaldi dove viene citato Lincoln ma ad un primo passaggio non è saltato fuori nulla..
    Comunque a leggere "ma non era un abolizionista" pare che il Luraghi faccia riferimento proprio agli stralci dei discorsi in cui mi sono imbattuto io.. Prova a vedere se nel testo citato non vi siano dei rimandi a qualche nota.. Io ci riguarderò di nuovo ma pare proprio non vogliano farsi trovare.. :mad:
     
  8. Lakota

    Lakota

    Registrato:
    12 Ottobre 2006
    Messaggi:
    39
    Ratings:
    +0
    Premesso che sulla Guerra Civile Americana so poco o nulla, tornando ad un discorso prettamente militare secondo voi le sorti del Sud erano "segnate" fin dall'inizio (es: tipo USA vs Jap nella 2 guerra mondiale, la sproporzione di capacità bellica e forze in campo era pazzesca) oppure è ipotizzabile una sconfitta totale dell'Unione se le cose fossero andate diversamente? scritto da invernomuto

    Ciao Inverno, scusa il ritardo ho avuto un pò di casini e non sono riuscito a risponderti prima. Domanda interessante la tua; io penso che la situazione iniziale della guerra fosse abbastanza fluida, mi spiego: il totale dell'esercito Usa ante secessione ammontava, se nn ricordo male a circa 15/20 mila uomini tutto compreso e milizie escluse, quindi non si può certo parlare di squilibri numerici fra le parti, almeno all'inizio; certo, il potenziale umano dell'Unione era 3 volte quello della CSA, ed infatti alla fine del conflitto il Nord aveva arruolato complessivamente 4/4.5 di uomini mentre il Sud 1,5; considera che la quasi totalità dell'industria era nel nord, in particolare nel nord-est, il sud quindi ha dovuto costruirsi un'industria bellica da zero, e questo fu un vero miracolo; altro punto, la flotta mercantile e da guerra era quasi tutta concentrata fra Boston e NY, considerando poi, che il sud perdette quasi subito l'importante base navale di Norfolk, la situazione marinara per la CSA fu particolarmente drammatica fin da subito, e di fatti il blocco navale si fece sentire immediatamente, anche se fino a che l'unione nn prese possesso delle isole della rada di Charleston, la situazione rimaneva grave, il nord aveva messo in embargo anche i medicinali, ma non gravissima, le paludi consentivano ai violatori di blocco di riuscire a fare diversi viaggi. Diciamo che i confederati hanno perso la guerra sul Mississippi, dove: 1 il predominio navale del nord riuscì a far sentire il suo peso; 2 gli errori dei suoi generali, Fort Donelson, Vicksburg, Champion Hill, Chattanooga, Lookout Mt, e la bravura per contro di Grant, Sherman, Thomas, Foote permisero agli yankee di isolare il Texas, principale rifornitore alimentare della CSA, e tagliare in due il sud. Rileggendo il conflitto mi sono reso conto che, non Gettysburg ma Chickamauga ha rappresentato lo zenit x la CSA, se Lee e Davis avessero dato retta a Longstreet e posto in essere prima l'offensiva al centro, nel Tennessee, contro un Rosecrans ancora impreparato, avrebbero sfondato al centro, costringendo Grant a mollare l'osso di Vicksburg, in quanto al nord, in particolar modo il min. della difesa, nn avrebbero permesso all'armata del Potomac di inviare uomini all'ovest e scoprire Washington.
    Fu una guerra sanguinosa, circa 600 mila morti totali, il maggior numero di morti mai avuto dagli USA, durata + di 4 anni, combattuta con risolutezza e ferocia da entrambe le parti, ricordiamoci che lo scopo del Sud nn era vincere la guerra piegando il Nord, ma ottenere l'indipendenza ed il riconoscimento, anche una tregua ufficiale li avrebbe indirettamente ammessi come nazione, e di fatti il Nord mai la concesse, nemmeno quando l'armata di Lee si trovava a 40km da Washington. Militarmente fu un conflitto innovativo sia dal punto di vista tattico che di materiali e scoperte, combattuto da civili arruolati e nn da militari professionisti o mercenari come in europa.
     
  9. Leri

    Leri

    Registrato:
    22 Maggio 2006
    Messaggi:
    279
    Ratings:
    +0
    Ciao! Conflitto innovativo, si, ma con la persistenza delle tradizioni delle guerre napoleoniche. L'elemento innovativo si può inquadrare nelle nuove armi utilizzate e nei primi esempi di difesa strategica. Cariche frontali, purtroppo, si verificarono continuamente durante tutta la durata del conflitto!
    Scappo!!!!!!:piango: :piango: :piango: :piango: :piango: !!!!!
    Ciao ragassi!
     
  10. Lakota

    Lakota

    Registrato:
    12 Ottobre 2006
    Messaggi:
    39
    Ratings:
    +0
    Cariche frontali, purtroppo, si verificarono continuamente durante tutta la durata del conflitto! scritto da Leri

    Vero! la carica dei federali sulla Mathew's Hill contro Jackson a Bull Run, quella di Lee a Malvern Hill e Gettysburg, quella di Burnside a Fredericksburg, quelle dei confederati a Pittsburgh Landing, Murfresborough e Chickamauga, ci dimostrano che il tentativo della carica risolutrice di fanteria per chiudere la battaglia era ancora ben radicata nelle menti dei generali di entrambe le parti, tuttavia credo che le innovazioni non si siano limitate alla strategia e alle armi, anche se in questo ultimi due campi sono state veramente di notevole portata, tanto che in Europa neppure 50 anni dopo se ne era percepita la portata, ma credo che anche dal punto di vista tattico siano state introdotte grandissime novità: l'utilizzo della trincea come elemnto dinamico della manovra in campo e non come elemnto statico per la guerra di attrito è stato per esempio uno degli aspetti nuovi di questa guerra, Grant e Lee ne furono i maestri; l'utilizzo della cavalleria come primo esempio di truppe motorizzate e non per delle cariche inutili contro posizioni imprendibili come Ashby, Forrest, Morgan, Stuart, Buford, Plesonton, ci hanno dimostrato fu una novità di portata epocale, se pensiamo che ancora nella campagna di russia quasi un secolo dopo l'Italia usava le cariche di cavalleria!!!!:wall: .
     
  11. S.P.Q.R.

    S.P.Q.R.

    Registrato:
    16 Novembre 2006
    Messaggi:
    843
    Località:
    Caput Mundi
    Ratings:
    +0
    Ciao, il "purtroppo" stona in quella frase, la carica era la prassi, in entrami i manuali tattici in uso nei 2 eserciti, la carica era una cosa normale. Tutti si ricorda le cariche "fallite" come qualla di Pickett a Gettysburg, ma nessuno ricorda o cita le centinaia di cariche che invece hanno avuto successo. Naturalmente un attacco fallito provoca gravi perdite e questo rimane più impresso di un attacco riuscito, che ne provoca meno.

    Riguardo la cavalleria, è il contrario. Gli USA e la CSA semplicemente non furono in grado di formare una cavalleria d'urto, e si accontentarono di poca e scarsamente equipaggiata cavalleria che era utile semplicemente per ricognizioni, pattuglie e incursioni.
     
  12. Lakota

    Lakota

    Registrato:
    12 Ottobre 2006
    Messaggi:
    39
    Ratings:
    +0
    Riguardo la cavalleria, è il contrario. Gli USA e la CSA semplicemente non furono in grado di formare una cavalleria d'urto, e si accontentarono di poca e scarsamente equipaggiata cavalleria che era utile semplicemente per ricognizioni, pattuglie e incursioni. scritto sa SPQR

    Ciao Spqr, non capisco cosa intendi x urto:humm: il metodo di utilizzare la cavalleria come urto risolutore o inseguimento del nemico in fuga era quello dell'epoca napoleonica decisamente inutilizzabile contro linee di difesa in trincea guarnite di fucili e cannoni rigati che avrebbero falcidiato, come si è verificato, le colonne già a 1 km di distanza. Che la cavalleria fosse poca, anche questo secondo me non è proprio corretto, a Gettysburg l'armata della Virginia Sett.le ammontava a circa 85 mila uomini, se non ricordo male, e di questi circa 10 mila erano inquadrati nelle diverse brigate di cavalleria, quindi circa il 15% del totale, non mi sembra poco; nel fronte centrale, la brigata Morgan e la div. Forrest erano piuttosto corpose e infatti le operazioni condotte da queste truppe, bloccarono le armate federali x parecchio tempo, almeno fino a metà del 1863, non mi limiterei a definirle incursioni. A Gettysburg la divisione di cavalleria del generale Buford tenne testa nel primo giorno a due divisioni confederate del III Corpo, dando così tempo al gen. Reynolds di arrivare con le sue truppe, e così in molti altri casi. Gli yankee, e questo è vero, sottovalutarono molto l'importanza della cavalleria, almeno inizialmente, e ne pagarono lo scotto operando quasi costantemente nella nebbia di guerra soprattutto in Virginia, tuttavia con il prosieguo del conflitto riuscirono ad ovviare a questo difetto. I compiti di ricognizione e schermatura furono affinati e questo rispetto alle epoche precedenti fu un deciso passo in avanti. Se poi tu con urto intendi rendere mobile con la cavalleria una parte più consistente dell'esercito x aumentarne il raggio d'azione, sono d'accordo sarebbe stata un'innovazione incredibile che però si sarebbe scontrata con problemi di rifornimento per così tanti animali.
     
  13. S.P.Q.R.

    S.P.Q.R.

    Registrato:
    16 Novembre 2006
    Messaggi:
    843
    Località:
    Caput Mundi
    Ratings:
    +0
    Si intendo sfondamento delle linee avversarie.
    Non era una tattica suicida attaccare in quella maniera, attacchi del genere si trasformarono in "massacri" solamente quando mal diretti o mal eseguiti come Gettysburg e Fredericksburg, in centinaia di altri casi durante la ACW, un attacco frontale a ranghi serrati sfondava le linee avversarie, anche se protetti da trincee e armati da fucili rigati. (per la cronaca fino al 1863 inoltrato il 70% dei combattenti di entrambe le parti disponeva ancora di fucili vecchissimi e a canna liscia).

    Riguardo i cannoni:
    1) le salve erano disperse, per concentrare un po' il fuoco, servivano almeno 30 cannoni.
    2) La gittata arrivava anche a 10km, ma mancando direttori di tiro, radio, aerei per guidare il tiro etc.. la gittata effettiva era ridotta alla linea visiva, in ogni caso un paio di km al massimo 3 km in campi aperti e perfettamente pianeggianti.

    I fucili:
    La gittata "teorica" di un fucile rigato ad avancarica era di 1km, però
    dopo un po' l'uso del fucile deteriora la canna. Elevati scarti nelle munizioni. Residui di polvere nera, stress da combattimento, confusione da battaglia, nemico che avanza, paura etc...
    riducevano la gittata "utile" e pratica a 300 metri (per un buon tiratore).
    Questo spiega anche perchè marciavano, sparavano etc... sempre a ranghi serrati sul campo di battaglia, se 500 soldati si sparpagliano per il campo e sparano a 100 nemici che avanzano, si e no ne beccano 10. 500 soldati compatti che sparano 1 raffica tutti insieme e i 100 nemici li polverizzi.

    Per la cavalleria, non è una questione solo di numeri.
    Semplicemente non impiegarono cavalleria pesante da sfondamento perchè non erano in grado di mantenerla equipaggiarla etc.. non perchè i fucili rigati impedivano le cariche di cavalleria.

    Se invece della divisione pickett a gettysburg Lee avesse lanciato 1 divisione di cavalleria pesante, adesso staremmo a parlare dello sfondamento della linea unionista.

    Invece non disponendo di cavalleria pesante, che richiede equipaggiamenti particolari e un'addestramento che i volontari della ACW non avevano furono in grado di organizzare solo reparti a cavallo buoni per esplorazione e pattugliamenti.

    ciao
    marcello

    P.S. Luraghi è una pessima fonte, purtroppo è l'unica in italiano e questo la rende "indispensabile" per noi.
     
  14. Lakota

    Lakota

    Registrato:
    12 Ottobre 2006
    Messaggi:
    39
    Ratings:
    +0
    Non era una tattica suicida attaccare in quella maniera, attacchi del genere si trasformarono in "massacri" solamente quando mal diretti o mal eseguiti come Gettysburg e Fredericksburg, in centinaia di altri casi durante la ACW, un attacco frontale a ranghi serrati sfondava le linee avversarie, anche se protetti da trincee e armati da fucili rigati. scritto da SPQR

    Ciao SP, sul fatto che gli attacchi di FRedericksburg e Gettysburg furono, probabilmente, mal coordinati sono d'accordo, a Chanchellorsville l'attacco sul fianco dx unionista da parte di jackson valse a piegare la linea federale, tuttavia Hooker riuscì a salvare la giornata. Il problema secondo me è capire cosa intendi per cavalleria pesante, xchè l'idea, se non ho capito male, è un pò quella che adottarono i normanni, poi copiata dai tedeschi nella WWII, di sfondare al centro con la cavalleria (divisioni corazzate) per poi far affluire la fanteria nel varco e dividere le forze nemiche in due per poterle annientare una alla volta separatamente; in questo caso, secondo me, bisogna notare che al tempo dei normanni si combatteva coni armi che difficilmente avrebbero potuto danneggiare molto la cavalleria pesante, senza considerare che quella, per l'epoca, era una tattica nuova; tattica che funzionò fin tanto che gli inglesi a Crecy, con gli arcieri gallesi, massacrarono la cavalleria francese. Nella WWII i Krukki adottarono la stessa tattica con i carri armati, e all'inizio in Polonia, Francia, Russia e Africa funzionò, almeno fino a che i tedeschi mantennero il predominio aereo sul continente.

    Se invece della divisione pickett a gettysburg Lee avesse lanciato 1 divisione di cavalleria pesante, adesso staremmo a parlare dello sfondamento della linea unionista. scritto da SPQR

    A Gettysburg, come a Fredericksburg d'altronde, credo che nemmeno due divisioni di cavalleria sarebbero riuscite a fare molto di più, le linee erano troppo forti, e anche se fossero riusciti a sfondare, la struttura della linea federale avrebbe permesso a Meade di metterci una pezza e tappare il buco, le linee interne dello schieramento gli avrebbero permesso di far affluire velocemente truppe di rinforzo.

    Invece non disponendo di cavalleria pesante, che richiede equipaggiamenti particolari scritto da SPQR

    Ecco, questo è il problema per me, come l'avresti equipaggiata una divisione di cavalleria pesante? con le armi e le conoscenze tecniche dell'epoca tale da resistere al fuoco decisamente intenso delle situazioni che abbiamo esaminato e tale da permetterle di portare avanti un attacco vincente?

    P.S. Luraghi è una pessima fonte, purtroppo è l'unica in italiano e questo la rende "indispensabile" per noi. scritto da SPQR

    Rispetto la tua opinione, tuttavia non ritengo il Luraghi così pessimo come dici, al di là di questo mi sapresti dire a quali fonti tu fai riferimento? come avrai ben intuito è un argomento che mi affascina parecchio, quindi tutto ciò che può essere interessante e utile per approfondire ben venga, anche in inglese no prob :sbav:
     
  15. skuby

    skuby

    Registrato:
    29 Gennaio 2006
    Messaggi:
    1.213
    Ratings:
    +51
    Io sono abbastanza d'accordo con SPQR per quanto riguarda il Luraghi, anche se non lo trovo così pessimo, credo che sia un pò insufficiente e parziale (come avevo gia detto).

    A pagina 1 di questo topi trovi un mio post con una lista di titoli (tutti in inglese) che secondo me costituiscono una buona lettura il migliore secondo em è Battlecry of Freedom.Stessa scala del Luraghi ma forse meno datato è il mio consiglio.
     
  16. S.P.Q.R.

    S.P.Q.R.

    Registrato:
    16 Novembre 2006
    Messaggi:
    843
    Località:
    Caput Mundi
    Ratings:
    +0
    Battlecry of Freedom

    McPherson c'ha vinto il pulitzer con questo libro è il top se cerchi informazioni in generale sul conflitto. Cause, fronti, battaglie etc...
    per approfondire, ci sono 1 milione di libri specifici per teatro, campagne, logistica, armamenti etc....

    Cavalleria pesante, a seconda dell'esercito Corazzieri, Carabinieri, Granatieri a Cavallo.

    Cavalleria media, dragoni etc... (molto spesso combattono a piedi)

    Cavalleria leggera, la cavalleria della ACW, buona per ricognizioni e basta.

    Contrariamente a quanto si crede, la storia è piena zeppa di esempi di cariche di cavalleria anche dopo il periodo napoleonico.
    Gli italiani continuarono a caricare in Russia, Balcani, AOI, eppure non furono mai massacrati, e i nemici disponevano di mitrgliatrici, mortai, fucili etc... ben più letali delle armi ad avancarica in uso nella ACW. Durante la IGM le cariche erano praticate ovunque non ci fossero sbarramenti di filo spinato etc.... sul fronte occidentale naturalmente sarebbe stato un suicidio. Sugli altri fronti "meno statici" venivano praticate tranquillamente.

    Un paio di divisioni di cavalleria pesante, seguite dalla fanteria con Pickett avrebbe fatto polpette del centro unionista. La cavalleria sfonda la fanteria occupa e difende.

    Poi lo vorrei vedere Meade a lanciare cariche su cariche contro il centro occupato dai sudisti, coordinando gli attacchi con 2 tronconi dell'armata (sempre che il fattore psicologico di veder tagliata in 2 l'armata non abbia già messo in fuga i nordisti).

    Quando mi riferisco a Luraghi con PESSIMO, è propio per questo, lui dice che caricare contro fucili rigati etc... è un suicidio, gli italiani, non possono confutare questa tesi e alla lunga la fanno loro.
    In realtà se leggete qualsiasi libro in america, e di libri sulla ACW, visto che è roba loro ne hanno fatti molti di più e di qualità migliore, troverete si qualcuno che dice che era un suicidio, ma il 90% la pensa diversamente.

    L'ordine sparso, per l'avanzata inizio a diventare la "regola" solo dopo la IGM, perchè solo dopo la IGM la teconologia bellica impose un cambiamento di tattiche.

    In pratica la precisione di aritiglieria e fucili moderni, la concentrazione del fuoco possibile con centinaia di cannoni e con le mitragliatrici imposero un cambiamento di tattica. Durante la ACW la teconologia era ancora arretrata quindi il metodo migliore era semplicemente quello.

    Una attacco tipo:

    il difensore si prepara cercando di ammassare più uomini e cannoni possibili nel punto in cui il nemico attaccherà (ma se erano tanto precisi i fucili e letali non era meglio disperdere gli uomini?).

    L'attaccante fà lo stesso, ammassa uomini e cannoni.

    Le due artiglierie se le suonano, il difensore cerca di far fuori i cannoni nemici, l'attaccante di disorganizzare le linee avversarie.

    L'attaccante parte alla carica ammassando più uomini possibili in uno spazio ristretto per sfondare con il peso le linee nemiche (soverchiare nel numero i nemici in un punto e sfondare).
    Il difensore tira tutto quello che può contro quelli che avanzano.

    Fino a qui, a seconda del numero di cannoni etc... tra attaccanti e difensori ci sono circa il 2-5% di perdite a seconda del numero di cannoni etc....

    Fase finale:
    Se l'attaccante riesce ad arrivare abbastanza vicino al difensore e la sua artiglieria ha disorganizzato il difensore, questo si dà alla fuga (poche perdite).

    Se l'attaccante arriva a ridosso del difensore ma l'artiglieria non ha avuto effetto, mischia, baionette e calci del fucile (qui ci sono tante perdite per entrambi, arriviamo al 10-30%, in alcuni casi tipo Gettysburg anche al 50).

    Se il difensore con l'artiglieria scompagina le linee dell'attacante, questo si ritira.

    Questo almeno è quello che ho letto su molti libri della ACW, l'75% delle perdite si avevano quando i 2 combattenti erano a contatto.
    Il 15% per l'artiglieria e solo il 5% per i fucili rigati.

    Tutto questo richiedeva un certo tempo per arrivare addosso alle linee avversarie + tempo + morti.

    Se avessero avuto una cavalleria in grado di caricare (lance, sciabole lunghe, addestrati a rimanere compatti durante una carica, con cavalli addestrati, etc....) avrebbero dimezzato il tempo di avvicinamento, l'effetto psicologico sul difensore sarebbe stato esponenziale.

    Nel 90% degli scontri della ACW il difensore o l'attaccante rompevano il contatto prima dell'urto. Nel rimanente 10% c'era un massacro.

    ciao
     
  17. Amadeus

    Amadeus

    Registrato:
    17 Febbraio 2006
    Messaggi:
    1.523
    Ratings:
    +618
    Premetto che la mia conoscenza della ACW è scarsa.
    Concordo con SPQR quando afferma che la presenza di reparti di cavalleria pesante "all'europea" avrebbe cambiato il quadro tattico, concordo un po' meno quando dice che l'ordine sparso inizia a diventare la regola solo dopo la 1GM: già all'epoca della guerra franco prussiana, dopo il massacro di Saint-Privat da parte tedesca si abbandonò praticamente ogni ulteriore velleità di utilizzare le formazioni in ordine chiuso sotto il fuoco nemico. Certo, non tutti si adeguarono istantaneamente (ricordo una foto, che purtroppo non riesco più a ritrovare, raffigurante in battaglione russo in colonna d'attacco nel... 1914!) ma mi sembra esagerato sostenere che l'ordine chiuso (nelle formazioni da combattimento) sia stato generalmente abbandonato solo dopo il 1918.

    ciao
     
  18. S.P.Q.R.

    S.P.Q.R.

    Registrato:
    16 Novembre 2006
    Messaggi:
    843
    Località:
    Caput Mundi
    Ratings:
    +0
    concordo in pieno, intendevo definitivamente, qualche colonnello/generale pazzoide, durante la IGM ci provò ancora. Ora non ricordo di preciso dove e quando, mi sembra sul fronte occidentale, era francese.
     
  19. Gatto rognoso

    Gatto rognoso

    Registrato:
    9 Settembre 2006
    Messaggi:
    1.360
    Località:
    Casa mia
    Ratings:
    +0
    a chi potesse interessare..
    Preso oggi quindi non chiedetemi com'è.

    Che interesse può avere per noi la guerra di secessione americana? Molto. Innanzitutto perché è stata la prima guerra moderna. Quella che tenne a battesimo la prima corazzata e il primo sommergibile, la prima guerra su suolo americano senza che almeno uno dei belligeranti fosse europeo, la prima guerra industriale, che reintrodusse nel mondo moderno la strategia militare della terra bruciata e del suo corollario diplomatico, la resa senza condizioni.
    Lincoln era disposto a quasi ogni compromesso sulla questione della schiavitù pur di salvare l’Unione. Non era mai stato un abolizionista e aveva sempre promesso di rispettare i diritti degli Stati che intendevano conservare quella peculiare istituzione. Lo ribadì anche nel suo discorso inaugurale alla Casa Bianca: “Non ho il diritto legale di abolirla negli Stati in cui esiste, né ho il desiderio di farlo”.
    Come molte società agricole, il Sud prosperava sui liberi scambi, intuiva che sarebbe stato rovinato dal protezionismo industriale (e lo fu, durante la guerra e per lunghi decenni di dopoguerra) e avrebbe dovuto coprirne i costi. Fu questo, non l’attaccamento alle istituzioni schiaviste, che spinse i suoi dirigenti verso la soluzione disperata della Secessione.
    L’eccezione fu l’eroe e il mito degli sconfitti: Robert E. Lee. L’uomo a cavallo che tenne in scacco per quattro anni la macchina militare-industriale. L’ultimo condottiero dell’Ottocento contro la nostra era che irrompeva in anticipo, sintesi e simbolo della resistenza alla trasformazione, ma anche testimone della trasformazione. Per tale motivo, oltre che per le sue gesta, gli è riservato in queste pagine un ruolo a parte.

    [​IMG]

    DALLA PARTE DI LEE - La vera storia della guerra di secessione americana
    Alberto Pasolini Zanelli
    Leonardo Facco Editore € 15
     
  20. skuby

    skuby

    Registrato:
    29 Gennaio 2006
    Messaggi:
    1.213
    Ratings:
    +51


    Cambiato idea???:):)
     

Condividi questa Pagina