Balcani Vs Barbarossa

Discussione in 'Età Contemporanea' iniziata da ALombardi, 5 Gennaio 2008.

  1. ALombardi

    ALombardi

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    Certamente avrete sentito diverse opinioni se e come l'attacco italiano nei Balcani avesse o meno inficiato, se non fatto fallire, Barbarossa; spero vi possa interessare sapere l'opinione dei diretti interessati (mia traduzione da un pamphlet del CMH, se ci sono errori perdonatemi perchè è ancora in bozza):

    German Operations in the Balkans è scritto dal punto di vista tedesco e si basa principalmente su documenti tedeschi originali e scritti militari postbellici del Dr. Helmut Greiner [responsabile sino al 1943 della compilazione del diario di guerra della Wehrmacht, il Kriegstagebuch des OKW, NdC], del Generalmajor Burkhart Müller-Hillebrand [poi Generalleutnant nella Bundeswehr e storico militare, NdC], e del General der Infanterie Hans von Greiffenberg [insignito della Ritterkreuz nel 1941 quale Capo di SM della 12. Armee, NdC]. Le lezioni e le conclusioni che seguono ciascun resoconto sono state tratte dalle stesse fonti tedesche (questi documenti e manoscritti sono elencati nell’appendice).

    Parte 5. Il rapporto tra le Campagne nei Balcani e l’invasione della Russia


    Con il suo intervento nei Balcani nel 1940-1941, la Gran Bretagna aprì in effetti un secondo fronte molti mesi prima che il primo fronte – in Russia – nascesse. Che questa mossa strategica fosse in gran parte un fallimento e avesse poco immediato effetto sull’esecuzione dell’Operazione Barbarossa sembra solo incidentale. Le potenze dell’Asse allargarono la loro area di responsabilità occupando territori il cui potenziale economico era di qualche importanza, ma dai vantaggi strategici che essi non furono in grado di sfruttare.
    Reagendo all’occupazione delle forze italiane, i nazionalisti greci e jugoslavi si ribellarono presto contro i loro conquistatori. Da quel momento sino alla fine della seconda guerra mondiale, i Balcani rimasero una piaga sempre aperta nel fianco dell’Asse.
    In realtà, la Germania aveva ben poca scelta nella questione di lanciare le Campagne nei Balcani. Una volta che Mussolini aveva commesso l’errore di conficcare la sua spada spuntata attraverso il confine albanese nella Grecia, soffrendo degli amari rovesci, Hitler si sentì in dovere di aiutare il suo compagno in armi.
    A parte le ragioni di prestigio, la mano di Hitler fu forzata dall’occupazione inglese di Creta e di altre isole greche, oltre che dalle successive iniziative politiche russe e inglesi nei Balcani. Il pericolo al fianco meridionale della Germania nella imminente invasione della Russia poteva essere eliminato o da una offensiva lampo, o neutralizzato creando una cintura difensiva di sicurezza nei Balcani. La prima soluzione, che Hitler decise di adottare, aveva il vantaggio che si dovevano impegnare solo delle forze relativamente ridotte. Se i tedeschi avessero adottato dei metodi difensivi, avrebbero probabilmente dovuto, nel lungo periodo, impiegare un maggior numero di truppe nei Balcani. Sarebbe inevitabilmente servita una forza minima di tre Divisioni per dare supporto agli italiani. Presto o tardi, gli inglesi sarebbero riusciti ad attirare la Jugoslavia in guerra, dalla loro parte. Se ciò fosse successo mentre la Germania era impegnata in delle ostilità con l’URSS, si sarebbe creata una situazione estremamente pericolosa.
    Supponendo quindi che i tedeschi furono costretti a portare a termine le Campagne nei Balcani prima che essi invadessero la Russia, il passo successivo è di analizzare le relazioni tra queste operazioni militari.

    Capitolo 24 L’influenza dei piani per l’Operazione Barbarossa sulle Campagne nei Balcani



    I. Frettolosa esecuzione delle Campagne nei Balcani


    In modo di evitare ogni ritardo non necessario nel lanciare l’Operazione Barbarossa, le due Campagne nei Balcani e la presa di Creta dovevano essere portate a termine con la massima velocità. Durante la Campagna di Jugoslavia, in molti casi non fu possibile riunire completamente delle Divisioni, e degli scaglioni avanzati doverono attaccare mentre gli elementi arretrati erano ancora in movimento verso le loro aree d’assembramento. La fretta con la quale Creta doveva essere conquistata portò a un gran numero di improvvisazioni nei preparativi e nell’esecuzione di questa operazione aerotrasportata. Molte delle deficienze potevano essere evitate, se i tedeschi non fossero stati così sotto pressione per il poco tempo a disposizione.


    II. L’affrettato ridispiegamento dai Balcani

    Ancor prima che fossero pienamente completate le vittorie tedesche in Jugoslavia e in Grecia, alcune delle unità dovettero essere ridispiegate in Germania per essere riequipaggiate in tempo per l’Operazione Barbarossa. Alcune delle unità a diretto controllo d’Armata e soprattutto le unità meccanizzate impiegate nella Campagna di Jugoslavia erano indispensabili per l’inizio dell’invasione della Russia. In alcuni casi, delle unità furono bloccate in piena azione e ridispiegate in zone dell’interno. A causa delle cattive strade e delle pessime ferrovie dei Balcani, questi movimenti interferirono con l’esecuzione senza problemi delle operazioni militari.

    III. La lacunosa occupazione della Jugoslavia e della Grecia

    L’insistenza sul rapido ridispiegamento rese impossibile il disarmare completamente le forze nemiche, o il rastrellare le aree montuose nelle quali aveva trovato rifugio parte dei militari separati dalle loro unità. Molte armi furono occultate e grandi quantitativi di materiale militare scomparì prima di poterlo mettere in sicurezza. L’emergere prematuro della resistenza e dei movimenti partigiani nei Balcani fu facilitato dalla fretta con la quale furono terminate le operazioni militari in questo teatro.



    Capitolo 25 Effetti delle Campagne nei Balcani sull’Operazione Barbarossa

    I. Ritardo dell’Operazione Barbarossa

    A causa dell’annuale disgelo di primavera nella Polonia orientale e nella Russia europea occidentale, il 15 maggio era considerato come la prima data possibile per l’inizio dell’invasione della Russia. Nessun rinvio fu menzionato prima della rivolta in Jugoslavia, che ebbe un effetto immediato sui piani per l’Operazione Barbarossa. Sino dal 27 marzo, Hitler stimò che la Campagna contro la Jugoslavia avrebbe ritardato l’invasione di circa quattro settimane. Questa stima fu basata sulla diversione di forze per l’assembramento contro la Jugoslavia. Staff dei Comandi, Divisioni e unità al diretto controllo d’Armata che erano in transito verso le aree di concentrazione per l’Operazione Barbarossa, o delle quali la partenza era imminente, dovettero essere deviate. Queste unità furono rimpiazzate da altre, la cui partenza fu ritardata poiché esse non erano pronte per l’impiego. D’altra parte, dei due Comandi di Corpo d’Armata e delle nove Divisioni che furono deviate per la Campagna jugoslava, tutte tranne tre Divisioni di Fanteria furono rimpiazzate dal Riserve dell’OKH per il momento che l’Operazione Barbarossa ebbe inizio.
    Un altro fattore considerato nel calcolare il ritardo fu che tutte le unità, in particolare le Divisioni Corazzate e di Fanteria Motorizzata, avrebbero dovuto essere rimesse in sesto dopo le Campagne dei Balcani. Questa riabilitazione, che si stimò dovesse prendere un minimo di tre settimane per le unità mobili, doveva avere luogo in Germania, nelle vicinanze di importanti centri di riparazione e depositi di parti di ricambio.
    I piani per l’invasione di Russia furono modificati conformemente a questa stima. Il 7 aprile, il Feldmarschall von Brauchitsch emise un ordine nel quale spiegava che l’Operazione 25 richiedeva dei cambiamenti nei preparativi per la Campagna russa, postponendola tra le quattro e sei settimane.

    La nuova data obiettivo doveva essere il 22 giugno. Delle conferenze successive tra Hitler e i suoi consiglieri militari confermarono questa nuova data per il giorno D, e si aderì a quest’ultima definitivamente.
    In effetti, solo parte del ritardo fu causato dalle Campagne nei Balcani. Non si poteva in ogni caso dare inizio all’Operazione Barbarossa il 15 maggio poiché la primavera, nel 1941, iniziò in ritardo. Sino all’inizio di giugno, le vallate dei fiumi russo-polacchi erano ancora in piena, e parzialmente impassabili come risultato delle pioggie eccezionalmente intense.

    II. Il ridispiegamento delle forze terrestri


    Non appena divenne apparente che la Campagna jugoslava sarebbe terminata in un periodo relativamente breve, il movimento delle forze destinate ai Balcani fu fermato e invertito. Sin dal 14 aprile, tre Corpi d’Armata e sette Divisioni furono deviate verso i loro rispettivi punti di partenza in Germania e Romania. Il ridispiegamento delle Divisioni mobili impiegate in Jugoslavia iniziò il 21 aprile quando alla 16. Infanterie-Division (mot.) fu ordinato di riassembrarsi prima di essere caricata sui treni per la Germania. Due giorni dopo, tre delle Panzer-Division ricevettero degli ordini simili. Mentre le Campagne nei Balcani erano in corso, la Heer organizzò affrettatamente delle deboli Divisioni di Sicurezza, le quali dovevano essere inviate nell’Europa occidentale e nei Balcani, per il servizio di occupazione. Alla fine di maggio, cinque di queste Divisioni erano arrivate in Jugoslavia, prendendo il posto di tutte le Divisioni combattenti ancora rimanenti in quel paese. Tutte tranne tre delle Divisioni tedesche impiegate nelle Campagne di Grecia e Creta furono ridispiegate prima dell’inizio dell’Operazione Barbarossa. Solo la 2. e la 5. Panzer-Division, avanzate sino alla Grecia meridionale, non erano disponibili in tempo per l’inizio dell’invasione.


    III. L’influenza sulle operazioni aeree


    Le considerevoli perdite subite dalla Luftwaffe durante la conquista di Creta, specialmente per quanto riguarda gli aerei da trasporto, influirono sulla forza del potere aereo tedesco disponibile all’inizio della Campagna di Russia. Inoltre, dal momento che i Fallschirmjäger erano stati decimati a Creta, il numero di uomini qualificati per portare a termine delle operazioni aerotrasportate in grande stile all’inizio dell’invasione era insufficiente.
    Come menzionato in precedenza, la pianificazione per l’attacco alla Russia non permetteva di sfruttare i vantaggi strategici conquistati dai tedeschi nel Mediterraneo orientale. Anche prima che fosse portata a termine la conquista di Creta, al VIII Fliegerkorps fu ordinato di ridispiegare le proprie forze in Germania non appena esse potessero essere rilasciate dalla partecipazione nella Campagna di Creta. Il movimento lungo le estese e complicate linee di comunicazione dovette compiersi con la massima velocità, dal momento che doveva essere completato in meno di tre settimane.

    IV. Le Campagne dei Balcani come una diversione.

    Le operazioni tedesche nel Mediterraneo orientale nella primavera del 1941 riuscirono nello sviare l’attenzione mondiale dal concentramento in Polonia. Coincidendo con l’avanzata di Rommel nel deserto nordafricano, le campagne tedesche nei Balcani sembravano indicare che i piani di espansione di Hitler fossero diretti verso il Mediterraneo orientale. L’operazione aviotrasportata di Creta sembrava confermare l’opinione che Hitler fosse intenzionato a prendere Suez tramite un’operazione combinata dall’aria, mare e terra. Mentre i russi erano tutt’altro che soddisfatti di vedere i Balcani sotto la dominazione tedesca, essi dovevano aver seguito con grande attenzione la diversione delle forze tedesche. La completa sorpresa ottenuta dall’invasione tedesca della Russia il 22 giugno può essere attribuita in parte al fatto che le operazioni nei Balcani distolsero l’attenzione dai preparativi che si svolsero in Polonia durante l’aprile e il maggio del 1941.


    Capitolo 26 Conclusioni

    Il formarsi una opinione imparziale delle vere relazioni tra le campagne nei Balcani e l’invasione della Russia è certamente non facile. Gli autori militari tedeschi dichiarano che la diversione nei Balcani non ebbe praticamente alcuna influenza sull’andameno della successiva campagna, dal momento che le perdite tedesche furono relativamente leggere e che la spesa di materiale e rifornimenti insignificante.
    Essi concedono che l’invasione della Russia avrebbe potuto iniziare tre settimane prima se non vi fossero state le campagne dei Balcani. Questo ritardo di tre settimane potrebbe apparire di importanza decisiva considerando che l’improvviso inizio del rigido tempo invernale cambiò le sorti della battaglia quando i tedeschi stavano di fronte a Mosca. Per essi la validità di questa teoria sembra perlomeno dubbia considerando il fatto che l’offensiva tedesca in Russia nel 1941 fallì a causa del conflitto sui concetti strategici che scoppiò tra Hitler e l’OKH nell’estate di quell’anno.
    Questa controversia sulla strategia da adottarsi dopo aver conseguito i successi iniziali costò all’Esercito tedesco diverse preziose settimane. Ulteriore tempo e molte risorse umane furono sprecate dall’insistenza di Hitler di fare di Leningrado e dell’Ucraina i suoi obiettivi principali sino a quando finalmente accondiscendette ad una avanzata verso Mosca prima dell’inizio dell’inverno. Le tre settimane perse nell’esecuzione delle operazioni nei Balcani sembrano perciò di importanza minore.
    D’altra parte, le pubblicazioni postbelliche di autori di altre nazionalità enfatizzano che l’intervento inglese in Grecia e a Creta, e ancor più la rivolta jugoslava, portarono a rimandare l’Operazione Barbarossa al 22 giugno, mentre non danno grande importanza all’effetto del disgelo di primavera.
    Alla luce della gigantesca lotta che doveva iniziare qualche settimana dopo la loro conclusione, le campagne nei Balcani possono essere considerate come le ultime vittorie−lampo della Wehrmacht prima che i tedeschi andassero incontro al loro destino in Russia.
     
  2. ange2222

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    è quello che ho sempre detto io! :cautious:
     
  3. ange2222

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    letto tutto,
    avevo già avuto modo di leggere altre fonti che condividevano l'ipotesi di un influenza minima della campagna nei balcani rispetto a Barbarossa; è molto interessante l'aspetto opposto,
    ovvero Barbarossa che influisce negativamente sull'occupazione dei Balcani.
     
  4. ALombardi

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    Simpatico, vero?:approved:
     
  5. GyJeX

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    Ma gli inglesi che benefici avrebbero avuto a coinvolgere la Jugoslavia ? Con la Germania impegnata in Russia il problema Jugoslavia l'avrebbero risolto gli stati satellite (Ungheria, Slovackia, Italia, Romania, Bulgaria (che almeno sarebbe servita a qualcosa militarmente e non solo sulla carta...)) magari in una guerra di logoramento ma con ricompensa la spartizione del territorio conquistato e gli inglesi si sarebbero trovati ad avere l'obbligo di dover rifornire il nuovo governo jugoslavo incasinando ancora di più la loro situazione in Africa... Qualche base aerea e una minaccia sul fianco tedesco non valevano di sicuro un così grande dispendio di risorse o la figuraccia nel caso si fossero rifiutati di rifornire l'eroica Jugoslavia...
     
  6. ALombardi

    ALombardi

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    Veroverissimo, eppure...

    per gli inglesi i Balcani sono sempre stati importanti (vedi anche 1943 e pressioni inglesi per apertura fronte su Balcani e non Italia).

    Ciononostante, gli inglesi mandarono un BEF in effetti non imponente in Grecia, ma invece lo sforzo (e le perdite! 2.000 e passa uomini in qualche giorno, la battaglia aeronavale di Creta, a spanne, fu una delle sconfitte della RN più sanguinose del Mediterraneo -e non solo-) della RN a Creta fu davvero notevole.
     
  7. GyJeX

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    già, perchè ? Interessi economici ? politici ?
     
  8. von Kleist

    von Kleist

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    lettura interessante anche se per me le tre settimane perse a giugno possono essere indicate come decisive... probabilmente, con la jugoslavia nell'asse, barbarossa si sarebbe svolta nello stesso modo, gli scontri tra hitler e l'alto comando si sarebbero stati comunque a causa della stessa personalità del dittatore e si sarebbe arrivati alle porte di mosca a metà novembre, invece che a dicembre...
     
  9. ALombardi

    ALombardi

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    Bè, pre-1943 immagino perchè sono un cuneo tra est e ovest Europa, importanti ragionando in chiave geopolitica '800 (chessò, Danubio, Dardanelli, Bosforo); inoltre la Romania era "quotata" per i giacimenti petroliferi.

    Post-1943, Churchill, prima degli USA, iniziò ad avere una certa non so quale sfiducia nelle virtù democratiche di Stalin, e sbarcando nei Balcani e "tagliando" in su, toglievi dall'orbita URSS Bulgaria, Romania, Ungheria... ma nel tempo che Churchill finiva di maturare queste riflessioni (o meglio ri-riflessioni, che coinvolgevano anche l'importanza geopolitica futura dell'UK) in pratica i giochi URSS-USA-UK erano già stati fatti.
     
  10. qwetry

    qwetry

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    proprio ieri ho letto la parte riguardante questo periodo di "storia militare della ww2" di liddel hart,però come conclusioni prevedeva che l'attacco probabilmente sarebbe stato rimandato comunque a causa delle cattive condizioni climatiche di maggio:humm:
     
  11. ALombardi

    ALombardi

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    Rasputitsa aprile-maggio.
     
  12. Maglor

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    davvero molto interessante... tre settimane possono sembrare irrilevanti, però forse con quel lasso di tempo in più i crukki avrebbero optato per la conquista di leningrado invece di limitarsi ad assediarla per poter spedire i panzer sulla strada per mosca... considerando le gravissime ripercussioni sia economiche (solo a mosca si producevano più armi) che politiche (città della rivoluzione) forse qualcosa sarebbe cambiato davvero... :cautious:
     
  13. GyJeX

    GyJeX

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    bisogna anche vedere quanto s'è modificato lo schieramento russo in quelle tre settimane e se attaccando prima si sarebbe andati ad "insaccare" lo stesso quantitativo di militari e sopratutto di carri armati... quanto più rapidamente si sarebbe avanzati nella fase iniziale e quanto in più si sarebbero "stirate" le linee di rifornimenti che già erano un casino immane con i primi stop in autunno, allungando i tempi le cose sarebbero andate anche peggio, sopratutto mantenendo un tale numero di reparti in condizioni operative senza soste...
     
  14. Antigono

    Antigono

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    Azzardo un' ipotesi.
    Brabarossa comincia prima, non si riesce comunque a conquistare nè Mosca nè Leningrado ma, visto che nell'inverno 41/42 i tedeschi hanno resistito per un pelo, le tre settimane in più di usura sono la classica goccia che fa traboccare il vaso e i tedeschi NON riescono a resistere nell'inverno 41/42 con conseguente ritirata (o meglio rotta) etc. etc.

    :humm: Improbabile?
     
  15. GyJeX

    GyJeX

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    tre settimane in più, probabilmente avrebbero stretto la tenaglia intorno a Mosca e Leningrado, l'organizzazione todt avrebbe avuto 3 settimane in più per ripristinare viabilità e bitumare qualche arteria stradale in più su cui far passare rifornimenti anche durante la stagione del fango (probabilmente l'asse stradale da Minsk a Smolensk sarebbe stato interamente percorribile senza soste, partigiani permettendo)
     
  16. Erwin84

    Erwin84

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    scusate ma se ho capito bene il testo iniziale è tratto da un libro?potreste dirmi di che libro si tratta (titolo autore...) anche se è in inglese fa nulla!
    grazie
     
  17. generalkleber

    generalkleber

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    IL presupposto non è se tre settimane siano importanti o meno, il presupposto è se la campagna di Russia sarebbe iniziata allo stesso momento senza la scialba guerra mussoliniana. Ora nessuna fonte tedesca a me nota parla di ritardi dovuti all'impegno balcanico e questo taglierebbe la testa al toro. I ritardi rispetto ai progetti furono dovuti al tempo e soprattutto all'immenso lavoro logistico necessario: partire prima avrebbe offerto, forse, vantaggi di varia natura ma non risulta che i tedeschi abbiano davvero pensato di partire prima. Vale la pena di notare che il fronte meridionale, quello più vicino ai Balcani, si mosse dopo quello centrale e del nord per scelta deliberata. Rileverei invece che senza la campagna balcanica, e la scellerata guerra mussoliniana, il nord Africa sarebbe stato occupato quasi certamente prima dell'arrivo delle prime unità leggere tedesche e che, comunque, a fronte dell'iniziale e azzardata mossa di Rommel gli inglesi avrebbero avuto delle riserve da gettare subito nel calderone africano. La sconfitta inglese nacque anche dal fatto che la superiorità italo tedesca era netta dopo il ritiro di unità dal nord Africa per inviarle in Grecia.
    Tutto questo lascia pensare, come correttamente valutarono alcuni britannici, che l'entrata in guerra dell'Italia era uno svantaggio per la Germania e un vantaggio enorme per l'Inghilterra.
     
  18. Dohor

    Dohor

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    Avevo gia aperto la questione tempo fa, probabilmente sarebbe cambiato poco. Chiusura di Mosca? Le condizioni climatiche di Maggio in Russia le conosciamo, disgelo, conseguenza pantano per i Panzer. Non so se per quelle 3 settimane sarebbe cambiato qualcosa. Non penso. Hitler invece ne era convinto, e diede la colpa di questo all'Italia. Per la questione nei balcani intendo, la loro invasione della Grecia che costrinse i Tedeschi ad un loro intervento. Se realmente quelle 3 settimane avrebbero cambiato qualcosa allora ringraziamo l'Italia, c'hanno fatto vincere la guerra (ma secondo una mia opinione è veramente grazie all'intervento Italiano in guerra, più le debolezze della Germania).

    @ Generalkelber: Secondo le intenzioni di Hitler l'operazione doveva partire il 15 maggio.
     
  19. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

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    3 Settimane forse potevano cambiare le cose a Mosca considerando l'arrivo tempestivo delle divisioni Siberiane. Però chissà che le illogiche mosse ad Est di Hitler non sarebbero state attuate lo stesso e magari anche prima, vanificando lo stesso il vantaggio. O magari insaccando meno forze russe (i russi si stavano concentrando, magari 3 settimane prima alcuni reparti sarebero stati troppo lontani per essere insavvati) queste forze superstiti avrebbero fatto resistenza e fatto perdere altro tempo...

    In ogni caso sembra che non sia stata tanto la diversione nei balcani quanto l'organizzazione id Barbarossa stessa a far slittare la data d'inizio.
     
  20. Dohor

    Dohor

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    Apparte la diversione nei balcani, l'operazione Barbarossa non poteva portare alla vittoria. Hitler, appagato da tutti i successi politici e militari dei suoi primi 10 anni di governo ordinò varie diversioni di forze, mancò al suo iniziale dogma, concentrare tutte le forze in un attacco. La mancanza di un obbiettivo tattico preciso, la sottovalutazione della presa della capitale, cardine nell'Unione Sovietica furono fattori determinanti, così come anche l'impreparazione dell'OKW ad una campagna del genere, completamente diversa da tutte le altre antecedenti. La insufficiente motorizzazione, i problemi economici legati alla guerra, la sottovalutazione dell'avversario (nel 42 la produzione di guerra raggiunse il suo minimo, pensando ad una prossima caduta dell'Unione Sovietica), delle sue riserve, delle sue macchine (carri armati, aerei ecc...) furono altri fattori determinanti. Non lo so, poteva essere vinta, ma parlare dopo è semplice. Direi che gia concepire una campagna del genere era inconcepibile (scusate il gioco di parole), seguita dai comandi tedeschi (i migliori a quel tempo) non poteva essere manovrata meglio di quanto in realtà avvenne. Questo sempre secondo me.
     

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